Un fenomeno che rischia di essere ancora più sommerso, perché si svolge in appartamenti, night club, centri massaggi. Di prostituzione al chiuso si parlerà il 3 ottobre, nella sala A della Terza Torre della Regione Emilia-Romagna (viale della Fiera 8, dalle 9 alle 13), durante il seminario "Sotto gli occhi di tutti. Prostituzione al chiuso: punti di vista e interventi sul fenomeno". Un'occasione per fare il punto (a livello regionale, nazionale ed europeo) sul fenomeno e sugli interventi attuati, confrontando esperienze e prospettive dei soggetti che, a vario titolo, intervengono: forze dell'ordine, autorità giudiziaria, operatori sociali. Organizzato dall'assessorato regionale Politiche sociali, in collaborazione con il Comune di Modena, il seminario vuole fare un bilancio a sei anni dall'inizio del progetto InVisibile, i cui obiettivi sono la mappatura territoriale e un primo contatto con persone che si prostituiscono in appartamenti e locali.
Il progetto regionale "Oltre la Strada"
La Regione Emilia-Romagna promuove dal 1996 il progetto "Oltre la Strada", sistema integrato di interventi socio-sanitari nel campo della prostituzione, dello sfruttamento e della tratta di esseri umani. "Oltre la Strada" si basa su una rete composta da enti pubblici e soggetti privati, che operano in collaborazione con forze dell'ordine, autorità giudiziaria, direzioni territoriali del lavoro, servizi sanitari, servizi sociali, enti del terzo settore, sindacati, enti di formazione professionale. Tutto ciò che viene attuato con il sistema "Oltre la Strada" è riconducibile a due grandi aree: prevenzione socio-sanitaria e riduzione del danno per persone coinvolte nei mercati della prostituzione, e interventi rivolti a vittime di grave sfruttamento e tratta di esseri umani.
I numeri di InVisibile
Con la progressiva partecipazione di tutti gli enti pubblici della rete "Oltre la Strada", e dei soggetti pubblici e privati convenzionati, il progetto InVisibile, coordinato con la collaborazione del Comune di Modena, ha lavorato - e lavora - in parallelo per approfondire il fenomeno della prostituzione al chiuso e sull'intervento di contatto. InVisibile porta avanti un monitoraggio, alimentando un database regionale relativo agli annunci personali riconducibili al fenomeno della prostituzione in appartamento (presenti su giornali e siti, chat e forum), ed elabora anche una mappatura. Altra linea di intervento, il contatto con il target: ogni progetto territoriale fa un numero prestabilito di telefonate al mese (contattando tutti i nuovi numeri, estratti dalle diverse fonti selezionate, e raccolti nel database) in modo da dare informazioni sanitarie sulla prevenzione dei comportamenti a rischio, orientare ai servizi sul territorio, ascoltare eventuali richieste. Dal 2010 al 31 dicembre 2012, ogni anno in media sono stati raccolti 14.000 annunci, effettuate 2.296 chiamate e realizzate 180 accoglienze a bassa soglia e accompagnamenti ai servizi socio-sanitari. Con il progetto InVisibile, gli operatori hanno lavorato sul movimento di sex worker tra una zona e l'altra della fascia costiera regionale; l'équipe territoriale di Reggio Emilia, a sua volta, ha individuato come target di intervento delle telefonate quello delle sex worker cinesi, coinvolgendo una mediatrice che si occupa di realizzare il contatto telefonico. I risultati hanno superato le aspettative; per questo, a partire dall'ottobre 2011, si è deciso di avviare una sperimentazione, a livello regionale, rivolta alle persone che si prostituiscono di provenienza cinese: funziona con il contatto telefonico attraverso l'intervento di una mediatrice, con la finalità di presentare il progetto e fornire informazioni per un orientamento ai servizi sanitari del territorio.