Parma, 14 marzo 2021 - Sette giovani nordafricani sono stati denunciati a Parma per rapina, lesioni e minacce. E’ l’ennesimo atto di un copione che conosciamo bene.
BABY GANG A PARMA: denunciati 7 giovani, avevano commesso una rapina nel parco ducale e successivamente minacciato ed aggredito la vittima per non farlo parlare
Protagonista della violenta rapina un giovane nordafricano già noto alle Forze dell’Ordine, che ha prima minacciato una 74 enne per farsi consegnare il denaro che aveva in casa, poi l’ha colpita al volto ottenendo un bottino di mille euro. Per lui sono stati disposti i domiciliari.
Il 24 enne, residente nella Bassa modenese si era invaghito di una 38 enne dell’Appennino e le aveva proposto di vedersi di persona. La donna le avrebbe proposto sesso a pagamento, ma poi si è presentata con un amico 28 enne che, dopo aver trasportato il giovane in un luogo isolato, lo ha picchiato e rapinato. I due sono stati arrestati.
I primi tenui segnali di protesta iniziano a emergere. #IoApro1501 piuttosto che #FACCIAMORUMORE da parte dei ristoratori e “La DAD non è Scuola” da parte studentesca, sono alcune degli slogan che si sono intercettati in quasi tutte le città italiane in questi ultimi giorni.
Quando la politica è irragionevole e il senso di appartenenza a un “gruppo” fa perdere ogni collegamento con la realtà e il buon senso viene travolto dalla violenza.
Si tratta di un cittadino nigeriano con precedenti per spaccio, ufficialmente residente a Bologna, che dopo essere incappato nei controlli della Polizia locale al complesso R-Nord, si è prima dato alla fuga, poi ha reagito violentemente all’arresto ferendo tre agenti, poi ha tentato di fare sparire sei dosi di crack ingerendole.
Parma 28 ottobre 2020 – In riferimento ad alcune immagini postate sui social, relative ad un episodio accaduto ieri sera in Piazza Garibaldi, sono stati già avviati opportuni accertamenti.
Jasmine (nome di fantasia) è una donna tunisina di 32 anni che qualche anno fa arriva in Italia fa per ricongiungersi al marito. Ha un bambino di due anni ed è incinta del secondo.
Il marito, però, non la vuole con sé e inizia a picchiarla. Intervengono i servizi sociali, Jasmine e il suo bambino vengono collocati in una struttura protetta, dove lei partorisce il secondo figlio (è una bambina).
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola (BO) hanno arrestato un quarantaseienne italiano per minaccia e violenza aggravata a un pubblico ufficiale e porto abusivo di armi.
E’ successo alle ore 11:00 di ieri, quando la Centrale Operativa del 112 ha ricevuto la richiesta di aiuto di un’assistente sociale, terrorizzata da un soggetto armato e col volto travisato da un passamontagna, che era entrato negli uffici dell’ASP – Azienda servizi alla persona Nuovo circondario imolese di Viale Francesco d’Agostino, minacciando tutti di morte se non lo avessero messo in contatto con sua figlia, affidata in via esclusiva alla madre: “Vi taglio la gola! Vi ammazzo a tutti. Faccio una strage e dovete farmi vedere mia figlia anche per solo dieci minuti!”.