Di Antonio Nunno Parma 17 marzo 2022 - Omero disse che "i grandi alberi tremano per le loro foglie più tenere".
I bambini sono quelle foglie delicate, estremamente vulnerabili, e dobbiamo fare ogni sforzo per proteggerli.
La guerra cancella e azzera ogni principio educativo.
Durante il fascismo, in Italia, furono sciolte tutte le associazioni educative non conformi ai principi del regime, vedi A.C.I. e quella dello scoutismo, di origine straniera. Il movimento scout, infatti, fu fondato nel 1907 dall'inglese Robert Stephenson Smyth Baden-Powell. «BP» nacque a Londra nel 1857 e a 19 anni entrò in servizio nell'esercito reale.
Nonostante il divieto, un piccolo gruppo di scout, denominato "Aquile Randagie", guidato da don Giulio Cesare Uccellini (m. 1957) e da don Adriano Ghetti (m. 1980) operò prima a Milano poi a Monza e a Parma.
Nel corso del secondo conflitto mondiale, l'attività scoutistica si occupò del salvataggio meritorio di oltre duemila ricercati dai nazifascisti.
Grazie a questo nucleo originario, lo scoutismo si diffuse a Parma nel dopoguerra secondo i principi educativi del movimento, oramai presente in tutto il mondo occidentale.
La targa esposta nel parco, dedicato alle "Aquile Randagie, ci invita a non dimenticare la tragedia della guerra, che purtroppo, oggi, continua a fare vittime innocenti di minori e di famiglie.
Parma, città medaglia d'oro, non dimentica.
(Report e immagini a cura di Antonio Nunno.)