Di Lamberto Colla Parma, 28 maggio 2021 - È facile raccontare le negatività, evidenziare i problemi standosene comodamente seduti sulla poltrona scatenando il diavoletto, che alberga in ognuno di noi, sulla tastiera dello smartphone o del PC per criticare e troppo spesso inveire contro qualcuno, in attesa di risposte che sembra debbano cadere dal cielo.
Molto più difficile è invece impegnarsi, in prima persona, nel tentativo di produrre risposte alle esigenze della collettività, più ampia e estesa, o al quartiere o a persone che, temporaneamente o in conseguenza di variegate ragioni, si trovano in stato di fragilità, di debolezza, quindi bisognosi di una mano concreta o a volte soltanto di calore umano.
Così può accadere di incontrare piccole aggregazioni di volontari, quasi nel silenzio e comunque sempre esposti nella parte all'ombra dei riflettori, che danno concretezza alle "utopie", assistendo giovani e alle volte ragazze madri di diverse provenienze, anziani e addirittura partecipando a progetti sociali in sperduti angoli d'Africa.
Uno di questi casi è "Di Mano in Mano", una cooperativa sociale ONLUS in costante produzione di azioni concrete.
Dall'esperienza missionaria all'estero (Ad Gentes) ecco approdare a Parma l'energia e la determinazione acquisita in ambienti molto più ostili dell'area occidentale, quella del consumismo ad oltranza ormai non più sostenibile.
La cooperativa si definisce un'utopia concreta e sogna il mondo che Don Tonino Bello così si immaginava:
" Il nostro mondo è alla ricerca di senso e la ricomposizione più bella è riuscire a comporre pienamente la testimonianza personale e la progettualità sociale, l'impegno locale e i mutamenti planetari, la carità spicciola e la solidarietà politica. Se non saldiamo queste cesure ogni nostro sforzo sarà affetto da un forte riduzionismo antropologico ed il mondo non evolverà verso una piena dignità umana e sociale."
Una missione fin qui perfettamente perseguita e che, tra Lavoro, Accoglienza e Solidarietà, continua a alimentare un volano di esperienze positive che riverberano sulle piccole comunità locali.
L'ultima in ordine temporale è la casa famiglia "La Maison", una residenza per anziani ricavata in quello che era la dimora del parroco di Roncopascolo (Parma) con diretto accesso agli spazi collettivi dell’ associazione che ospita anche una quindicina di ragazze, per lo più di provenienza nigeriana.
"Abbiamo inaugurato la residenza per gli anziani lo scorso 2 marzo”, raccontano Anna Biaggi, Martina e Maria, rispettivamente dipendente della casa Famiglia, Martina socia e responsabile del negozio e infine Maria, socia volontaria ed educatrice alle dipendenze dell'Associazione.
"Al momento abbiamo due simpatiche e vivaci ospiti con una potenzialità di sei posti, che pensiamo di occupare nei prossimi mesi" continua a raccontare Anna Biaggi mentre ci accompagna in visita nei vari locali.
“La Maison” è una casa famiglia per anziani che ambisce a centrare questi obiettivi:
1. Vincere la solitudine, rispettando la tranquillità
2. Proteggere la serenità e garantire la sicurezza
3. Incoraggiare l’autonomia
4. Riconoscere il valore dell’anziano nel mondo
5. Accogliere, assistere e condividere il benessere
6. Dare dignità e qualità al lavoro
Ascoltando i racconti e registrando le attività realizzate in così relativamente breve tempo, sembra di vivere in un mondo diverso dalla quotidianità, compressa come è dalla burocrazia e dai mille balzelli. Problemi che non possono non aver accompagnato questo gruppo di volontarie e volontari ma che hanno superato grazie alla solidità delle loro idee e alla determinazione del "fare" per "ottenere".
E così oggi i tre filoni principali su cui muovono le loro azioni sono:
Lavoro, Accoglienza e Solidarietà.
Ciascuno di questi pilastri è diventato un forte centro di produzione sinergico con gli altri due restanti e perfettamente complementari e utili a perseguire i fini dell'organizzazione.
Cerchiamo di riassumere le varie azioni:
LAVORO
La cooperativa è particolarmente attenta all’inserimento ed al processo di autonomia dei soggetti “svantaggiati” e dei “Tirocini formativi”, attraverso un giornaliero accompagnamento (uno a uno) sia nel percorso tecnico-professionale sia in quello psico-sociale.
Le principali attività sono:
- Raccolta indumenti tramite utilizzo di cassonetti
- Negozio di abbigliamento usato
- Laboratorio di sartoria – TESSERE DI MANO IN MANO
- Attività di sgombero, trasporto e traslochi
- Mercatino del riutilizzo (DI MANO IN MANO ODV)
ACCOGLIENZA
Di Mano In Mano, casa d’accoglienza per donne straniere in difficoltà, singole e con figli, esiste dal 2005 e funziona grazie ad una associazione di volontari ed una famiglia che vive nella casa di prima accoglienza – sede dell’Associazione. Nel corso degli anni, circa 150 persone straniere sono state accolte e accompagnate fino al loro inserimento nel tessuto cittadino, trovando occupazioni lavorative e sistemazioni più stabili.
In particolare oggi l’Associazione accoglie donne sole o con figli all’interno di tre diversi progetti:
- Progetto “OLTRE LA STRADA” per donne vittime di tratta
- Progetto SAI
Le Strutture:
- Casa Bauci e Filemone (Roncopascolo - PR)
- Casa Rut (Baganzola - PR)
- Casa per terza accoglienza (Parma)
SOLIDARIETA'
In tempi recenti la solidarietà ha toccato il piccolo stato africano del Benin (confinante con togo, Nigeria, Burkina Faso e Niger) nella realizzazione di progetti nati dalla collaborazione con la congregazione femminile “Le Servantes de la Lumiere du Christ”, un ordine religioso diocesano in servizio presso molteplici località del Paese.
Il progetto più significativo, che ci vede impegnati da oltre 5 anni è nell’ambito educativo e più precisamente la costruzione del complesso scolare “Les Etoiles de demain” a Possotome.
Oggi centro scolare è frequentato da oltre 200 bambini di cui 40 residenti.
Ma la mano della solidarietà ha raggiunto altri angoli marginali del mondo:
Camerun: fornitura di acqua potabile al villaggio di Fomopea
R.D. Congo: intervento di sostegno e manutenzione all’ospedale di Luvungi
Madagascar: sostegno ad interventi contro la deforestazione
Albania: invio di materiali e risorse finanziarie a sostegno delle Suore e dei Fratelli della Carità di Madre Teresa
Rwanda: finanziamento di borse di studio
Concludiamo questo racconto con la loro dichiarazione di intenti da prendere a riferimento per un'esistenza non omologata: "consapevoli dei limiti, lavoriamo ogni giorno per la realizzazione di una società abitabile, pacifica, solidale, e sostenibile, in armonia con la natura. Per questo sogniamo "Di mano in mano" sempre più aperta ai movimenti per la pace, per la dignità delle donne, per la giustizia sociale, per il superamento del razzismo. Crediamo che l'esistere non si risolva in mera ideologia, anzi divenga sempre più arioso e capace di accogliere l'originalità, le speranze e le esperienze di molti senza omologarle".
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