VIII edizione del Workshop UniCredit - RegiosS. Le regioni italiane: ciclo economico e dati strutturali. Segnali di Ripresa Economica? Focus sull'Emilia Romagna il 9 Maggio 2016, ore 16,30 presso l'Auditorium Giorgio Fini Via Bellinzona 27/a, Modena.

Modena, 5 maggio 2016

A Modena studiosi a confronto sulle ricerche condotte dall'Associazione RegiosS e dall'Ufficio Territorial & Sectorial Intelligence di UniCredit sull'economia del territorio.
Gian Carlo Muzzarelli, Presidente della Provincia e Sindaco del Comune di Modena; e Valter Caiumi, Presidente Confindustria Modena, daranno il via all'incontro che sarà aperto dall'intervento di Cristina Brasili, Presidente Associazione RegiosS e Docente dell'Università di Bologna, sul tema "Il ciclo di attività economica e la specializzazione produttiva in Emilia-Romagna".
Subito dopo Riccardo Masoero, Responsabile Territorial & Sectorial Intelligence di UniCredit, presenterà i risultati dell'analisi condotta sulla competitività in chiave prospettica delle regioni, con un particolare focus sull'Emilia Romagna.

Seguirà una tavola rotonda alla quale prenderanno parte Vittorio Borelli - Amministratore Delegato Fincibec Spa; Alberto Bortoli - Amministratore Delegato Fresenius Hemocare Italia Srl; Stefano Giorgini – Regional Manager Centro Nord UniCredit; Andrea Landi – Docente di economia degli intermediari finanziari, Università Modena e Reggio Emilia; Alessandra Lanza – Responsabile della Practice Strategie Industriali e Territoriali – Prometeia; Franco Stefani – Presidente System Spa; Giuseppe Villani – Amministratore Delegato Villani Spa.

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

"Innovazione digitale in sanità: non più miraggio, non ancora realtà" promosso dalla School of Management del Politecnico. L'Azienda USL di Reggio Emilia si aggiudica un importante premio relativo alla innovazione tecnologica in sanità.

Reggio Emilia, 4 maggio 2016

Il 4 maggio 2016 a Milano, in occasione del convegno nazionale dal titolo "Innovazione digitale in sanità: non più miraggio, non ancora realtà" promosso dalla School of Management del Politecnico, che si è svolto all'Istituto Mario Negri, l'Azienda Usl di Reggio Emilia è stata premiata, nell'ambito delle aziende aderenti a FIASO (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere), per il progetto "Sistema integrato per la trasparenza e l'anticorruzione".
Il progetto, avviato nel 2014 e ora operativo, si inserisce nel lavoro fortemente sostenuto dalla Direzione Generale per lo sviluppo di progettualità e strumenti a supporto della trasparenza e prevenzione di episodi corruttivi.
L'Azienda USL infatti, in qualità di ente pubblico, ogni anno adotta atti e delibere, inseriti in database aziendali e documentali e pubblicati automaticamente nella sezione del sito internet "Amministrazione trasparente".
In questo modo tutte le operazioni sono registrate a più livelli, sistemistico e applicativo; questo consente di ricostruire, in completa trasparenza, qualunque evento collegato alla gestione di un dato, alla visualizzazione di un documento o all'applicazione di una autorizzazione aggiuntiva sul documento stesso.
L'adozione di questo sistema permette anche di ridurre la possibilità di eludere le procedure di controllo o di commettere negligenze nella condivisione di informazioni importanti ai fini della trasparenza e della prevenzione alla corruzione.
Il progetto, coordinato da Roberto Ligabue, project manager del Servizio interaziendale tecnologie informatiche, ha visto il coinvolgimento di diverse professionalità con competenze legali, archivistiche e informatiche, che hanno lavorato insieme per l'analisi dei processi, delle norme e della relativa declinazione informatica.
Ha ritirato il premio Fausto Nicolini, Direttore Generale dell'Azienda Usl di Reggio Emilia, che ha commentato:"Questo riconoscimento premia la qualità del lavoro del Servizio Interaziendale tecnologie informatiche, che ringrazio per l'impegno costante nell'individuazione di soluzioni informatiche e digitali all'avanguardia per l'azienda e i cittadini. In questo ambito siamo ormai al terzo riconoscimento nazionale, avendo vinto, sempre qui a Milano, nel 2011 con la cartella clinica informatizzata e nel 2015 con la fatturazione elettronica del magazzino farmaceutico AVEN. Questo nuovo riconoscimento è un ulteriore stimolo per procedere in futuro sulla via dell'innovazione tecnologica, del cambiamento organizzativo e del miglioramento continuo della qualità".

(Fonte: Ufficio Comunicazione Usl RE)

Pediatri, neonatologi, diabetologi, specialisti in scienza dell'alimentazione a Milano per approfondire le virtù del prodotto nella prevenzione e cura di patologie. 

Reggio Emilia, 4 maggio 2016

Il Parmigiano Reggiano sarà uno dei grandi protagonisti dei convegni scientifici e dei corsi di formazione che si terranno al MiCo-Milano Congressi dal 5 al 7 maggio. Una serie di appuntamenti dedicati a cibo e prevenzione delle malattie, corretta assunzione di alimenti di base, regimi più adatti alle varie fasce d'età e alle donne, rapporto tra produzione agroalimentare e impatto ambientale, cui parteciperanno medici, nutrizionisti, dietisti, operatori del benessere, personal trainer e farmacisti.

Proprio al Parmigiano Reggiano sarà dedicata un'intera sessione di lavoro (giovedì 5 maggio). "Si tratta di un appuntamento - sottolinea il vicepresidente vicario del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Adolfo Filippini - che assume una straordinaria importanza nell'ambito di un percorso di approfondimento sulle proprietà del Parmigiano Reggiano che il mondo della scienza e della medicina ha intrapreso da tempo, confermando non solo una relazione importante tra benessere fisico e virtù del Parmigiano Reggiano legate all'alta digeribilità, all'elevato contenuto di calcio e ai valori proteici, ma evidenziando altri elementi di grande interesse ai fini della prevenzione e della cura, come integratore, di patologie piuttosto frequenti sia nell'infanzia che nell'età adulta".

In particolare, sotto la guida del prof Sergio Bernasconi (endocrinologo, direttore della Clinica pediatrica e del dipartimento dell'età evolutiva dell'Università di Parma), si parlerà del ruolo del Parmigiano Reggiano nella modulazione del macrobiota intestinale (prof. Lorenzo Lughetti, docente di Pediatria generale e specialistica all'Università di Modena-Reggio Emilia), delle azioni sul sistema immunitario (prof. Roberto Berni Canani, del Dipartimento di Pediatria dell'Università Federico II di Napoli), delle azioni sul metabolismo osseo (prof.ssa Maria Luisa Brandi, docente di Endocrinologia all'Università di Firenze), mentre della relazione tra Parmigiano Reggiano e territorio parleranno il dr. Federico Cioni (medico specialista in scienze dell'alimentazione, medicina interna e diabetologia) e Marco Nocetti, responsabile del Servizio tecnico del Consorzio di tutela.
L'incontro è accreditati Ecm per gli operatori sanitari.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Parmigiano Reggiano)

Venerdi 6 maggio il convegno scientifico che apre la rassegna "io Loto, noi Lottiamo". Il punto sugli attuali metodi di cura per il tumore ovarico, quali le nuove prospettive in termini di farmaci e tecnologie utilizzate. Questo il cuore del convegno scientifico internazionale "Il tumore ovarico e l'oncologia che verrà", appuntamento che inaugurerà la tre giorni organizzata da Loto Onlus per la lotta al tumore ovarico nella città di Bologna.

Bologna, 4 maggio 2016

Venerdi 6 maggio MAST, via Speranza 42 Bologna, dalle 9.00 – 18.00. Iscrizione gratuita con preregistrazione obbligatoria su www.mitcongressi.it  oppure scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Il tumore ovarico è la prima causa di morte per neoplasie ginecologiche nei paesi occidentali e nel nostro paese colpisce oltre 5.000 donne all'anno. E' con questo killer che i ginecologi, gli oncologi e i medici tutti devono combattere. Per questo motivo l'attenzione costante verso la ricerca, l'innovazione e le nuove metodologie di cura risultano essere l'unica via per dare più speranza alle donne.

Un'analisi su quali terapie risultino più efficaci e in quali direzioni si stia muovendo la ricerca e l'innovazione scientifica verrà fatta durante il convegno internazionale "Il tumore ovarico e l'oncologia che verrà" che si svolgerà nella prestigiosa cornice del MAST, via Speranza 42, venerdi 6 maggio 2016 dalle ore 9.00 alle ore 18.00.

Un appuntamento scientifico che vedrà riuniti i più grandi esperti del settore guidati dal prof. Claudio Zamagni Responsabile dell'Oncologia Medica Addarii del Policlinico Sant'Orsola.
Molti i temi che si affronteranno: dai trattamenti più innovativi alle terapie più all'avanguardia quale la immunoterapia dei tumori.
Recentemente, si è scoperto come i tumori riescano a neutralizzare il sistema immunitario e vengono oggi messi a punto sempre più farmaci capaci di contrastare il blocco delle difese immunitarie che il tumore mette in campo.
Si approfondirà anche il tema dei farmaci a bersaglio molecolare che possono colpire i meccanismi specifici della proliferazione tumorale, farmaci che possono essere in aiuto ad a cure chemioterapiche che agiscono in modo più indiscriminato.
Non solo cure, ma anche temi legati alla prevenzione del tumore dell'ovaio e alla qualità di vita delle pazienti: un intervento approfondirà il tema della sessualità delle donne dopo il tumore ovarico.

"L'innovazione terapeutica è oggi al centro dell'attività di ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci da affiancare alla chemioterapia o, talora, sostitutivi della chemioterapia è di importanza estrema e in questo siamo attivamente impegnati. Non bisogna tuttavia dimenticare che è fondamentale la ricerca sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce, poiché ancora oggi il tumore dell'ovaio viene diagnosticato in stadio avanzato in oltre il 75% dei casi" dichiara il prof. Claudio Zamagni.

La partecipazione è gratuita previa con pre-iscrizione obbligatoria o al sito www.mitcongressi.it, cliccando sul titolo del convegno, oppure scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Impegno e ricerca contro i tumori, UniCredit c'è

Con il sostegno di UniCredit, attraverso il Progetto Carta Etica, si realizza in concreto un'altra iniziativa a favore della comunità, questa volta portata avanti da Loto Onlus, associazione No profit basata sul volontariato che opera contro il tumore ovarico e che, grazie anche al contributo di UniCredit, ha potuto acquistare un ecografo di ultima generazione in grado di aiutare la diagnosi precoce dei tumori dell'ovaio. Lo speciale apparecchio sarà consegnato da Loto Onlus domenica 8 maggio, presso l'Istituto Oncologico Addarii dell'Ospedale Sant'Orsola di Bologna.

«Da oltre dieci anni i nostri clienti, utilizzando Carta Etica hanno contribuito a supportare progetti di utilità sociale in tutta Italia – spiegano da UniCredit – Grazie ai fondi messi a disposizione da UniCredit Card Flexia "Carta Etica", possiamo infatti individuare alcune tra le tematiche sociali più urgenti cui destinare i fondi raccolti, collaborando con istituzioni e organizzazioni a livello locale anche per la realizzazione di iniziative filantropiche e di solidarietà sociale. Così, la nostra vicinanza all'attività di Loto Onlus conferma l'impegno del nostro Gruppo nei confronti delle fasce della popolazione più deboli e una risposta concreta alle necessità del territorio».

Solo nel 2015, ad esempio, grazie a UniCreditCard Flexia Classic E - la carta di credito che, senza alcun costo aggiuntivo per il cliente, alimenta con una percentuale di ogni spesa effettuata un fondo di beneficienza (il Fondo Carta Etica) - sono stati erogati in Emilia Romagna circa 100mila euro per contribuire a diversi progetti di solidarietà a livello locale ed è stata finanziata la campagna "Un voto 200.000 aiuti concreti" dedicata alle Organizzazioni Non Profit presenti sul sito "ilMioDono".

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Dopo il successo ottenuto a Modena, parte anche a Ravenna Imprendocoop, il progetto per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena in collaborazione con la Fondazione Democenter-Sipe.

Modena, 3 maggio 2016

Confcooperative Ravenna e la Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche hanno preso a modello l'esperienza modenese per offrire formazione e orientamento a chi abbia un'idea d'impresa e voglia concretizzarla in forma cooperativa.
«Siamo contenti che l'esperienza di Imprendocoop esca dai confini modenesi. Auguriamo agli amici di Ravenna di ripetere gli stessi risultati ottenuti a Modena – dichiara il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli – Nelle prime due edizioni sono state quasi 150 le persone che hanno partecipato al progetto e 25 le idee d'impresa sviluppate grazie al percorso formativo, assistenza, consulenza e servizi di varia natura forniti agli aspiranti imprenditori. Siamo lieti di mettere il nostro know how a disposizione di Confcooperative Ravenna e della Fondazione Dalle Fabbriche nella convinzione – conclude Golinelli – che anche a Ravenna Imprendocoop possa aiutare molte persone, soprattutto giovani, a costruirsi un futuro nel mondo del lavoro».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Un centinaio di studenti dell'istituto agrario Bocchialini hanno simulato modelli di irrigazione virtuosa sulle coltivazioni tipiche applicando l'innovativo software IRRINET-IRRIFRAME ideato dai laboratori di ricerca del Canale Emiliano Romagnolo e accreditato per il risparmio di risorsa nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale.

Parma, 2 maggio 2016

Un centinaio di studenti dell'Istituto Agrario Bocchialini – terze e quarte classi provenienti dalle sezioni di Parma e San Secondo – ha partecipato attivamente ad un incontro sull'irrigazione di precisione, realizzata secondo modalità virtuose e applicata mediante un avanzato sistema tecnologico che consente un significativo risparmio idrico in agricoltura. In uno scenario globale caratterizzato da temperature altalenanti che causano periodi particolarmente siccitosi anche nel nostro comprensorio, l'utilizzo oculato di acqua non rappresenta solo un comportamento responsabile in un'ottica di diffusa sostenibilità ambientale, ma rappresenta anche un risparmio di denaro per l'imprenditore agricolo che ne fa un uso costante. Tutto questo è "Acqua e Territorio Lab", il progetto realizzato da ANBI Emilia Romagna, CER e Consorzio della Bonifica per gli istituti agrari dell'Emilia Romagna- recentemente accreditato dall'Ufficio Scolastico Regionale-Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca.

Le lezioni itineranti nelle varie province hanno fatto tappa anche a Parma dove - nel corso di una ricca mattinata di lavoro all'Auditorium dell'Istituto Bocchialini - ANBI e Bonifica Parmense hanno approfondito ruolo e attività svolti dal Consorzio per una corretta manutenzione e difesa del territorio attraverso la regimazione delle acque e la mitigazione del dissesto idrogeologico montano. Sulle tematiche di evidente criticità, rischi e soluzioni di prevenzione sono intervenuti, dopo l'introduzione della preside Annarita Sicuri e del presidente del Consorzio Luigi Spinazzi, Patrizia Narducci di ANBI Emilia Romagna, il presidente del Consorzio di Bonifica Luigi Spinazzi e il direttore generale del Consorzio Meuccio Berselli. Un ampio spazio è stato lasciato – come detto – alle buone pratiche nell'utilizzo della risorsa irrigua; Gioele Chiari - ricercatore dei laboratori del CER - ha illustrato IRRINET-IRRIFRAME ponendo l'accento sulle modalità tecniche e tecnologiche del software (da oggi anche disponibile e scaricabile gratuitamente come APP per mobile) e coinvolgendo gli studenti in un percorso condiviso di informazioni specifiche.

Gli alunni, in via preventiva, grazie al lavoro fatto in classe dal professor Giacomo Corradi nelle giornate precedenti, hanno presentato ai relatori-formatori una simulazione di uso del software applicata ad una coltura come il pomodoro, di per sé particolarmente idro-esigente e quindi esemplificazione sintomatica di un contesto che potrebbe davvero avere problematiche notevoli dalla mancanza di acqua nei prossimi mesi estivi. La dirigente del polo scolastico Annarita Sicuri è intervenuta evidenziando come le attività in collaborazione concreta con realtà quali i Consorzi di Bonifica – chiamati a governare risorse così rilevanti per il territorio come l'acqua – consentano di avere un occhio vigile sulle evoluzioni tecnologiche che sono alla base dell'innovazione utile nel comparto agroalimentare di qualità. Patrizia Narducci (ANBI Emilia-Romagna) ha rimarcato l'importanza del progetto e della collaborazione fattiva delle scuole per rendere fruibile ai più giovani ciò che può rappresentare per loro una base essenziale per una qualificazione professionale delle attività lavorative che riguardano da vicino il territorio e un approccio del tutto sostenibile.

Presidente e direttore della Bonifica locale Luigi Spinazzi e Meuccio Berselli hanno colto l'occasione dell'incontro per annunciare due importanti novità per il Consorzio di Parma che saranno presentate a breve: un Ufficio Irrigazione a disposizione delle imprese agricole e un Laboratorio di Ricerca e Monitoraggio sulla Qualità delle Acque nel reticolo di bonifica gestito dall'ente in tutto il Parmense.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)

Postazioni di autovelox e autodetector della settimana da lunedì 2 a venerdì 6 maggio 2016 a Parma. Di seguito le vie controllate dalla Municipale. 

Parma, 2 maggio 2016

Programmazione autovelox

Lunedì 2 Via Emilia Ovest-Str. Bassa dei Folli
Martedì 3 Via Montanara-Via Langhirano
Mercoledì 4 Strada Argini-Via Sidoli
Giovedì 5 Viale Martiri della libertà-Via Traversetolo
Venerdì 6 Via Emilio Lepido-via Cremonese

Programmazione auto detector

Lunedì 2 zona Montanara\Zona Centro
Martedì 3 zona San Leonardo\Zona San Lazzaro
Mercoledì 4 Zona Centro\Zona Molinetto
Giovedì 5 Zona San Prospero\Zona Pablo
Venerdì 6 zona Molinetto\Zona Montanara

(Fonte: ufficio stampa Comune di Parma)

Sono otto i modenesi eletti nel nuovo consiglio regionale di Confcooperative. Piccinini, Bortoli, Finelli, Meschiari, Oliva, Vaccari e De Vinco sono anche delegati all'assemblea nazionale di Confcooperative, che si terrà a Roma mercoledì 4 e giovedì 5 maggio.

Modena, 2 maggio 2016

Si tratta di Carlo Piccinini (presidente Confcooperative Modena), Diana Bortoli, Gianfranco Finelli, Paolo Meschiari, Elena Oliva, Giordano Toni, Alberto Vaccari e Gaetano De Vinco. Piccinini, Bortoli, Finelli, Meschiari, Oliva, Vaccari e De Vinco sono anche delegati all'assemblea nazionale di Confcooperative, che si terrà a Roma mercoledì 4 e giovedì 5 maggio. Gli altri delegati modenesi sono Adriano Aldrovandi, Angela Baisi, Francesca Corrado, Elmina Castiglioni, Ivana Danisi, Giuseppe Fontana, Rodolfo Giovenzana e Vanni Girotti. Parteciperanno all'assemblea nazionale anche il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli e la vicedirettrice Cinzia Nasi.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

1° maggio, è vera festa? Cereali, i mercati in mano ai fondi. Export, esplode la domanda di vino, ma... CIBUS in Fabula. L'educazione alimentare per contrastare l'Italian Sounding- il Caso Mulino Alimentare. Nutrizione e obesità.

SOMMARIO Anno 15 - n° 17 1 maggio 2016 (in allegato il formato PDF scaricabile)
1.1 editoriale 1° maggio, è vera festa?,
3.1 cereali Cereali e dintorni. I mercati in mano ai fondi.
4.1 Lattiero Caseario Latte spot, in un anno perso più del 30% del valore.
5.1 aziende - cir-food Obiettivo 2020 per CIR FOOD: 800 milioni di ricavi.
5.2 vino export Vino, esplode la domanda nei paesi terzi ma...
6.1 nutrizione e obesità Obesità e sovrappeso: un problema planetario irrisolto
7.2 eventi cibus2016 Il Prosciutto di Modena DOP a Cibus 2016
8.1 latte crisi Latte. Mercuri (alleanza coop): Bene progetto MIPAAF indigenti, pronti a collaborare
8.2 eventi cibus in fabula Al via CIBUS In FABULA con 2000 mq di "street art"
9.1 EXPORT WINE e FOOD: la CCIAA punta sull'Area Scandinava:
9.2 eventi Dal 6 all'8 maggio torna Birra Expo Piacenza
10.1 mais e soia Mais e Soia: aprile 2016 - Maggiori produzioni previste in Argentina
11.1 cereali Cereali e dintorni. Ancora volatilità sui mercati ma la tendenza è al rialzo.
12.1 export L'educazione del consumatore estero per contrastare il fenomeno dell'Italian Sounding
13.1 cibus 2016 - 18esima edizione Dal 9 maggio prende il via la 18esima edizione di Cibus
14.1promozioni "vino" e partners
15.1promozioni "birra" e partners

Cibus 17 1mag16 COP

Il Gruppo ai vertici del mercato della ristorazione collettiva si prepara al futuro e punta a sviluppare 250 milioni di euro di fatturato nei prossimi 5 anni.
Sul piatto 75 milioni di investimenti e l'obiettivo di crescere in Italia e all'estero aumentando l'attività nella ristorazione commerciale.

Reggio Emilia, 26 aprile 2016 – Dopo aver annunciato una previsione di ricavi 2016 pari a 553 milioni di euro (+3,2% rispetto al 2015), il Gruppo CIR food ha dato il via ad un piano industriale quinquennale che punta non soltanto all'aumento di fatturato, ma anche a rafforzare la propria leadership nel settore con una proposta di rinnovamento dei servizi di ristorazione incentrato sul valore del cibo e sull'innovazione.
L'obiettivo economico fissato entro il 2020 è di raggiungere quota 800 milioni di euro di ricavi, sviluppando 100 milioni dalla ristorazione collettiva e buoni pasto, 60 milioni dalla ristorazione commerciale, 70 milioni dall'internazionalizzazione, 20 milioni dalla diversificazione dei servizi. A tal fine CIR food prevede nell'arco di 5 anni investimenti per 75 milioni di euro, che si aggiungono ai 75 nella gestione ordinaria, una media di 15 milioni di investimenti l'anno in attrezzature, immobili, informatica.

Per raggiungere questi risultati, il Gruppo ha creato lo scorso anno un team di analisi interna per definire le tappe della crescita. Punti di partenza sono l'esperienza trentennale nel mettere a tavola grandi comunità, che ha conferito a CIR food un'identità riconosciuta nel settore, e lo sviluppo costante degli ultimi 10 anni. Oggi l'impresa è una realtà di primaria importanza nel mercato della ristorazione, in particolare nella collettiva appaltata da cui proviene il 73,6% dei ricavi attuali e dove detiene l'8% di quota di mercato. Si tratta di un comparto pressoché fermo, in cui le prime quattro aziende coprono il 34,2% del mercato e che ha fatto registrare lo scorso anno soltanto l'aumento dei pasti a +1,1% (Dati Cerved-Databank 2015).

Analizzando diversi fattori, fra cui la centralizzazione delle stazioni appaltanti e la contrazione dei costi del servizio, CIR food punta a crescere in questo mercato con innovazioni mirate, come la personalizzazione del servizio e la semplificazione dei processi attraverso la digitalizzazione. Ad esempio il Gruppo, che già dispone di piattaforme online di logistica integrata per la distribuzione delle materie prime e la prenotazione dei pasti, sta mettendo a punto applicazioni web per la ristorazione scolastica e aziendale, mentre è già in fase avanzata la distribuzione in formato elettronico dei buoni pasto. Non soltanto la tecnologia sarà importante per raggiungere l'obiettivo di crescita al 2020, ma anche la tutela degli standard qualitativi nelle mense pubbliche, dove CIR food punta a rendere accessibile a tutta la comunità il piacere e la qualità della nutrizione, frutto di un lavoro che dia dignità alle persone.

A fronte della situazione del mercato della collettiva, l'obiettivo di CIR food è di aumentare l'attività nella ristorazione commerciale, oggi pari al 12,2% del fatturato, fino a raddoppiare nel 2020 i ricavi provenienti da questo settore, dove si intravedono maggiori potenzialità per il lancio di nuovi modelli ristorativi, ispirati a quanto sperimentato a Expo 2015. Lo sviluppo riguarderà soprattutto la ristorazione organizzata in aree con flussi importanti, come centri commerciali, ospedali, centri urbani di grandi dimensioni, musei, distretti industriali.

Forte impulso avrà anche lo sviluppo all'estero, dove oggi CIR food è presente con i propri servizi di ristorazione collettiva e commerciale in Belgio, dove gestisce una rete di asili per 300 bambini figli dei funzionari delle Istituzioni Europee. L'obiettivo al 2020 è di esportare il modello di ristorazione made in Italy in alcuni Paesi europei, a partire dai Paesi Bassi (Olanda e Belgio), Spagna e Austria.
Infine, se gli obiettivi al 2020 sono focalizzati sul core business della ristorazione fuori casa di qualità al giusto prezzo, CIR food punta nei prossimi 5 anni anche alla diversificazione dei servizi in un'ottica di integrazione rispetto a quelli ristorativi. Alcuni esempi sono il trasporto scolastico, i servizi alla persona per anziani e bambini, la cura delle aree verdi, i servizi di portierato e reception.

Il Gruppo ai vertici del mercato della ristorazione collettiva si prepara al futuro e punta a sviluppare 250 milioni di euro di fatturato nei prossimi 5 anni.
Sul piatto 75 milioni di investimenti e l'obiettivo di crescere in Italia e all'estero aumentando l'attività nella ristorazione commerciale.

Reggio Emilia, 26 aprile 2016 – Dopo aver annunciato una previsione di ricavi 2016 pari a 553 milioni di euro (+3,2% rispetto al 2015), il Gruppo CIR food ha dato il via ad un piano industriale quinquennale che punta non soltanto all'aumento di fatturato, ma anche a rafforzare la propria leadership nel settore con una proposta di rinnovamento dei servizi di ristorazione incentrato sul valore del cibo e sull'innovazione.
L'obiettivo economico fissato entro il 2020 è di raggiungere quota 800 milioni di euro di ricavi, sviluppando 100 milioni dalla ristorazione collettiva e buoni pasto, 60 milioni dalla ristorazione commerciale, 70 milioni dall'internazionalizzazione, 20 milioni dalla diversificazione dei servizi. A tal fine CIR food prevede nell'arco di 5 anni investimenti per 75 milioni di euro, che si aggiungono ai 75 nella gestione ordinaria, una media di 15 milioni di investimenti l'anno in attrezzature, immobili, informatica.

Per raggiungere questi risultati, il Gruppo ha creato lo scorso anno un team di analisi interna per definire le tappe della crescita. Punti di partenza sono l'esperienza trentennale nel mettere a tavola grandi comunità, che ha conferito a CIR food un'identità riconosciuta nel settore, e lo sviluppo costante degli ultimi 10 anni. Oggi l'impresa è una realtà di primaria importanza nel mercato della ristorazione, in particolare nella collettiva appaltata da cui proviene il 73,6% dei ricavi attuali e dove detiene l'8% di quota di mercato. Si tratta di un comparto pressoché fermo, in cui le prime quattro aziende coprono il 34,2% del mercato e che ha fatto registrare lo scorso anno soltanto l'aumento dei pasti a +1,1% (Dati Cerved-Databank 2015).

Analizzando diversi fattori, fra cui la centralizzazione delle stazioni appaltanti e la contrazione dei costi del servizio, CIR food punta a crescere in questo mercato con innovazioni mirate, come la personalizzazione del servizio e la semplificazione dei processi attraverso la digitalizzazione. Ad esempio il Gruppo, che già dispone di piattaforme online di logistica integrata per la distribuzione delle materie prime e la prenotazione dei pasti, sta mettendo a punto applicazioni web per la ristorazione scolastica e aziendale, mentre è già in fase avanzata la distribuzione in formato elettronico dei buoni pasto. Non soltanto la tecnologia sarà importante per raggiungere l'obiettivo di crescita al 2020, ma anche la tutela degli standard qualitativi nelle mense pubbliche, dove CIR food punta a rendere accessibile a tutta la comunità il piacere e la qualità della nutrizione, frutto di un lavoro che dia dignità alle persone.

A fronte della situazione del mercato della collettiva, l'obiettivo di CIR food è di aumentare l'attività nella ristorazione commerciale, oggi pari al 12,2% del fatturato, fino a raddoppiare nel 2020 i ricavi provenienti da questo settore, dove si intravedono maggiori potenzialità per il lancio di nuovi modelli ristorativi, ispirati a quanto sperimentato a Expo 2015. Lo sviluppo riguarderà soprattutto la ristorazione organizzata in aree con flussi importanti, come centri commerciali, ospedali, centri urbani di grandi dimensioni, musei, distretti industriali.

Forte impulso avrà anche lo sviluppo all'estero, dove oggi CIR food è presente con i propri servizi di ristorazione collettiva e commerciale in Belgio, dove gestisce una rete di asili per 300 bambini figli dei funzionari delle Istituzioni Europee. L'obiettivo al 2020 è di esportare il modello di ristorazione made in Italy in alcuni Paesi europei, a partire dai Paesi Bassi (Olanda e Belgio), Spagna e Austria.
Infine, se gli obiettivi al 2020 sono focalizzati sul core business della ristorazione fuori casa di qualità al giusto prezzo, CIR food punta nei prossimi 5 anni anche alla diversificazione dei servizi in un'ottica di integrazione rispetto a quelli ristorativi. Alcuni esempi sono il trasporto scolastico, i servizi alla persona per anziani e bambini, la cura delle aree verdi, i servizi di portierato e reception.

Ballotta (Business Strategies) su promozione vietato abbassare la guardia nei mercati consolidati. Corre meno invece il prodotto made in Italy, fermo a un pur lusinghiero +7,6%.

Firenze, 27 aprile 2016. È sempre più vino-mania nei Paesi extra-Ue, con una domanda che nel primo bimestre 2016 è cresciuta in valore del 17,2%.
Corre meno invece il prodotto made in Italy, fermo a un pur lusinghiero +7,6%. È la sintesi fornita dall''Osservatorio Business Strategies Paesi terzi', realizzata in collaborazione con Nomisma/Wine Monitor, che ha elaborato i dati delle dogane dei 10 principali Paesi buyer extra-Ue (Stati Uniti, Cina, Canada, Giappone, Svizzera, Australia, Russia, Norvegia, Corea del Sud e Brasile).

"Nei Paesi terzi c'è ancora molto da fare – ha detto la ceo di Business Strategies, Silvana Ballotta -; con il prossimo bando Ocm vino promozione ci sarà sicuramente da lavorare sui mercati emergenti, Cina in primis, ma anche e soprattutto su quelli considerati di sbocco. I dati sulla top 10 della domanda mondiale, seppur parziali, ci dicono infatti che in questo avvio di 2016 i vini del resto del mondo viaggiano a velocità più che doppia rispetto ai nostri, e questa è la dimostrazione che la promozione non può abbassare la guardia sui mercati cosiddetti consolidati, perché la situazione è molto fluida e la concorrenza dei Paesi produttori sempre più agguerrita".

Nel dettaglio, l'Italia limita la crescita sia sui mercati principali, come gli Usa, dove il vino italiano segna un +12,2% in valore contro il +21,3% delle vendite provenienti da tutto il mondo; sia nei Paesi emergenti come la Cina, dove la crescita italiana è inferiore a quella globale (+14,8% contro +59%), anche se si restringe la forbice sul trimestre (+18% vs +49%). Giù le quote italiane di mercato anche in Canada, Giappone, Russia, Brasile e in Corea del Sud, mentre si registra una performance italiana sopra la media in Svizzera, Australia e Norvegia, in cui a fronte di un aumento complessivo delle vendite di vino attorno al 5% il Belpaese ha esportato rispettivamente +11,1%, +19,4% e +11%. I dieci Paesi analizzati rappresentano una quota di quasi il 97% del valore complessivo della domanda di vino italiano extra-Ue.
Ufficio stampa Business Strategies: interCOM

Lo studio dell'Osservatorio Nutrizionale Grana Padano sull'alimentazione degli italiani in occasione della Giornata Europea dell'Obesità del 21 maggio

Milano, 26 aprile 2016 – Nel mondo sono 641 milioni le persone obese o in sovrappeso, come riferisce il recente studio dell'Imperial College di Londra, pubblicato nel numero di aprile dalla rivista The Lancet, che ha coinvolto l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e oltre 700 ricercatori nel mondo. Nel 1975 le persone obese nel mondo erano 105 milioni, mentre nel 2014 la cifra è arrivata a 641 milioni. Un aumento vertiginoso che fa parlare i ricercatori di "epidemia di obesità": è interessato il 13% della popolazione mondiale adulta, ed occorre intervenire, prima di tutto raccomandando una corretta alimentazione.

In occasione della Giornata mondiale dell'obesità del 21 maggio 2016, gli esperti dell'Osservatorio nutrizionale Grana Padano (Ogp) hanno realizzato uno studio sul rapporto tra tipo di alimentazione e peso corporeo, analizzando 5mila interviste di italiani adulti.
Le abitudini alimentari emerse evidenziano uno scarso apporto di verdura, il 38.7 del campione non mangia due porzioni di verdura al giorno e la cattiva abitudine è prevalente nel maschio (45% rispetto 32%), per la frutta emerge che il 27% degli intervistati non mangiano due frutti al giorno e il 45% non mangia due volte a settimana il pesce, i cereali integrali non sono utilizzati dal 65% degli intervistati e il 56% di questi sono in sovrappeso o obesi. I dolci sono utilizzati da entrambi i sessi senza particolari differenze in quantità.

Le cattive abitudini sono per il 10% degli intervistati di non fare la prima colazione, il 20% mangia davanti alla televisione o al computer, il 25 % degli intervistati ha l'abitudine all'aperitivo che è quasi sempre accompagnato dal buffet. Il pasto completo ed equilibrato (primo e secondo con le verdure e la frutta) è fatto solo dal 16% degli intervistati a cena e il 10% a pranzo, la maggior parte delle persone fa pasti veloci e dissociati (o primo o secondo piatto), più della metà delle persone, il 60% non guarda le etichette nutrizionali e non si informa sulle caratteristiche dei prodotti nutrizionali. Il 40% utilizza alcolici, prevalentemente vino.

Analizzando i nutrienti, la quota proteica è di circa 1-1.2 grammi di proteine per Kg di peso, abbiamo quindi un'alimentazione normoproteica con una percentuale di fibra, vicina a quella raccomandata 29g invece che 30g. Analizzando i dati emerge una bassa introduzione di Vitamina D e bassa introduzione di minerali, prevalentemente ferro nelle donne, le persone bevono poco e difficilmente raggiungono 1.5 litri di acqua al giorno.

Il dato più evidente dall'indagine è che il 43% del campione passa quotidianamente 3 o più di 4 ore davanti alla televisione o ai giochi elettronici, l'attività quotidiana in casa è minima, meno di 1 ora al giorno nel 50% degli intervistati (nel 66% degli uomini). Se si considera l'attività lavorativa emerge chiaramente che chi ha un lavoro sedentario (50% degli intervistati) ha un BMI più elevato, infatti il 50% dei sedentari ha un BMI maggiore di 25. La tendenza al sovrappeso e obesità aumenta per chi è disoccupato o senza lavoro, oppure in pensione.
"La sedentarietà è molto diffusa nella nostra popolazione e l'attività fisica regolare è scarsa – spiega Maria Letizia Petroni, Presidente di ADI Associazione Italiana di dietetica della Lombardia e coordinatrice dell'Ogp - E' quindi fondamentale promuovere una sana alimentazione e un corretto stile di vita, promuovendo la Dieta Mediterranea abbinata ad una attività fisica regolare: per gli adulti è di almeno 150 minuti a settimana di attività fisica aerobica d'intensità moderata, praticata per almeno 10 minuti consecutivi, secondo le linee guida della SIO (Società Italiana Obesità) e ADI".

"Aggiungo che durante Expo2015 è stata lanciata la dieta del Grana Padano – sottolinea Petroni – con piatti basati su Grana Padano Dop che contiene la leucina, con l'effetto di contrastare la perdita di massa magra metabolicamente attiva durante il calo di peso ed aumentare il senso di sazietà, fattore assai importante per chi tende a mangiare troppo".

I CONSIGLI DEGLI ESPERTI DELL'OSSERVATORIO NUTRIZIONALE GRANA PADANO:
1) Raggiungere i 10.000 passi al giorno (utilizzando anche il contapassi)
2) Bere più di 1.5 litri acqua al giorno (almeno 8 bicchieri)
3) Cinque porzioni di frutta e verdura al giorno
4) Introdurre alimenti integrali
5) Limitare i grassi animali e preferire l'olio di oliva
6) Assumere almeno tre volte il pesce alla settimana
7) Una o due porzioni di latticini al giorno (latte\ yogurt)
8) Utilizzare almeno due volte alla settimana i legumi come fonte proteica
9) Limitare il sale aggiunto
10) Pesarsi regolarmente

Metodologia dello studio Ogp
La valutazione delle abitudini alimentari e dell'apporto di energia, di macro e micronutrienti è stata effettuata mediante l'utilizzo di un avanzato software, OGP versione 3.0, sviluppato appositamente e gratuitamente per i professionisti nell'ambito nutrizionale. Di ogni soggetto sono stati raccolti i dati anagrafici, utili a classificarli per: sesso, età, area geografica, livello d'istruzione e grado di occupazione.
La prima parte dell'intervista riguarda la raccolta di dati antropometrici. Peso (kg) e altezza (cm) e calcolo del BMI (KG\m2). Le successive 6 domande valutano lo stile di vita dei soggetti, più precisamente: L'abitudine al fumo; Il lavoro dal punto di vista della fatica fisica, quindi classificato come sedentario, manuale o pesante; Il tempo dedicato all'attività domestica, il tempo libero speso per hobby sedentari, il tempo dedicato ad un attività fisica moderata. Le abitudini alimentari vengono indagate con 28 domande riguardanti il consumo giornaliero di alimenti, bevande, e alcolici.
I restanti quesiti sulle abitudini alimentari riguardano le modalità di consumo dei pasti principali (domestico o fuori casa, in solitudine o in compagnia) e il tempo ad essi dedicato (es. pranzo consumato in 10 minuti o in più di 20), i comportamenti nei confronti del cibo, in particolare, se il soggetto è abituato a spiluccare, a mangiare spesso fuori pasto o se consuma solo i pasti principali.
Il campione esaminato, tra la popolazione adulta ha un età media di 53 anni, un BMI medio di 26.6, una circonferenza vita di 91 cm. (media di 87cm per le donne e 95,5 cm per gli uomini). I dati emersi riconfermano l'importanza dell'istruzione, il campione più istruito ha un BMI medio più basso rispetto a chi ha un livello scolastico più basso.
(Ufficio stampa Osservatorio Nutrizionale Grana Padano sito web: http://www.educazionenutrizionale.granapadano.it)

SCHEDA INFORMATIVA SULL' OSSERVATORIO NUTRIZIONALE GRANA PADANO
Indagine sugli errori nutrizionali e gli stili di vita
L'Osservatorio nasce nel 2004 grazie all'impegno del Consorzio Tutela Grana Padano in collaborazione con FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) e SIMG (Società Italiana di Medicina Generale). Dall'inizio del 2005 sta fotografando gli stili alimentari della popolazione italiana con appositi questionari somministrati dai Medici e Pediatri di libera scelta ai loro assistiti, ai quali nel 2007 si sono aggiunti Dietisti e altri Medici Specialisti. L'indagine non è svolta da intervistatori ma da professionisti della salute che svolgono sui loro assistiti delle anamnesi alimentari a favore della loro salute e a scopo educativo. I dati raccolti con le anamnesi vengono elaborati per dare informazioni di carattere osservazionale-epidemiologico che periodicamente sono diffusi alla società civile.

AD OGGI.
Ha coinvolto 1.451 Medici di Medicina Generale, 673 Pediatri, 372 Dietisti che hanno somministrato 27.271 anamnesi alimentari (interviste) di cui 7.251 in età pediatrica e 20.020 adulti.

GLI OBIETTIVI.
Educare l'intervistato ad una corretta alimentazione e suggerire uno stile di vita quale prevenzione primaria, secondo quanto identificato dal programma "Guadagnare Salute" del Ministero della Salute.
Ottenere una stima qualitativa dell'assunzione di nutrienti e delle abitudini quali fumo e attività fisica.
Fornire al medico un pratico strumento operativo per somministrare l'anamnesi nutrizionale.
Identificare i principali errori nutrizionali degli italiani e diffondere la cultura della corretta alimentazione.

METODOLOGIA.
Ogni medico, pediatra, dietista e operatore sanitario, effettua l'anamnesi in un'area riservata online dove risiede il software. L'anamnesi è somministrata solo a soggetti che non soffrono di importanti patologie ed è effettuata come una ricerca osservazionale (il medico intervista il suo assistito, o il genitore nel caso di minori) l'intervista è guidata da un questionario elettronico che raccoglie: età, sesso, peso e altezza per calcolare il BMI, la circonferenza addominale, lo svolgimento di attività fisica, il tempo trascorso in attività sedentarie (guardare la TV, utilizzare il PC, fare giochi elettronici) e l'abitudine al fumo.
La parte alimentare valuta la frequenza di assunzione settimanale o mensile dei più importanti e diffusi alimenti consumati in Italia, i dati dichiarati vengono elaborati dal software che calcola il contenuto in macronutrienti e micronutrienti e di conseguenza quanti se ne sono assunti con la dieta abituale. Il software elabora e somma i nutrienti assunti e li paragona al fabbisogno giornaliero di ogni individuo, distinto per età e sesso, per valutarne lo scostamento rispetto ai valori standard. Le eccedenze e deficienze di nutrienti significative vengono evidenziate per correggere l'errore nutrizionale emerso dall'anamnesi. Gli scostamenti dei nutrienti vengono poi riclassificati in cibi da assumere più o meno frequentemente. Oltre a ciò il software permette, solo al medico, di suggerire comportamenti personalizzati a seconda del quadro clinico dell'intervistato. I risultati e i suggerimenti vengono consegnati all'intervistato.

COMITATO SCIENTIFICO OGP:
Prof.ssa Maria Letizia Petroni: coordinatrice del board, Medico specializzato in medicina interna ed esperto di alimentazione, nutrizione clinica ed obesità, coordinatore di ricerche finalizzate per il Ministero della Salute e Docente incaricato di dietetica e nutrizione presso diverse Università italiane. Responsabile scientifico del centro obesità dell'ospedale Villa Igea di Forlì.
Dott.ssa Michela Barichella: Medico specializzato in scienza dell'alimentazione, Responsabile medico del Servizio dietetico ICP dell'Ospedale di Milano, Presidente di Brain and Malnutrition Association.
Prof. Claudio Maffeis: Medico Pediatra, esperto di nutrizione e obesità infantile, Docente di metabolismo e nutrizione in età evolutiva dell'Università di Verona, Direttore della UOS nutrizione clinica e obesità dell'Ospedale Borgo Roma, Verona.
Prof. Sergio Coccheri: Medico specializzato in cardiologia e angiologia Ordinario di Malattie cardiovascolari dell'Università di Bologna.
Prof. Davide Festi: Medico specializzato in gastroenterologia, Ordinario di Gastroenterologia, Direttore della Scuola di specializzazione e Preside del corso di laurea in dietetica dell'Università di Bologna.
Prof. Alessandro Lubisco: statistico, Docente di scienze statistiche dell'Università di Bologna).

Domenica, 01 Maggio 2016 11:40

Il Prosciutto di Modena DOP a Cibus 2016

L'eccellenza modenese, presente al salone di Parma dal 9 al 12 maggio. Il Prosciutto di Modena DOP a Cibus 2016

Modena, 26 aprile 2016 - Dal 9 al 12 maggio il Consorzio del Prosciutto di Modena sarà presente alla sedicesima edizione di Cibus, il Salone Internazionale sull'alimentazione. Lo spazio del Consorzio si troverà all'interno del padiglione 3, stand B50: in esso sarà possibile incontrare rappresentanti del Consorzio e degustare il Prosciutto di Modena DOP con un buon bicchiere di Lambrusco e Pignoletto.

Il Consorzio, crede molto in Cibus, ed infatti non manca mai. "Sono più di vent'anni che partecipiamo a questa manifestazione. Abbiamo visto i cambiamenti che ci sono stati e negli ultimi anni possiamo affermare che questa fiera è davvero diventata una vetrina internazionale. Una vetrina sul mondo" ha affermato Davide Nini, Presidente del Consorzio del Prosciutto di Modena.

Allo stand quest'anno ci sarà anche Antonio Soccio, tecnico per la valorizzazione delle tipicità enogastronomiche del territorio dell'Istituto Alberghiero di Serramazzoni di Modena, che preparerà abbinamenti e assaggi con il prosciutto e i prodotti del territorio. In più ci sarà anche uno spazio BIO, dove il Prosciutto di Modena biologico verrà abbinato a prodotti esclusivamente biologici.

Il Consorzio del Prosciutto di Modena, che raggruppa oggi 9 produttori, ha sempre avuto una costante attenzione al prodotto, tanto da modificare qualche anno fa il Disciplinare di produzione in senso restrittivo per migliorare ancora di più il già alto livello qualitativo. La prima modifica ha riguardato il processo produttivo, solo cosce di suino e sale, senza l'aggiunta di spezie; l'aroma è dato dalla prolungata stagionatura. La seconda modifica ha stabilito una stagionatura minima di 14 mesi, la più lunga tra tutti i prosciutti Dop italiani. La materia prima utilizzata per la sua produzione è ottenuta esclusivamente da suini di origine italiana, nati e allevati in 10 regioni d'Italia centro-settentrionale.

18 consorzio prosciutto modena
(Ufficio stampa IVSI - Istituto Valorizzazione Salumi Italiani)

Roma, 27 aprile 2016. "Apprezziamo l'iniziativa del governo perché va nella direzione indicata dall'Alleanza delle Cooperative agroalimentari.

La cooperazione, che rappresenta il 70% della produzione di latte nazionale, è pronta sin da subito a collaborare con gli enti caritativi per questo importante progetto che consente di dare un sostegno concreto agli allevatori, contribuendo ad iniziative benefiche in favore dei più bisognosi ed evitando così inutili sprechi alimentari. Nel momento di maggiore difficoltà del settore, la cooperazione ha sostenuto il sistema, raccogliendo il prodotto in eccesso. Anche su questa partita, possiamo dare un aiuto importante. Per la riuscita del progetto è fondamentale che l'iniziativa venga sostenuta con adeguate risorse economiche, senza gare al ribasso e garantendo agli operatori la copertura dei costi". Così il presidente dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Giorgio Mercuri, a commento della proposta del ministro delle Politiche agricole Martina e del viceministro Olivero di sperimentare per la prima volta un modello di intervento che prevede l'acquisto a favore degli indigenti di latte crudo da trasformare in Uht per ridurre gli sprechi potenziali del settore a seguito della fine delle quote latte.

(Fonte Alleanza Cooperative)

Nuovo progetto gratuito per sviluppare presenza e commercio on line in Danimarca, Svezia e Norvegia, un Educational press tour e incontri con operatori commerciali.

Dopo il successo dei progetti realizzati in questi anni, la Camera di Commercio di Reggio Emilia continua a puntare sulla crescita delle imprese sfruttando al meglio le potenzialità del Web ed aumentare visibilità e fatturato delle aziende.

La nuova azione che mette ora in campo l'Ente camerale riguarda, in modo particolare, le imprese dell'agroalimentare e i mercati dell'Area Scandinava, con consulenze specifiche e incontri formativi per migliorare le strategie di marketing online delle imprese e per attivare la loro presenza sui canali digitali, accompagnate da un Digital Strategist che le accompagnerà tra le opportunità offerte da Internet per far conoscere in tutto il mondo i loro prodotti.

Potranno partecipare al progetto fino ad un massimo di 15 imprese operanti nel settore agroalimentare. Le imprese interessate possono presentare l'adesione fino al 23 maggio, accedendo al sito camerale della Camera di Commercio. "Questo progetto - spiega il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – Da una parte punta ad aumentare la competitività delle aziende dell'agroalimentare sui mercati locali e globali, con particolare attenzione a Danimarca, Svezia e Norvegia grazie all'utilizzo del web e dei social media quale strumento di marketing e, dall'altra, mira a far sì che le imprese siano poi nelle condizioni di agire autonomamente per gestire strategie di marketing e commercio on line, migliorando costantemente il proprio posizionamento sul web".

"Stiamo parlando di mercati - spiega ancora Landi - sui quali si registra una grande attenzione al web e all'e-commerce, tanto che nella sola Danimarca nel 2015 sono stati effettuati circa 110 milioni di acquisti online, per un totale di circa 11 miliardi di euro, con una media pro-capite superiore ai 2.200 euro l'anno (in Italia il valore pro capite dell'e-commerce corrisponde a circa 217 euro l'anno)".

"Il rilevante dato numerico - aggiunge il presidente dell'Ente camerale - si associa anche ad una tendenza alla crescita straordinaria: rispetto al 2014, infatti, è stata registrato un aumento pari al 20%, e in questo panorama gli acquisti online nel settore enogastronomico hanno raggiunto nel 2015 la percentuale record del 7% rispetto al totale acquistato tramite internet".

L'azione della Camera di Commercio è realizzata con il co-finanziamento della Regione Emilia Romagna e rientra nel più ampio progetto "La Camera di Commercio di Reggio Emilia per la promozione delle eccellenze agroalimentari nell'area Scandinava" che prevede anche altre iniziative.
Tra queste, il percorso "How to start an Export Business - Impariamo ad esportare" (con particolare attenzione, anche in questo caso, all'Area Scandinava), un "Educational press Tour rivolto giornalisti del settore wine e del turismo enogastronomico provenienti da Danimarca, Norvegia e Svezia che si svolgerà in occasione della cerimonia di premiazione della 7^ edizione del Concorso Enologico "Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco" (fine giugno 2016), una giornata di approfondimento sui mercati del tre Paesi aperta a tutte le imprese del settore agroalimentare, incontri b2b con operatori commerciali di Danimarca, Norvegia e Svezia per le imprese del wine e food (luglio 2016) e, ancora, incoming di operatori commerciali provenienti che prevede incontri d'affari bilaterali a Reggio Emilia tra imprese del settore agroalimentare e buyer provenienti dall'Area Scandinava (novembre 2016).
(Fonte CCIAA Reggio Emilia)

Accolta la richiesta di Palazzo Allende e dei Comuni di Bibbiano, Brescello, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo. Con l'estensione ad altre centinaia di reati come usura, estorsioni e riciclaggio aumenterà la richiesta di risarcimento, oltre agli 850.000 euro già concessi a conclusione dei riti alternativi.

Reggio Emilia, 29 aprile 2016

La Provincia di Reggio Emilia ed i Comuni di Bibbiano, Brescello, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo sono stati ammessi parte civile al maxiprocesso Aemilia anche per i delitti di scopo aggravati dall'aggravante mafiosa. E' quanto ha deciso, sciogliendo la riserva, il Tribunale collegiale di Reggio Emilia nel corso dell'udienza dibattimentale di ieri, accogliendo la richiesta avanzata dai legali di Provincia e Comuni, Salvatore Tesoriero e Federico Fischer del Foro di Bologna.

"Si tratta di un grande risultato per i nostri Enti dal momento che il giudice dell'udienza preliminare, nella sua prima ordinanza, aveva infatti ritenuto non ci fosse legittimazione alla costituzione per i delitti scopo come usura, minacce aggravate, intestazione fittizia di beni, estorsioni, riciclaggio, pure commessi con l'aggravante mafiosa - commenta il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi – La decisione di ieri del Tribunale afferma un principio che abbiamo, da subito, ritenuto sacrosanto, ovvero che laddove si è radicata l'associazione mafiosa, ogni singolo reato di mafia accresce d'intensità il danno all'identità storico-politico-istituzionale dell'ente: per fare un esempio, un'estorsione condotta da un mafioso o per favorire l'organizzazione mafiosa non è più un fatto privato, ma un fatto che si riflette sull'intera comunità locale, disarticolandola".

L'estensione della costituzione a parte civile ai delitti di scopo (centinaia di reati commessi nel territorio provinciale, alcune decine negli altri comuni, a partire da quello di Montecchio) comporterà un conseguente, proporzionale aumento del danno da richiedere in sede di conclusioni, in aggiunta agli 850.000 euro di risarcimento (150.000 a ogni Comune, 100.000 alla Provincia) concessi l'altro giorno dal giudice dell'udienza preliminare di Bologna a conclusione dei riti alternativi. "Somme che rappresentano un risarcimento, sotto il profilo giuridico e morale, per i danni subiti dalle comunità e dalle istituzioni e che verranno destinate a sostenere e implementare le tante iniziative per la legalità che da tempo stiamo realizzando", commentano il presidente Manghi, i sindaci Andrea Carletti (Bibbiano), Paolo Colli (Montecchio Emilia), Roberto Angeli (Reggiolo), Renzo Bergamini (Gualtieri) e il commissario straordinario del Comune di Brescello, Michele Formiglio.

Sempre all'udienza di ieri il Tribunale ha ammesso l'audizione dello stesso presidente Manghi e dei sindaci, che saranno dunque chiamati a deporre al processo per dimostrare i danni subiti dalle rispettive comunità.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Siglata oggi l'intesa fra la Regione, l'Ufficio scolastico regionale e i due Gruppi motoristici per realizzare un percorso biennale per gli studenti delle Aldini-Valeriani e del Belluzzi-Fioravanti di Bologna.

Bologna, 28 aprile 2016

Una nuova edizione del percorso biennale di alternanza scuola-lavoro, dal 2014 punto di riferimento nazionale per il sistema duale. Il Progetto Dual Education System Italy (Desi II) è stato siglato oggi tra Regione Emilia-Romagna, Ufficio scolastico regionale, Automobili Lamborghini e Ducati Motor Holding. L'intesa, in coerenza con l'accordo aziendale firmato ieri, dà il via ad una nuova progettualità che valorizza l'apprendimento in azienda e permetterà agli studenti degli Istituti Belluzzi-Fioravanti e Aldini-Valeriani di Bologna di vivere un'esperienza di alternanza tra scuola e lavoro altamente qualificata, e conseguire un diploma d'istruzione professionale.

"Nel Patto per il Lavoro ci siamo impegnati a promuovere una maggiore integrazione tra i soggetti formativi e le imprese per intercettare, anticipare e implementare competenze nuove e innovative per lo sviluppo – ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini - Il progetto che abbiamo siglato oggi va esattamente in quella direzione, confermandosi punto di riferimento a livello nazionale per il sistema duale".

"DESI II conferma la capacità di istituzioni, parti sociali, autonomie formative e imprese d'eccellenza del territorio di lavorare insieme per costruire opportunità innovative per la formazione dei giovani e la loro transizione verso il lavoro. L'accordo raggiunto ieri in sede aziendale e le importanti novità dell'intesa che firmiamo qualificano l'intera infrastruttura educativa e formativa regionale e rafforzano uno dei suoi segmenti strategici - ha detto l'assessore regionale a Scuola, Formazione e Lavoro Patrizio Bianchi - perché superano la fase di sperimentazione del duale in Emilia-Romagna per porsi come esperienza riproducibile a livello regionale".

"L'avvio di questo progetto costituisce un ulteriore passo in avanti nella qualificazione dei percorsi di istruzione professionale, qualificazione - ha ricordato il direttore dell'Ufficio scolastico regionale Stefano Versari - che si realizza sia in termini di nuove metodologie di apprendimento sia in termini di arricchimento di saperi e competenze che migliorano l'occupabilità degli studenti una volta diplomati. Si tratta di un obiettivo specifico dell'istruzione, confermato anche dalla recente legge di riforma, che chiede alle scuole di stringere alleanze strutturate con i soggetti operanti nel territorio di riferimento, alleanze che in Emilia Romagna sono una tradizione che si rinnova."

Sulla base dell'esperienza maturata con il progetto Desi I avviato nel 2014, l'accordo Desi II prevede la realizzazione negli anni scolastici 2016/2018 e 2017/2019 di due percorsi biennali di istruzione e formazione nelle classi quarta e quinta dei due istituti scolastici bolognesi, percorsi caratterizzati dall'alternanza scuola-lavoro e finalizzati al conseguimento del diploma quinquennale d'istruzione professionale e all'acquisizione di ulteriori competenze tecnico-professionali spendibili e richieste dal mercato del lavoro.

L'obiettivo è costruire un sistema duale, cioè un'esperienza di alternanza scuola-lavoro rafforzata, con una presenza degli studenti nell'ambiente aziendale, più ampia di quella prevista dall'ordinamento scolastico degli istituti professionali, sulla base di un progetto formativo unitario, articolato all'interno dell'orario curriculare e attraverso attività extracurriculari.

Nell'anno scolastico 2016/17 potranno accedere al progetto venticinque studenti del quarto anno dell'IIS Belluzzi-Fioravanti e venticinque studenti dell'IIS Aldini-Valeriani. In entrambi i casi si tratta di studenti dell'istituto professionale, a indirizzo "Manutenzione e Assistenza Tecnica". L'anno successivo 2017/18 parteciperanno al progetto le conseguenti due classi quinte e due nuove classi quarte, e l'anno 2018/19 le conseguenti due classi quinte.

Gli studenti dell'Aldini-Valeriani svolgeranno la formazione in azienda presso la Automobili Lamborghini Spa, mentre quelli del Belluzzi-Fioravanti la svolgeranno presso la Ducati Motor Holding Spa. Tra ciascuna scuola e l'azienda partner sarà stipulata una specifica convenzione. Gli studenti saranno impegnati per circa 1000 ore. Sulla base dell'intesa siglata oggi, agli studenti coinvolti nelle attività sarà riconosciuta da parte della Regione Emilia-Romagna e attraverso le scuole una indennità di tirocinio di 450 euro, calcolata sulla base della legge regionale e sui periodi di attività extracurriculare svolti presso i training center aziendali.
Il percorso Desi verrà presentato a tutti gli studenti, e alle loro famiglie, delle classi terze dei due istituti professionali, in tempi utili per raccogliere le domande di partecipazione e per costituire le classi. Le domande saranno valutate sulla base di criteri attitudinali, motivazionali e di merito.

Il Progetto Desi I

Realizzato in collaborazione con la Fondazione dipendenti Volkswagen, Ufficio Scolastico regionale per l'Emilia-Romagna e la Regione Emilia-Romagna. Lamborghini e Ducati, le due società bolognesi del Gruppo Audi, a partire da settembre 2014 hanno offerto a 48 giovani selezionati in base al merito e alle condizioni legate al reddito, la possibilità di fare un'importante esperienza scolastica e formativa attraverso un programma ispirato al sistema duale tedesco. Dopo una prima fase didattica che si è svolta a scuola, si è tenuta una sessione pratica presso i due moderni Training Center Lamborghini e Ducati. In collaborazione con i due istituti superiori Aldini-Valeriani e Fioravanti-Belluzzi di Bologna, le aziende hanno sviluppato un programma congiunto di attività didattica in aula e training on the job, al fine di stabilire un doppio percorso tra scuola e azienda. /BM

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

A Bologna, sabato 7 maggio a Palazzo Magnani sede di UniCredit, laboratori per bambini alla scoperta di ABITARE SOTTOSOPRA – "Scoprire e sperimentare come si sta dentro i luoghi, l'arte e le emozioni".

BOLOGNA, 28 aprile 2016

Dal 2 all'8 maggio prossimi è in programma la terza edizione del Festival della Cultura Creativa dedicato ai più giovani (6-13 anni), promosso da ABI con la partecipazione delle Banche italiane. UniCredit, anche quest'anno, organizza laboratori gratuiti in 6 città italiane tra cui Bologna.

ABITARE SOTTOSOPRA - "Scoprire e sperimentare come si sta dentro i luoghi, l'arte e le emozioni", è il tema dell'edizione 2016, filo conduttore che legherà tutte le iniziative (laboratori, mostre, teatro, musica) organizzate dalle banche che operano in Italia. I ragazzi potranno interpretare questo concetto in libertà, costruendo un percorso che sia espressione della propria creatività. Con l'aiuto di operatori esperti, i partecipanti potranno abitare epoche storiche, pianeti, ambienti reali o virtuali. UniCredit, da sempre attenta allo sviluppo culturale e sociale del territorio, organizza laboratori artistico-musicali.

A Bologna l'appuntamento è per sabato 7 maggio a Palazzo Magnani, sede UniCredit, dalle 10 alle 17 (in programma due laboratori dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17). Il Gruppo A12 realizzerà "Unità di Misura Umana", progetto che insegna ai ragazzi a mettere in relazione il proprio corpo con lo spazio che questo occupa. Il corpo visto come un'unità di misura che permette di comprendere e di misurare realmente le dimensioni degli spazi in cui noi tutti ci muoviamo ogni giorno.
Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti disponibili scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (la conferma della prenotazione avverrà via email).

Il Festival della Cultura Creativa è una delle iniziative presenti nel "Piano d'azione a sostegno dell'arte e della cultura" ideato da ABI e dalle banche associate per promuovere il proprio impegno a favore della cultura e della crescita sociale e per mettere a disposizione della comunità il proprio patrimonio storico e artistico. Maggiori informazioni su www.festivalculturacreativa.it 

(fonte: ufficio stampa Unicredit)

Mercoledì, 27 Aprile 2016 15:37

La Farm Run 2016 si corre anche in gruppo!

Un percorso lungo 12 Km in cui il territorio sarà il vero protagonista, con le sue bellezze naturalistiche e i suoi prodotti tipici nei campi di Noceto nella zona del Parco del Taro. Il 7 agosto tanto sport ma anche spettacoli, buon cibo e soprattutto divertimento!

Parma, 27 aprile 2016 

Fervono i preparativi!

Il campionato italiano MudRun il 7 di agosto farà tappa nel cuore della "Food Valley" con la FarmRun, gara qualificante per l'OCR European Championships.

A Parma, più precisamente nei campi di Noceto nella zona del Parco del Taro, sta per tornare la seconda edizione, tappa del campionato nazionale ed europeo di MUD RUN 2016.

Un percorso lungo 12 Km in mezzo alla natura per sfidare ostacoli e fango divertendosi.

NON serve essere atleti per divertirsi, la gara è aperta a tutti. Ci si può iscrivere da soli oppure in gruppo con due modalità:

–corsa competitiva–
–corsa NON competitiva–

COSA VUOL DIRE?

Chi ambisce alla classifica del Campionato ITALIANO MUDRUN può iscriversi alla competitiva e sottostare al regolamento CIMR.

Chi vuole partecipare solo con l'obbiettivo di divertirsi e fra un ostacolo ed il successivo vuole poter camminare ridere e scherzare ecco che per loro la NON COMPETITIVA è l'ideale.

Saranno premiati anche i più divertenti TRAVESTIMENTI a tema fattoria!

Sono aperte ufficialmente le iscrizioni per la gara competitiva, non competitiva e per i gruppi. E ricordate che... chi prima si iscrive meno spende!

The hottest and funny Mudrun sta per tornare!

Seguite la pagina Facebook FarmRun per tutti gli aggiornamenti

Per info e iscrizioni - www.farmrun.it 

Oppure inviate una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

In allegato scaricabile la locandina

In fondo alla pagina la galleria immagini con tutte le foto della prima edizione!

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Le foto della scorsa edizione in fondo alla pagina 

 

 

 

 

 

 

 

Mercoledì, 27 Aprile 2016 15:21

In Appennino "Sulle tracce di antiche vie"

 

Il progetto, che vede protagonisti gli otto Comuni dell'Appennino Parma Est insieme ai Parchi del Ducato e alla Diocesi di Parma, è stato presentato ieri in Provincia.

Parma, 27 aprile 2016

Il progetto "Sulle Tracce di antiche vie", vincitore e terzo classificato nel concorso indetto dall'Istituto Beni Culturali Regionale Giovani Per il Territorio 2016, propone di riportare al presente e quindi rendere percepibili e fruibili i beni culturali perlopiù "nascosti" del territorio del nostro Appennino.

E' stato presentato ieri mattina in Piazza della Pace nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il Delegato provinciale ai Parchi Gianpaolo Cantoni, il Presidente dei Parchi del Ducato Agostino Maggiali, LinoFranzini Sindaco di Palanzano, Federica Di Martino assessore alla Cultura del Comune di Langhirano, Matteo Cattani assessore alla Cultura del Comune di Corniglio e i rappresentanti dell'Associazione Pro Val Parma.

Il progetto è sostenuto da un ampio partenariato locale: Comune di Langhirano (capofila), Comune di Tizzano Val Parma, Comune di Monchio delle Corti, Comune di Palanzano, Comune di Corniglio, Comune di Neviano degli Arduini, Comune di Lesignano de'Bagni, Comune di Calestano, Unione Montana Est, Parchi del Ducato, Curia Vescovile di Parma, Comunità delle Valli dei Cavalieri, Associazione Culturale Ermo Colle, Centro Culturale di Torrechiara, Scuole del territorio, Musei, Pro Loco, Coop 100 Laghi, Abacus -Arco, Agenzia AssaporAppennino.

L'Appennino parmense è ricco di testimonianze medievali che la ricerca dell'Associazione Pro val Parma ha geolocalizzato e verificato come fossero legati da antichi percorsi storici tuttora presenti: come la "Via del Sale" che si snoda lungo le valli dell'Enza e del Parma, ma anche strade trasvallive ancor meno note e importanti per gli scambi tra le popolazioni locali. Il bene culturale al centro del progetto è un vero e proprio Parco Tematico Medievale in cui resistono molti beni culturali localizzati lungo l'antica viabilità legata al trasporto del sale.

Il progetto di gestione e cura del circuito ritrovato vuole collegare le emergenze medievali del territorio e gestire le antiche vie in accordo con gli Enti coinvolti. Il circuito, rinominato "Le Valli dei Cavalieri" sarà gestito in modo unitario a cura del Gruppo Assapora Appennino che comprende archeologi, architetti, Guide turistiche e ambientali, operatori didattici e culturali.
L'idea è quella di creare lavoro con un modello operativo che, partendo dalla conoscenza scientifica, recuperi la presenza dell'itinerario per una sua fruizione animata da didattica, promozione e accompagnamento ricreativo e turistico. Per mantenere i due cuori pulsanti del progetto: professionalità di ricerca e comunicazione/fruizione del territorio, anche con soluzioni innovative in questo 2016 che è Anno dei Cammini storici.

Il programma prevede un nutrito calendario di eventi, escursioni e laboratori che ogni mese manterranno viva l'attenzione "Sulle Tracce di antiche vie". Si comincia già l'8 Maggio a Moragnano mentre il 29 Maggio si "riaprirà" il passo di Fragno con due gruppi di camminatori da Langhirano e Calestano che si incontreranno sul crinale per festeggiare l'occasione. In Giugno le attività saranno a Neviano e al Lagastrello, in Luglio nella valle dei Cavalieri, mentre in Agosto anche gli spettacoli di ERMO COLLE faranno rivivere i luoghi medievali. Settembre sarà dedicato alla Via del Sale, anche per la concomitanza con il Festival del Prosciutto a Langhirano, in Ottobre si andrà verso l'Appennino reggiano in onore della Riserva Mab Unesco, poi a Novembre si tornerà verso valle con gli itinerari tra San Michele Tiorre e la Badia di Torrechiara, con viste inusuali sul Castello.

L'autunno sarà la stagione dedicata ai Laboratori con le Scuole, partendo da quelle locali per poi arrivare a coinvolgere quelle della città, con un'ampia offerta di attività per "tornare A Scuola in Appennino".
Così partendo dal contagioso entusiasmo di un gruppo di giovani operatori culturali della Val Parma, un'intera comunità potrà godere di nuovi punti di vista da cui osservare un Appennino da riscoprire, da amare e magari tornare ad abitare.

Dati tecnici

Progetto elaborato da Associazione Pro Val Parma, nata a Bosco di Corniglio nel 2010, allo scopo di difendere, tutelare e promuovere le risorse ambientali, sociali, culturali e turistiche della Val Parma e recentemente rinnovata dall'ingresso di numerosi e qualificati giovani del territorio.
Il Circuito Le Valli dei Cavalieri è un anello di circa 200 km che dall'antico porto di Brescello conduce al Malpasso (Lagastrello) e per chi vuole tornare a valle propone un percorso sull'altro lato della ValParma

La comunicazione è a cura di "La Tavola del Contado" Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Primo convegno piacentino sul packaging dal titolo "L'innovazione e la sostenibilità del packaging nel settore agroalimentare". Il convegno si terrà giovedì 5 maggio all'Università Cattolica, Cerciello e Cavanna: vogliamo valorizzare un'eccellenza del territorio.

Piacenza, 27 aprile 2016

Si terrà il 5 maggio 2016, presso la Sala Convegni dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, il primo convegno piacentino sul packaging dal titolo "L'innovazione e la sostenibilità del packaging nel settore agroalimentare".
Importante appuntamento che Confapi Industria promuoverà, con il sostegno di UniCredit, per fotografare un settore che ha una notevole importanza anche nel sistema piacentino.

Con il termine inglese si intende un'accezione più ampia dell'imballaggio tradizionalmente inteso che, per la normativa legale e regolamentare italiana, è il prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere e a proteggere determinate merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all'utilizzatore, e ad assicurare la loro presentazione.
Si riferisce, infatti, non solo alla materialità dell'imballaggio, ma anche agli aspetti immateriali riguardanti il processo produttivo, industriale ed estetico, laddove - invece - il termine italiano "imballaggio" assume un significato più ristretto, relativo all'involucro materiale, o all'operazione (o al complesso di operazioni) attraverso cui la merce viene racchiusa nell'involucro.

Il Vicepresidente di Confapi Industria Piacenza Alfredo Cerciello (Nordmeccanica Group Spa) e la Consigliera Anna Paola Cavanna (Laminati Cavanna Spa) spiegano: "La prima edizione sarà sull'imballaggio flessibile nel settore agro alimentare, coinvolgendo così contemporaneamente due importanti settori dell'economia piacentina".

"Obiettivo dell'incontro – continuano Cerciello e Cavanna - è far emergere l'importanza di una vera e propria filiera che inizia dalle aziende produttrici di macchinari con tutto l'indotto per la metalmeccanica che ne comporta, ai produttori di materie prime, lavorazione, trasporto e logistica, fino all'utilizzo da parte dell'industria agroalimentare, alla distribuzione e quindi al consumatore.
Un settore molto ampio nel quale il territorio piacentino può vantare leaders nel proprio settore e coinvolge direttamente ed indirettamente tantissime aziende".

"Il convegno - illustra il Direttore di Confapi Industria Piacenza Andrea Paparo – si svolgerà nell'arco di una mezza giornata. Dopo un saluto introduttivo, verranno presentati i numeri della "filiera" a livello nazionale e locale al quale proseguiranno tavoli tematici moderati da giornalisti del settore che metteranno assieme e faranno dialogare tra loro i diversi protagonisti al fine di confrontarsi sulle innovazioni in corso. L'evento è rivolto a tutti coloro che sono interessati ad approfondire che cosa sta dietro ad un processo che porta ogni giorno milioni di consumatori a scegliere ed utilizzare prodotti. Saranno invitate a partecipare aziende locali ed italiane ma è anche prevista la presenza di ospiti stranieri". "Per Piacenza – conclude Paparo - sarà sicuramente un'ottima occasione di richiamare attenzione su di un comparto che ha la stragrande maggioranza della sua presenza proprio sull'asse della via Emilia fino a Bologna".

Il programma del convegno prevede dalle ore 9 la registrazione dei partecipanti e un saluto introduttivo tenuto da Cristian Camisa, Presidente di Confapi Industria Piacenza ed Emilia-Romagna. Alle 9,30 Marco Sachet, Direttore Istituto Italiano Imballaggio, presenterà la filiera nel suo complesso e a seguire Michele Guala, Presidente Giflex e membro della FPE "Flexible Packaging Europe" parlerà del Food Waste e dell'utilizzo efficiente delle risorse. Dalle 10,10 sarà il turno di Paolo Rizzi, Direttore del Laboratorio di Economia Locale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza per quanto riguarda la filiera sul territorio. A seguire sarà la volta di Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager UniCredit e Andrea Barra, Responsabile UniCredit Factoring S.p.a. esperti del sostegno finanziario alla filiera del packaging. A questi interventi, dalle 10,40, seguiranno le sessioni tematiche, moderate dalla direttrice di Telelibertà Nicoletta Bracchi.

Vincenzo Cerciello, Direttore Tecnico Nordmeccanica Group e Marco Re Fraschini, TS&D Group Leader EMEA tratteranno il tema dell'alleanza tra aziende produttrici di macchinari e materie prime.
Alle ore 11,10 prenderanno la parola Anna Paola Cavanna, Dirigente Laminati Cavanna S.p.a e Massimo Ratti, Emea Director Safta S.p.a. sul tema delle aziende produttrici di materiali flessibile, biomateriali e sostenibilità dei processi e dei prodotti.
Infine ci sarà un confronto tra il confezionamento e chi lo utilizza, con Dario Squeri, Amministratore Delegato Sterlitom S.r.l. e Enrico Ciferri, Sales Manager OMCE S.p.a.
Prima di un breve dibattito conclusivo, si tratterà il tema dei trend della logistica nell'agroalimentare e i possibili effetti sul packaging con Damiano Frosi, Project Manager Osservatorio Contract Logistics Politecnico di Milano e Andrea Sacchi, Customer Solution Manager Number 1 Logistics Group S.p.a.

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Piu' risorse per l'export: la Camera di Commercio di Reggio Emilia a seguito del notevole interesse riscontrato tra le imprese reggiane sul bando per l'internazionalizzazione, passa dallo stanziamento iniziale di 700.000 euro a 900.000.

Reggio Emilia, 27 aprile 2016

Un'integrazione che vale 200.000 euro: è questo che ha deciso la Camera di Commercio di Reggio Emilia a seguito del notevole interesse riscontrato tra le imprese reggiane sul bando per l'internazionalizzazione, che dallo stanziamento iniziale di 700.000 euro è così passato a 900.000.
A beneficiarne saranno 237 imprese e quell'ulteriore spinta sull'export reggiano che continua a rivelarsi come il primo fattore di sviluppo per l'economia locale in presenza di un mercato interno stagnante o in flessione.
"Siamo molto soddisfatti - sottolinea il presidente dell'Ente camerale, Stefano Landi - dell'esito del bando per l'export, che bene esprime la crescente attenzione delle imprese reggiane ai mercati internazionali".
"Proprio per questo, e soprattutto partendo da risultati concreti che attestano l'apprezzamento dei prodotti delle nostre imprese anche in mercati extraeuropei - prosegue Landi - stiamo non solo consolidando alcune azioni che si sono rivelate particolarmente efficaci in questi anni, ma soprattutto lavoreremo in questi mesi per ampliare il numero delle imprese che possono realizzare nuovi ed efficaci rapporti commerciali oltre confine".
"In particolare - osserva Landi - abbiamo rinnovato un intenso calendario di incoming con operatori commerciali esteri che si articolerà sino a dicembre e coinvolgerà delegazioni di diversi Paesi che mostrano interessanti tassi di sviluppo e, a maggior ragione, spingeremo sul percorso di internazionalizzazione denominato "How to Start an Export Business", che già ha ricevuto un particolare apprezzamento da parte delle nostre imprese".
In progetto, in particolare, punta su un accompagnamento che comprende fasi formative e di consulenza.
"Spesso - spiega Landi - quello che emerge come problema comune a quasi tutte le imprese che iniziano ad esportare è la mancanza di una struttura operativa interna dedicata all'export, e questo rende più difficile avere una continuità operativa nello sviluppo e nell'applicazione del piano export".
La fase di consulenza assicurata dalla Camera di Commercio, dunque, mira ad individuare le criticità che deve affrontare l'impresa, per arrivare poi ad indicare i passaggi da compiere per favorire la riorganizzazione interna e la revisione della propria strategia di comunicazione verso l'estero.
Il percorso è aperto fino ad un massimo di 20 imprese reggiane. La quota di partecipazione (al netto delle risorse messe a disposizione dalla Camera di Commercio) ammonta a Euro 200,00 Iva inclusa, da versare alla conferma di ammissione al Progetto da parte della Camera di Commercio. Le domande possono essere presentate fino al 12 maggio 2016.
Come novità per il 2016, al fine di favorire la candidatura delle imprese partecipanti al "Bando per progetti di promozione dell'export per imprese non esportatrici 2016 della Regione Emilia Romagna" a valere sul Por Fesr 2014-2020 - Asse 3 - Misura 3.4.1, in questa edizione sono previste alcune ore di accompagnamento per la predisposizione delle domande sul bando regionale.
Quest'anno l'azione è realizzata anche grazie ad un co-finanziamento della Regione Emilia Romagna, nell'ambito del bando per la concessione di contributi e progetti di promozione del sistema produttivo regionale sui mercati esteri europei ed extraeuropei "Bricst Plus 2013-2015" – III Annualità – PRAP 2012-2015 Att. 4.1.
Info: Servizio Promozione dell'Ente (tel. 0522 796529/505/528 – mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Calendario delle postazioni di accertamenti strumentali di velocità e irregolarità alla circolazione della settimana dal 26 al 29 aprile 2016. Tutte le strade oggetto di controllo. 

Parma, 26 aprile 2016

Programmazione autovelox:

Martedì 26 Via Baganzola; via Mantova

Mercoledì 27 Via Sidoli; V.le Martiri Libertà

Giovedì 28 Emilio Lepido; via Spezia

Venerdì 29 V.le Rustici; Porporano

Programmazione accertamenti irregolarità alla circolazione:

Martedì 26 San Lazzaro; zona Montanara

Mercoledì 27 Zona Molinetto; zona Pablo

Giovedì 28 Zona Centro; Zona San Leonardo

Venerdì 29 Zona Lazzaro; zona San Leonardo

(Fonte: Comune di Parma)

Alternanza scuola-lavoro nei Consorzi di bonifica, percorsi formativi di cura, difesa ambientale, risparmio idrico e innovazione tecnologica applicata. Nuove opportunità occupazionali per i giovani dell'Emilia Romagna.

Ravenna 26 aprile 2016

Collaborazione operativa su percorsi di formazione utili per comprendere a fondo il proprio territorio e le caratteristiche mutevoli dell'ambiente in cui si vive e riconoscimento dell'importanza fondamentale dell'alternanza scuola-lavoro per acquisire maggiori e qualificate competenze professionali aggiornate e opportunità favorevoli per inserirsi nel mondo del lavoro. L'ANBI Emilia Romagna (l'Associazione che unisce i Consorzi di bonifica regionali) e l'Ufficio Scolastico Regionale (MIUR-Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) con questi presupposti hanno sancito nei giorni scorsi a Ravenna un accordo del tutto nuovo e sperimentale che rappresenta per il sistema consortile e per quello scolastico un esempio unico in Italia alla base di un modello innovativo e replicabile anche ad altre aree. Con la firma i Consorzi di bonifica, forti delle esperienze educational ideate e diffuse da ANBI ER negli ultimi anni all'interno degli istituti della regione, entrano a far parte di un qualificato numero di soggetti individuati dalle istituzioni scolastiche per diffondere percorsi di apprendimento legati alla cura e alla salvaguardia del territorio.

Le attività saranno rivolte agli studenti degli Istituti Tecnici, Professionali e Licei, in relazione agli indirizzi di studio e alle disponibilità dei Consorzi, con attenzione prioritaria verso gli Istituti Tecnici ad indirizzo Agrario, Agroalimentare e Agroindustriale e Costruzioni, Ambiente e Territorio e Istituti Professionali Settore Servizi per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Oltre all'alternanza scuola-lavoro e ai periodi di stage nei Consorzi l'Ufficio Scolastico regionale ha apprezzato il progetto di ANBI ER e Canale Emiliano Romagnolo "Acqua e Territorio Lab" volto per lo più, attraverso il progetto IRRINET e i laboratori in aula, all'informazione capillare sulle azioni tecnologiche per il risparmio idrico in agricoltura.

Il progetto guadagnerà un graduale e successivo ampliamento allargandosi anche ai docenti. L'intesa regionale - che ha avrà una durata iniziale di tre anni con eguale possibilità di rinnovo (2016-2019 ) - è stata presentata nell'Aula Magna dell'Istituto Tecnico di Agraria L.Perdisa a Ravenna alla presenza di circa 200 studenti. Ed è proprio da loro e dalla narrazione delle loro esperienze vissute nei Consorzi in questi anni che è arrivata la conferma della validità dell'iniziativa e delle prospettive della futura sinergia. Dopo i saluti del Consorzio di Bonifica della Romagna che ospitava l'evento e delle autorità locali i contenuti dell'accordo sono stati illustrati dal Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale Giovanni Desco e dal Presidente di ANBI ER Massimiliano Pederzoli che hanno espresso la loro soddisfazione.

"L'USR aderisce con estrema convinzione al progetto elaborato con ANBI ER- ha rimarcato Desco - perché pienamente coerente con lo spirito della Legge 107/2015 che richiede una forte sinergia tra scuola e mondo del lavoro nel progettare le esperienze a tutto vantaggio della qualità dell'offerta formativa". Pederzoli ha sottolineato: "la reciprocità del valore dell'accordo che poggia su basi solide di azioni comuni già sperimentate negli ultimi anni, una intesa a vantaggio di tutti i soggetti interessati in un contesto in cui scuola, studio specifico del territorio e mondo del lavoro diventano un tutt'uno inscindibile".

(Fonte: ufficio stampa ANBI)

Passata la paura, il Premier gongola. Cereali e dintorni, 11 sedute di crescita. La crisi continua a mordere il comparto lattiero. Il Glifosato non sarà messo al bando, per ora. Le novità della 18esima edizione di cibus. Sicurezza alimentare Auchan: ritirato pepe nero macinato. CAL, piano di risanamento omologato dal Tribunale. Coop in favore del latte italiano.

SOMMARIO Anno 15 - n° 16 24 aprile 2016
1.1 editoriale Passata la paura, il premier gongola.
3.1 cereali Cereali e dintorni. Il brusco risveglio.
4.1 Lattiero Caseario La crisi continua a mordere il comparto lattiero
5.1 salute e benessere Il Glifosato non sarà messo al bando, per ora.
5.2 Vinitaly Vinitaly. Il Lambrusco Chiarli è il miglior vino frizzante.
6.1 eventi cibus - novità 2016 Le novità della 18esima edizione di cibus
7.2 eventi boscaioli Emak, al via il Campionato Italiano di Triathlon del Boscaiolo 2016
8.1 olivicoltura Dal Latte il rimedio naturale per combattere contro la Xylella.
8.2 eventi caseifici Torna "caseifici Aperti" il 23 e 24 aprile Vino, e piattaforme digitali
9.1 sicurezza alimentare Auchan: ritirato pepe nero macinato per sospetta non conformità microbiologica
9.2 Crisi - CAL Parma CAL, piano di risanamento omologato dal Tribunale
10.1 cereali Cereali. Mercati prosegue la tendenza al rialzo
11.1 mais e soia Mais e Soia: aprile 2016 - Maggiori produzioni previste in Argentina
12.1 cereali Cereali e dintorni. Mercati volatili in mano alle speculazioni
13.1 latte italiano COOP a favore del latte italiano.
14.1promozioni "vino" e partners

Cibus 16-24apr2016COP

Il Lambrusco di Chiarli è il miglior vino frizzante premiato in occasione di Vinitaly "5 Star Wines 2016". L'Emilia Romagna è arrivata al Vinitaly sulla scia di un importante risultato ottenuto al Premio Enologico Internazionale del Vinitaly "5 Star Wines", la cui premiazione si è svolta nei giorni scorsi.

Nato 23 anni fa, con lo scopo di premiare e stimolare lo sforzo delle Aziende vinicole che investono nel continuo miglioramento qualitativo dei propri prodotti, il Premio è diventato nel tempo un eccellente strumento di promozione dei prodotti verso tutti i mercati internazionali, una garanzia per i buyers sulla qualità dei nuovi vini immessi sul mercato ma ancora non conosciuti.

Qualità che la giuria, formata da esperti di fama internazionale e capitanata da Ian D'Agata e Stevie Kim, ha riscontrato in molti vini dell'Emilia Romagna.
Fra i 24 vini premiati della nostra Regione, uno in particolare ha ricevuto un riconoscimento speciale.
Il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC Frizzante Secco "Villa Cialdini" del 2015 di Chiarli PR.I.V.I (Modena) si è aggiudicato, infatti, il Trofeo per l'anno 2016 come miglior vino frizzante con un punteggio totale di 92 centesimi ed è l'unico vino emiliano-romagnolo presente sul podio.
«Questo premio sottolinea l'importanza della crescita enologica della regione, Enoteca Regionale si congratula con l'Azienda Chiarli in quanto espressione di una viticultura sempre più volta all'internazionalizzazione e alla valorizzazione delle eccellenze presenti nel territorio – sottolineano Pierluigi Sciolette e Ambrogio Manzi, rispettivamente Presidente e Direttore di Enoteca Regionale Emilia Romagna.
(fonte enoteca regionale 15 aprile 2016)

Ha inizio il 24 aprile il Campionato Italiano di Triathlon del Boscaiolo 2016: anche quest'anno il team delle Aquile Emak, equipaggiato con le motoseghe professionali Efco e Oleo-Mac, parteciperà alla competizione promossa dall'Associazione Amici Boscaioli d'Italia. Sponsor tecnici del campionato sono Oleo-Mac, Efco e Oregon© (brand distribuito in esclusiva per l'Italia da Sabart).

Bagnolo in Piano (RE), 21 aprile 2016 – Emak, leader a livello europeo nella produzione e commercializzazione di macchine in ambito giardinaggio e forestale, sarà presente come ogni anno al Campionato Italiano di Triathlon del Boscaiolo 2016 partecipando alla gara con il team delle "Aquile".
Sponsor tecnici della competizione sono Oleo-Mac, Efco (marchi di casa Emak) e Oregon© (brand distribuito in esclusiva per l'Italia da Sabart).
La squadra delle "Aquile", equipaggiata con le motoseghe professionali Efco e Oleo-Mac e con abbigliamento antitaglio di protezione individuale, è composta da quattordici boscaioli, provenienti da tre gruppi distinti: l'Associazione Boscaioli Alta Toscana, l'Associazione Boscaioli Appennino Reggiano e l'Associazione Amici Boscaioli Valtellina.

Il Campionato Italiano di Triathlon del Boscaiolo vedrà i migliori atleti italiani sfidarsi sul campo nell'abbattimento di un palo, operazione in cui è premiata la precisione, nella sramatura di un tronco, dove viene esaltata la velocità, e nel taglio con accetta, in cui si celebra la massima potenza.
Promosso dall'Associazione Amici Boscaioli d'Italia, avrà inizio il 24 aprile a Feruccia (PT) e toccherà 17 località italiane per concludersi il 16 ottobre a Ricco' Di Serramazzoni (MO).

Grande attesa per la seconda tappa a Carpineti (RE) l'1 maggio, a cui parteciperà anche lo scultore Barba Brisiu (all'anagrafe Fabrizio Ciarma) che, con il supporto delle motoseghe e abbigliamento di protezione Efco, realizzerà una scultura a grandezza uomo. Conosciuto come l'artista della motosega, Brisiu è l'unico scultore italiano selezionato per far parte dell'Husky Cup, il campionato del mondo di sculture con motoseghe carving che si terrà in Germania dal 8 al 17 maggio 2016.

A Carpineti saranno presente gli sponsor Agriservice, con la gamma di prodotti Oleo-Mac, Sabart con la linea Oregon© ed Emak con un van dedicato all'esposizione delle macchine dei brand Oleo-Mac, Efco, Bertolini e Nibbi.

Ecco il calendario 2016 con le 17 tappe della competizione:
24 aprile a Feruccia (PT)
4 maggio a Carpineti (RE)
22 maggio a Vigliano D'asti (AT)
5 giugno a Pian di Mocogno (MO)
25 giugno a Vaiano (PO)
10 luglio a Scopello (VC)
17 luglio a Macchia Antonini (PT)
23 luglio a Bagnolo in Piano (RE)
31 luglio a Casatenovo (LC)
13 agosto a Borno (BS)
21 agosto a Rubbiano (MO)
28 agosto a Berzo Demo (BS)
3 settembre a Conselve (PD)
18 settembre a Valdidentro (SO)
25 settembre a Sampeyre (CN)
16 ottobre a Riccò di Serramazzoni (MO)

*****
Il Gruppo Emak sviluppa, produce e distribuisce un'ampia gamma di prodotti in tre aree di business: (i) outdoor power equipment, che comprende prodotti destinati al giardinaggio, all'attività forestale e all'agricoltura quali decespugliatori, rasaerba, trattorini, motoseghe, motozappe e motocoltivatori; (ii) pompe e high pressure water jetting, di cui fan parte pompe a membrana destinate al settore agricolo (irrorazione e diserbo), pompe a pistoni ad alta e ad altissima pressione per il comparto industriale, idropulitrici professionali, unità idrodinamiche e macchine per l'urban cleaninig; (iii) componenti ed accessori per i suddetti settori, i più rappresentativi dei quali sono filo e testine per decespugliatori, accessori per motoseghe (ad es. affilatrici), pistole, valvole ed ugelli per idropulitrici e per applicazioni agricole, precision farming (sensori e computer), sedili e ricambi tecnici per trattori.
Il Gruppo commercializza i propri prodotti a livello mondiale attraverso 28 società, più di 150 distributori e oltre 30.000 rivenditori specializzati. Nel 2014 il Gruppo ha realizzato vendite per 354,7 milioni di euro e contava più di 1.500 dipendenti.

Ricercatori belgi hanno trovato una cura miracolosa per la Xylella fastidiosa. Si tratta di una scoperta importante che potrebbe diventare un'alternativa naturale agli antibiotici.

Emilia, 20 aprile 2016 – Xylella fastidiosa: scoperto un pesticida naturale a base di latte. Si tratta di una scoperta sorprendente. Secondo la radio francese RTL, i ricercatori belgi hanno trovato un rimedio contro il batterio killer degli ulivi, la Xylella fastidiosa.
È un enzima presente nei mammiferi e specialmente nel latte. Questo enzima presente nel latte materno permette al bambino la protezione contro i batteri. Un processo naturale che ha ispirato gli scienziati dell'Università di Lovanio. Mescolato con acqua, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", l'enzima è in grado di uccidere i batteri e curare gli alberi. Si tratta di una scoperta importante che potrebbe diventare un'alternativa naturale agli antibiotici che è vietato spruzzare in natura.

L'obiettivo per i ricercatori è quello di collaborare con i produttori di latte di mucca e formaggio per estrarre questo enzima in grandi quantità.

Lo scorso 20 aprile è stato ritirato dagli scaffali di tutti i supermercati Auchan di Bergamo, Fano e Porta di Roma e altre catene "PEPE NERO MACINATO" per non conformità microbiologica. La ITALPEPE 2 SRL ha diramato un comunicato invitando a ritirare dai punti vendita le confezioni nell'astuccio da 30 grammi.

L'azienda precisa che il lotto è stato ritirato "in via precauzionale", per sospetta non conformità microbiologica. Si tratta del lotto 07 10 2018 - EAN 8 005525 022324.

Per capire se nell'armadio della cucina ci sono scatole del lotto ritirato occorre cercare il codice stampato sul cartoncino e/o sul fondo della lattina. L'annuncio è stato rilanciato anche sul sito internet di Auchan. Nel comunicato ufficiale si legge: "A titolo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, si procede al richiamo del "PEPE NERO MACINATO" MOTIVO DEL RICHIAMO: PRESUNTA NON CONFORMITA' DI NATURA MICROBIOLOGICA.

La sicurezza Alimentare è da sempre una nostra priorità, pertanto ITALPEPE invita tutti i clienti che hanno acquistato il prodotto a riportarlo presso il punto vendita per la sostituzione. Pertanto chi ha già acquistato il prodotto o chi ne avesse a casa, spiega Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", può riportarlo in negozio dove il prezzo d'acquisto sarà naturalmente rimborsato anche in assenza dello scontrino di cassa.
Lecce, 20 aprile 2016

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