Negli uffici della San Carlo sarebbe arrivata una richiesta di pagamento del tutto simile a quella indirizzata questa estate alla Regione Lazio e, più recentemente, alla Siae. Fonti vicine all'azienda fondata a Milano nel 1936, spiegano che i backup di sistema sono integri e che quindi non c'è nessuna intenzione di pagare il riscatto agli hacker. Una strategia consigliata dagli esperti d'informatica, insieme a misure preventive in grado di rendere la vita difficile agli aggressori digitali. Non è escluso che questo attacco sia avvenuto a semplice scopo dimostrativo, un comportamento tipico degli hacker che amano fare breccia in server ritenuti sicuri. A tal proposito, per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ancora una volta è la prova che nessuno è immune agli attacchi informatici. La nostra preoccupazione che non venga compromessa ulteriormente la privacy dei cittadini e la sicurezza delle nostre aziende.
(26 ottobre 2021)