In città sono stati intensificati i controlli per contrastare l’illegalità con nuove pattuglie operative per garantire la sicurezza dei cittadini. L’impiego delle S.I.O. (squadra di intervento operativo) rientra in una più ampia strategia interistituzionale, mirata a garantire un controllo efficace del territorio e a prevenire il degrado urbano. L’obiettivo è rafforzare la deterrenza per contrastare le attività criminali e garantire la sicurezza di tutti.
La vigilanza li ha monitorati mentre si aggiravano con fare sospetto nel centro commerciale, i Carabinieri intervenuti tempestivamente li hanno fermati nel parcheggio. La merce risultata appena rubata, del valore di quasi 500 euro, è stata recuperata e restituita ai rispettivi negozianti che hanno sporto denuncia.
In città sono stati intensificati i controlli per contrastare l’illegalità con nuove pattuglie operative per garantire la sicurezza dei cittadini. L’impiego delle S.I.O. rientra in una più ampia strategia interistituzionale, mirata a garantire un controllo efficace del territorio e a prevenire il degrado urbano. L’obiettivo è rafforzare la deterrenza per contrastare le attività criminali e garantire la sicurezza di tutti. Nei prossimi giorni, l’Arma dei Carabinieri continuerà le attività di presidio, con pattugliamenti mirati e controlli su persone e veicoli nelle aree più sensibili della città.
Era stata arrestata e sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari a fine aprile per aver aggredito un barista in stazione a Parma e per essersi successivamente scagliata contro i Carabinieri intervenuti danneggiando anche un’auto di servizio. La storia si è ripetuta nei giorni scorsi prima a Langhirano e poi a Parma dove la 60enne è stata definitivamente fermata e successivamente tradotta nel carcere di Reggio Emilia.
La donna, che nel tentativo di guadagnarsi la fuga ha aggredito la guardia di sicurezza, è stato bloccata dai Carabinieri tempestivamente intervenuti. La refurtiva, costituita da capi d’abbigliamento del valore di circa 150 euro, è stata restituita al responsabile del negozio.
La vigilanza li ha notati aggirarsi con fare sospetto, i Carabinieri intervenuti tempestivamente li hanno fermati. La merce rubata del valore di oltre 300 euro è stata recuperata e restituita ai legittimi proprietari. L’odierno arrestato, un 37enne georgiano, era già stato espulso dall’Italia nel novembre dello scorso anno.
I Carabinieri della Compagnia di Parma ribadiscono il loro costante impegno nel garantire la sicurezza, assicurando che i controlli saranno ulteriormente intensificati al fine di prevenire e reprimere ogni forma di illegalità, tutelando la sicurezza dei cittadini e promuovendo il rispetto delle leggi. L'attenzione al fenomeno della guida sotto l'influenza di alcol e droghe rimane una priorità, considerata la sua pericolosità e le gravi conseguenze che può comportare per l'incolumità pubblica.
Con il presente comunicato si intende segnalare il positivo esito di un’attività di indagine seguita dai Carabinieri, con il coordinamento della Procura della Repubblica, che si è conclusa con l’esecuzione di un’ordinanza in carcere a carico di un soggetto di origine sarda, residente in Reggio Emilia, classe 1970.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Parma Centro hanno eseguito, nella flagranza di reato, l'arresto di un 41enne di nazionalità straniera, che, in seguito alle verifiche e agli accertamenti svolti, è stato ritenuto il presunto responsabile di un tentativo di rapina ai danni di un coetaneo, avvenuto nel cuore della città.
Richieste di denaro per non diffondere immagini intime ottenute con l’inganno sui social: la sextortion è un fenomeno in rapida crescita, che colpisce adolescenti e adulti. Tutto parte da chat apparentemente innocue con profili attraenti che, dopo aver conquistato la fiducia con like e apprezzamenti, spingono la vittima a inviare foto o video sempre più audaci. Una volta ottenuto il materiale, inizia il ricatto: si chiedono soldi, anche somme modeste, minacciando di pubblicare i contenuti a sfondo sessuale sui social o inviarli a familiari e amici della vittima.