Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia esprime la sua posizione.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia – a fronte dell’imminente entrata in vigore dell’art. 1 lettere d), e) ed f) della legge n. 3 del 16 gennaio 2019, che prevede di fatto l’abolizione dell’istituto della prescrizione (perché di questo in effetti si tratta dal momento che, una volta sospesa, non riprenderà mai) – condivide l’opinione contraria di tutta l’avvocatura e di eminenti giuristi che hanno individuato in tale riforma una gravissima violazione dei principi previsti dalla Costituzione e che riguardano la ragionevole durata del processo e la presunzione di non colpevolezza.
Tale riforma, proprio perché non pone un limite di durata al processo penale, finirebbe per protrarre per l’intera vita della persona la condizione di indagato o di imputato, anche se assolto, e non consentirebbe mai alle persone offese di vedere terminare i processi per i fatti di cui sono state vittime.
In altre parole, l’abolizione della prescrizione si risolverebbe in una negazione di giustizia per tutti, contravvenendo ai più elementari principi di equità e civiltà, universalmente riconosciuti.
Per queste ragioni il COA di Reggio Emilia ha deciso di rinnovare l’invito a tutte le rappresentanze dell’Avvocatura affinché si facciano portatrici della richiesta di abrogazione della norma che dispone la sospensione – di fatto, la cancellazione – dell’istituto della prescrizione.