Martedì, 24 Gennaio 2023 12:43

I primi passi del progetto Fondazione Accademia dei Giorni Straordinari ETS In evidenza

Scritto da Redazione

La Fondazione Accademia dei Giorni Straordinari e l’Università di Parma hanno stipulato una convenzione di collaborazione per un progetto didattico educativo rivolto ai bambini e ai ragazzi.

Nata nel luglio 2021 e iscritta da marzo 2022 nel Registro Unico degli Enti del Terzo Settore, la Fondazione Accademia dei Giorni Straordinari si propone di favorire l’inclusione culturale e sociale di minori, di età compresa tra i 10 e 14 anni, che versino in situazioni di fragilità, per motivi di condizioni economiche, sociali o familiari. Convinzione della Fondazione è che nessuno debba essere lasciato indietro e che sia necessario impegnarsi per prevenire e sanare situazioni di disagio che possano compromettere la formazione e la crescita umana, sociale e culturale. Questo obiettivo può essere raggiunto contrastando innanzitutto la dispersione scolastica e la povertà educativa.

Concetti espressi da Paolo Barilla, che della Fondazione Accademia dei Giorni Straordinari è il Presidente: «La Fondazione vuole stimolare il viaggio dei giovani verso la conoscenza: un sapere - umanistico, scientifico ma anche professionale - che non deve intimorire, ma attirare, infrangere divisioni e favorire la crescita personale. Ai giovani che si trovano ad affrontare situazioni di fragilità economica e sociale vogliamo fornire gli strumenti per imparare ad affrontare la vita. Vogliamo   renderli consapevoli che chiunque può essere l’artefice del proprio futuro e raggiungere un traguardo con impegno, metodo ed autodisciplina. La Fondazione ambisce a diventare un incubatore di passioni, capace di suscitare entusiasmo, dare sicurezza al singolo e responsabilizzare. Nelson Mandela sosteneva che l’istruzione è l’arma più potente che si possa utilizzare per cambiare il mondo: un pensiero che condivido pienamente ed è in questa direzione che vogliamo operare».

In questo cammino, la Fondazione e l’Università ricercheranno il confronto e la possibile collaborazione di enti e realtà locali che ne condividano con empatia gli scopi e siano in possesso di profonde esperienze e competenze.

Il progetto educativo e di inclusione, a cura dell’Università, interesserà anche bambini in tenera età con la realizzazione di un asilo nido e una scuola materna, con due sezioni 0-3 anni e due sezioni 3-6 anni, aperte prevalentemente ai figli di dipendenti e studenti dell'Ateneo.

«Si tratta di un progetto molto importante che finalmente, dopo anni, permetterà all’Università di Parma di avere un polo per l’infanzia a vantaggio della Comunità accademica e fortemente interconnesso con i servizi territoriali», commenta il Rettore Paolo Andrei, che aggiunge: «Non è “solo” un polo per l’infanzia ma qualcosa di ben più ampio: in spazi contigui saranno realizzati due progetti tra loro complementari incentrati sull’educazione e sull’inclusione, con il fil rouge dell’innovazione. L’Università mette a disposizione i suoi saperi e le sue competenze, nei diversi ambiti coinvolti, in una strettissima sinergia con la Fondazione, cercando insieme di pensare soluzioni innovative per il bene delle persone. Mi piace infatti sottolineare che l’idea alla base del progetto non fa riferimento al solo Ateneo, e che le ricadute saranno sull’intera comunità territoriale».

Dopo la firma della convenzione il 12 settembre scorso sono iniziati i lavori di costruzione presso il Campus dell’Università di Parma.  Il coordinamento della progettazione generale e la progettazione strutturale sono stati affidati all’Ing. Lorenzo Serri, la progettazione architettonica all’Arch. Enrico Molteni, quella relativa agli impianti meccanici all’Ing. Massimo Bocchi, quella degli impianti elettrici al P.I. Massimo Fontanili.  Delle opere verdi si occuperà lo Studio di Paesaggistica Luigi Massolo.  L’Ing. Silvano Dondi è il responsabile dei lavori e l’Ing. Alessandro Mori è il coordinatore della sicurezza.

Una volta completata, la struttura sarà costituita da due edifici autonomi ma collegati tra loro, con destinazioni differenti: il primo ospiterà un Polo per l’Infanzia, gestito direttamente dall’Università, e il secondo sarà funzionale invece alle specifiche attività di educazione e inclusione degli adolescenti.

L’edificio sarà NZEB (Nearly Zero Energy Building), ovvero un edificio dalle prestazioni elevatissime, che puntano a sostenibilità e risparmio energetico. Nell’edificio non sarà utilizzato gas e la costruzione sarà realizzata in legno.

Stanno partecipando alla costruzione primarie imprese che hanno condiviso lo spirito dell’iniziativa. La conclusione dei lavori è prevista per la fine di luglio 2023. Nel corso di una conferenza stampa, che sarà organizzata nella primavera del 2023, saranno presentati il progetto educativo e l’edificio che sarà realizzato.

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