“Sbagliando s’impara”. E’ un motto che dovrebbe valere per tutti ma non per alcuni politici, particolarmente influenti peraltro, del nostro caro Paese. L'errore non è mai errore, semmai sbaglia chi fa giusto, per cui chiedere scusa, come ha già fatto per due volte Angela Merkel ad esempio, non passa manco per la testa.
I giovani sono tra le categorie che più duramente risentono di questo difficile momento storico. La chiusura delle scuole e la mancanza di momenti di aggregazione impattano profondamente la componente sociale delle loro vite, importante a qualsiasi età, fondamentale per giovani e bambini.
La “Guerra dei Vaccini” è servita e intanto si conferma che il Lupo perde il pelo ma non il vizio.
Domenica mattina il sindaco si recherà nell’aia dove, il 20 marzo 1944, furono uccise dai nazisti ventiquattro persone, rappresentando la gente che non potrà partecipare.
Un déjà-vu inquietante. Un anno dopo siamo ancora ai blocchi di partenza. L’Italia chiude nonostante l’opposizione dei diretti interessati, i cittadini lavoratori, nonostante gli investimenti in protezione, nonostante la sfiducia dilagante verso le istituzioni scientifiche e non solo.
L’Alleanza Cooperative dell’Emilia-Romagna commenta il recente studio sulla cooperazione in regione realizzato da Guido Caselli (Unioncamere ER), Michele Costa e Flavio Delbono (Università di Bologna).
Fabio Fecci, Sindaco di Noceto e Vice Presidente ANCI regionale, scrive al Ministro della Salute e ai presidenti della Regione e del nazionale ANCI affinché si mettano in campo azioni anti crisi. "Credo che oggi - dopo undici mesi - sottolinea Fabio Fecci - occorra necessariamente guardare alla ripartenza, e l’imperativo categorico sia quello di un giusto bilanciamento fra la tutela della salute e quella del tessuto economico produttivo, che in certi settori sta davvero collassando."... In allegato la lettera in originale.