Sono positivi i conti di Unicapi, la principale cooperativa modenese di abitazione a proprietà indivisa. Unicapi in 45 anni di attività ha costruito 920 alloggi in 16 Comuni della provincia.
Modena, 17 maggio 2016
Nonostante la crisi delle costruzioni e di molte cooperative di abitazione della regione, sono positivi i conti di Unicapi, la principale cooperativa modenese di abitazione a proprietà indivisa.
Lo dimostra il bilancio 2015, approvato dai soci insieme al preventivo 2016. L'utile d'esercizio è stato di 935 mila euro, in aumento del 55 per cento rispetto ai 601 mila euro del 2014. La somma è stata destinata a riserva indivisibile, andando così a incrementare il patrimonio netto di Unicapi, che supera i 20 milioni di euro.
«Abbiamo ormai assorbito i colpi del terremoto 2012, che aveva causato danni a tre edifici della nostra cooperativa a Camposanto e Rovereto – dichiara il presidente di Unicapi Loris Bertacchini – Con la ricostruzione, completata l'anno scorso, di una palazzina di nove alloggi a Rovereto che avevamo dovuto abbattere, abbiamo restituito l'abitazione a tutti i nostri soci che l'avevano persa a causa del sisma».
Per le manutenzioni Unicapi l'anno scorso ha speso oltre 700 mila euro, che diventeranno 910 mila quest'anno. Nonostante una cooperativa come Unicapi debba essere attenta a non superare certi limiti nella determinazione dei canoni di affitto, sulle manutenzioni sono previsti investimenti in aumento anche negli anni futuri.
Nel 2016, intanto, continueranno le verifiche sismiche e la certificazione del livello di sicurezza dei fabbricati di proprietà.
Quanto al futuro della cooperazione a proprietà indivisa, Bertacchini spiega che Unicapi, la quale in 45 anni di attività ha costruito 920 alloggi in 16 Comuni della provincia, può essere uno strumento in grado di rispondere all'aumento della domanda di case a canoni sociali. «Purtroppo non ci sono più le aree a basso costo e anche i finanziamenti pubblici sono calati rispetto al passato. Per evitare il rischio di sopravvivere gestendo solo il vecchio patrimonio, la cooperativa deve condividere competenze ed esperienze con la cooperazione sociale. Queste due forme di cooperazione – conclude il presidente Unicapi – possono essere protagoniste di un nuovo modo di abitare e creare insediamenti che abbiano le caratteristiche di comunità solidali».
A fine 2015 i soci di Unicapi erano 3.154, di cui 2.234 "non assegnatari"; dal 2000 la base sociale è cresciuta del 40 per cento. Nel 2015 le ammissioni a socio sono state 69; il 46 per cento risiede nel Comune di Modena, il 28 per cento è straniero, il 42 per cento è pensionati, mentre i giovani rappresentano il 26 per cento.
Per prevenire conflittualità e gestire situazioni di tensione all'interno di qualche fabbricato, nel novembre 2015 Unicapi ha organizzato un corso rivolto ai responsabili dei consigli di gestione con l'obiettivo di sensibilizzarli sui temi della convivenza, condivisione e rispetto delle regole. Il corso, gestito dalla cooperativa sociale Mediando di Modena, ha implementato le competenze relative alla mediazione dei conflitti, alla capacità di ascoltare le persone e a individuare i loro bisogni.
(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)