Studi di Settore: la pubblicazione della circolare annuale, ha chiarito ma è ben lungi dal risolvere i problemi oggettivi delle imprese dell'area colpita dal sisma. "L'effetto terremoto infatti non è stato inserito tra le condizioni per potere rientrare nel 'periodo di non normale svolgimento dell'attività'. La condizione che avevamo avanzato unitamente alle altre Associazioni imprenditoriali, era l'esclusione totale e automatica dagli Studi di Settore per le attività imprenditoriali con sede nell'area del cratere. Nella circolare dell'Agenzia tale condizione non è stata accolta".
Infatti viene ribadito nuovamente che per poter rientrare nelle cause di esclusione dagli Studi di Settore, occorre dimostrare di essere o in un 'periodo di non normale svolgimento dell'attività in ragione della specifica situazione soggettiva o aver cessato l'attività o trovarsi in liquidazione volontaria'.
Di nuovo si rimanda alle imprese così duramente provate la responsabilità di dover dimostrare che quanto accaduto nel maggio 2012 costituisce un evento straordinario e gravemente penalizzante per le attività imprenditoriali. Mentre è a tutti noto ed evidente che la stragrande maggioranza delle imprese non è stata oggettivamente in grado di condurre normalmente la propria attività.
"Rinnoviamo dunque il nostro forte disappunto per la circolare definitiva dell'Agenzia delle Entrate che contrariamente a quanto avevamo fermamente richiesto, non introduce alcuna modifica migliorativa, rispetto a quanto enunciato dal comunicato stampa dell'Agenzia stessa del 3 luglio scorso – rimarca Confesercenti – Ancora una volta il fisco mostra di non tenere conto dell'oggettiva e pesante situazione in cui versano le imprese dell'aree del sisma".
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti MO)