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Martedì, 07 Novembre 2023 06:47

Un commento agli "Spesotti", lo spot TV della COOP

Da Domenico Lanciano 6 novembre 2023 UNIVERSITA’ DELLE GENERAZIONI - Forse sarebbe meglio ritirare lo spot TV sugli “Spesotti” della Coop perché non tanto opportuno e nemmeno sufficientemente etico.

Pubblicato in Cronaca Emilia
Mercoledì, 13 Settembre 2023 06:25

Senza metafisica non c'è vera morale

Di Daniele Trabucco (*) Belluno, 12 settembre 2023 - Il periodo in cui viviamo è stato definito come "post/metafisico" in cui ogni conoscenza viene ricondotta alla provvisorietà dei fenomeni empirici.

Pubblicato in Cultura Emilia
Martedì, 08 Novembre 2022 06:20

Qual è il bene per l'uomo?

Di Daniele Trabucco (*) Belluno, 7 novembre 2022 - In una società non più liquida, per riprendere un'espressione cara al noto sociologo polacco Bauman (1925-2017), ma sempre più in evaporazione, qual è il bene per l'uomo?

Pubblicato in Cultura Emilia
Lunedì, 07 Novembre 2022 06:52

Sui temi etici...ci vuole coraggio, pensiero e fede

Le questioni etiche rappresentano uno dei temi più importanti dell'indirizzo politico di un Governo.

Pubblicato in Cultura Emilia
Sabato, 27 Novembre 2021 06:28

La scienza come nuova forma di etica?

Di Autori Belluno, 26 novembre 2021 - La scienza è, oggi, sempre di più una forma di etica; il suo scopo è di aumentare all'infinito la propria potenza.

Pubblicato in Politica Emilia
Mercoledì, 08 Settembre 2021 09:56

LA CONFESSIONE

La confessione viene comandata da Gesù, nella domenica della Sua resurrezione quando si presenta e si fa riconoscere dagli apostoli, come San Giovanni riporta: "Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi».
Pubblicato in Religione Emilia

Il Consiglio Nazionale dei Commercialisti ha trovato il modo di alimentare un nuovo intervento sul concetto generale di “democrazia”.

Pubblicato in Politica Emilia

di Guido Zaccarelli Mirandola 19 maggio 2020 - La relazione è ancora al centro della vita dell’uomo nella società di oggi? È il titolo della lectio magistralis che S.E. Don Erio Castellucci terrà martedì 19 maggio alle ore 18.00 in diretta sulla pagina Facebook della parrocchia di Mirandola. Un dialogo con la Comunità per mantenere viva “la relazione con il prossimo.

Lo spreco alimentare è oramai parte della vita quotidiana, avviene in tutte le fasi della filiera, dalla produzione al consumo domestico.

Di Virgilio 8 febbraio 2020 - Oggi nel mondo si gettano più di un miliardo di tonnellate di cibo all’anno. Una cifra sorprendente che riporta l’attenzione su un tema che si ripropone periodicamente in quest’epoca caratterizzata da una crescente coscienza ecologica: lo spreco alimentare.

Per sensibilizzare maggiormente la popolazione, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha così deciso di istituire la giornata internazionale della consapevolezza sullo spreco alimentare, e il 5 febbraio, la si celebra in Italia.

Ma quali sono i Paesi più spreconi al mondo? L’indice di sostenibilità alimentare (Food Sustainability Index), redatto dalla Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN), ci permette, grazie ad una ricerca svolta in più di 60 Paesi sulla base di indicatori ambientali, sociali ed economici, di esplorare l’argomento.

In cima a questa particolare (e negativa) classifica si trovano gli Emirati Arabi Uniti, seguiti da Bulgaria e Russia.

D’altra parte, tra i Paesi più virtuosi si posizionano Francia, Olanda e Canada. Ma in che modo si può arginare questo fenomeno? La Francia è diventata negli ultimi anni un modello da seguire per quanto riguarda la riduzione dello spreco alimentare, infatti, è attiva sia a livello pubblico che privato contro questa tendenza. Innanzitutto, è stato il primo Paese a proibire ai supermercati di gettare il cibo invenduto che è vicino alla scadenza, il quale dovrà invece essere devoluto ad enti benefici. Il Paese punta inoltre a cambiare le abitudini dei consumatori: a Parigi è stata lanciata un’iniziativa per riciclare i rifiuti organici. Distribuendo dei kit di riciclaggio, accompagnati da una guida, l'obiettivo è quello di raccogliere i rifiuti organici e trasformarli per poterli riutilizzare come fertilizzanti o biocombustibili. Oltre a ciò, la Francia è tra i Paesi con una quota di obesità tra le più basse al mondo, ed è in prima linea nell’adattamento di strategie agricole rispettose e attente al cambiamento climatico. A livello internazionale, le Nazioni Unite si sono prefissate nel programma «Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile» degli obiettivi da raggiungere nel prossimo decennio, tra cui il garantire modelli di consumo e produzione sostenibili. Uno degli scopi prefissati è quello di dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura. In determinati Paesi, vi sono inoltre diverse App che mirano a ridurre lo spreco alimentare ritirando il cibo invenduto da negozi e ristoranti. Nelle case degli italiani, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,  27,5 kg di cibo finiscono, ogni anno, nella spazzatura. Tra gli alimenti più sprecati verdura e latticini. Le previsioni per il futuro non sono delle migliori, perché si stima che nel 2030 lo spreco aumenterà del 25%. E tutto questo quando più di 815 milioni di persone nel mondo sono denutrite. Se fosse possibile recuperare tutto il cibo che sprechiamo, si potrebbero sfamare quasi 2 miliardi di persone.
 
E a Parma, grazie all'attività di "Parmanonspreca" e l'Emporio Solidale, buona parte degli alimenti in eccesso trovano la più corretta e etica collocazione.
 
17 volontari con 3 automezzi dei quali due refrigerati, svolgono un silenzioso, quanto utile servizio per conto della intera comunità, con numeri in costante crescita.
Nel corso del 2019, hanno fatto sapere i responsabili dell'organizzazione parmense, sono state raccolte e ridistribuite 350 tonnellate pane, 59.300 litri di latte, 24.500 bottiglie di bibite varie, riporzionate 96.000 confezioni di frutta e verdura per un valore pari a 300.000 euro e ritirati circa 6.000 pasti dalle mense.

"Questi - sottolineano da "Parmanonspreca" - sono solo alcuni dati della lotta allo spreco. Quelli sopra descritti sono tutti prodotti che sarebbero finiti nel cassonetto. A questo importante volume di merce si vanno ad aggiungere vere e proprie donazioni di prodotti freschi che vengono recuperati con la stessa piattaforma, basti solo pensare a Galbani che dona oltre 100.000 euro di merce."
 
Un doveroso applauso a questi volontari e che la loro opera sia da esempio, per essere imitata, e sostenuta per raggiungere un pubblico che va aumentando di giorno in giorno.

Leggi anche: L'Emporio Solidale di Parma: la magia del carrello, la dignità di un pasto

FOTO di Francesca Bocchia- 

 

 

 

 

Pubblicato in Agroalimentare Parma

Nella lettera annuale alle aziende il CEO di BlackRock, Larry Fink, evidenzia come le politiche ambientali, sociali e di governance siano decisive nelle strategie di crescita a lungo termine delle aziende. Ed è proprio la capacità di generare redditività sostenibile ad attrarre i nuovi investitori.

Al grido di “un capitalismo migliore per un mondo migliore” una nuova coscienza aziendale si sta formando. Oggi, infatti, le aziende sono chiamate a dare un contributo positivo alla società. Se fino a poco tempo fa per un’azienda essenzialmente solo l’aumento degli utili era di fondamentale importanza, oggi il paradigma è cambiato per far spazio all’idea che solo grazie a una crescita sostenibile è possibile continuare a prosperare. Questa nuova coscienza non mette da parte i profitti ma lascia intendere che questi ultimi saranno favorevoli solo se legati a una visione strategica di lungo periodo.

“Il mondo ha bisogno di voi – afferma Larry Fink, amministratore delegato di BlackRock – Le società devono dimostrare il proprio impegno nei confronti delle nazioni, delle regioni e delle comunità in cui operano, in particolare sulle questioni essenziali per la prosperità futura del mondo intero. Il mondo imprenditoriale non può certo risolvere tutte le questioni di importanza pubblica, ma ce ne sono molte, dalle pensioni alle infrastrutture, fino alla formazione per i lavori del futuro, che non possono essere risolte senza la leadership aziendale”.

Una questione importante è appunto la responsabilità verso i millennials, che oggi rappresentano il 35 percento della forza lavoro. La cosiddetta generazione Y, ossia i nati tra gli anni Ottanta e Novanta, ha una nuova consapevolezza e grandi aspettative nei confronti delle società, delle quali non sono solo dipendenti ma spesso acquirenti o addirittura azionisti.

Il nuovo profilo degli investitori millennial
Non a caso Fink cita nella propria lettera una recente indagine di Deloitte che ha chiesto ai lavoratori millennial quale dovrebbe essere lo scopo primario di una società: rispetto alla risposta “generare profitto”, “migliorare la società” ha riscosso il 63 percento di consensi in più. Proprio i lavoratori millennial saranno gli investitori di domani, visto che è in corso un gigantesco trasferimento di risorse (24.000 miliardi di dollari, il più grande della storia) dai baby boomer del dopoguerra ai millennial della generazione Y. Da ciò la crescente importanza e strategicità per attrarre investitori e creare ricchezza di lunga durata di fattori quali le questioni ambientali, le politiche sociali e di risorse umane, le decisioni di governance aziendale. Indicatori che diventeranno sempre più centrali nel lavoro di valutazione delle società degli analisti di BlackRock.

Chi è BlackRock
BlackRock è una delle principali società di gestione del risparmio a livello mondiale e tra i primi fornitori di servizi di gestione degli investimenti, del rischio e di consulenza rivolti a investitori privati, istituzionali e agli intermediari finanziari. Con 6mila miliardi di dollari investiti, è il fondo americano più grande del pianeta. Per il New York Times è addirittura “la comunità finanziaria in persona”.

I megatrend guidano il mondo
I cambiamenti sociali riguardano diversi fattori che incidono sul modo di fare impresa, come possono affrontarli le aziende? Secondo BlackRock, delle forze dirompenti chiamate megatrend sono in grado di influire sulle decisioni di investimento. Queste evoluzioni sono per lo più cicliche e di breve-medio termine. Tuttavia, occasionalmente, cambiamenti strutturali di lungo periodo hanno conseguenze irreversibili per il mondo.

I cinque megatrend che stanno plasmando il nostro modo di pensare gli investimenti sono:

- cambiamento degli equilibri economici,
- rivoluzione tecnologica,
- cambiamento climatico e scarsità delle risorse,
- andamento demografico e cambiamenti sociali,
- rapida urbanizzazione.
Conoscere i megatrend offrirebbe, secondo BlackRock, un reale vantaggio informativo nei processi d’investimento aiutando ad individuare opportunità d’investimento con profili di rischio e rendimento potenzialmente interessanti.

Le domande del futuro
Secondo BlackRock, dunque, le aziende per restare sul mercato non possono più evitare domande quali: “Che ruolo gioco nella comunità? Come stiamo gestendo il nostro impatto sull’ambiente? Ci stiamo adattando ai cambiamenti tecnologici? Stiamo riqualificando i nostri dipendenti per far fronte a un mondo sempre più automatizzato?”

Non è possibile sapere cosa accadrà in futuro, né se le aziende saranno in grado di affrontare i cambiamenti nel modo giusto. Ma attraverso la conoscenza dei cambiamenti globali economici, culturali e sociali possiamo interpretare al meglio la possibile evoluzione del panorama imprenditoriale, per essere pronti alle opportunità e alle sfide che il futuro ha in serbo per le aziende.

Coopservice e la crescita sostenibile
Con l’intento di una crescita sostenibile e generatrice di sviluppo duraturo, Coopservice impiega capitale finanziario per sostenere investimenti in tecnologie e impianti che consentono di sviluppare il business, ridurre l’impatto sull’ambiente, generare nuovi posti di lavoro, migliorare la qualità delle condizioni di lavoro e soddisfare pienamente le esigenze dei clienti. Il rafforzamento patrimoniale è un obiettivo che Coopservice ha costantemente perseguito nel tempo, consapevole dell’importanza di mantenere un adeguato equilibrio tra il capitale proprio e il capitale di debito. Oltre che condizione preliminare irrinunciabile per le politiche di investimento che, prima del semplice profitto, sono finalizzate alla creazione di valore per tutti i suoi portatori di interesse.

(di Coopservice 31 luglio 2019 - ThinkMagazine)

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