Naima Sadi è la testimonianza vivente di come determinazione, talento e spirito imprenditoriale possano trasformare la vita di una donna immigrata in una storia di successo e integrazione.
Nata e cresciuta a Mohammedia, Marocco, Naima ha studiato sartoria fin da giovane. A 20 anni, il suo viaggio l'ha portata in Italia, a Parma, dove ha vissuto per un breve periodo prima di stabilirsi definitivamente a Noceto nel 1995.
La sua carriera in Italia è iniziata con lavori in panetterie e sartorie, ma la vera svolta è arrivata nel 2000 quando ha aperto la propria sartoria a Noceto. Specializzandosi in riparazioni e creazioni su misura di abiti, borse e accessori in pelle e tappezzerie per poltrone e divani, l'attività di Naima è cresciuta costantemente negli anni. Oggi, la sua impresa dà lavoro a tre dipendenti, testimoniando il successo del suo impegno e della sua visione imprenditoriale.
Ma Naima non è solo un'imprenditrice di successo. È anche una madre orgogliosa di tre figli, tutti impegnati in percorsi di studio e carriera ambiziosi. Il figlio maggiore, 28 anni, laureato in management internazionale, vive ora in Messico. La figlia di 25 anni sta completando gli studi in Chimica Ambientale all'Università di Parma, mentre il più giovane, 20 anni, ha intrapreso gli studi in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche dopo aver conseguito la maturità scientifica.
Al di là del suo successo professionale e familiare, Naima è profondamente impegnata nella comunità locale attraverso l'Associazione Al Amal. Qui, mette a disposizione le sue competenze organizzando corsi di cucito gratuiti, pensati principalmente per donne musulmane e immigrate, ma aperti a tutte. Questi corsi, della durata di 3-4 mesi, offrono anche postazioni attrezzate per chi non possiede una macchina da cucire.
Il suo impegno sociale si estende anche al servizio di preparazione pasti in stazione, dove coordina un gruppo di volontarie per fornire cibo a circa 150 persone bisognose, un'iniziativa che ha visto crescere e diversificarsi il numero di beneficiari nel corso degli anni: all'inizio solo uomini maghrebini, oggi anche tanti italiani.
Naima incarna lo spirito di una donna indipendente e volitiva. La sua capacità di guidare un furgone, un dettaglio apparentemente banale, simboleggia la sua indipendenza e la sua volontà di superare le barriere culturali e di genere.
La storia di Naima Sadi è un esempio brillante di integrazione e autodeterminazione femminile. Ha saputo trasformare le sue competenze in un'attività di successo, contribuendo al contempo al tessuto sociale della sua comunità adottiva. Il suo percorso dimostra come l'immigrazione possa arricchire una società, portando competenze, imprenditorialità e un forte senso di comunità.
Mentre Naima continua a perseguire il suo sogno di un pellegrinaggio alla Mecca, la sua vita quotidiana è già un pellegrinaggio di successo e integrazione in una terra che è diventata la sua seconda casa.