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Domenica, 24 Luglio 2022 07:00

Aristotele, il divenire e la lezione bontadiniana

Di Daniele Trabucco (*) Belluno, 24 luglio 2022 - Aristotele (384 a.C. - 322 a.C.), nel I e nel III libro della "Fisica", ha cercato, attraverso la dimostrazione dell'Atto puro, di rimuovere la contraddizione del non-essere dell'essere inerente al divenire dell'esperienza. In particolare, non potendo il divenire costituire un passaggio dal non-essere all'essere in quanto "ex nihilo nihil fit", il fondatore del Liceo introduce i noti concetti di potenza ed atto: il divenire, in altri termini, presuppone che da un "ente in potenza" si arrivi ad un "ente in atto", ossia da un certo essere si passi ad un altro essere. Tuttavia, nella struttura aristotelica del divenire rimane un residuo di non-essere, di nihil, dal momento che ciò che diviene prima non era ciò che è divenuto.

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(Gustavo Bontadini)

Ora, Aristotele, "il Maestro di coloro che sanno" come lo chiama Dante (1265-1321) nella Commedia, perviene all'Atto puro (ciò che muove, ma che non viene mosso) quale causa della realtà diveniente, affermando in questo modo il primato dell'atto sulla potenza. Ora, il principio del primato richiede, però, di essere giustificato. Detto diversamente, se c'è una realtà che sorge, che inizia, deve anche esserci una causa che la fa essere, ma questa causa non può essere il nulla che non è. È necessario, dunque, afferma Gustavo Bontadini (1903-1990) nella sua opera "Discussione sul principio della metafisica", fondare lo stesso principio di causa. Questo fondamento è quello che il Maestro di Emanuele Severino (1929-2020) definisce il "Principio di Parmenide", cioè la permanenza assoluta dell'essere.

Questo implica che se il divenire fosse originario, si dovrebbe giungere alla conclusione che, nel divenire medesimo, il non-essere limiterebbe originariamente l'essere con l'esito contraddittorio che conosciamo. Pertanto, il divenire deve discendere dall'Immobile, dall'Atto puro di cui parla Aristotele, da ciò che è e che non è possibile che non sia, altrimenti ci troveremmo a sostenere l'assurdo per cui si farebbe del nulla un positivo.

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(*) Professore Daniele Trabucco – Costituzionalista

Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona/UNIB (Svizzera)-Centro Studi Superiori INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Professore universitario a contratto di Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento universitario «Prospero Moisé Loria» di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico. Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione del Centro Consorzi di Belluno)

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Lunedì, 16 Maggio 2022 06:15

PIO X: IL PAPA DELLA SANTA COMUNIONE AI BAMBINI

Di Daniele Trabucco (*) Belluno, 15 maggio 2022 - Alle origini della Chiesa cattolica era pratica comune dare ai bambini la santa Eucarestia insieme al Battesimo ed alla Confermazione. Con il tempo, però, si decise di articolare in tre diversi momenti della vita del fedele i tre grandi sacramenti dell'iniziazione cristiana.

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Mercoledì, 11 Maggio 2022 15:31

Tommaso contro l’eresia «neoparmenidea»

Di Daniele Trabucco (*) Belluno, 11 maggio 2022 - Un concetto fondamentale della teologia cattolica è la creatio ex nihilo, o meglio la creazione libera e dal nulla da parte di Dio di tutto ciò che esiste. Il salmo 32 descrive in maniera sublime questa verità di fede: «Egli parla e tutto è fatto, comanda e tutto esiste».

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Di Daniele Trabucco (*) Belluno, 2 maggio 2022 - Il pensiero filosofico cristiano deve fare i conti con la ferrea ontologia di Parmenide di Elea.

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Domenica, 01 Maggio 2022 08:56

Platone ha compiuto davvero il parmenicidio?

Di Daniele Trabucco (*) Belluno, 1 maggio 2022 - L'essere è ed il non-essere non è.

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Sabato, 30 Aprile 2022 06:34

Perché  sono un giusnaturalista classico

Di Daniele Trabucco (*) Belluno, 30 aprile 2022 - L'età moderna, a partire dal pensiero di Cartesio (1596-1650) con l'affermarsi del primato del soggetto sull'oggetto e con il venir meno della identità tra pensiero ed essere, tra pensiero e realtà, porta sempre più ad ignorare il diritto naturale classico.

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Martedì, 26 Aprile 2022 07:39

Il dramma del pensiero moderno "ateo"

Di Daniele Trabucco (*) Belluno, 26 aprile 2022 - All'inizio del pensiero moderno (Cartesio) più che il cogito, c’è il dubbio (metodico ed iperbolico), o meglio c’è la scelta di iniziare dal proprio atto, da sé come atto. Detto in altro modo, non si parte dalla coscienza, ma dal porre della coscienza.

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Di Daniele Trabucco (*) Belluno 19 aprile 2022 - "Ogni sommo sacerdote, infatti, è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio".

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Giovedì, 24 Marzo 2022 07:37

Come Mauro Biglino faccio finta che...

Di Nicola Comparato Felino (PR), 24 marzo 2022 - Da appassionato, credente, ed esperto di religioni quale cerco di essere, oggi ho deciso di fare lo scettico, o perlomeno di prendere in considerazione ciò che è scritto letteralmente sui nostri testi Sacri, in modo particolare nella Bibbia.

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Che cos'è il Satanismo?

Evoluzione del pensiero? Ricerca di sé? Il “satanismo” secondo l’Oscura Chiesa di Satana 

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