Sabato, 10 Giugno 2023 06:11

La "fotografia" dei gamer in Italia

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Il mondo del gioco e il mercato videoludico sono in costante ascesa negli ultimi anni, con un’impennata che si è verificata in coincidenza della pandemia globale dovuta al Covid-19, quando gran parte della popolazione in Italia è rimasta chiusa in casa.

Giovani e giovanissimi si sono appassionati ai videogiochi e chi già conosceva questo mondo si è avvicinato ancora maggiormente. Analizzando le fasce di età messe in luce da una ricerca condotta dal portale Fandom, quelle impegnate a trascorrere più tempo sui videogiochi sono i ventenni ed i bambini al di sotto dei 10 anni: la media per i Millennials è pari a 22 ore a settimana circa.

Molto diversi sono però gli interessi verso cui si rivolgono queste due differenti fasce d’età. I più piccoli hanno inoltre sviluppato con successo, supportati dai genitori, la cosiddetta pratica del co-gaming, in cui genitori e figli si applicano allo stesso gioco e nel medesimo momento. Si tratta di un modo, oltre che per tenere sotto controllo l’utilizzo del videogioco da parte dei bambini (aspetto necessario data la giovanissima età), per sviluppare e cementare ancor di più il rapporto che lega il genitore al figlio. I titoli che ben si prestano a questo tipo di uso sono ovviamente quelli aperti alla modalità multiplayer: ne rappresentano un esempio Super Smash Bros, Minecraft o Roblox, soprattutto tra i 7 e i 12 anni di età.

Dall’adolescenza fino a ridosso della maggiore età invece, i titoli cambiano e prendono piedi videogiochi dotati di una trama più strutturata: Cuphead, Rocket League e Splatoon ne sono degli esempi. Contrariamente a quello che comunemente si pensa, i dati elaborati dall’Osservatorio Italiano Esports evidenziano come quasi la metà dell’utente italiano sia composto da giocatrici (circa il 40%) che utilizzano giochi in maniera assidua. Tra i casual sono in maggioranza gli uomini, soprattutto nella fascia d’età compresa tra i 25 ed i 45 anni. Oltre ai videogiochi da utilizzare in compagnia per eccellenza come FIFA, possono privilegiare il gioco in solitaria e trovare nell’online una vasta scelta. È il caso ad esempio delle sale gioco con i tradizionali tavoli verdi, la roulette o varie macchinette come la slot della cartomante Madame Destiny e molte altre ispirate a mitologia, film, e con svariate ambientazioni.

Appurate le fasce d’età principali e snocciolato qualche titolo prediletto soprattutto per i gruppi composti dagli utenti più giovani, potrebbe essere interessante indagare quale sia lo strumento maggiormente utilizzato dai gamer. Un’indagine condotta da DFC Intelligente stima che solo il 10% degli utenti abituali (nel mondo la cifra è pari a oltre 3 miliardi di persone) utilizzi PlayStation, Xbox o Switch per il gioco. La stragrande maggioranza è composta da persone, senza differenze di età, che utilizzano lo smartphone. È per tale ragione che sempre più spesso, nei principali Store per Android e iOS, si trovano giochi ricollegabili a titoli già presenti su altre piattaforme. È il caso di Fortnite, ad esempio, di cui è in uscita il capitolo 4 o del celebre GTA: applicazioni che possono essere gratuite nel momento del download ma che richiedono pagamenti per potenziare i propri personaggi.

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