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Domenica, 18 Agosto 2013 12:00

Blu dipinto di blu e "maladepurazione"

 

di Virgilio -

Goletta Verde, 14 agosto 2013 - -

Il bilancio di Goletta Verde: ogni 57 km di costa un punto critico da inquinamento.

Durante i due mesi di navigazione, circumnavigando la penisola per monitorare lo stato di salute delle coste e del mare italiano, Goletta Verde ha identificato 130 punti di criticità (quasi il 50% dei campionamento) con valori batterici oltre i limiti di legge.
La Campania si classifica all'ultimo posto di questa speciale classifica che vede la depurazione delle acque, dopo ben 37 anni dall'approvazione della legge, ancora un problema da risolvere.
130 punti inquinati, uno ogni 57 km di costa. Cattiva depurazione, estrazioni petrolifere, abusivismo, consumo di suolo costiero, grandi navi e inquinamento da attività militari nel dossier 

Sei delitti sotto l’ombrellone.

analisi goletta verde

Il 90 per cento dei punti inquinati sono stati prelevati alle foci di fiumi, torrenti, canali, fiumare, fossi o nei pressi di scarichi di depuratori malfunzionanti, che si confermano i nemici numero uno del nostro mare. In questo quadro a tinte fosche, piuttosto che far fronte alle criticità con progettualità puntuali e definitive, nelle regioni del Mezzogiorno si rischia anche di perdere ben 1,7 miliardi di fondi per opere di adeguamento del sistema di depurazione. Una perdita alla quale si aggiungerebbe anche una possibile e salatissima multa per la procedura di infrazione che ha portato alla condanna dell'Italia per il mancato rispetto della direttiva europea sul servizio di depurazione e fognatura. Mari e coste italiane finiti nel mirino di sei killer: maladepurazione, estrazioni petrolifere, abusivismo edilizio, consumo di suolo costiero, grandi navi e inquinamento da attività militari. Sicari in azione da nord a sud della Penisola: venti luoghi del delitto che Legambiente presenta nel dossier "Sei delitti sotto l'ombrellone. Il giallo di Ferragosto".

"Per l'ennesimo anno ci troviamo a denunciare una situazione riguardo la depurazione degli scarichi divenuta ormai imbarazzante e che va sanata una volta per tutte. - dichiara Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente -. A questa situazione di emergenza si risponde sempre allo stesso modo: rinviando il problema e cercando di tamponare le falle di un sistema inefficace nei tre mesi estivi per placare le ire di bagnanti e turisti. Nelle regioni del Mezzogiorno, poi, al danno si sta per unire la beffa. Si rischia, infatti, di perdere ben 1,7 miliardi di euro dei fondi Cipe destinati alla costruzione e all'adeguamento degli impianti che sono in scadenza a dicembre. Come se non bastasse, inoltre, ci prepariamo anche a far pagare ai cittadini italiani multe milionarie da parte dell'Unione europea per l'incapacità di gestire il ciclo delle acque reflue. Soldi che invece potrebbero essere investiti per aprire nuovi cantieri per la depurazione. Realizzare sistemi efficienti e moderni - conclude Zampetti - deve trasformarsi in una priorità nell'agenda politica italiana. È l'ennesima vergogna che questo Paese non merita. Non si tratta più soltanto di difendere fiumi e mari, vera grande risorsa di questa nazione, ma ne va dell'intera economia nazionale, buona parte della quale è basata sul turismo".

Pubblicato in Ambiente Emilia
Martedì, 06 Agosto 2013 12:13

Artigianato a vocazione turistica

 

Bologna, 06 agosto 2013 - -
Nella nostra regione sono 17.778 le aziende artigianali coinvolte nel turismo. Le province in dettaglio.

"L'Emilia Romagna conferma la propria vocazione turistica anche nel comparto artigianale", è quanto afferma il Presidente di Confartigianato Emilia Romagna Marco Granelli sulla base di quanto emerso da un'indagine del Centro Studi di Confartigianato su dati Istat e Unioncamere.
"Siamo una delle regioni che attira maggiormente turisti - prosegue Granelli - si stima infatti che anche in questa estate 2013 saremo al terzo posto dopo Toscana e Calabria. Una giro d'affari in cui hanno un peso considerevole gli artigiani delle più svariate tipologie: si va dall'abbigliamento all'agroalimentare, passando per pasticcerie, ristoranti e gestori di stabilimenti balneari, senza dimenticare tutti i servizi alla persona, dai parrucchieri agli estetisti. Un esercito di imprese che saranno aperte per ferie e che contano di intercettare la quota di reddito che le famiglie italiane riescono ancora a destinare alle vacanze. Una situazione su cui pesa però l'incertezza legata all'andamento economico, al costo delle imposte, su tutte l'Imu, ed anche il caro carburanti".

A livello territoriale l'artigianato potenzialmente interessato alle attività turistiche si concentra per oltre la metà (50,2%) in cinque regioni: Lombardia con 32.419 imprese (15,1% del totale italiano), Toscana con 20.461 imprese (9,5%), Lazio con 19.193 imprese (9,0%), Veneto con 17.866 imprese (8,3%) ed Emilia-Romagna con 17.768 imprese (8,3%).
Tra queste principali regioni nel I trimestre 2013 l'artigianato in ambito turistico segna una crescita, sullo stesso periodo del 2012, in Toscana e Lazio rispettivamente dell'1,2% e dello 0,1%, mentre in Lombardia diminuisce dello 0,2% e in Veneto ed Emilia-Romagna è in flessione, in entrambe dello 0,6%. Per quanto riguarda invece l'incidenza che tale artigianato ha sul totale dell'artigianato regionale troviamo ai primi posti due regioni del Mezzogiorno, la Campania con il 20,9% e la Sicilia con il 20,0%, seguite dalle regioni del Centro: Marche con il 19,3%, Lazio con il 19,0% e Toscana con il 18,3%.

Questo il dettaglio provinciale: a Bologna le imprese artigiane interessate dal turismo sono 3.929 pari al 13,9% del totale provinciale e con un aumento 0,4% sul 2012; a Ferrara sono 1.166 le imprese, pari al 12,2% del totale provinciale, con un -1,5% sul 2012; a Forlì-Cesema sono 1.780, il 13,6% del totale con un calo dello 0,6%; a Modena sono 3.073, pari al 13,8% del totale provinciale, a -3,3%; a Parma sono 1.697, pari al 12,3% del totale provinciale, a -1,5%; a Piacenza sono 800, pari al 9%, con un calo del -0,5%; a Reggio Emilia sono 2.104, pari al 10,3% del totale, con un aumento del +1,8%; a Ravenna sono 1481, pari al 13,1% con un aumento del +0,1%; a Rimini sono 1.738, pari al 16,7% del totale, con un calo del - 0,4%.
(fonte Confartigianato Emilia Romagna)

 

di Virgilio--
Piacenza, 06 agosto 2013 --
Un'altra iniziativa di valorizzazione turistica sorta in seno alla Camera di Commercio di Piacenza.

 “Pink Route Itinerari Turistici non Convenzionali” è stato ideato dal Comitato per la promozione dell'Imprenditorialità femminile della Provincia di Piacenza, un organo in seno alla Camera di Commercio.

Il Comitato si propone come veicolo di azioni e iniziative che promuovano o sostengano l'imprenditorialità e l'impresa femminile.
L'attuale comitato ha un nome e un volto, o meglio, ha 7 nomi e 7 volti: Nicoletta Corvi (Presidente), Alessandra Tampellini, Loretta Rossetti, Federica Melodi, Paola Rossi, Federica Bussandri e Consuelo Sartori. 7 donne lavoratrici che rappresentano anche una categoria economica (artigianato, cooperazione, agricoltura, credito, industria, lavoro). Inoltre il comitato è supportato in questa iniziativa dalla dottoressa Cristina Cunico della Camera di Commercio.
Oltre alle componenti del Comitato alla conferenza stampa ha preso parte la Dottoressa Valeria Benaglia di Mood eventi e comunicazione, l'agenzia che si è occupata della creazione dei pacchetti, della gestione del sito internet e che avrà un ruolo fondamentale nella commercializzazione dei pacchetti turistici.
Come emerso dalla conferenza il progetto consiste nella valorizzazione delle imprese locali attraverso il territorio., o meglio valorizzare il territorio attraverso i suoi mestieri, le sue attività commerciali, le sue tipicità, i prodotti, i saperi artigianali, i servizi che sa offrire, le peculiarità enogastronomiche, il tutto orientato all'attività esperienziale. Inserire la cultura delle nostre professioni, dei nostri prodotti e delle nostre aziende, in mezzo all'arte, all'architettura, alla storia e alla bellezza dei luoghi piacentini.
Il progetto si traduce nella costruzione di circuiti turistici esperienziali, nati grazie ad una rete di imprese. Imprese che hanno unito le forze in vista di uno scopo comune: reagire alla crisi innovandosi ed evolvendo.
Gli otto pacchetti Pink Route che al momento coinvolgono tre vallate piacentine (Val d'Arda, Val Nure e Val Tidone) si rivolgono ad un turismo non di massa e proprio come dice il nome stesso offrono "itinerari turistici non convenzionali" che coinvolgono al momento 27 aziende piacentine e ruotano attorno a 4 tematiche: arti,
colori, mestieri e sapori. Fra le attività dei pacchetti troviamo: visite nei laboratori artigianali, corsi itineranti, laboratori di animazione per i bambini, passeggiate a contatto con la natura, scoperta delle specialità eno-gastronomiche della zona.
Si tratta di pacchetti turistici esperienziali che daranno, cioè, modo ai turisti di vivere un'esperienza: partecipare ai processi di produzione, conoscere e toccare con mano le tradizioni culinarie, artigianali, commerciali della nostra cultura piacentina, improvvisarsi anche solo per un giorno artigiano,commerciante, produttore. Un diverso modo di vivere "da turisti" il territorio ed il tessuto sociale.
Come ha ribadito più volte durante la conferenza la presidente del Comitato Nicoletta Corvi "L'obiettivo non è solo quello di proporre cultura, esperienza, territorio, tipicità della nostra provincia all'estero ma anche quello di creare una rete di cooperazione fra le aziende che hanno creduto nel progetto, infatti il primo compito del Comitato è quello di sostenere le imprese che hanno deciso di aderire all'iniziativa proprio in questo difficile momento sul piano economico". Alessandra Tampellini ha voluto ringraziare le 27 aziende che credono nell'iniziativa e si stanno impegnando perchè il progetto dia i suoi frutti: L'Angolo Dolce e Salato di Lucia Lucchini, L'Angolo Calzature, Agriturismo La Canteina di Daniela Ferrari, Arteficio , Aurora Domus Coop. Sociale, Azienda vitivinicola e agrituristica L'Oca d'oro di Gianna Vitali, azienda agricola Baraccone, Azienda agricola Cà Bacchetta, Azienda agricola Marilena Borella, Azienda agricola Uccellaia, Azienda agricola Cà Milla di Camilla Rossi, Casa Morgana Coop. Sociale , Ciao Estate e Nord Est , Claudia Marchionni, Jute & Co. Italia srl di Sara Calderoni, Kinky art & repair di Francesca Rossi, La finestra sul Po, società agricola di Giulia Zangrandi, Lagoplast srl (Burgazzi e Periti), La Tollara società agricola SS, di Mariolina e Federica Bolzoni, Le Mani e la Luna SNC, Leura di Mitzi Bollani, L.E. Cuoche per Casa, L'oca irriverente sas – azienda agricola l'Esagono di Arola (Maria de Meo), Locanda Tavernago SAS di Monica Alfieri, Magistrali vini e mieli, Maria Teresa Artusi , SL Soluzioni di Luciana Tiramani.
La validità e importanza del progetto è stata messa in luce anche dall'Assessore all'ambiente e al lavoro del Comune di Piacenza Luigi Rabuffi il quale ha partecipato alla conferenza ed è rimasto piacevolmente colpito dell'impegno del comitato e delle aziende partecipanti a questo progetto "E' un ottimo modo per far crescere il business delle imprese piacentine" ha ribadito l'assessore "ma anche un'iniziativa volta a far crescere il territorio mettendo in luce il valore aggiunto della nostra terra".
Per visitare il sito http://www.pinkroute.it

Anche su facebook alla pagina PinkRoute Piacenza.

Domenica, 16 Giugno 2013 09:58

FIPE: ristorazione star del turismo

 

Roma, Giugno 2013 - -
I turisti visitano l'Italia per la buona tavola. È questa l'estrema sintesi di un focus realizzato su dati Isnart-Unioncamere dal centro studi Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio-Imprese per l'Italia.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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