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 Fernando Santi fu un importante esponente del movimento sindacale e politico dell'Italia del dopoguerra e si è distinto per l’impegno pacifista, per la sua vocazione unitaria e l’impegno nella tutela dei diritti degli emigranti. Fu un grande riformista.

A 50 anni dalla scomparsa, si svolgerà, sabato 5 ottobre, nella sala del Consiglio Comunale, alle ore 10,30, il convegno “Fernando Santi – l'ostinazione dell'unità”, organizzato da Comune di ParmaProvincia di ParmaRegione Emilia RomagnaCGIL Parma e Libertàeguale.

La mattinata vedrà il saluto e l'introduzione del sindaco di Parma Federico Pizzarotti e del presidente della Provincia di Parma Diego Rossi. 

Seguirà un ricordo di Egidio Tibaldi e gli interventi del curatore della memoria CGIL Parma Andrea Rizzi, del presidente Acli Parma Enrico Fermi, dell'archivista e storico Roberto Spocci e del vicepresidente nazionale di Libertàeguale Luigi Covatta.

Modererà il presidente del Consiglio Comunale Alessandro Tassi Carboni.

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Per la prima volta è stato celebrato ieri, il Transito tra le antiche mura di San Francesco del Prato, con la guida del Vescovo di Parma e con la partecipazione dei Francescani delle comunità di Parma. La celebrazione è stata arricchita dal canto delle voci bianche del Singknaben St. Ursenkathedrale di Solothurn (Svizzera).

Una veglia di circa un'ora, a cui è seguito un breve concerto di musica sacra. 

Foto a cura di Francesca Bocchia

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Pubblicato in Cronaca Parma

Un tour enogastronomico per appassionati e visitatori nel weekend del 5 e 6 ottobre a Parma, in piazzale della Pace e Borgo delle Cucine. Cantine provenienti da tutta Italia e Street Food di qualità, con Dj-Set serale.

Parma -

Appuntamento in Pilotta con l’evento enogastronomico previsto per sabato 5 e domenica 6 ottobre, dove i ristoratori dello Street Food Quality Parma saranno affiancati da produttori e cantine provenienti da tutta Italia, un vero e proprio tour che accompagnerà i visitatori nel percorso di degustazione di vini, formaggi, salumi, durante tutta la manifestazione. Un’occasione per assaporare prodotti e vini di qualità, per conoscere i territori di appartenenza e acquistare direttamente dai produttori.

L’evento, che si svolgerà dalle 17.00 alle 24.00 del 5 ottobre e dalle 10.00 alle 23.00 del 6 ottobre in piazzale della Pace e Borgo delle Cucine, è promosso da Street Food Quality Parma. con il patrocinio del Comune di Parma, organizzato da Edicta Eventi con la collaborazione di Ascom Parma e Confesercenti. 

I visitatori avranno la possibilità di degustare il vino, acquistando all’InfoPoint un ‘kit degustazione’, composto da calice di vetro, sacchetta e tagliandino: il kit darà diritto a un numero limitato di assaggi negli stand delle cantine. 

All’InfoPoint i visitatori troveranno anche l’elenco delle cantine per guidare il loro percorso di degustazione. Un modo per approfondire la conoscenza del vino direttamente presentato dalle cantine che lo producono.

Un vero e proprio viaggio culinario, che si concluderà con un Dj-set, previsto per le serate di sabato e domenica. 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Parma-Poggio di Berceto - 100° Anniversario della prima corsa di Enzo Ferrari - 5-6 Ottobre 2019. Una gara storica che è l'ottava prova del 5° Trofeo Nord Ovest regolarità auto storiche.

Parma -

Un appuntamento imperdibile per gli appassionati. Una pagina di storia che ogni anno rinnova la bellezza delle auto impegnate tra parchi e tornanti. Una velocità che consente di contare i fili d'erba ai lati della strada e di valorizzare atmosfera e cucina del territorio. Nell'anniversario tondo, dei primi 100 anni dalla corsa di Enzo Ferrari, la scuderia Parma Auto Storiche celebra una classica gara dell’automobilismo che nell’albo d’oro conta fior di piloti da Giuseppe Campari, ad Antonio Ascari, Luigi Villoresi, Giovanni Marsaglia. Una pietra miliare nel ramo delle grandi competizioni. Enzo Ferrari, nel 1919, poco più che ventenne, scelse la Parma-Poggio di Berceto come esordio nel mondo delle competizioni, sedendo al volante di una CMN. Arrivò undicesimo assoluto e quarto di Categoria.

Presentando il programma, stamattina in Municipio, il Consigliere Comunale Davide Graziani, Agostino Maggiali presidente dei Parchi del Ducato, Fabrizio Bocchi, consigliere Monte delle Vigne, Giovanni Ronchini, vice Sindaco con delega allo Sport Comune di Sala Baganza, Monica Zatti, Direttrice Marketing Gruppo Zatti, Donato Carlucci, Direttore della Manifestazione e il Presidente Comitato Organizzatore Gianfranco Bertei hanno sottolineato come la manifestazione sia "Una tradizione che si rinnova, un percorso ideale per i concorrenti, la possibilità di enfatizzare il legame tra food valley e motor valley" 

L’edizione 2019 della Parma-Poggio di Berceto, si disputerà in due tappe. Prenderà il via alle 13.30 di sabato 5 ottobre dalla Rocca di Sala Baganza e si snoderà su di un percorso di 110 km, con cinquantadue prove di regolarità, parzialmente concatenate attraversando Boschi di Carrega, Talignano, Gaiano, Fornovo di Taro, Terenzo, Cassio, Berceto Cassio, Terenzo, Fornovo di Taro, Gaiano, Boschi di Carrega per chiudere a Sala Baganza.

Una tradizione che si rinnova, un percorso ideale per i concorrenti, la possibilità di enfatizzare il legame tra food valley e motor valley è la proposta quindi per il prossimo weekend. 

La seconda tappa inizierà domenica 6 dal Teatro Regio di Parma con la prima vettura al via alle ore 9.31. Saranno affrontate quarantotto prove di regolarità, parzialmente concatenate passando da Sala Baganza, Boschi di Carrega, Talignano, Collecchio, San Vitale Baganza, Neviano Rossi Fornovo di Taro, Ozzano, Monte delle Vigne, Gaiano, Boschi di Carrega e concludere a Collecchio.

Nata dall’idea di organizzare una corsa automobilistica, da inserire nei festeggiamenti per il Centenario Verdiano, nel Settembre del 1913 appunto, oggi la Parma Poggio viene portata avanti dalla Scuderia Parma Auto Storiche, con la Coorganizzazione e il Patrocinio: del Comune di Parma, con il Patrocinio: della Provincia di Parma, dei Comuni di Collecchio, Sala Baganza, Fornovo di Taro, Terenzo, Berceto, di ANAS, dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport, dell’ A.S.I. Associazioni Sportive Sociali Italiane, del Lions Club Langhirano Tre Valli, con il Supporto del Gruppo ZATTI, della C.S.D. FARNESE, delle Gioiellerie VALENTI, della METROBOX Self Storage, in collaborazione con i Musei del Cibo della provincia di Parma.

 

PROGRAMMA 2019:

Verifiche sportive:

Sabato 5 Ottobre 2019 dalle ore 8.00 alle ore 12.30, alla Rocca di Sala Baganza - PR.

Verifiche tecniche:

Sabato 5 Ottobre 2019 dalle ore 8.00 alle ore 12.30, alla Rocca di Sala Baganza - PR.

Partenza della Manifestazione: Sabato 5 Ottobre 2019.

Partenza del 1° concorrente: Alle ore 14.01 dalla Rocca di Sala Baganza - PR.

Arrivo del 1° concorrente: Domenica 6 Ottobre 2019 alle ore 13.00 alla Corte di Giarola, Collecchio.

PREMIAZIONI:

Alle ore 16.00 di Domenica 6 Ottobre 2019 al Ristorante Corte di Giarola, Collecchio - PR.

PERCORSO: Sabato 5 Ottobre 2019

Sala Baganza - Boschi di Carrega - Talignano - Gaiano - Fornovo di Taro – Terenzo - Cassio - Berceto Cassio - Terenzo - Fornovo di Taro - Gaiano - Boschi di Carrega - Sala Baganza.

Domenica 6 Ottobre 2019:

Parma - Sala Baganza - Boschi di Carrega - Talignano - Collecchio - San Vitale Baganza - Marzolara Calestano - Fornovo di Taro - Ozzano - Monte delle Vigne - Gaiano - Boschi di Carrega - Collecchio.

Per un totale di 210 km e 100 PC parzialmente concatenate.

OSPITALITA’:

Sabato 5 Ottobre 2019:

- ore 12.30 Buffet alla Rocca di Sala Baganza - PR;

- ore 20.30 Serata di Benvenuto al Ristorante Corte di Giarola a Collecchio - PR.

Domenica 6 Ottobre 2019:

- ore 11.00 Aperitivo a Monte delle Vigne, Ozzano Taro - PR;

- ore 13.30 Pranzo al Ristorante Corte di Giarola a Collecchio - PR.

 

Un percorso di 110 km, con cinquantadue prove di regolarità, parzialmente concatenate, che consentirà ai Partecipanti di ripercorrere il tracciato della leggendaria corsa in salita. Nel corso della sua gloriosa storia, ventuno edizioni di velocità, quindici, dal 1913 al 1955, sul tratto Parma-Poggio di Berceto e sei dal 1962 al 1975, sul tratto Fornovo-Monte Cassio, si sono cimentati piloti di fama internazionale quali Giuseppe Campari, Antonio Ascari, Luigi Villoresi ed Enzo Ferrari che il 5 Ottobre 1919, poco più che ventenne, scelse la Parma-Poggio di Berceto come esordio nel mondo delle competizioni, sedendo al volante di una CMN. Arrivò undicesimo assoluto e quarto di Categoria. Vinse Antonio Ascari su Fiat in 38’ 11” 1/5, alla media di km 83,275.”

Domenica 6 Ottobre, dal Teatro Regio di Parma la partenza della Seconda Tappa con la prima vettura al via alle ore 9.31. Saranno affrontate quarantotto prove di regolarità, parzialmente concatenate.

Sabato 5 Ottobre 52 PC - Domenica 6 Ottobre 48 PC

Buona Parma-Poggio di Berceto 2019: 100 Prove Cronometrate

Oltre ai numerosi premi previsti dalle varie classifiche:

Generale Assoluta:

Saranno premiati i primi venti equipaggi (Conduttore e Navigatore) assoluti;

Scuderie:

Saranno premiate le prime tre Scuderie, con tre equipaggi classificati;

Femminile:

Sarà premiato l’equipaggio femminile (Conduttore e Navigatore) meglio classificato;

 

Segreteria Organizzativa:

Via Trieste, 106/B 43122 Parma - PR Tel. e Fax: 0521.773911 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Mercoledì, 02 Ottobre 2019 14:45

Taglierè a Palazzo. Caffè e bistrò.

Venerdì 4 ottobre apre alla città il nuovo Caffè Bistrò a Palazzo Magnani. L’apertura dopo l’inaugurazione di venerdì 27 alla presenza di autorità, amici e appassionati d’arte. La gestione è firmata dagli imprenditori Simone Ferrari e Dario Donelli.

Reggio Emilia -

Il centro storico di Reggio Emilia si arricchisce di un nuovo spazio dedicato alla buona cucina e all’arte: dopo un completo e accurato restyling, apre al pubblico la nuova caffetteria di Palazzo Magnani, Taglierè a Palazzo. Caffè e bistrò. Un luogo unico che offrirà ai visitatori delle esposizioni reggiane un’esperienza ancora più ricca e variegata, in cui arte, passione e buona cucina si fondono insieme.

A gestirlo saranno Simone Ferrari e Dario Donelli, sapienti gestori del vicino ristorante Taglierè, già segnalato sulla rivista del Gambero Rosso, i quali vedono in questo nuovo progetto una sfida da affrontare con particolare impegno. “Sentiamo la responsabilità di doverci affiancare a un ente come la Fondazione Palazzo Magnani - commenta l’imprenditore Simone Ferrari,- che da anni organizza mostre d’arte di altissimo livello, divenuto ormai punto di riferimento della cultura cittadina anche a in ambito nazionale. Servire i reggiani e insieme i turisti che vi gravitano intorno sarà per noi un’opportunità per proporre e valorizzare i prodotti del territorio in un contesto di ispirazione internazionale”. “La sfida – prosegue il socio Dario Donelli – sarà quella di creare, oltre ad un ristorante, una location per eventi in pieno centro storico destinata ad aziende private, associazioni, professionisti e chiunque scelga di vivere un’esperienza conviviale insolita dove l’arte e la buona cucina saranno gli ingredienti essenziali”.

Con una serata di gala riservata ad autorità, amici e appassionati d’arte, venerdì scorso lo staff del nuovo Bistrot, coordinato dallo chef Mario Comitale, ha fatto il suo “debutto in società”, annunciando quale sarà la vocazione del locale. Aperto 6 giorni su 7 dalle 10 alle 22, offrirà colazioni continentali, spuntini, brunch, pranzi, aperitivi e cene con piatti in cui protagoniste assolute saranno le materie prime, genuine e di grande qualità, in un assemblaggio tipicamente gastronomico.  

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Il locale è stato completamente rinnovato dagli architetti Sonia Valente e Vanessa Passalacqua (Studio Korma, Parma). “Struttura, design e arredi sono ispirati a sobria eleganza e carattere conviviale insieme - affermano gli architetti - una sequenza di spazi in cui si entra in contatto con l’estetica del progetto ovvero luoghi che, nel bel mezzo del cuore frenetico della città, fanno ritrovare la tranquillità e riscoprire il valore del tempo. Una dimora intima, coinvolgente, sottolineata da arredi disegnati e dal calore dei materiali e celebrata dai piatti dello chef Mario Comitale”. 

Moltissime le attività che saranno progettate in sinergia con la vicina Fondazione: verranno proposte merende in occasione dei laboratori per bambini e famiglie, previste convenzioni e sconti per i visitatori, studiati piatti ispirati a opere in mostra, inoltre eventi esclusivi organizzati a seguito di visite guidate o conferenze e presentazioni di libri. Il tutto in uno spazio di grande eleganza in cui è possibile anche leggere e ascoltare musica, gustando un buon piatto o sorseggiando un ottimo vino, per uscire dalla routine cittadina e godersi un momento di totale relax multisensoriale. Davide Zanichelli, presidente della Fondazione Palazzo Magnani crede molto in questo progetto e dichiara “ la collaborazione con Taglierè evidenzia come l'imprenditoria e la cultura possano costruire insieme progetti di sviluppo economico e qualità dell'offerta. Siamo convinti che arte e buona cucina possano rappresentare un'ottima proposta in grado di posizionare la città per i prossimi anni.

 

Lunedì 7 ottobre, alle ore 20.45, al cinema Astra di Parma (ingresso gratuito), la prima nazionale del documentario del regista Alessandro Scillitani, promosso da Fa.Ce. Onlus e Anmic Parma e finanziato da Fondazione Cariparma. Sullo schermo le persone con disabilità, che si raccontano sul luogo di lavoro insieme a colleghi, familiari e amici.

Parma -

Lunedì 7 ottobre, alle ore 20.45, al cinema Astra di Parma avrà luogo (ingresso gratuito) la prima nazionale di “Lavorare Stanca?”documentario sull’esperienza lavorativa delle persone con disabilità sul territorio di Parma e provincia, presentato oggi nella sede di Fa.Ce Onlus che, insieme all’associazione Anmic Parma, promuove il progetto. Il documentario racconta le persone disabili al lavoro, senza pregiudizi, attraverso frammenti di vita dei protagonisti, testimonianze dei loro familiari, colleghi e amici. L’occasione per riflettere sul valore del lavoro come strumento di realizzazione di sé e come opportunità di miglioramento della qualità della vita.

L’opera (a cura di Mario Lanzafame, regia di Alessandro Scillitani, produzione Artemide Film, durata 66’) è promossa dalle associazioni Fa.Ce. Onlus e Anmic Parma, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Azienda Usl di Parma, Comune di Parma, con la collaborazione di Cepdi, Consorzio Solidarietà Sociale Parma, Fondazione Trustee, Cgil, Cisl e Uil. Il lavoro è stato reso possibile grazie al contributo di Fondazione Cariparma.

Fa.Ce. Onlus e Anmic Parma hanno fortemente voluto questo documentario - la cui lavorazione, tra ideazione, progettazione e realizzazione, è durata circa due anni - per valorizzare le buone prassi esistenti in tema di inclusione lavorativa delle persone con disabilità, in un contesto, come il territorio di Parma e provincia, che negli anni ha dimostrato di tenere alta la guardia, di monitorare l’accesso al lavoro delle persone disabili e di formulare progetti pionieristici, che talvolta anticipavano o superavano, in meglio, le leggi. Eppure le criticità esistono ancora, sempre più emergenti in un contesto socioeconomico messo a dura prova da nuove difficoltà e con tante persone con disabilità ancora in cerca di un’occupazione. Queste criticità hanno bisogno di essere raccontate, per sollecitare l’attenzione su un piano culturale.

Dopo la proiezione del documentario, Chiara Cacciani, giornalista della Gazzetta di Parma, introdurrà il dibattito aperto alle domande del pubblico; questo momento sarà interamente tradotto in Lis (lingua dei segni) da un’interprete, in maniera tale da rendere l’evento interamente fruibile da tutti, anche dalle persone sorde (il film ha infatti i sottotitoli).

La proiezione serale del documentario per la cittadinanza sarà anticipata, la mattina, da due proiezioni riservate agli studenti delle scuole superiori e universitari.

Pubblicato in Cultura Parma

Eima 2020: in due giorni prenotato più di un terzo dell’intero spazio


By meccagri at Settembre 26, 2019 - È partita in modo entusiasmante la corsa per Eima International, la grande rassegna della meccanica agricola che si terrà a Bologna dall’11 al 15 novembre 2020. Aperte ufficialmente le iscrizioni sulla piattaforma on-line, alle 11 di mattina di lunedì 23 settembre, l’esposizione italiana organizzata da FederUnacoma ha registrato in poco più di due giorni 620 adesioni formalizzate delle quali 120 estere, con una richiesta di spazi espositivi pari a circa 60 mila metri quadrati.


La rassegna bolognese mantiene intatto il suo appeal, malgrado lo “sgambetto” francese.
Un segnale potente dell’interesse che questa rassegna suscita presso le industrie del settore, preoccupate di garantirsi uno spazio all’interno di un evento che registra in questi anni un numero di richieste superiore alla capienza dell’intero quartiere fieristico.


Nell’ultima edizione (novembre 2018) le industrie partecipanti sono state 1.950, per una superficie espositiva netta di 150 mila metri quadri (350 mila lordi), una quota che potrebbe essere raggiunta rapidamente, se in soli due giorni risulta prenotato già più di un terzo dell’intero spazio.


«La cortina fumogena alzata dal Sima, la rassegna parigina che ha cercato di entrare in concorrenza con l’Eima con un cambio di date e un progetto di rilancio molto vago e visionario – commentano i vertici di FederUnacoma – non ha confuso le industrie di settore, che realizzano innovazioni tecnologiche concrete e operano su mercati reali».


«FederUnacoma ed Eima sono oggi più che mai forti – aggiungono i responsabili della rassegna – e motivate ad offrire ai propri espositori un’esposizione altamente professionale, e importanti opportunità di business». «Partiamo da dati tecnici reali e certificati, in primo luogo i 318 mila visitatori dell’ultima edizione – concludono – per realizzare una prossima edizione davvero straordinaria».
 
Fonte: FederUnacoma

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

“Siamo Cotti di Parma”- Parmacotto celebra le eccellenze del suo territorio e annuncia la collaborazione con il Teatro Regio e il sostegno alla rassegna Verdi Off.

Parmacotto lancia la campagna rivolta alla sua città e alle eccellenze del territorio. Consapevole del legame con la sua terra d’origine, l’azienda ha fatto proprio questo messaggio, scegliendo di essere a fianco della sua città.

Musica, Cultura, Buon Cibo, Educazione alimentare e Sport sono le passioni che muovono l’impegno dell’azienda verso importanti iniziative a fianco delle più prestigiose realtà locali.

Primo ambito d’azione è quello artistico-musicale in cui Parmacotto riconosce uno dei valori d’eccellenza di Parma: è per questo che ha scelto di sostenere Teatro Regio, con il quale condivide la vocazione internazionale e i valori di tradizione, innovazione ed eccellenza, in qualità di sponsor per la rassegna Verdi Off 2019 e main sponsor per tutta la stagione 2019/2020 (lirica, concertistica, Parmadanza, RegioYoung).

Verdi Off, la ricca rassegna di eventi, concerti e spettacoli, quest’anno alla sua IV edizione, è la prima delle iniziative in cui Parmacotto presenterà la campagna “Siamo cotti di Parma”.
L’evento inaugurale del 21 settembre ha visto sfilare “Siamo Cotti di Parma” per la città insieme agli attori, musicisti, cantanti, ballerini, circensi e performer che prenderanno parte alla Verdi Street Parade, la festosa sfilata che partendo dal Teatro Regio di Parma ha raggunto il cuore dell’Oltretorrente cittadino, per concludersi con una festa in Piazza Duomo.
Verdi Off sarà anche l’occasione per degustare i prodotti Parmacotto sulle note delle arie verdiane. Questi gli appuntamenti: BIANCHI, ROSSI, VERDI, il pic-nic organizzato a parco Ducale domenica 29 settembre dalle ore 13.00, “Un Recital in Salotto” ospitato all’Istituto delle Orsoline venerdì 11 ottobre alle ore 18.30 e a conclusione dello speciale concerto dei giovani protagonisti della serie televisiva “La compagnia del Cigno” di Rai Uno in programma sabato 5 ottobre alle ore 18.30 all’Auditorium Paganini.
Un sostegno che si rivolge anche ai cittadini ai quali Parmacotto omaggerà il biglietto d’ingresso per gli spettacoli d’arte circense in programma all’interno dello chapiteau del Verdi Circus, novità della manifestazione, e per altri appuntamenti della rassegna.

Sarà possibile seguire l’evoluzione della campagna “Siamo cotti di Parma” con cui Parmacotto celebra l’appartenenza al proprio territorio e racconta il suo impegno concreto sul sito www.siamocottidiparma.com, sui canali social dell’azienda, sui media più importanti, oltre che per le vie della città.

«Siamo molto orgogliosi di sostenere alcune tra le più importanti iniziative di Parma affiancandoci a partner di rilievo con i quali condividiamo non solo le origini ma anche l’obiettivo di valorizzare le loro eccellenze. Il legame con il territorio è infatti per noi un asset fondamentale». - Dichiara Andrea Schivazappa, Amministratore Delegato Parmacotto.

 

 

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Parmacotto S.p.a.
Con un fatturato di 72 milioni nel 2018, Parmacotto opera sul mercato italiano producendo e commercializzando salumi di alta qualità nel canale GDO e dettaglio tradizionale. Ha due stabilimenti produttivi a Marano (PR) e San Vitale Baganza (PR) e conta circa 150 dipendenti. Oltre al Prosciutto Cotto che rappresenta il core business dell’attività dell’azienda, Parmacotto è in grado di offrire una ricca gamma di prodotti: dai salumi tradizionali, agli affettati pronti al consumo.
www.parmacotto.com

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

“Il gutturnio mi ha fatto innamorare di queste magiche colline”. Parola di Luca Sardella, ospite speciale dell’ultima tappa del Val Tidone Wine Fest, andata in scena a Pianello Val Tidone. Il noto giornalista ha seguito da vicino la manifestazione, accompagnato dalle telecamere di Rete 4. “Io torno sempre volentieri in queste zone, anche perché incontro ogni volta sindaci e amministratori attenti al proprio territorio: è un piacere collaborare con loro”.

La puntata dedicata a Pianello andrà in onda sabato 19 ottobre alle ore 13.00, all’interno di un format completamente rinnovato: non si chiamerà più Pollice verde bensì Sempre verde. “Speriamo che il pianeta Terra resti davvero sempre verde, perché gli alberi stanno scomparendo e la natura sta affrontando sfide molto difficili, basti pensare all’Amazzonia. Posti come la Val Tidone invece resistono: sono belli, sani, popolati da gente per bene e caratterizzati da tradizioni profonde”.

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Pianello Frizzante, che si integra con la Sagra di San Maurizio, si conferma dunque un’iniziativa di successo, vetrina per l’intera vallata e non solo. La manifestazione si è aperta come di consueto con il corteo storico, con gli sbandieratori di Cerreto Guidi (Firenze) a rinnovare il gemellaggio nato quarant’anni fa tra Pianello e il comune toscano. In testa le autorità civili e militari che hanno dato il via ufficiale alla giornata.

“Si chiude oggi un mese dedicato al vino, all’agroalimentare e a tutto il territorio. Territorio che davvero offre prodotti caratterizzati da una qualità elevata”, esordisce Gianpaolo Fornasari, sindaco di Pianello. “Parliamo di una festa in progressivo miglioramento, anno dopo anno, e di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro dimostrano instancabile impegno e passione nell’organizzare questo evento”.

“Un grazie di cuore ai produttori che hanno accettato di aderire a questa giornata e che contribuiscono a promuovere le eccellenze della nostra terra”, commenta l’assessore al Turismo, Simone Castellini. “Il Wine Fest compie dieci anni, mentre l’associazione Pianello Frizzante, con il presidente Dionisio Genesi e il vicepresidente Gianni Gualdana, si impegna addirittura da undici anni per promuovere la nostra valle. Oggi abbiamo deciso di compiere un ulteriore passo in avanti, grazie a Rete 4 e al grande Luca Sardella abbiamo iniziato a rilanciare le nostre eccellenze anche a livello nazionale. Siamo sulla strada giusta”.

“Nel piacentino, il Valtidone Wine Fest è l’unica manifestazione che vede quattro comuni lavorare insieme e questo rappresenta un vero motivo d’orgoglio”, spiega Franco Albertini, sindaco del comune di Alta Val Tidone e rappresentante della Provincia di Piacenza. “Non a caso la Provincia sostiene l’evento concedendo il patrocinio, proprio per rimarcare l’importanza di questo appuntamento: uno strumento efficace di sviluppo turistico e quindi economico per la nostra vallata. Anche con iniziative di questo genere si combatte lo spopolamento della collina e della montagna”.

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“Per esperienza personale ho imparato che ogni comunità ha un proprio codice genetico, ma quando si riesce a mettere a frutto i tratti comuni per il raggiungimento di uno stesso obiettivo allora la comunità non può che crescere”, così commenta Alessio Tanganelli, assessore del Comune di Cerreto Guidi. “L’enogastronomia fa parte del nostro patrimonio genetico: su questo la nostra amicizia deve puntare e scommettere anche in futuro”.

Fornasari ha poi approfittato dell’occasione per dare il benvenuto ad Antonio Barbera, nuovo comandante della compagnia dei carabinieri di Bobbio. Dopo il taglio del nastro, i tanti presenti hanno affollato lo stand di Pianello Frizzante, accompagnando i vini della Val Tidone con i prodotti tipici del territorio: l’autentico batarò, ma anche tortelli, risotto, salumi, formaggi e tanto altro. Fino a sera le oltre 20 cantine e aziende vitivinicole del territorio hanno offerto il meglio della propria produzione, con un focus particolare sui vini frizzanti e sul gutturnio che sta conquistando l’apprezzamento di sempre nuovi mercati anche internazionali. Nel pomeriggio, a sancire simbolicamente la chiusura dell’edizione 2019 del festival anche il taglio della torta dei 10 anni ha festeggiato una nuova edizione di successo, tra ottimi vini, ma anche cultura, tradizione, gastronomia e promozione del territorio.

L’edizione 2019 del Valtidone Wine Fest, promossa dai 4 comuni di Borgonovo, Ziano, Alta Val Tidone e Pianello con il patrocinio della Provincia di Piacenza, ha avuto il sostegno di Cantina Valtidone, Cantina Vicobarone e Banca Centropadana, oltre a una serie di sponsor che hanno sostenuto le varie tappe della rassegna.

Pubblicato in Cultura Piacenza

Nuovo tour in partenza per la band parmigiana con prima tappa all’Osteria Salamini venerdì 27 settembre.

Incontriamo Matteo Brozzi, voce e portavoce dei Figli dei Fuori, una band musicale parmigiana che si è fatta conoscere e apprezzare anche fuori dai “confini”, espatriando in province limitrofe e non solo, dove hanno avuto modo in questi anni di farsi apprezzare per il tipo di musica proposta e per la verve e la simpatia, oltre che l’indiscussa bravura dei suoi componenti.

Accompagnano infatti Matteo Brozzi, Daniele Morelli alle chitarre elettriche, Andrea Clerici al basso elettrico, Davide Prinz Marchetti alle chitarre acustiche e Gianluigi Bianche alle batterie… dipende quale porta.

  • Matteo quando nascono i Figli dei Fuori e da dove deriva questo nome?

“Nasciamo nel 2013 come idea: come realtà fisica, dopo un annetto di prove e riflessioni. Componemmo per hobby una canzone sul clima politico e il modus operandi della seconda repubblica dal titolo "LA DANZA DEL MENTRE", da qui le riflessioni sulle colpe delle nostre vicine generazioni precedenti ed essendo noi figli di genitori che fecero il famoso '68, abbiamo accomunato il periodo "figli dei fiori" pensando anche a cosa hanno realmente lasciato a noi. Dopo le scuse iniziali a mamma e papà abbiamo coniato "FIGLI DEI FUORI". In loro onore e un po’ anche "onere".

  • Come scegliete i brani da interpretare?

“In realtà re-interpretiamo. Non c'è un filone musicale da seguire, ma brani che ci stuzzicano il cambiamento ritmico e di genere: i pezzi rock che diventano reggae, i pezzi pop che diventano dance e via dicendo, che siano oggettivamente belli agli occhi nostri e del mondo, e che abbiano la possibilità di essere "mashuppati". Siamo molto liberi in questo senso.”

  • Qual è - se esiste - il vostro genere musicale preferito? 

“Come ti dicevo spaziamo molto come genere, passando dai brani dei Beatles, a Celentano, dai Depeche Mode, a Battiato, piuttosto che i Rage Against the Machine. Mi sento di dire che il nostro genere preferito sia "il genere musicale": ovviamente con chitarra acustica, chitarra elettrica, basso, batteria e voce.”

  • Chi di voi si occupa degli arrangiamenti?

“Assolutamente tutti insieme. Ogni idea diversa e bizzarra esce e si valuta provando l'esecuzione: ci vuole pazienza e apertura mentale, ma alla fine è sempre un buon compromesso di suoni e ritmi diversi.  Il "trucco" è fare ciò che ci piace e che ci diverte - a volte che ci galvanizza! - non abbiamo mai pensato di far piacere ad un certo tipo di pubblico oppure di montare uno spettacolo ad arte per avere più possibilità di "lavorare" o di andare in tutti i locali o club possibili. Se mentre proviamo sorridiamo soddisfatti e abbiamo voglia di rifarla, allora quella è la strada ed il percorso da seguire.”

  • Oltre alle cover, cantate anche pezzi vostri?

“Oltre alla Danza Del Mentre, abbiamo sfornato un Guerdot in ca' (Guarda a casa tua) che facciamo solo live. Con un testo in dialetto parmigiano che sostanzialmente parla in maniera ironica e dissacrante dell'ipocrisia della gente: quelli che criticano un atto e poi però applicano lo stesso concetto che criticano, e in casi molto più seri, come esempio di una strofa della canzone, per farti capire e per fartela censurare:

"Sat ved un nigor sul tram, tet fe un po’pu’ in a

Sat ved na nigra par streda vint euro e po’ a ca’"

La traduzione cortese sarebbe "se vedi un uomo africano dalla carnagione scura sul tram, ti scansi, se vedi una gentil donzella "di colore" lungo la via (dell'amore), le dai venti euro e la porti a casa".

  • In passato avete suonato con altri gruppi come gli Antonio Benassi, pensate ad altre collaborazioni future?

“In passato e in presente interagiamo col nostro amico Antonio e, magari chissà, un giorno ci saranno decisioni importanti. Per ora collaboriamo con chiunque abbia voglia e capacità: amiamo chi suona e più gruppi suonano, più siamo felici. Non abbiamo mai giudicato le scelte altrui e non abbiamo mai invidiato nessuno. Facciamo tutti arte: più c'è arte e più c'è cultura, più c'è cultura e più c'è bellezza … e la bellezza salverà il mondo. Bene, torno alla domanda: cosa vuol dire collaborare?!”

  • Un sogno nel cassetto dei Figli dei Fuori…

“Restare liberi, creare stupore, spaccare dei cuori e far sorridere, riflettendo sulle nostre "stupide" provocazioni. Cassetti aperti!”.

  •    Vi vedremo prossimamente sul palco? 

“Il 27 settembre saremo all’Osteria Salamini a Parma ed è la prima tappa del nuovo tour dal nome "IL MATTEO PIU' STUPIDO CE LO ABBIAMO NOI TOUR 2019/20". Comunichiamo una data alla volta per scelta, ne abbiamo tante altre, grazie alla gente che viene ad ascoltarci, quindi vi aspettiamo numerosi questo venerdì, se volete sapere quale sarà la seconda tappa del tour!”.

Come avrete capito I Figli dei Fuori sono artisti ironici, eclettici, irriverenti e un pò pazzerelli, con alle spalle esibizioni su palchi internazionali davanti a migliaia di persone. Amano poco parlare di sé, al contrario amano emozionare, far ridere e far riflettere, con qualche brano proprio e le loro rivisitazioni speciali di brani del passato lontano, recente e futuro prossimo.

Per chi vuole seguire questi “simpaticoni” artisti sopra le righe può visitare la loro pagina FB https://www.facebook.com/ifiglideifuori/… altro non hanno, quindi dovete accontentarvi di vederli dal vivo venerdì 27 settembre sul palco dell’Osteria Salamini in via G. Meazza, 33/A a Parma. Ingresso libero, ma per sedervi ad un tavolo – con possibilità di cenare dalle ore 20.00 - è consigliata la prenotazione al numero 345 7386832.

Francesca Caggiati

Pubblicato in Cultura Parma
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