Mercoledì, 04 Dicembre 2013 09:06

Reggio Emilia, Il Servizio di difesa civica per le persone con disabilità

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A sette mesi dall’apertura dello sportello i primi dati testimoniano l’interesse della cittadinanza.  Assessore Malavasi: “Un ponte tra i cittadini che si sentono lesi e le istituzioni” -

Reggio Emilia, 4 dicembre 2013 -
 
Il Servizio di difesa civica per le persone con disabilità, aperto 7 mesi fa in collaborazione con il Difensore civico regionale e insieme a Provincia, Comune, Ausl, Ufficio Scolastico Territoriale di Reggio Emilia e DarVoce, ha riscosso un interesse concreto da parte della cittadinanza, delle associazioni e anche di alcuni servizi sociali dei Comuni della Provincia. I principali temi affrontati riguardano i rapporti con la ASL, sia per la richiesta di cure gratuite non riconosciute, sia per la difficoltà di interloquire con alcuni responsabili delle aree della disabilità infantile.
Uno degli aspetti più rilevanti di questo servizio è infatti la prossimità fisica ai cittadini: un luogo presente sul territorio e con personale dedicato che accoglie e raccoglie le loro richieste. Il punto di forza diventa pertanto per i cittadini la possibilità di parlare con altre persone che ascoltano il loro bisogno, aldilà della pura registrazione della richiesta per cui si richiede l’intervento del Difensore civico.
“In questa ottica la scelta della Provincia di sostenere l'apertura a Reggio Emilia del Servizio di Difesa Civica per le persone con disabilità è un atto rilevante ed è un ulteriore segnale di attenzione e di impegno che la Provincia porta avanti da anni, investendo ingenti risorse economiche per garantire pari opportunità di accesso e pari diritti a partire dal diritto allo studio – spiega l’assessore provinciale Ilenia Malavasi - Il Servizio vuole essere un “ponte” tra i cittadini disabili che si sentono in qualche modo lesi dalla Pubblica Amministrazione e gli stessi Enti Pubblici, cercando soluzioni mediate, stimolando il dialogo tra le parti, risolvendo conflitti di competenze tra enti che possono ledere i diritti delle persone con disabilità, al fine di costruire e far radicare una consapevole cultura dell'accoglienza e dell'integrazione come bene comune per tutta la comunità reggiana”.
L'intervento del difensore civico serve ad accorciare i tempi di risposta, permette di avere chiarimenti e individuare i percorsi più giusti per la risoluzione dei problemi. Il servizio di difesa civica è ovviamente gratuito e, nei casi di reati commessi contro persone disabili, può perfino costituirsi parte civile.
“Quella reggiana è un’esperienza pilota – ha spiegato il difensore civico Gianluca Gardini - un paio di anni fa una legge dello Stato ha tagliato i difensori civici comunali. Credo sia stato un grande errore, sia in termini di mancati risparmi, ma anche in termini di ascolto e dialogo tra il cittadino e l’ente pubblico. Per queste ragioni abbiamo fatto una proposta ai comuni per creare questo servizio attraverso una convenzione, come è successo a Reggio. Bologna dovrebbe essere uno dei primi comuni a convenzionarsi, e speriamo faccia da traino”. Stesse considerazioni da parte dell’assessore alla sicurezza sociale del comune di Reggio Emilia Matteo Sassi, che ha sottolineato come spesso le amministrazioni debbano gestire dei contenziosi che potrebbero tranquillamente essere risolti con la mediazione.
Enrica Brindisi, avvocato del Centro servizi “Dar Voce” e Marzia Benassi, coordinatrice del Centro servizi Integrazione della Provincia hanno invece sottolineato l’interesse riscosso da questo sportello nei suoi primi 7 mesi di attività.
Sono state 26 le persone accolte (almeno una per ogni giorno di apertura dello sportello),  8 le istanze tenute in carico dal servizio , 11 quelle inviate a Bologna e 3 al Garante per l’Infanzia. 4 non sono state prese in carico perché non attinenti alla difesa civica.
Delle 22 istanze 10 sono state risolte positivamente, 9 sono ancora nella fase di istruttoria. Gli enti coinvolti sono le ASL (per ausili e cure sanitarie), il Comune di Reggio Emilia e istituti scolastici (per ore sostegno scolastico e parcheggio disabili), la Regione Emilia Romagna  e  l’Ospedale Rizzoli di Bologna. I temi affrontati portano l’attenzione sulle conseguenze dei tagli alla spesa sociale: famiglie che lamentano una riduzione nelle ore di sostegno scolastico per il figlio disabile, o una riduzione degli assegni di cura o, ancora, la cancellazione di contributi economici assicurati fino a qualche tempo fa.
Il servizio è disponibile una volta alla settimana: tutti i lunedì dalle 9,30 alle 12,30 su appuntamento presso il Centro Servizi Integrazione in Via Franchetti 2/F, telefono 0255.444862 oppure  DarVoce 0522.791979 – 3928373414; email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
Il difensore civico
Il Difensore civico regionale è Gianluca Gardini, nominato dall'Assemblea legislativa nella seduta del 16 luglio 2013.
Gianluca Gardini è Professore Straordinario di diritto amministrativo e diritto all'informazione presso la Facoltà di economia all' Università di Chieti-Pescara, dove è presidente del Corso di Laurea triennale in Servizi giuridici per l'impresa e  del biennio specialistico in Diritto e Economia; è docente di Diritto degli enti locali presso la scuola di specializzazione in Studi sull'amministrazione pubblica all'Università di Bologna; è Professore incaricato di Diritto dell'informazione e della comunicazione, presso la Facoltà di Lettere e filosofia, corso di laurea in Scienze delle Comunicazioni all'Università di Bologna.
Dal 2008 al 2013 ha ricoperto l'incarico di Presidente del Comitato regionale delle Comunicazioni (CORECOM) dell'Emilia Romagna.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

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