Murelli (Lega) presenta una risoluzione alla Camera: «I pompieri non hanno l’inail e si devono pagare visite e cure. Il loro stipendio è inferiore a quello di agenti e carabinieri così come la pensione. Inoltre, va evitato che i nuovi arrivati vengano subito trasferiti, vanificando così i rinforzi di personale»
Piacenza, 20 nov. 2019 «La Lega è vicina ai Vigili del Fuoco, un Corpo indispensabile, e alle loro richieste e proprio ieri (19 novembre) è stata depositata una risoluzione a mia prima firma con le loro richieste». Lo afferma Elena Murelli, deputata della Lega che ha presentato alla Camera la proposta di risoluzione (un atto del Parlamento che impegna politicamente il Governo).
Le richieste avanzate dalla Lega sono: «equiparare il trattamento retributivo e pensionistico spettante al personale del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco a quello applicato agli appartenenti alle Forze di polizia dei livelli corrispondenti; introdurre nell’ordinamento del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco istituti come il corpo tecnico al quale indirizzare il personale rimasto vittima di infortuni che ne hanno compromesso l’operatività, prevedendone altresì l’inquadramento nell’Inail; assumere le opportune iniziative idonee a potenziare l’organico dei Vigili del Fuoco, al fine di fronteggiare ogni genere di emergenza, anche istituendo un sistema di tracciamento dei trasferimenti che permetta di evitare il rischio di avere sedi periferiche sotto organico (molte persone dopo essere state assegnate a na sede chiedono subito il trasferimento, vanificando così l’arrivo di nuove forze); stanziare le risorse necessarie all’acquisizione dei mezzi indispensabili al funzionamento ed all’efficacia del Soccorso Tecnico Urgente».
Murelli ha ricordato come, in media, i pompieri guadagnino 7mila euro in meno delle altre Forze dell’ordine, un’inferiorità retributiva di circa il 20%, oltre a questo «ciò che manca - spiega Murelli - sono alcuni importanti istituti previdenziali. Ad esempio, manca un ruolo tecnico ben definito: chi subisce un infortunio viene spostato in ufficio perdendo la divisa e le indennità che hanno i colleghi. I vigili del fuoco, poi, non sono inquadrati nell’Inail: devono pagarsi le viste, le cure ed eventuali supporti medici, salvo recuperare parte di quanto speso dono anni e tanta burocrazia. Una situazione caotica e antidiluviana: basti pensare che un pompiere non ha accesso alla ricetta telematica in uso ai medici di famiglia e ogni atto deve essere cartaceo, perfino quello del pronto soccorso».