Si è chiusa tra musica e applausi la serata speciale che ha visto Leo Gassmann protagonista a Fidenza Village in un contesto elegante all’insegna della convivialità e del talento nella pergola di Signorvino.
Il giovane artista, che per il film per la tv “Tutto il resto è noia” sulla vita del cantautore Franco Califano, nel quale ha esordito come attore, ha perso diversi kg in sei settimane andando in palestra sei giorni su sette, si è finalmente lasciato andare al buon cibo e ad un bicchiere gustando piatti e vini abbinati.
Ad inizio serata Gianluca Di Biase, guest experience & services director del Village ha fatto gli onori di casa e spiegato come<< il nostro Villaggio non è solo una destinazione di shopping ma sempre di più una piattaforma che sostiene talenti. Siamo ormai un museo a cielo aperto, con opere di artisti internazionali, ma anche musica, cibo, cultura fanno parte del nostro dna. Ci troviamo in un territorio in cui è impossibile non farsi portavoce delle eccellenze italiane. E stasera celebriamo un vero talento, nel cinema come nella musica, in una serata tra amici che vuole essere all’insegna del divertimento e del piacere dello stare insieme. Siamo molto orgogliosi di ospitare Leo Gassmann>>.
Nato in una famiglia di artisti con un cognome impegnativo, Leo a 9 anni entra all’Accademia di Santa Cecilia e studia chitarra classica per 5 anni. A 19 anni viene selezionato per “X Factor 12” arrivando alla semifinale e dimostrando un talento singolare nella scrittura e nella voce. Nel 2020 vince la categoria Nuove Proposte del Festival di Sanremo con il brano “Vai bene così”, confermando le sue doti da cantautore e grande maturità e intensità di interpretazione nonostante la sua giovane età. Quest’anno si è laureato in Arte e Comunicazione e ad oggi ha accumulato oltre 75 milioni di stream totali.
<< Per fortuna ho tante persone che credono in me e mi hanno aiutato a diventare la persona che sono oggi, ma ci sono sempre meno spazi per poter proporre ciò che è nuovo – ha spiegato Leo Gassmann - andiamo sempre più veloci e l’attenzione di ciascuno di noi alle cose è minore perché siamo bombardati da tanti stimoli, quindi offrire uno spazio come questo e sostenere i talenti che siano della musica, del cinema, della moda o della cucina è molto importante. Grazie per questa occasione>>.
Un percorso di successo come cantautore e ora anche il debutto nella recitazione, sulle orme di papà Alessandro e nonno Vittorio. Ti senti più a tuo agio nella musica o nel cinema?
<<Sono due mondi opposti nonostante si assomiglino e mi trovo bene in entrambi. Nella musica mi sono costruito un percorso in tanti anni e ora ho fans che mi seguono ai concerti, è una famiglia che cresce di mese in mese, mentre nella recitazione ho esordito subito con il botto. Ho fatto sei provini per avere il ruolo, ma credo abbiano fatto bene a testarmi tanto perché prendermi alle prime armi, in un ruolo come questo da protagonista, non era scontato ed era anche una scelta che se il progetto fosse andato male chi mi aveva voluto avrebbe pagato caramente. Scegliermi da debuttante è stata una responsabilità che io stesso non so se mi sarei preso. Comunque non mi sento di dare una priorità ad una delle due arti. Quello che mi piacerebbe fare è portare avanti entrambe le cose e testimoniare che nella vita a volte non si deve per forza ragionare per compartimenti stagni, sei ha la passione e la voglia di portare avanti più esperienze perché no. Certo bisogna impegnarsi molto e si riduce il tempo per riposarsi ma se uno ama quello che fa il lavoro non pesa>>.
Sei considerato un talento. Cos’ è per te il talento?
<<La predisposizione a un’arte o a un mestiere esiste e può dipendere dal contesto in cui cresci ma credo che il talento si costruisca. Uno può nascere con una predisposizione o certi stimoli in famiglia, ma poi arriva uno che ha più fame di te e anche se ha meno talento esce fuori e si impone con successo>>.
Durante la serata il pubblico ha potuto apprezzare la persona Leo Gassmann, un giovane con un cognome impegnativo ma umile, preparato e appassionato del suo lavoro che alla fine si è concesso con disponibilità a foto, selfie e domande per poi chiudere con la sua musica. Gassmann ha imbracciato la chitarra e suonato in versione acustica tre sue pezzi, <<Caro Lucio>>, «Terzo cuore» e «Dammi un bacio ja», colonna sonora della seconda stagione della serie <<Un Professore>>, brano che ad oggi conta oltre un milione di ascolti.
Servizio fotografico a cura di Enrico Zermani
