La tempistica delle revisioni è infatti stabilita dalla legge e, se non rispettata, comporta sanzioni a carico dei proprietari degli autoveicoli: deve essere effettuata entro quattro anni dalla data di prima immatricolazione del veicolo e, successivamente, ogni due anni, salvo i veicoli che devono essere sottoposti a revisione annuale, ad esempio quelli adibiti al trasporto professionale.
E' stato lo stesso vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi (che, tra l'altro, tra le proprie deleghe ha anche quella ai Trasporti), a ricevere per posta l'invito a revisionare l'auto in vista di una fantomatica imminente scadenza. Una volta avuta conferma che analoga comunicazione era arrivata anche a molti altri cittadini, la Provincia di Reggio Emilia ha subito inviato formale diffida al centro di revisione invitandolo a interrompere l'invio di missive scorrette o ingannevoli, pena l'applicazione delle sanzioni previste dalla normativa, compresa la sospensione e/o la revoca dell'attività di revisione.
"Tale forma di pubblicità deve cessare senza indugio, in quanto ingenera in chi la riceve l'errato convincimento di dovere sottoporre a revisione il proprio mezzo, anche quando non è così, ovvero lo induce in errore sulla data corretta entro la quale effettuarla - si legge nella diffida - Si pone in evidenza che tale modalità può configurarsi in via sostanziale quale truffa, presentando infatti caratteristiche di inganno, quale quello che, provenendo da un centro autorizzato alla revisione, e dunque valutato intrinsecamente attendibile, induce in errore il destinatario, producendo danno e pregiudizio per il regolare svolgimento di un' attività di pubblico interesse".
"Anche in questa occasione, così come ad esempio con l'equometro, la Provincia di Reggio Emilia ha dimostrato il proprio impegno nel tutelare i cittadini nei confronti dei 'furbetti', in questo caso chi cerca di tratte in inganno coloro che non si pongono il problema di verificare la reale scadenza negli appositi documenti in loro possesso, abituati a procedere in seguito alla ricezione di solleciti da parte di uffici preposti", commenta il vicepresidente Pierluigi Saccardi.
Nel Reggiano i centri di revisione attivi, tutti autorizzati dalla Provincia, sono 76, di cui 20 nel solo capoluogo. I centri sono soggetti a controllo da parte della stessa Provincia, che opera d'intesa e con la collaborazione della direzione della Motorizzazione civile, per quanto riguarda tutti gli aspetti tecnici e l'idoneità delle attrezzature. Per scongiurare il ripetersi di episodi di questo genere, Palazzo Allende ha provveduto a scrivere a tutti i centri di revisione della provincia, specificando che "diverso e ammissibile invece è che il centro di revisione avverta il cliente dell'imminente effettiva scadenza, indicando la data corretta entro la quale effettuarla, concorrendo in tal modo a mantenere controllato il parco dei veicoli e a dare piena attuazione alla normativa del settore e agli obblighi del codice della strada".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)