Venerdì, 30 Agosto 2013 16:26

Kamlalaf, Sara Marino riflette sull’esperienza vissuta in Uganda

Scritto da

Piacenza, 30 agosto 2013

Segue la testimonianza di Sara Marino, tra le partecipanti all' edizione 2013 del Progetto Kamlalaf, sul significato del percorso vissuto in Uganda con l'associazione Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo.

Cosa è stata l'Africa per me? E' una domanda che mi ha ossessionata per tutto il viaggio ma che forse solo adesso riesco a considerare, come un mosaico che prende forma e senso solo facendo qualche passo indietro. L'Africa non mi si è manifestata come una grandiosa rivelazione. Al contrario, nonostante il caos travolgente di Kampala e la realtà totalmente differente, ho vissuto tutto con una naturalezza che non mi sarei mai aspettata.
Solo adesso riesco a mettere ordine nelle emozioni e comincio a capire perché un Paese che, per la drammatica ed estrema povertà, avrebbe dovuto sconvolgermi negativamente, in realtà mi ha profondamente affascinata. Ciò che mi sembra di aver colto è che tutto è intriso di una bellezza terribile, tragica ma leggera, mai volgare; è la bellezza pura dell'esistenza, che in Uganda ti mette alla prova ogni giorno come a noi succede solo in poche occasioni nella vita: momenti in cui non si può barare o fingere, ma rimane spazio solo per l'autenticità e la spontaneità, le stesse che ho trovato in tutte le persone incontrate.
Prima di ripartire per tornare in Italia mi è stato chiesto cosa mi sarei portata a casa, ebbene mi porto a casa la leggerezza, che non è mai superficialità, del vivere.

Sara Marino

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)