Venerdì, 20 Dicembre 2019 10:20

Parma. scambio di auguri con il finanziere in congedo più anziano della provincia

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Se il Natale è la festività per eccellenza per trascorrere del tempo con i propri cari, quale occasione migliore poteva trovare anche la Guardia di Finanza di Parma per riunire idealmente la propria “famiglia”? 

Nella mattinata di ieri, infatti, il Comandante Provinciale, Col. t.ST Gianluca De Benedictis, accompagnato dal militare più giovane della provincia, ha fatto visita al finanziere in congedo più anziano residente a Parma ed ai suoi familiari, per uno scambio di auguri per le festività incipienti.


L’Appuntato Osvaldo Maggiali, arruolamento 1948, ha riunito tutti intorno alla sua tavola, proprio come una grande famiglia, ed ha ripercorso, con la sobrietà e la pacatezza che lo hanno sempre contraddistinto, le tappe della sua carriera, iniziata nella Scuola Alpina di Predazzo e durata ben 38 anni. Nato a Palanzano nel 1927, Maggiali ha intrapreso il suo percorso pattugliando le vie dei contrabbandieri lungo i confini italiani a nord-est, prima a Tarvisio (UD), poi a Gemona (UD).

Ma il legame con la sua Regione non si è mai rescisso e, appena gli è stato possibile, è tornato, seguendo varie attività di Polizia Tributaria, prima a Modena, poi a Reggio Emilia, ed infine a Parma, dove si è infine congedato nel 1986. Da allora è rimasto sempre vicino al Corpo, partecipando alle sue cerimonie quale membro della Sezione di Parma dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, che lo ha insignito proprio lo scorso anno con una Medaglia al Merito per celebrare la sua lunga permanenza tra gli iscritti in congedo.


L’incontro con il finanziere più giovane della provincia, il Maresciallo Antonio Lemme, da poco assegnato al Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Parma, al termine del corso di formazione a L’Aquila, durato tre anni, è stato fortemente voluto per la sua carica ideale. Infatti, proprio come in una famiglia, in cui il membro più anziano trasmette il suo bagaglio di esperienze al membro più giovane, insieme alla sua fede ed ai suoi valori, affinché quest’ultimo possa crescere e guardare più lontano del suo avo, sempre sorretto dal suo esempio, così il militare più giovane può rivolgere lo sguardo verso chi ha improntato la sua vita, sia durante la carriera che dopo, al perseguimento dei valori di legalità e di giustizia promossi dal Corpo e lì trovare un esempio da cui trarre ispirazione.

 

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