Sabato, 21 Aprile 2018 06:52

Confesercenti - Sicurezza: un nodo da sciogliere. In evidenza

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Sicurezza: un nodo da sciogliere. Nuova collaborazione tra imprese, istituzioni e forze dell'ordine. Ampio dibattito nell'incontro promosso da Confesercenti Parma

Parma, 20 Aprile 2018 – Si è tenuto giovedì, nella sede di Confesercenti Parma in via La Spezia l'incontro pubblico tra i commercianti e le principali istituzioni deputate alla sicurezza del territorio.

L'evento, organizzato dall'associazione cittadina per rispondere concretamente alle richieste di soluzioni tempestive giunte da imprenditori e titolari di attività commerciali di Parma e provincia, ha messo al centro il tema della sicurezza per le attività presenti sul territorio, accendendo un ampio dibattito tra i partecipanti.

Le recenti disposizioni in materia legislativa a livello nazionale e regionale propongono una lettura della "sicurezza urbana" non più strettamente legata alla materia statale dell'ordine pubblico e della sicurezza.

A partire dalla riqualificazione, anche urbanistica, sociale e culturale, passando per il recupero delle aree o dei siti degradati, l'eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale e promuovendo la cultura del rispetto della legalità e l'affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile.
Tutti interventi previsti dalla legge e possibili, secondo Confesercenti, avviando appunto una nuova modalità di collaborazione e coordinamento tra imprese, forze dell'ordine e istituzioni.

I commercianti hanno partecipato numerosi all'iniziativa promossa dall'associazione chiedendo, specialmente in alcune zone particolarmente "sotto pressione", il ripristino del vigile di quartiere per contrastare i bivacchi, il preoccupante fenomeno delle baby gang e le relative minacce e proponendo una maggiore presenza delle forze dell'ordine nei quartieri e in centro per limitare l'abusivismo e i furti nelle attività commerciali .

L'intento dell'iniziativa è stato chiarito in avvio da Francesca Chittolini, presidente di Confesercenti Parma: "Lo scopo principale di questo pomeriggio di lavori, oltre a quello di volere fare il punto sullo stato della sicurezza reale e percepita in città, è quello di proporre nuovi progetti condivisi tra gli imprenditori e le istituzioni in cui Confesercenti si propone come riferimento al coordinamento e alla divulgazione delle informazioni. Crediamo che la sicurezza sia un diritto e che lo sviluppo economico passi anche dalla capacità di un territorio di preservarla e migliorarla. Siamo convinti che gli imprenditori commerciali svolgano, oltre a quello economico, un importante ruolo di qualificazione sociale ed urbana e che occorre, anche in vista dell'importante impegno del 2020, tracciare in modo ancora più incisivo la strada della collaborazione e della condivisione di idee e progettualità".

Dello stesso parere il direttore di Confesercenti Parma Luca Vedrini: "La sicurezza è un argomento vasto, ma ritengo vada fatto uno sforzo comune, anche perché il tessuto sociale della città è cambiato. In questi anni Confesercenti ha proposto varie soluzioni come le telecamere di vigilanza, i presidi di quartiere, l'utilizzo dei carabinieri in congedo, la tassa di soggiorno, maggiore illuminazione nelle zone critiche. Vogliamo la certezza che la sicurezza sia un diritto".

L'invito è stato prontamente raccolto dal prefetto Dott. Giuseppe Forlani: "E molto importante – ha affermato - che ci sia un confronto costante tra le istituzioni, le forze di polizia e i commercianti; è una grande occasione per confrontarsi. La sicurezza è un concetto individuale e collettivo, il rapporto fiduciario tra istituzioni e cittadini è fondamentale. Il modello da seguire è quello della sicurezza partecipata. Il nostro compito non è fare le leggi, ma presidiare la città e prendere i colpevoli. Bisogna usare tutti gli strumenti a disposizione: i sistemi d'allarme sono una soluzione, così come il controllo di vicinato. Non abbiamo la bacchetta magica, ma questa è la strada da seguire".

Salvatore Altavilla, comandante provinciale dei Carabinieri ha spiegato la ricetta applicata dalle Fiamme d'Argento: "Sono arrivato a Parma 7 mesi fa e subito mi sono concentrato sulle zone di maggiore disagio e il centro storico. Il pattugliamento delle aree è la miglior ricetta. Il servizio anti-borseggio, ad esempio, sta avendo i suoi frutti tant'è che negli ultimi mesi, in piazza Ghiaia, sono sensibilmente calati i reati. Sono circa 25 i carabinieri impegnati in occasione del mercato settimanale in Ghiaia. Ai commercianti consiglio sempre di dotarsi di un sistema d'allarme collegato alle forze dell'ordine, il servizio è gratuito. E ci consentirà di intervenire in tempi rapidi".

II comandante provinciale della Guarda di Finanza Gianluca De Benedictis ha sottolineato l'utilità del confronto: "Il dialogo con le associazioni di categoria come Confesercenti è uno strumento fondamentale per noi. Le regole sono quelle che sono ma il nostro compito è quello di contrastare le attività criminali. Dobbiamo crederci sempre, le sanzioni sono comunque un deterrente a nuovi reati. Bisogna ragionare su servizi dedicati nelle aree di maggior interesse, ma di promesse non se ne possono fare".

Il vicequestore di Parma Mario Felice Anelli ha rimarcato l'impegno delle forze dell'ordine e il calo di molti reati: "La polizia cerca di venire incontro alle esigenze dei cittadini in tutti i modi e con tutti i limiti del caso. I reati contro il patrimonio sono diminuiti, mentre sono aumentati i reati a sfondo sessuale".

Il Comune di Parma ovviamente ha un interesse primario sui temi della sicurezza per i quali ha approntato diversi strumenti: "In questi anni abbiamo aumentato i sistemi di videosorveglianza e attivato il controllo di vicinato – ha ricordato Cristiano Casa, Assessore del Comune di Parma alla sicurezza e al commercio - . Stiamo lavorando sulle aggregazioni giovanili; abbiamo aumentato i controlli sulle attività commerciali e nei mercati, oltre a maggiori controlli anagrafici sulle singole abitazioni. Abbiamo avuto modo di incontrare il Ministro dell'Interno Marco Minniti a cui abbiamo esposto i nostri problemi. C'è anche una questione legata alla certezza della pena, perché i cittadini irregolari devono essere espulsi. Basti pensare che per espellere un cittadino irregolare abbiamo impiegato 8 mesi. Non è un'emergenza, è un problema strutturale". Infine un invito al legislatore per nuove assunzioni tra le forze dell'ordine.

L'evento, alla seconda edizione, ha certamente coinvolto i partecipanti e seguiranno altri incontri e iniziative specifiche sui temi affrontati nel pomeriggio in cui, ancora una volta, si è sottolineata l.come da sempre sostiene Confesercenti Parma.

 

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