Editoriale- Politica arroccata e autoreferenziale - Torna a salire il burro mentre cede il latte spot. -Cresce la produzione di Mais e Soia in Brasile. - Cereali e dintorni. Mercati stabili ma con qualche fattore di incertezza sopratutto sul domestico. - Ambiente: in scadenza l'ultimo avvertimento UE all'Italia - Caldo record in Antartide - Le mitiche Terme di Salsomaggiore e Tabiano ancora al fianco della Farm Run. - Ismea, al via la "Banca delle Terre Agricole".
SOMMARIO Anno 16 - n° 11 19 marzo 2017
1.1 editoriale
Politica arroccata e autoreferenziale.
2.1 lattiero caseario
Torna a salire il burro mentre cede il latte spot.
3.1 mais e soia
Cresce la produzione di Mais e Soia in Brasile
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stabili ma con qualche fattore di incertezza sopratutto sul domestico.
5.1 vino Spergola: Terroir Reggio Emilia
6.1 smog e sanzioni UE Ambiente: in scadenza l'ultimo avvertimento UE all'Italia
6.2 CLIMA e riscaldamento globale Caldo record in Antartide
7.1 territori e salute Le mitiche Terme di Salsomaggiore e Tabiano ancora al fianco della Farm Run
9.1 riordino fondiario Ismea, al via la "Banca delle Terre Agricole"
10.1 promozioni "vino" e partners
11.2 promozioni "birra" e partners
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Il Dipartimento per l'Agricoltura Statunitense, nel rapporto WASDE di Marzo 2017, stima produzioni globali di Mais e Soia in aumento rispetto alle stime formulate a Febbraio, rispettivamente a 1049.24 Mio t (+0.9%) e 340.79 Mio t (+1.2%).
Clal Team 15 marzo 2017 – [Mais e Soia - n°3/2017]
La produzione di Mais è prevista in aumento in Argentina (+2.7%), Sud Africa, India e specialmente Brasile (+5.8%), con incrementi delle aree coltivate e delle rese dovuti alla rapida crescita vegetativa in vista del secondo raccolto di Mais nella regione Centro-Occidentale. In Brasile anche la produzione di Soia è prevista in crescita (+3.8%), dato l'aumento del raccolto, previsto a un record di 108 Mio t, in seguito alle piogge favorevoli durante la stagione di crescita.
Negli USA l'export di Soia è stimato in diminuzione a 55.11 Mio t (-1.2% rispetto alle stime di Febbraio); di conseguenza gli stock finali sono previsti in rialzo a 11.84 Mio t (+3.6%). Le previsioni per il Mais negli USA mostrano un maggiore utilizzo nella produzione di etanolo e una diminuzione del quantitativo destinato all'alimentazione e nell'utilizzo residuo. Il Mais utilizzato per produrre etanolo è in crescita del 0.9% rispetto allo scorso mese, riflettendo l'elevato ritmo nella produzione di etanolo durante il mese di Febbraio.
Maggiori esportazioni di Soia per Brasile e Paraguay bilanciano la diminuzione prevista per gli USA. Parallelamente ad un maggior export è stimato un aumento di 1.0 Mio t per l'import di Soia della Cina, raggiungendo un record di 87 Mio t. L'export di Mais è stimato in aumento in Brasile, Argentina e Sud Africa, mentre l'import è in crescita in Iran.
Gli stock finali globali sono stimati in aumento sia per il Mais (+1.4%) che per la Soia (+2.5 Mio t, suddiviso tra Brasile, Cina e Stati Uniti).
Di CLAL Team
Dal Polo Sud un' ulteriore conferma del riscaldamento globale. +17,5°C e una forte riduzione dei ghiacciai registrata soprattutto negli ultimi 12 anni potrebbero essere sintomi di un inasprimento del riscaldamento globale.
Roma 14 Marzo 2017 - -
Il Comitato Mondiale di Meteorologia (WMO) ha recentemente annunciato i nuovi record registrati dalle temperature nella regione antartica, nell'ambito dei continui sforzi per ampliare il database delle condizioni estreme che si manifestano nel globo terrestre.
Va sottolineato che il record diffuso dal WMO, lo scorso 1 marzo, risale al 24 marzo 2015 quando alla base antartica permanente di Esperanza, gestita dall'Ejército Argentino venne registrato un +17,5°C.
Per intercettare un dato ancor più elevato occorre risalire al 30 gennaio 1982 sull'isola di Signy (Isole Orcadi Meridionali), che però rientra in quella che i geografi identificano "Regione Antartica" (quindi non "Continente antartico) poiché si trova oltre il 60esimo parallelo, dove nell'occasione il termometro si fermò a 19,8°C. Per la cronaca, la temperatura più bassa registrata da misurazioni a terra per la regione antartica e per il mondo intero, è stata -89,2 ° C (-128,6 ° F) rilevata alla stazione di Vostok il 21 luglio 1983.
Insomma, in barba alle rigide temperature del recente gennaio in Europa, sembrerebbe proprio che il riscaldamento globale sia effettivamente in atto, almeno a osservare le metamorfosi climatiche che nel polo sud si stanno manifestando, in termini di temperature ma anche e soprattutto per estensione e consistenza dei ghiacci.
Esteso per 14 milioni di km2 (circa il doppio delle dimensioni di Australia), l'Antartide è freddo, ventoso e secco. La temperatura media annuale varia da circa -10 ° C sulla costa antartica a -60 ° C nel più profondo interno. Il suo immenso strato di ghiaccio è spesso fino a 4,8 km contiene il 90% di acqua dolce del mondo, sufficiente per alzare il livello del mare di circa 60 metri dovesse sciogliersi completamente. La Penisola Antartica (la punta nord-ovest vicino al Sud America) è tra le regioni del pianeta che registra il riscaldamento più veloce del pianeta, quasi 3 ° C nel corso degli ultimi 50 anni. All'incirca l'87% dei ghiacciai della costa occidentale della penisola Antartica si sono ritirati negli ultimi 50 anni ma con un'accelerazione molto più rapida registrata negli ultimi 12 anni.
Le indagini svolte dal WMO hanno l'obiettivo, non solo di tenere sotto osservazione una zona particolarmente sensibile, ma anche per migliorare la qualità delle osservazioni stesse e selezione le attrezzature più adeguate.
"La necessità di monitorare costantemente tutta la peraltro vasta zona antartica non ha un'importanza solo di scala regionale ma dispiega i suoi effetti scientifici su tutto il Globo e, per quel che non sfugge agli incalliti antropocentrici di Ekoclub International, anche alle future generazioni della specie umana quantunque ad oggi gli effetti non possano ancora dirsi catastrofici", ha ricordato il Presidente Fabio Massimo Cantarelli prendendo le mosse dal commento di Randall Ceveny, relatore sul Clima e Meteo estremi del WMO, che ha raccomandato che vengano registrati i migliori dati possibili per effettuare la più precisa analisi possibile dei cambiamenti climatici sia su scala regionale che globale".
(Ekoclub International - News)
Il tema sempre più incalzante degli abbinamenti migliori, delle sottili differenze fra i calici da usare in caso di ospiti preziosi, le buone maniere a tavola ed infine la tanto sospirata e desiderata cena con gli amici e cari coadiuvata da una competenza ricercata. Tutto questo viene presentato molto bene da ARGA Emilia Romagna.
da L'Equilibrista
Il 1° marzo 2017 è partito a Parma un corso di cinque serate aperto a tutti e patrocinato da ARGA Emilia Romagna – Associazione che raggruppa i giornalisti specializzati nell'informazione dei settori agricoltura, alimentazione, ambiente, energie rinnovabili, boschi, foreste, caccia, pesca e territorio – e ben strutturato dallo stesso staff di ARGA e coordinato da Francesca Caggiati, giornalista di ARGA e grande appassionata del tema vitivinicolo.
Le serate sono state pensate per poter presentare in modo ottimale agli appassionati ed al personale di settore, una serie di tematiche di introduzione al vino della nostra Regione e della città di Parma in particolare.
Cerimoniere, della serata di mercoledì scorso, un personaggio di eccellenza e grande esperto della materia come Pier Luigi Nanni, docente di scuola alberghiera e giornalista gastronomico associato ad ARGA di Bologna che vanta una lunga esperienza come responsabile dei servizi presso alberghi e cucine stellate. Con grande dialettica e precisione sono state snocciolate diverse tematiche del servizio al tavolo e le migliori tecniche di servizio, ad una sala attenta e curiosa. Gli ospiti hanno dispensato domande puntuali come in merito alla tanto decantata coppa di Champagne, oggi utilizzata essenzialmente per vini spumanti dolci che quasi tutti pensavano infatti essere ancora in voga.
L'ultima lezione infatti ha raccolto molta curiosità perché verteva sul servizio di sala, ovvero come servire il vino, nonché la decantazione, la pratica che separa eventuali depositi dai vini rossi molto maturi o da lungo affinamento rispetto ai classici rossi da pronta beva.
Infine le attrezzature di sala, un'attenta disamina sui più utilizzati attrezzi per poter effettuare delle aperture ad hoc, preservando prodotti così preziosi e di valore come i vini più costosi o vini da tutti i giorni da servirsi alle temperature ottimali.
Ogni serata vengono degustati tre diverse tipologie di vino di cantine locali e nazionali in abbinamento a deliziosi stuzzichini studiati per l'occasione.
Le restanti serate riguarderanno temi di spicco quali:
4 ^ lezione: Abbinamenti cibo/vino: i principi e le regole
5^ lezione: Bon Ton a tavola: cosa fare e cosa evitare
Soprattutto l'abbinamento cibo-vino solitamente può rappresentare un vero e proprio ostacolo per chi si approccia alla scelta del miglior piatto da servire ai suoi commensali. Per questo in linea con la passione crescente per talent show culinari o ricercate cene preparate in casa come si faceva una volta per amici e parenti, il vino resta l'assoluto protagonista della tavola e per questo ne vanno capite e valorizzate le sue peculiarità.
ARGA lavora nel giusto intento di far apprezzare e promuovere la conoscenza del territorio lasciando un tocco di Bon Ton che traspare nell'esposizione e nella sua offerta variegata.
La storia, la nostra tradizione e quindi la passione per la viticultura Reggiana, hanno contraddistinto la riscoperta della Spergola, un vitigno tipico della zona di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, detta comunemente "l'alata" perché i grappoli principali sono sempre accompagnati da un grappolo più piccolo, simile ad una piccola ala.
Reggio Emilia, 15 marzo 2017
da L'Equilibrista
Si parla giustamente di tradizione perché la territorialità è la forza della Spergola, tanto che le prime testimonianze risalgono al XV secolo quando fu citata dalla Granduchessa di Toscana che ne tesseva le lodi e la grande duttilità. Parliamo quindi di un vitigno autoctono davvero antico, che per molto tempo è stato accostato e talvolta confuso con il più celebrato Sauvignon, se non che negli anni 2000, analisi specifiche sul DNA della ne hanno dimostrato definitivamente la diversità genetica rispetto proprio all'internazionale Sauvignon, consentendone la registrazione nel Catalogo Nazionale delle Varietà della Vite ed il conseguente inserimento nella DOC Colli di Scandiano e Canossa.
Molto apprezzato nelle degustazioni si sta facendo strada anche a livello italiano, andando a meritarsi interesse e curiosità soprattutto verso un pubblico più attento e giovane a caccia di novità. Vitigno eclettico che regala interpretazioni degne di nota sia come vino fermo che frizzante (nelle versioni secco, semisecco e dolce), spumante o passito, mantenendo inconfondibile personalità data dalla sua struttura e freschezza. Grazie poi ad una leggera surmaturazione delle uve, la Spergola si carica di profumi più intensi ed eleganti, acquisisce anche una decisa struttura e conserva armonico equilibrio con un piacevole finale amandorlato. Il vitigno Spergola consente di ottenere ottimi vini bianchi che nella versione spumante metodo classico arrivano forse al loro massimo splendore, presentando anche colori di grano appena colto o nel caso di prodotti più giovani, riflessi vivi che tendono alla mela poco matura, con delicato profumo di fiori ed un gusto fragrante. Le influenze dei prodigiosi calanchi reggiani, regalano poi note iodate ben calibrate, mai invasive.
Attorno a questa riscoperta si sta creando un vero e proprio movimento che vede coinvolte cantine ed operatori del settore altamente specializzati. A tal proposito, a cinque anni dalla sua fondazione, la Compagnia della Spergola è ad oggi un'Associazione che promuove il vitigno autoctono a bacca bianca tipico della zona di Scandiano-Ventoso-San Ruffino-Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia e che si allarga a tre nuovi Comuni ed a ulteriori quattro Aziende produttrici. Ai fondatori, il comune di Scandiano e le cantine Aljano, Arceto, Bertolani e Casali Viticultori, si uniscono le aziende Fantesini di Bibbiano, Agricola Reggiana di Borzano, Colle di Rondinara e Cantina Sociale di Puianello compresi nei comuni di Albinea, Quattro Castella e Bibbiano.
La capacità di fare sistema è la chiave di volta quando si concretizzano progetti di questo tipo e quindi a dare man forte alla causa, anche l'Associazione Italiana Sommelier di Reggio Emilia che ha deciso di raccogliere la sfida e con entusiasmo si è fatta promotrice di queste grandi realtà locali. Nello specifico, un gruppo selezionato di sommelier reggiani coadiuvati dal delegato Gaetano Palombella e dalla responsabile del progetto Giulia Bianco, hanno iniziato visitando tutte le cantine, degustando tutti i vini proposti, ricercando gli abbinamenti migliori e facendosi portatori d'interesse per diventare i futuri ambasciatori della Spergola. Il progetto è ambizioso ma quando si uniscono passione e concretezza, sia le cantine che i degustatori possono rappresentare la risposta per portare conoscenza e sviluppo verso gli operatori del settore e direttamente sulle tavole nazionale ed internazionali.
La promozione e la riscoperta di un territorio attraverso un vitigno autoctono è una delle cose più caratterizzanti, fa parte di fini scuole di pensiero che appartengono alla volontà di creare una sana differenziazione ed una valorizzazione delle ricchezze locali, perchè lo merita il territorio, lo meritano i professionisti in gioco e lo merita la cultura che il vino porta con sé.
Il mercato è in una fase, tutto sommato, stazionaria e i dati di base sono positivi così come lo sono le previsioni meteo. Ciononostante i fondi continuano a tenere le loro posizioni: sempre rialzisti sul comparto soia, mentre al ribasso sui cereali.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 14 marzo 2017
In linea generale o meglio stante la situazione degli indicatori, il mercato potrebbe scendere ma i padroni del gioco sono difficilmente interpretabili nelle loro rapide azioni alla breve portata di un click.
Sul mercato interno continua a regnare la calma, anche se segnali di attività cominciano a manifestarsi. Il seme di soia nazionale è relativamente caro e il mercato ancora poco liquido mentre per i grandi arrivi dall'estero occorre attendere il mese di maggio. I cereali sono fermi-tenuti, ma cominciano a manifestarsi le preoccupazioni legate alla campagna maidicola per la scarsità d'acqua che si prevede.
Il grano di base è sempre più ricercato mentre è ben offerto quello di qualità, l'orzo è in fase di stasi ma potrebbe anche iniziare una fase arretramento dei listini. Riguardo ai proteici è da segnalare che il delta di prezzo fra soya geneticamente modificata e convenzionale 44% è ormai prossimo ai 70 euro alla tonnellata.
Per quanto riguarda le normali farine di soia, ormai da mesi il differenziale dei prezzi tra Ravenna e quelli di Venezia sono significativi e dell'ordine tra i 5 e i 10 euro ton. Non vi è abbondanza di merce sul mercato.
I sottoprodotti sono fermi-tenuti. Le crusche hanno pressoché finito di scendere e si presume che presto torneranno a rincarare.
In generale la dipendenza dall'estero del mercato domestico è sempre più marcata e questo potrebbe generare qualche problema a alcune filiera DOP.
Il settore delle bioenergie è in fermento per gli approvvigionamenti, stante il fatto che le trincee cominciano a svuotarsi.
Indicatori internazionali 14 marzo 2017
l'Indice dei noli è risalito nuovamente a 1099 punti, il petrolio è attorno a 48,00$/bar e l'indice di cambio segna 1,06397.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Editoriale- Ma quale Flat Tax! Solo fumo! - Grana Padano in leggera flessione. - Pomodoro. Cia: le aziende di trasformazione propongono un prezzo che non copre i costi produttivi" - Alimentare: Coldiretti, con semafori rischia record export a 28 mld - Cereali e dintorni. Lievi variazioni in attesa dei dati USDA. - ALTRO
SOMMARIO Anno 16 - n° 10 12 marzo 2017
1.1 editoriale
Ma quale Flat Tax! Solo fumo!
2.1 lattiero caseario
Grana Padano in leggera flessione.
3.1 crisi pomodoro
Pomodoro. Cia: le aziende di trasformazione propongono un prezzo che non copre i costi produttivi"
4.1 latte e formaggi
Latte e formaggi: obbligatoria l'origine in etichetta a partire dal 19 aprile. Cosa cambia.
4.2 latte e formaggi Alimentare: Coldiretti, con semafori rischia record export a 28 mld
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Lievi variazioni in attesa dei dati USDA.
6.1 vino e consumi Vino, nella GDO aumentano gli acquisti di DOC e spumanti
7.1 acquisizioni industriali Emak: precisazioni su indiscrezioni di stampa
7.2 Bonifica centrale Bonifica Centrale. Il TAR boccia il ricorso Coldiretti.
8.1 strategie export Strategie commerciali e di marketing per le piccole cooperative agroalimentari
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners
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Etichette promuovono cibo spazzatura a scapito delle specialità del Made in italy. L'etichetta a semaforo sponsorizzata dalle grandi multinazionali mette a rischio il Made in Italy agroalimentare in Europa dove le esportazioni sono cresciute del 4% nel 2016 raggiungendo il record di 28 miliardi, pari a circa ¾ del totale nel mondo.
E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano e Grana Padano, ma anche extravergine di oliva sarebbero tra le vittime illustri dell'etichetta a semaforo degli alimenti che colpisce ingiustamente le produzioni italiane, con indicazioni sbagliate e fuorvianti.
Va respinta l'ipotesi di una informazione visiva che - denuncia la Coldiretti - finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani come i prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp), di cui l'Italia ha la leadership in Europa con 289 riconoscimenti, per promuovere, al contrario, il cibo spazzatura come le bevande gassate senza zucchero, ingannando i consumatori rispetto al reale valore nutrizionale.
L'etichetta semaforo indica - spiega la Coldiretti - con i bollini rosso, giallo o verde il contenuto di nutrienti critici per la salute. La segnalazione sui contenuti di grassi, sali e zuccheri - critica la Coldiretti - non si basa pero' sulle quantità effettivamente consumate, ma solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze. Un modello già adottato capillarmente dai supermercati della Gran Bretagna che si appresta con la Brexit ad uscire dall'Unione Europea dove - conclude la Coldiretti – va rigettato con decisione.
(Fonte Coldiretti 8 Marzo 2017)
Si attendono reazioni dai dati diffusi dall'USDA. In Brasile si stima una produzione di semi di soia di 108 milioni ben sopra le ultime stime.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 10 marzo 2017
A seguire i dati diffusi da USDA
I dati diffusi sono effettivamente consistenti soprattutto per quanto riguarda il Brasile per il quale si stimano 108 milioni di semi di soia.
Il mercato quindi giovedì sera ha così reagito:
Indicatori internazionali 10 marzo 2017
l'Indice dei noli è risalito forte a 1064 punti, il petrolio è attorno a 50,0$/bar e l'indice di cambio segna 1,05911.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Potenzialità di espansione delle cooperative agroalimentari di piccola e media dimensione sui mercati nazionali e internazionali.
Roma 8 marzo 2017 - In continuità con gli studi realizzati negli anni precedenti, Ismea pubblica lo studio "Strategie commerciali e di marketing - Potenzialità di espansione delle cooperative agroalimentari di piccola e media dimensione", realizzato su iniziativa del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.
La ricerca si è focalizzata sulle scelte e sulle politiche commerciali e di marketing del settore della cooperazione agroalimentare italiana, con attenzione al mercato interno ed estero.
Sulla scorta delle evidenze complessive dell'analisi, l'obiettivo finale è stato quello di produrre delle linee-guida di strategie commerciali, funzionali ad affrontare le barriere logistiche.
Come target di riferimento è stato considerato il mondo delle cooperative di piccola e media dimensione, meno strutturate ma numericamente rilevanti in ogni segmento merceologico del settore agroalimentare nazionale. In molti casi, si tratta di cooperative con difficoltà di commercializzazione sia sul mercato interno sia nel circuito estero, anche nei paesi tradizionalmente acquirenti di prodotti italiani.
L'internazionalizzazione è una sfida molto importante anche per il sistema cooperativo, che a tale proposito sconta un grado di inesperienza particolarmente alto, soprattutto in riferimento ai frequenti problemi di contraffazioni, imitazioni e/o fenomeni di Italian sounding.
(Fonte Ismea 9 marzo 2017)