Se sei un appassionato di musica, la scelta migliore che potresti fare è quella di acquistare un giradischi.
Sabato 29 e Domenica 30, dai Violini di santa Vittoria alla mostra “Trame e Strappi” della pittrice Nicla Ferrari.
Di Nicola Comparato 29 marzo 2021 - In genere non sono il tipo che bada ai nuovi artisti. Al giorno d'oggi gruppi musicali e cantanti solisti nascono con così grande facilità e velocità che è davvero difficile riuscire a notarne uno tra un milione.
Di redazione e Francesca Bocchia Parma 26 marzo 2021 - Al Polo Vaccinale di Moletolo, Massimo Tannoiaintrattiene, con la musica "aulica" del suo magistrale violoncello, le persone in attesa dopo essere stati sottoposti a vaccinazione.
Sarà trasmesso in prima serata sabato 27 marzo, su un circuito di emittenti locali e a diffusione regionale in tutta Italia, il concerto che Daniele Ronda ha tenuto il 17 febbraio scorso in piazza Cavalli, a Piacenza.
A Latina per amore ma con il cuore sempre legato alla sua terra. La parmigiana Eleonora Rossi ne ha percorsi di chilometri negli ultimi anni, fermata, come tutto il mondo, solo da questo terribile 2020. Ha viaggiato per raggiungere i club e le discoteche più alla moda dello Stivale, nel panni di Deejay Hellen, apprezzatissima regina della consolle capace di fare ballare e divertire, ogni sera, migliaia di ragazzi in pista. Tanto schietta e sincera quanto è energica e sexy durante i suoi live, Eleonora ha lanciato un grido d’allarme: “Attualmente la situazione lavorativa è complicata per il mondo dell’intrattenimento musicale: è tutto fermo. Sono pochi gli artisti dal grande nome che cercano di aiutare i giovani. E lo dico con rammarico: Fedez con “Dream it” è uno di quelli che ha offerto la possibilità di esibirsi e di raccogliere soldi per il settore. Le stesse radio e tv ignorano gli emergenti: preferiscono sostenere blogger che si fingono deejay piuttosto che puntare sui deejay di professione. Ma non mi perdo d’animo: sto approfittando del tempo a disposizione per lavorare su un progetto a cui prima dedicavo solo una piccola parte della mia giornata”.
LA FELPA COME STILE: DA DEEJAY A PRODUTTORE
In questo momento in cui le arene devono essere obbligatoriamente vuote, lo studio di produzione diventa il cuore pulsante della propria attività. Rigorosamente con addosso una felpa, simbolo di uno stile di vita per chi ama lo street style: “È in passo obbligatorio da fare se si vuole crescere in questo settore. Sto iniziando a produrre la mia musica: è un modo per sentirsi appagati e per crescere. Sapere che la gente viene a una tua serata per sentire la tua musica, fa tutta la differenza del mondo. È questo il vero salto di qualità: sto lavorando tanto per imparare e migliorare. Ma non temete: quando si potrà ritornare live, sarò ancora in consolle. Ma con la mia musica”.
LO STILE STREET DI ELEONORA ROSSI
La musica ha un peso evidente nella vita di Eleonora Rossi, al punto da entrare anche in tanti altri aspetti del suo modo d’essere. Come l’abbigliamento. Sportivo ma ricercato, sempre pronta a stupire con qualcosa che crei tendenza: “Mi piace tanto il fluo: regala vivacità e brillantezza all’immagine. Non è mai banale. Nella mia quotidianità adoro indossare un paio di leggins e una felpa. Meglio ancora se oversize. Io vivrei in tuta. La trovo comoda ma fashion. Certo, bisogna saper scegliere. D’estate, shorts e canottiera. Se suono, cerco di essere ricercata. Prendo spunto dalle star americane del settore: catene, cappellini, occhiali impreziositi, unghie molto lunghe. Tutti elementi tipici dello scenario urban. Uno stile che funziona e che sento mio è anche l’utilizzo del Felpone oversize (nelle foto Eleonora veste le felpe Piutre) con lo stivale con il tacco: è un mix che permette molto di giocare con lo street e la femminilità”.
HIP HOP: LA TUTA, LE T-SHIRT E LA MUSICA NEL SANGUE
“L’hip hop è il genere che ho amo da quando sono piccola. E pensare che mi sono avvicinata alla musica grazie al punk: era il periodo dei Green Day, seguivo le hit americane in televisione. Poi sono passata a Eminem ed è arrivata Mtv con i suoi video: lì ho visto per la prima volta 50 Cent e ho capito che avrei voluto ballare in quel tipo di video. All’epoca facevo lezioni di danza classica, poi sono passata all’ hip hop. L’ho ballato per 10 anni. Fa parte della mia cultura musicale. Poi è diventato uno stile di vita. Lo stile urban si ripercuote anche nel modo di vestire. Io preferisco un pantalone sportivo con un body, una T-shirt o un top piuttosto di una classica camicia. Adoro il colore”. Uno stile figlio della sua storia artistica, divenuta poi pubblica nel momento in cui ha iniziato a lavorare con i big della scena nazionale: “Grazie all’ accademia che ho frequentato, ho iniziato a lavorare con artisti del calibro di Gué Pequeno, Marracash, Club Dogo, Il Pagante. Un brutto incidente ha bloccato la mia carriera come ballerina. Ma non ho abbandonato la musica: ora amo fare ballare la gente. Mi regala emozioni e non vedo l’ora di ritrovare il contatto con il pubblico”.
LIVE: SUL PALCO CON UNO STILE VICENTE
“Non potrò mai dimenticare la notte in cui ho suonato ai “Magazzini Generali” di Milano. Andavo a sentire Fabri Fibra e, a distanza di qualche anno, mi sono ritrovata sullo stesso palco. Un sogno: ricordo il pubblico caldo, la gente che ballava. Ero a mille. E poi ancora la chiusura del concerto di Machete Empire Records, l’etichetta fondata da Salmo. Ero a Budoni, in Sardegna, e avevo una piazza gremita davanti a me. Dopo i cantanti più famosi, il pubblico sarebbe potuto andare via. Invece sono riuscita a tenerli in pista e a farli ancora ballare”. Ricordi splendidi nell’attesa di collezionarne altri.
Ciao Raoul, eroe del sorriso e dell'ottimismo. Il Covid non ha lasciato scampo al re del Liscio Raoul Casadei e per ricordarlo riproponiamo l'intervista che ci aveva rilasciato per i suoi 80 anni e raccolta da Laura Corallo, in piena estate 2017.
I Concerti del Boito - Giovedì 11 marzo 2021, ore 20.30, un nuovo concerto trasmesso dalla Sala dei concerti della Casa della Musica, in streaming gratuito sul canale YouTube del Conservatorio “Arrigo Boito”.
Massimo Tannoia, già primo violoncellista del Teatro Regio, della Fenice e ora della Filarmonica Italiana, si confessa augurandosi che al più presto si possa riprendere il rapporto vitale e diretto tra musicista e pubblico.