Hanno reagito al tumore della figlia con un diario on line sulla loro esperienza. Dal blog è nato uno spettacolo teatrale andato in scena al Dadà di Castelfranco. Sul blog, che ha totalizzato oltre 44 mila visualizzazioni, i coniugi Arleoni raccontano le tappe della loro vicenda, le cure e la recidiva (marzo 2014), una nuova operazione, la gestione casalinga degli ausili per le terapie e le prime visite di bambini alla loro bambina. -
Modena, 21 dicembre 2015
Hanno raccontato su un blog la malattia della figlioletta, colpita da un tumore all'età di nove mesi. Oggi la bimba sta bene e frequenta la scuola dell'infanzia. Dai racconti postati sul blog è stato ricavato uno spettacolo teatrale, intitolato "Ospedalando", andato in scena sabato 19 dicembre al teatro Dadà di Castelfranco Emilia. Protagonisti di questa vicenda sono Antonio Arleoni, 41 anni, e la moglie Elena Manfredi (38 anni), genitori di Camillo (5 anni) e Isotta (3 anni). Abitano a Manzolino di Castelfranco Emilia. Antonio è socio della cooperativa sociale Domus Assistenza di Modena e lavora come educatore professionale al centro Oasi di Castelfranco. Anche Elena è educatrice, è socia della cooperativa Gulliver e lavora alla scuola dell'infanzia Mamitù a S. Damaso di Modena; ma è anche attrice teatrale, "Ospedalando" è stato scritto e recitato da lei. «Isotta è nata il 2 settembre 2012 e abbiamo scoperto subito una malformazione all'esofago che ha reso necessaria una complicata operazione chirurgica – racconta Antonio – All'età di nove mesi le è stato diagnosticato un tumore al coccige».
Antonio ed Elena non perdono d'animo e si organizzano. Elena prolunga la maternità, lui chiede alla cooperativa Domus di usufruire della legge 104 e si dedica a tempo pieno alle cure della bambina, che tra giugno e ottobre 2013 viene sottoposta a cinque cicli di chemioterapia, con relativi ricoveri nel reparto di oncoematologia pediatrica del Policlinico di Modena. Intanto i due genitori aprono un blog, una sorta di diario on line che all'inizio ha lo scopo di tenere aggiornati amici e conoscenti sulla salute di Isotta, ma che presto diventa qualcosa di più. «Abbiamo voluto raccontare con un linguaggio leggero, ironico e dissacrante una malattia che sembra lontana e che spaventa, tanto che spesso non si ha nemmeno il coraggio di chiamarla per nome – spiega Antonio – Abbiamo scoperto un mondo, composto da medici, infermieri, operatori, amici ecc. che non ci lascia soli, una rete di sostegno preziosa nei momenti più duri».
Protagonisti di www.bellacana.blogspot.it sono la "papera guerriera" Isotta, che deve pedalare sul "monte Canchero", e la sua famiglia di gregari: il fratellino Camillo, mamma Elena e papà Anto. Sul blog, che ha totalizzato oltre 44 mila visualizzazioni, i coniugi Arleoni raccontano le tappe della loro vicenda, le cure e la recidiva (marzo 2014), una nuova operazione, la gestione casalinga degli ausili per le terapie e le prime visite di bambini alla loro bambina. Oggi Isotta sta bene e va all'asilo, le è stato tolto il coccige ma cammina e conduce una vita quasi normale. Nell'ottobre 2014 Antonio è rientrato al lavoro («Devo ringraziare la cooperativa Domus Assistenza, mi ha agevolato in tutto e per tutto») e parla della sua esperienza con serenità: «Sappiamo che Isotta non può essere ancora considerata guarita, ma andiamo avanti. Abbiamo utilizzato gli strumenti che conosciamo per reagire di fronte alla malattia. Abbiamo condiviso con tutti la nostra "sfigda" (sfida + sfiga). La nostra – conclude Antonio Arleoni - è solo una delle risposte possibili, non abbiamo da insegnare nulla a nessuno».
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)