“Proprio in questi giorni infatti – ha aggiunto - noi operatori ci siamo dovuti scontrare con la burocrazia che ha impedito l’immatricolazione di alcuni camper ad oggi fermi non permettendo quindi di sbloccare le pratiche depositate prima dell’attuale emergenza. Dagli uffici della Motorizzazione Civile ci siamo purtroppo sentiti dire che al momento le uniche pratiche evase si riferiscono solamente agli autocarri e che non è possibile targare veicoli fuori regione dal momento che i clienti non potranno ritirarli in virtù degli ancora limitati spostamenti. Un problema non di poco conto se consideriamo che i veicoli sono per noi operatori beni strumentali la cui regolarizzazione è fondamentale per poter soddisfare le richieste sia private che pubbliche, penso ad esempio al supporto fornito a medici ed infermieri nell’attuale situazione sanitaria. In aggiunta, per i camper destinati alla vendita fuori regione pensiamo che la soluzione possa essere individuata nella consegna effettuata direttamente da noi titolari che, in quanto comprovata esigenza lavorativa, resta autorizzata.
Dopo uno stop obbligato di quasi due mesi abbiamo ora la necessità di ripartire il prima possibile così da poter far fronte a tutti gli impegni assunti, sia nei confronti dei fornitori ed ancora di più dei dipendenti, perché tenere immobilizzate centinaia di migliaia di euro per la mancanza delle relative immatricolazioni ci pare un lusso che non possiamo permetterci. Ritengo che in questo momento ci sia l’assoluta necessità di fare tutto quanto sia possibile per risollevare le sorti di un settore e più in generale di un’economia quasi allo stremo che deve trovare soluzioni rapide e tempestive prima che sia troppo tardi.”