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Costituito un gruppo di imprenditori dell'area alluvionata, col fine di confrontarsi rapidamente e in modo continuativo riguardo le esigenze delle imprese colpite: "Vogliamo andare avanti, non siamo più disposti al silenzio ed esigiamo risposte in tempi rapidi" -

Modena, 7 febbraio 2014 -

"Fare in fretta, perché la situazione è gravissima!". E' quanto è emerso forte e chiaro, ieri sera a Bomporto, in occasione dell'incontro voluto da Rete Imprese Italia Modena – che raccoglie le Associazioni Ascom-Confcommercio Fam, CNA, Confesercenti e Lapam-Confartigianato - con gli imprenditori dei comuni alluvionati. Un grido rivolto alle istituzioni, soprattutto al governo. "In fretta, senza ripetere gli errori compiuti col sisma - hanno ribadito più volte – e che si intervenga affinché non accada mai più".

Esaurita la sala, e ben oltre il centinaio i presenti, imprenditori di tutte le categoria, dal commercio, al manifatturiero, dai servizi agli esercizi pubblici all'artigianato, non esitato in avvio di serata a manifestare il disappunto di chi a causa della situazione creatasi e malgrado la pronta reazione, si trova ancora oggi in forte difficoltà. "Crisi, sisma e ora l'alluvione: "Le imprese sono stremate"; "Non ci arrendiamo, riapriremo ed alcuni anche dopo mesi ma a che prezzo?"; e ancora: "Si fatica a percepire quello che stiamo vivendo che è di gravità estrema"; "Occorrono risposte certe per i danni che abbiamo subito"... e non sono e alcune delle riflessioni emerse nel corso ella serata.

Riflessioni che Rete Imprese ha fatto proprie, garantendo il massimo impegno "Ci siamo attivati immediatamente – ha esordito Massimo Silingardi il presidente di Confesercenti Modena, portavoce attuale di Rete Imprese Italia per il territorio – fornendo alle imprese sostegno ed informazioni utili ad affrontare il disastro. Ma soprattutto è nostra intenzione sostenere i bisogni e le esigenze degli imprenditori colpiti e di fronte alle istituzioni, Provincia, Regione e il Governo. C'è necessità urgente di risposte perché queste aziende si trovano a far ei conti con gli effetti combinati di crisi, sisma e adesso anche dell'alluvione devastante. Loro e noi non siamo più disposti ad ammettere omissioni e negligenze nella gestione dell'emergenza; e nemmeno di sottovalutazione della portata di questa ennesima catastrofe come del bisogno di risorse e attenzione che meritano imprese e territorio".

"E' imprescindibile, urgente e necessaria, per la zona colpita l'istituzione di una fiscalità di vantaggio – ha poi proseguito Giorgio Vecchi vice-presidente territoriale di Ascom-Confcommercio Fam Modena - Un regime cioè che per un congruo periodo di tempo consenta una riduzione della pressione fiscale sulle imprese e con una progressione dell'incidenza delle imposte che consenta una ripartenza veloce. Misura indispensabile per l'area dell'alluvione, su cui ci confronteremo sia con la Regione che con i Parlamentari modenesi per concordare le misure più confacenti alle necessità delle imprese, a partire dalla sospensione del pagamento di imposte e contributi ben oltre il 31 luglio 2014, prevedendo al termine del periodo di sospensione, una rateizzazione di almeno 3 anni di quanto dovuto. E non mancheremmo di rivolgerci anche agli istituti bancari per ottenere condizione di credito agevolato. Mentre abbiamo già chiesto un incontro urgente con l'ABI e per la sospensione dei mutui in scadenza e senza che questo incida sul merito creditizio delle imprese ".

"Quindi sarà importante – ha sottolineato Erio Luigi Munari, presidente di Lapam-Confartigianato di Modena e Reggio Emilia - Comprendere le ragioni di quanto è successo e individuare eventuali responsabilità. Positiva quindi la costituzione di un comitato scientifico volto ad accertare le cause del cedimento dell'argine del Secchia; come pure l'inchiesta avviata dal Procuratore Zincani che se porterà all'apertura di un procedimento giudiziario verso i soggetti preposti al controllo ed alla manutenzione degli argini ci vedrà costituire Parte civile. Al fine di ottenere un giusto risarcimento dei danni materiali e morali cagionati alle imprese ed agli imprenditori. Il nodo idraulico modenese va messo in sicurezza al più presto in modo che simili catastrofi non si ripetano".

"Da parte nostra – ha poi concluso Umberto Venturi presidente di CNA Modena - ci sarà tutto l'impegno disponibile per non lasciare nulla di intentato e per ottenere risposte celeri. Continueremo a confrontarci in modo costante con Provincia e Regione come stiamo facendo e se sarà il caso intensificheremo gli incontri. Lo stesso varrà anche con quelli relativi ai parlamentari modenesi di tutti gli schieramenti dato che sulla questione vogliamo la massima attenzione. Mentre non mancheremo di sensibilizzare le nostre Associazioni nazionali sulla grave questione modenese già a partire dalla mobilitazione del 18 febbraio prossimo a Roma. infine cosa più importante intensificheremo il rapporto con le imprese colpite dall'alluvione in modo costante al fine di interpretare correttamente le loro necessità".

Proposito questo che ha già trovato forma nella serata di ieri. Al termine è stato infatti costituito ad opera di Rete Imprese Modena un gruppo di quattro imprenditori locali con l'obiettivo di: essere un punto di riferimento per tutti gli altri dell'area, e quello di avere un confronto veloce, costante e continuativo riguardo le esigenze e le necessità di tutte le imprese colpite.

(Fonte: RETE Imprese Italia)

 

Giovedì, 06 Febbraio 2014 18:03

L’Europa che vorremmo e che ancora non c’è

L' intervento del Presidente CNA Nunzio Dallari sull'Unione Europea: sulla nuova procedura di infrazione avviata dalla Commissione Europea, per la violazione della direttiva comunitaria sui tempi di pagamento della PA italiana, e sul "progetto Europa" -

Reggio Emilia, 6 febbraio 2014 -

Di Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA -

Una nuova scure incombe sull'Italia. Il vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani ha avviato la procedura di infrazione per la violazione della direttiva comunitaria che regola i tempi di pagamento della pubblica amministrazione. I 30 giorni imposti per legge sono ben lontani dalla triste realtà nel nostro paese: la media delle amministrazioni italiane per pagare le aziende fornitrici di beni e servizi è di ben 170 giorni contro una media europea di 61.

Verrebbe da dire che è giusto punire un comportamento così penalizzante per le imprese che hanno problemi di liquidità e di accesso al credito, se non fosse che, se confermata, la sanzione finirà per colpire due volte le stesse vittime, ovvero i contribuenti (tra cui le aziende creditrici) che dovrebbero sborsare all'incirca 4 miliardi di euro solo di mora.

L'ingresso nell'Unione Europea e l'apertura dei confini doveva servire per facilitare lo scambio di persone, beni e servizi, e creare una potenza in grado di avere un peso nell'economia mondiale, ma alla luce della pesante crisi che sta attraversando il nostro Paese e delle nette differenze nell'economia e nel mercato del lavoro che ci sono da uno Stato membro all'altro, mi chiedo: non è che abbiamo creato un mostro?

Pensando al sogno Europa, ancora oggi constatiamo che non c'è reciprocità tra l'Unione Europea e gli stati Membri: siamo reclusi alla mera esecuzione di norme europee con tempi e modalità diverse da paese e paese, con la creazione conseguente di una sorta di "concorrenza sleale legalizzata".

Perché all'interno della stessa comunità ci sono costi completamente diversi sul lavoro che generano concorrenza interna? È come generare una concorrenza sleale ma legalizzata dal sistema, che sta diventando una trappola per la nostra economia. Siamo partiti con il progetto Europa senza pensare a regole che evitassero di generare scompensi nella stessa comunità, riusciremo a rimediare o il sistema imploderà? Non meravigliamoci se le nostre aziende si trasferiscono in altri Stati con una pressione fiscale più bassa, politiche del lavoro efficienti e una burocrazia semplificata.

Le aziende hanno l'obbligo morale di creare occupazione e favorire lo sviluppo del territorio, ma se tanti imprenditori reggiani e italiani si trasferiscono chiediamoci il perché, chiediamoci anche perché gli investitori stranieri sono attratti dall'Italia se non per poche e specializzate produzioni. La politica sta correndo dei rischi enormi rinviando misure incisive e tempestive per favorire il rilancio dei consumi e degli investimenti. Basta con le ideologie personali e di bottega: abbiamo tutti, cittadini e politici, il dovere di dare il nostro contributo con responsabilità per fare ripartire la nostra economia.

Cerchiamo di sfruttare il vantaggio di essere parte di una grande comunità con un enorme potenziale. Come ha detto ieri il presidente Napolitano "si può essere europeisti critici, senza mettere in discussione i capisaldi dell'impianto della UE". Il fatto che il progetto Europa sia stato creato partendo dalla "coda" anziché dalla testa, non è un buona ragione per buttarlo. Occorre valorizzarne le potenzialità cercando di abbatterne velocemente i limiti.

Dobbiamo imparare a fare rete superando i campanilismi. Prendiamo ad esempio la nostra realtà: la promozione dell'aeroporto di Parma a scalo di interesse nazionale è un successo per l'area vasta Emilia. E' una notizia su cui lavorare per collegare due infrastrutture importanti come la stazione Mediopadana di Reggio e l'aeroporto di Parma per allargare il bacino di utenti e favorire l'incoming anche in vista dell'Expo 2015.

Se uniamo le parti nel modo giusto, invece di un mostro potrebbe nascere una grande opportunità. Ma facciamo presto. Le imprese ne hanno bisogno.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

Forse in pochi conoscono l'arte del "decision making", ovvero l'insieme di tecniche che aiutano a prendere le "migliori decisioni possibili"; ancora più oscuro può risultare il processo attraverso il quale il "decision making" viene applicato alla scelte di strategia e organizzazione aziendale.

Di Andrea Montanari - Reggio Emilia, 06 febbraio 2014

Come possiamo migliorare il processo decisionale personale e aziendale? Il nostro cervello è in grado di prendere decisioni ottimali? Le nuove tecnologie possono supportarci in tutto questo? Se teniamo conto che ogni giorno prendiamo migliaia di decisioni che costruiscono il nostro futuro e il successo delle imprese, la questione non è futile come può sembrare a una prima disattenta occhiata. Se poi consideriamo che pure il Corriere della Sera, in un recente articolo, auspicava lo studio del "decision making" per la classe politica italiana, ben comprendiamo quale ruolo avranno tali nuove scienze in un futuro prossimo. Futuro prossimo che è già presente tanto che la prestigiosa Harvard Business Review ha dedicato l'intero numero di Novembre 2013 al tema.

È un ingegnere informatico genovese, ma da anni residente a Reggio Emilia, Piergiorgio Grossi, ad animare il "Better Decisions Forum" (letteralmente "Il Forum delle decisioni migliori"). Dopo un'esperienza in Ferrari, dopo aver co-fondato l'ormai celebre reggianissima ReStart, ha deciso portare il tema delle decisioni ad un Better Decision Forum che si terrà a Bologna, l'11 febbraio alle 18:30, al Sympo' ex Chiesa cinquecentesca nel cuore della città felsinea.
Il tema dell'incontro: il processo decisionale dietro una decisione di business affrontato in modo innovativo e multidisciplinare come multidisciplinare è il nostro cervello. "Tre circle, tre aree fondamentali – ci spiega Grossi – attorno alle quali si snoderà la discussione, le tre aree maggiormente importanti per le strategie di decision making: la prima, "Life", ovvero l'uomo, la sua storia, le sue decisioni; la seconda "Human", l'importanza della cognizione, delle emozioni e delle intuizioni nel processo decisionale; l'ultima "Tech" ovvero l'effetto della tecnologia sulle decisioni umane".
Il Better Decision Forum, al quale parteciperà una folta schiera di innovatori reggiani, sarà l'occasione, secondo Grossi, per conoscere "una lettura dei processi decisionali attraverso l'analisi di scelte decisive compiute da protagonisti di eventi reali e arricchirsi della consulenza di esperti in scienze cognitive, information technology, big data, management, economia e psicologia".
Piergiorgio Grossi

Oltre al decision making, infatti, sono proprio queste le altre aree di cui si occupa Grossi; i Big Data, ovvero raccolte di dati così grandi e complesse da richiedere strumenti differenti da quelli tradizionali, in tutte le fasi del processo: acquisizione, analisi, condivisione, visualizzazione.
"Di Big Data parleremo certo ai vari Better Decision Forum che abbiamo in cantiere, tra i quali uno sarà sicuramente qui in città – ci spiega Grossi – data l'importanza sempre maggiore che tale settore sta rivestendo nelle scelte e nelle strategie aziendali. Con Iconsulting, la società di consulenza per la quale sono Direttore dell'Innovazione, abbiamo già avuto come clienti aziende del calibro di Max Mara, Gucci, Barilla, Ducati, Sky Italia, Vodafone. Ma anche la pubblica amministrazione si sta interessando sempre di più al nostro modo, del tutto innovativo, di trattare grandi raccolte di dati". Grossi si riferisce ai progetti portati avanti per esempio con il Ministero dell'Interno di Analisi della Criminalità (che stanno sviluppando anche nel Regno Unito) o per la Regione Emilia Romagna per supportare il miglioramento del servizio sanitario o per i servizi volti ad una migliore viabilità.


"Anche il Comune di Reggio Emilia si è dimostrato attento su questo punto – continua Grossi – che ha chiesto il nostro supporto per avere a disposizione strumenti per l'individuazione e il controllo di diversi fenomeni come l'abusivismo edilizio. Per permettere il raggiungimento di tali obiettivi abbiamo realizzato per il Comune di Reggio Emilia un ambiente integrato di analisi. In particolare sono stati curati i seguenti aspetti: Analisi dei Servizi Sociali, Lavori Pubblici, Controllo di Gestione, integrazione delle basi dati di Anagrafe (storicizzata), Toponomastica e Catasto al fine ai fini del controllo evasione ed elusione, correzione degli errori e miglioramento della qualità dei dati attraverso l'introduzione di un processo di gestione e monitoraggio della qualità delle informazioni a supporto del processo decisionale. Come accennavo prima, siamo proprio in quell'ambito in cui la tecnologia interagisce, crea soluzioni e permette di compiere migliori scelte a chiunque, sia esso il singolo cittadino, la PA o la grande azienda internazionale".
Pubblicato in Economia Emilia

L'assessore regionale Muzzarelli: "Sosteniamo la voglia di imprenditorialità dei giovani, per consentire che le loro idee diventino qualcosa di concreto e produttivo premiando quelle realtà ad alto contenuto di conoscenza capaci di generare sviluppo e nuova occupazione stabile e di qualità" -

Bologna, 5 febbraio 2014 –

Prosegue l'attività della Regione per sostenere in Emilia-Romagna iniziative di ricerca e sviluppo rivolte alle imprese, alle strutture di ricerca e innovazione della rete Alta Tecnologia. Anche per il 2014, in continuità con l'anno appena passato, viale Aldo Moro punta risorse e opportunità su Spin-off tecnologici, incubatori d'imprese e start-up ma anche proposte (tra cui l'avvio del laboratorio sui materiali innovativi per il biomedicale che si insedierà a Mirandola) ed agevolazioni per la realizzazione delle attività di ricerca nell'area del sisma.
«Più ricerca, più occupazione. È questo – ha sottolineato l'assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - uno dei principali obiettivi della Regione per il 2014. Stiamo consolidando una "messa in campo" di una ampia gamma di opportunità, offerte ed anche risorse per l'economia emiliano romagnola per rispondere alla voglia di intraprendere e di futuro che hanno le imprese». Inoltre Muzzarelli ha aggiunto che «puntiamo a sostenere la voglia di imprenditorialità dei giovani, per consentire che le loro idee diventino qualcosa di concreto e produttivo premiando in modo particolare quelle realtà ad alto contenuto di conoscenza capaci di generare sviluppo e nuova occupazione stabile e di qualità. È proprio con l''innovazione e la ricerca che si generano sviluppo e nuove imprese».


Spin-off tecnologici
Il bando degli spin-off tecnologici è stato prorogato al 31 marzo 2014: ad oggi sono state approvate 10 domande, per un investimento complessivo di 1 milione e 638 mila euro ed un contributo regionale di 975 mila euro.


Incubatori d'imprese
Conclusa la manifestazione di interesse per la realizzazione di incubatori e infrastrutture/iniziative per la creazione di imprese promosse da enti locali in collaborazione con Centri per l'innovazione: si tratta di 13 proposte che coinvolgono l'intero territorio dell'Emilia-Romagna e prevedono investimenti per 10 milioni e 400 mila euro e un contributo regionale di 5,2 milioni: l'avvio dei progetti è previsto a partire dalla metà del 2014.


Horizon 2020
È stata approvata la manifestazione di interesse aperta ad imprese e strutture di ricerca per sostenere la partecipazione ai bandi di Horizon 2020, il programma della ricerca e innovazione dell'Ue avviato l'11 dicembre scorso con l'emanazione dei primi bandi. Per sostenere i ricercatori dei laboratori della Rete Alta Tecnologia che si impegneranno nella progettazione su Horizon 2020, la Regione ha aperto il 3 febbraio 2014 un bando che prevede un contributo fino a 30 mila euro per ogni progetto presentato in qualità di partner, elevabile fino a 60 mila euro nel caso in cui il laboratorio sia leader del progetto. Ai progetti dovrà necessariamente partecipare almeno una impresa della regione.


Imprese in area sisma
Tre sono le proposte approvate per la realizzazione delle attività di ricerca destinate alle aree del sisma. Una riguarda il programma di ricerca per l'avvio del laboratorio sui materiali innovativi per il biomedicale che si insedierà a Mirandola nella infrastruttura provvisoria in fase di completamento all'interno del polo scolastico dove sono ospitati gli Istituti Galilei e Luosi. L'iniziativa promossa e coordinata dalla Fondazione Democenter-Sipe prevede, oltre all'installazione di attrezzature tecnico scientifiche, l'impiego di 20 ricercatori a tempo pieno che opereranno sotto il coordinamento scientifico dell'Università di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con altri laboratori della rete e con due unità ospedaliere (Modena e S. Orsola Bologna). Il contributo riconosciuto è pari a 3,8 milioni di euro a fronte di 4 milioni e 250 mila euro di spesa prevista.
Le altre due proposte integrano programmi di ricerca della piattaforma edilizia e costruzioni e riguardano attività di ricerca sperimentale relativa alle tecnologie anti-sismiche applicabili nei processi di ricostruzione sia in ambito industriale che civile e delle infrastrutture; è previsto il coinvolgimento di 12 ricercatori e la sperimentazione dei risultati entro giugno 2015. Il contributo previsto per ciascuna delle due iniziative, promosse rispettivamente dal Centro Interdipartimentale dell'Università di Bologna e dal Consorzio Ricos con sede a Bologna è pari a 405 mila euro a fronte di una spesa prevista pari a 450 mila euro.
Parallelamente è stato aperto, con l'Ordinanza n. 109/2013, il bando relativo alla concessione di agevolazioni per la realizzazione delle attività di ricerca nell'area del sisma: la prima finestra relativa all'acquisizione di servizi di ricerca si è conclusa il 13 novembre e ha visto 78 domande da parte delle imprese per un investimento stimato di 6 milioni e 163 mila euro e un contributo richiesto di oltre 4 milioni. L'approvazione della graduatoria degli ammessi e la concessione dei contributi (un tetto massimo di 100 mila euro per domanda) sono previsti entro la metà del mese di febbraio.
Un secondo bando, per progetti di ricerca collaborativa rivolta alle piccole e medie imprese, si è chiuso nel dicembre scorso ed ha visto la partecipazione di 152 imprese per un investimento in attività di ricerca e sviluppo pari a 71,9 milioni di euro e un contributo richiesto di 31,6 milioni di euro con un tetto massimo di contributo per ogni domanda di 500 mila euro. La valutazione si concluderà a marzo e le attività di ricerca dovranno concludersi nei 24 mesi successivi.
È tuttora aperto il bando per le domande relative a progetti di ricerca associati a programma di crescita e sviluppo delle imprese. Le domande potranno essere presentate fino al 6 febbraio 2014 con un tetto massimo di contributo di un 1 milione di euro elevabile fino a 4 milioni in caso progetti che prevedano un forte impatto occupazionale.

(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

Dall'Emilia Romagna migliaia di imprenditori associati a CNA, CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO e CONFESERCENTI alla manifestazione indetta a livello nazionale da Rete Imprese Italia -


Bologna, 5 febbraio 2014 -

Le imprese emiliano romagnole si mobilitano. Stanche di vedersi "rubare" il futuro, di lavorare in condizioni di continua incertezza, strozzate da una fiscalità intollerabile, inascoltate dalla classe politica, esasperate di sentirsi raccontare che la crisi è ormai finita, le piccole e medie imprese della nostra regione associate a CNA, CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO e CONFESERCENTI parteciperanno alla manifestazione nazionale "Senza imprese non c'è Italia. Riprendiamoci il futuro", organizzata da Rete Imprese Italia, per il 18 febbraio, a Roma. Tra loro, anche gli imprenditori delle aree emiliano-romagnole colpite prima dal terremoto, poi dall'alluvione.
Sono diverse migliaia i commercianti e gli artigiani dell'Emilia Romagna che, con pullman e treni, si mobiliteranno per raggiungere Roma, dove si svolgerà la manifestazione. Parteciperanno per far sentire la loro voce, per chiedere azioni immediate, per affrontare una situazione che è diventata ormai insostenibile.
Nella classifica della Banca Mondiale sulla facilità di fare impresa, l'Italia è al venticinquesimo posto tra i 28 paesi dell'Unione Europea: per i soli adempimenti fiscali sono necessarie 269 ore l'anno per un totale di 34 giorni lavorativi: 13 giorni in più rispetto alla media europea, 10 rispetto alla media dei paesi Ocse;il livello di imposizione fiscale sui profitti d'impresa nel 2013 è stato del 65,8%, oltre 20 punti sopra la media europea. La conseguenza è che nei primi 9 mesi del 2013 complessivamente hanno chiuso i battenti 277mila attività, e il 40% delle nuove imprese non supera il quarto anno di vita. Tutto ciò non è più ammissibile.
Quello delle piccole e medie imprese – ricordano CNA, CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO e CONFESERCENTI della regione – è il tessuto produttivo più esteso del nostro Paese e ha, da sempre, contribuito alla ricchezza e allo sviluppo dell'Italia. Rappresenta in Europa un caso unico per la sua diffusione e solidità, a cui si unisce l'elevata qualità dell'offerta. Per questo motivo è tanto importante salvaguardare questo patrimonio, la cui tenuta è determinante per il futuro dell'intera economia.
La manifestazione del 18 febbraio sarà inoltre l'occasione per presentare un manifesto contenente proposte concrete per un reale cambiamento economico e sociale.

(Fonte: ufficio stampa CNA Regionale)

 

Giovedì 6 febbraio tutte le risposte nell'ultimo incontro con Giorgio Ziemacki -

Reggio Emilia, 4 febbraio 2014 -

Dopo aver approfondito le strategie e l'organizzazione di un'impresa vincente, giovedì 6 febbraio dalle 18.15 alle 20 presso la sede provinciale CNA in via Maiella 4, il professor Giorgio Ziemacki, Docente e Consulente di Organizzazione Aziendale e Controllo di Gestione, affronterà il tema di una gestione aziendale di successo concludendo il ciclo di incontri dedicati a: "L'impresa vincente, strumenti e azioni per essere leader" promosso da Industrie Emiliane Unite, in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori e CNA Servizio Estero.

Nel terzo incontro si parlerà di alcuni aspetti importanti della gestione aziendale per ottenere risultati eccellenti come la comunicazione, la condivisione degli obiettivi e la gestione dei collaboratori, incentrando la serata sull' importanza delle persone, da motivare e formare per ottenere ottime performance in termini di risultati.

"Nei precedenti appuntamenti – sottolinea il Presidente di Industrie Emiliane Unite, Ing. Carlo Intermite – il prof. Ziemacki ha portato alla luce i punti di forza e debolezza su cui intervenire per uno sviluppo consapevole della propria azienda. Conoscere le dinamiche e gli effetti di tre elementi importanti quali strategie, organizzazione e gestione e sapere dove intervenire e con quali azioni può essere un vantaggio competitivo enorme che CNA ha voluto mettere a disposizione degli imprenditori per favorire, come sempre, la crescita delle pmi e delle imprese industriali".

"Continueremo - ha concluso il Presidente Intermite – a promuovere una formazione costante in grado di migliorare l'approccio al mercato, favorendo la cultura di impresa, approfondendo le regole imposte dal mercato globale con un occhio di riguardo alle opportunità da sfruttare per un business intelligente".

Per ragioni organizzative, è gradita conferma di partecipazione a Daniela Nasi, tel. 0522 356380, fax 0522 356381, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o Ughetta Fabris, CNA Giovani Imprenditori Provinciale, Tel. 0522 356366 Fax 0522 356351.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

L'appello del sindaco Paolo Dosi alle altre istituzioni: "Un accordo territoriale per lo sviluppo" -

Piacenza, 3 febbraio 2014 -

Il grido di allarme per le imprese artigiane che hanno chiuso a Piacenza lo scorso anno, lanciato pochi giorni fa da Cna, ha presentato vividamente la realtà di questa crisi economica e i suoi drammatici risvolti sul territorio: il dato secondo cui, nella nostra provincia, ogni giorno due imprese sono costrette a chiudere, richiama giustamente le istituzioni alle proprie responsabilità e a un impegno ancor più forte di quello che già mettiamo in atto.
Certo, aprono nuove attività – in media, poco più di una al giorno – ma ciò non è sufficiente a compensare il venir meno di posti di lavoro, né il disperdersi di storie aziendali intessute di relazioni e competenze che costituiscono un patrimonio per la collettività. Come ha rimarcato il presidente Costantini, la politica deve farsi carico di questo problema, a tutti i livelli: se in Europa si fa sempre più pressante l'appello all'austerità, mentre nel nostro Paese l'incertezza della politica ostacola azioni incisive e immediate, i costi di questa situazione si pagano in primo luogo in ambito locale, dove urgono risposte concrete.
Parlo anche a nome dei miei assessori, nel sottolineare che in tal senso l'Amministrazione comunale si è posta alcuni obiettivi di fondo che, per quanto ci consentono le nostre funzioni, intendiamo portare avanti con fermezza. A cominciare dal lavoro per ridurre al massimo l'impatto della burocrazia sulle imprese, anche grazie alle innovazioni introdotte dal nostro Sportello Unico che hanno già portato a risultati tangibili. Per giungere allo snellimento e alla semplificazione del rapporto tra il Comune e le aziende, abbiamo intensificato il confronto con le associazioni di categoria – tra cui, recentemente, la stessa Cna – consapevoli che il loro contributo e quello dei professionisti potrà essere decisivo. Occorrerà avviare un progetto condiviso con la Camera di Commercio, che coinvolgeremo per unificare gli sforzi, così come ci stiamo adoperando per far sì che anche gli uffici territoriali dello Stato, spesso uniformati a standard operativi diversi da quelli degli enti locali, possano seguirci in questo percorso.
Anche l'approvazione in tempi brevi del Psc, con l'attuazione dei documenti collegati tra cui il Piano operativo comunale (Poc), ci consentirà di ridare spazio a un progetto complessivo di rilancio della città, in particolare sotto il profilo della rivitalizzazione e della riqualificazione urbana. Abbiamo deciso, in tal senso, di aumentare gli investimenti pubblici sul territorio: l'accordo con Iren per la ripresa degli investimenti nel settore idrico, l'avvio della gara per la distribuzione del gas, le scelte che stiamo sviluppando sul fronte degli edifici comunali, i cantieri che si sono aperti in città nonostante i vincoli del Patto di stabilità rappresentano una reazione alla crisi. Altri progetti sono in cantiere, alcuni rallentati da un mercato in forte difficoltà, ma non desisteremo da nuove iniziative.
Sarà necessario indirizzare l'impegno istituzionale verso alcuni nodi strategici, primo tra tutti Expo 2015: istituzioni e imprese piacentine sono già unite su questo fronte, nella consapevolezza di quali straordinarie opportunità possano prospettarsi per il tessuto produttivo locale. L'altra questione portante riguarda il sostegno all'innovazione, alla ricerca, alla creatività: dobbiamo pensare ai giovani e al futuro, alla frontiera della conoscenza, come abbiamo iniziato a fare in questi anni, in molteplici direzioni.
Concludo rivolgendo una proposta agli altri soggetti istituzionali che, ne sono convinto, come noi potranno concordare sull'importanza di coordinare le rispettive azioni nella nostra provincia: generiamo un accordo territoriale, che ci permetta di unire le nostre politiche e i nostri progetti. Enti locali, Camera di Commercio e Fondazione sono gli interlocutori chiamati a esprimersi sui grandi temi del sostegno alle imprese e al lavoro, al welfare, all'innovazione e alla cultura. Intraprendere insieme questo percorso, di cui l'Amministrazione comunale si fa sin d'ora promotrice, è doveroso e più che mai necessario, per dare efficienza ed efficacia ai nostri interventi.

Paolo Dosi
Sindaco di Piacenza

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

Sono 11 le imprese reggiane che mercoledì 5 febbraio – per iniziativa della Camera di Commercio - incontreranno un gruppo di operatori di Algeria e Marocco nella sala contrattazioni dell'Ente camerale -

Reggio Emilia, 3 febbraio 2014 -

"Un confronto importante – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – non solo alla luce del fatto che le esportazioni italiane verso Marocco ed Algeria sono cresciute, rispettivamente, dell'11% e del 14% nel corso del 2013, confermando un positivo andamento degli scambi, ma soprattutto perché sono coinvolte imprese della filiera legata all'abitare e al costruire, cioè quella che oggi sconta difficoltà tra le più pesanti sul mercato locale e nazionale".
Gli operatori marocchini ed algerini che giungeranno a Reggio sono interessati ad avviare partnership proprio in questi ambiti, e incontreranno individualmente le imprese reggiane a partire dalle 9,30.
Le aziende che parteciperanno agli incontri sono: Carlo Iotti Srl, CMR Edile Spa, CAIRE PRO Coop. Architetti e Ingegneri - Progettazione Soc. Coop., Coop. Architetti e Ingegneri - Urbanistica Soc. Coop, Coopsette Soc. Coop., Decima Soc. Coop., Decor Union 2000 Srl, Ellisse Srl, Eng Cranes Srl, Landini Spa, Manotti Spa.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

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Martedì 4 febbraio un incontro informativo in via Maiella con il Consigliere Economico dell'Ambasciata pakistana in Italia -

Reggio Emilia, 3 febbraio 2014.

CNA Servizio Estero è pronta a scoprire nuovi mercati e opportunità commerciali in Pakistan. Per questo organizza un incontro informativo domani, martedì 4 febbraio alle 16.30 nella sede provinciale CNA in via Maiella,4.

L'evento è organizzato con la collaborazione di UNIDO, l'Agenzia Specializzata delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale, e vedrà la partecipazione di Farid Ahmad Tarar, consigliere economico dell'ambasciata Pakistana in Italia.
Dopo i saluti istituzionali di Marco Ferrari, Vicepresidente provinciale CNA, il Dottor Ahmad Tarar terrà una breve presentazione sull'economia Pakistana e illustrerà le opportunità di business per le aziende reggiane.

Dino Fortunato, Investment Promotion Officer a UNIDO ITPO Italia, presenterà la missione che UNIDO sta organizzando a Lahore, dal 6 all'8 marzo, con lo scopo di far conoscere alcuni dei settori economici più promettenti del Paese: quello della componentistica auto e delle macchine agricole.

"L'appuntamento – spiega Alfeo Carretti, Presidente di CNA Servizio Estero - sarà un'occasione di confronto che, con il coinvolgimento diretto delle aziende, permetterà di individuare i settori commerciali più appetibili e le diverse modalità di penetrazione del mercato. Non bisogna farsi prendere dal panico o lasciarsi spaventare quando si parla di approcciarsi a un nuovo mercato: anche se i dubbi e gli interrogativi sono tanti gli esperti di CNA Servizio Estero sono in grado di dare tutte le risposte necessarie a canalizzare positivamente energie e risorse per trovare le soluzioni di internazionalizzazione migliori per ciascuna azienda".

Per maggiori informazioni e adesioni rivolgersi a CNA Servizio Estero, rif. Daniela Fent email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

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La nomina dell'imprenditore reggiano è arrivata al termine del seminario sulle strategie di comunicazione web -

Reggio Emilia, 31 gennaio 2014 

Cambio ai vertici di CNA Giovani Imprenditori, che conta oltre 2.700 imprese iscritte, con la nomina di Manuel Villa, giovane imprenditore reggiano titolare dell' azienda Tecnovì, azienda con oltre 50 anni di storia che si occupa della costruzione di stampi per deformazione a freddo della lamiera, lavorazioni meccaniche di precisione e affianca all'attività tradizionale la produzione e vendita di accessori per motocicli per la customizzazione del prodotto. Manuel subentra a Cristina Boniburini, che ha lasciato l'incarico dopo l'elezione come Vicepresidente provinciale CNA.

Il Presidente Villa dopo la sua nomina, ha precisato che ha intenzione di "proseguire il lavoro di Cristina, perché sono convinto che, alla luce degli ottimi risultati raggiunti, sia la strada giusta da percorrere. Sono grato della fiducia che mi è stata dimostrata e so che sarà un'esperienza di crescita importante, grazie alla possibilità di confrontarmi con tanti imprenditori giovani come me e con le tante realtà all' interno dell' Associazione, insistendo sui temi della formazione, della tutela del Made in Italy e sulle relazioni con le Scuole per sostenere l' autoimprenditorialità".

L'incontro è stato inoltre l'occasione per nominare un Vicepresidente del Raggruppamento, Fabio Ormelli, imprenditore dell'azienda Resin Floor di Albinea, già componente del Direttivo dei Giovani Imprenditori.

L'Assemblea elettiva è stata preceduta dal seminario tenuto dal dott. Paolo Vallicelli, partner del gruppo LEN, formatore esperto in marketing strategico e operativo, sulle nuove forme di comunicazione e di promozione dell'immagine aziendale sul web. Dopo i saluti del Presidente provinciale CNA Nunzio Dallari, si è parlato di come fare un uso consapevole dei motori di ricerca e della pubblicità su internet attraverso Google Adwords e delle caratteristiche che determinano l'usabilità dei siti aziendali: una struttura con percorsi di navigazione chiari e definiti, dei contenuti validi e aggiornati, la possibilità di interazione e un lay out e design grafico accattivanti.

Mercoledì 12 febbraio, alle ore 19.30 presso la sede di Via Maiella sarà la volta del secondo incontro sulle strategie di promozione sui social network: dalla pianificazione di una presenza aziendale sul web alle strategie di e-commerce, alla pubblicità (Facebook, LinkedIn, YouTube).

Chi è Manuel Villa. Classe 1975, dopo aver conseguito il Diploma di maturità tecnica e un Laurea in Ingegneria Gestionale, Manuel fa esperienza in diverse aziende compresa l'azienda di famiglia dove diventa Responsabile di Gestione, prima di subentrare al padre come titolare da gennaio 2013, cambiando il nome dell'azienda da Villa Stampi a Tecnovì. Attento all'innovazione, alle nuove tecnologie, all'internazionalizzazione e all' aggregazione in reti d'impresa, grazie alla sua passione per le moto ha ampliato il core business introducendo un nuovo ramo in forte espansione dedicato alla produzione e vendita di accessori per motocicli. La sua azienda è fedele associata CNA fin dalla nascita. Fa parte del direttivo dei Giovani Imprenditori da circa 3 anni.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

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