Nella giornata di ieri i Carabinieri della Stazione di Parma Centro a conclusione di alcuni accertamenti investigativi, hanno denunciato per truffa un 50enne residente a Napoli, già gravato da diversi precedenti specifici. Lo stesso, con artifizi e raggiri, è riuscito ad impossessarsi della somma di 200 euro, “scuciti” alla vittima, un 30enne residente a Parma, con la oramai nota tecnica del “pacco”.
Nei guai è finito un quarantenne a cui l’Inps aveva chiesto i contributi per tre donne straniere assunte come collaboratrici domestiche. L’uomo ha negato il rapporto di lavoro, che invece è stato dimostrato, dicendo di essere stato vittima di una truffa.
Nella giornata di ieri i Carabinieri della Stazione di Varsi a conclusione dell’attività d’indagine, hanno denunciato per truffa un 24enne residente a Pescara e gravato da diversi precedenti di polizia.
Si tratta di un trentenne residente nel reggiano, dipendente di un servizio postale privato, che anziché consegnare la posta, se ne sbarazzava gettandola nei cassonetti o nei fossi. La segnalazione è arrivata dai cittadini.
Nella giornata di ieri i Carabinieri della Stazione di Vigatto, a conclusione dell’ attività d’indagine, hanno denunciato per truffa un 57enne residente in provincia di Treviso.
Arrestata dalla Polizia di Stato giovane donna italiana per possesso di documenti falsi validi per l’espatrio. Denunciata per tentata truffa e sostituzione di persona.
I controlli della Guardia di Finanza di Carpi hanno consentito di scoprire due capannoni in uso a due ditte edili che custodivano materiale mai pagato ai fornitori e quattro lavoratori in nero. Indagini anche su eventuali proventi illeciti
Si tratta di due cittadini indiani che per superare l’esame orale per conseguire la patente italiana avevano fatto ricorso a cellulari con tecnologia bluetooth. Una telecamera consentiva ai complici di visionare i test e di suggerire le risposte.
MODENA – I quiz per superare l’esame orale per il conseguimento della patente possono essere particolarmente ostici, soprattutto quando non si ha la completa padronanza della lingua italiana. Per questo due cittadini indiani sono ricorsi…al suggeritore.
È quanto hanno scoperto gli uomini della Sezione Polizia Stradale di Modena che sono intervenuti presso la Motorizzazione Civile, dove si stava tenendo la sessione d’esame e hanno scoperto i due stranieri mentre tentavano di superare il test facendo ricorso ad apparecchi elettronici ricetrasmittenti. In particolare, uno dei due aveva un dispositivo auricolare bluetooth e un cellulare fissato con del nastro adesivo intorno al torace. Sul maglione si era poi procurato un foro in corrispondenza della telecamera. Anche il secondo era in possesso di un’apparecchiatura elettronica bluetooth, ma posizionata attorno al collo grazie a un laccetto, e un cellulare IPhone applicato al torace con del nastro adesivo. Al maglione era stato applicato anche in questo caso un foro strategico per consentire alla telecamera di visionare il test.
Questo stratagemma consentiva a terze persone, collegate da remoto, di visionare i quiz e di suggerire le risposte esatte tramite auricolare oppure tramite un codice predefinito attraverso sequenze di vibrazione del trasmettitore. I due cittadini extracomunitari sono quindi stati denunciati per falso ideologico commesso al fine di ottenere il superamento dell’esame di teoria per il conseguimento della patente italiana di guida.
Non si tratta, tuttavia, di un caso isolato, che anche in passato ha portato a diverse denunce e alla scoperta di vere e proprie organizzazioni che, dietro lauti compensi, offrono il “servizio” di suggerimenti a cittadini stranieri non in gradi di affrontare in maniera autonoma l’esame di guida teorico. Per questo la Polizia Stradale, in collaborazione con gli uffici della Motorizzazione Civile presso la cui sede si tengono le sessioni d’esame, effettuano regolarmente controlli.