Mercoledì, 22 Novembre 2017 07:59

L'Emilia Romagna dice no alle slot per minori con ticket redemption In evidenza

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Novità importante tra le modifiche da pochissimo pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana per la legge regionale dell'Emilia Romagna sul "contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate."

Ha già fatto discutere molto infatti il divieto ai minori di utilizzare slot o altri tipi di macchine da gioco che distribuivano ticket. In pratica invece di premi in denaro e quindi vietati per legge a tutti coloro sotto i 18 anni di età, sono state inventate delle apparecchiature che fino ad oggi potevano essere utilizzati anche dai minorenni che come vincita davano dei ticket. Vinti in un certo numero, potevano poi essere consegnati al gestore della sala giochi e ricevere un premio più o meno grande a seconda dei ticket consegnati.

Secondo tanti, le macchine da gioco con "ticket redemption" erano le sorelle minori delle slot machine con vincita in denaro e dunque propedeutiche per i minori ad essere conquistati dalla febbre del gioco. La questione minori e gioco d'azzardo è uno tra gli aspetti più importanti per prevenire la ludopatia ed il gioco d'azzardo patologico.

Moltissima dell'attività di prevenzione viene per questo fatta nelle scuole e nelle università ma spesso si minimizzano alcuni giochi d'azzardo che vengono spesso comprati dai genitori stessi per farli giocare. Il riferimento in particolare è ai gratta e vinci, il gioco con cui vengono per primi a contatto la maggior parte dei minori italiani.

E poi ovviamente c'è Internet dove i siti specializzati ci bombardano con ogni tipo di codice bonus per invogliarci a cominciare a giocare ma dove vige ugualmente il divieto assoluto di partecipazione al gioco d'azzardo e alle scommesse per i minori. I genitori dunque, soprattutto se anche loro sono giocatori, devono con attenzione monitorare i device in casa collegati ad Internet e predisporre i dispositivi ad essere utilizzati solo con l'immissione di una password per evitare che i loro figli minorenni possano incautamente iniziare a giocare.

Anche il mondo dei videogiochi "tradizionali" è stato al centro di alcune polemiche con alcuni paesi europei che hanno iniziato a prendere in seria considerazione che i potenziamenti per giochi di corse o combattimento tramite un sistema casuale stile slot machine, previo pagamento nella valuta del gioco, possa venire considerato ugualmente gioco d'azzardo.

Dunque la decisione della regione Emilia Romagna indubbiamente farà discutere ancora a lungo ma senza ipocrisie sottolinea come alcuni dispositivi siano stati appositamente creati per sviare la normativa ma al tempo stesso avevano pessime ripercussioni sui minori.

In tutta Italia attualmente si stanno prendendo provvedimenti da parte degli entri locali per regolamentare in modo più restrittivo il gioco d'azzardo e le scommesse.

Le polemiche non mancano dappertutto, da una metropoli come Napoli ad un piccolo paese come Appignano in provincia di Macerata in merito ai nuovi orari di apertura e chiusura delle sale slot. Segno che l'argomento è molto sentito sia nella cittadinanza che tra le forze politiche così come ovviamente tra i diretti interessati coinvolti nell'industria del settore di quello che gli anglosassoni definiscono gambling.

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