Vittoria della Mercedes. Vettel si scontra con Raikkonen: sesto e nono all'arrivo. Verstappen è ormai un pericolo: qualcuno lo fermi.
di Matteo Landi - Dopo quasi un mese di pausa torna il mondiale di Formula 1. Torna soprattutto alla vittoria Rosberg che si porta a soli nove punti dal capoclassifica Hamilton. La scossa di cui aveva bisogno il campionato per restare vivo. L'inglese, dopo essere scattato in ultima fila causa penalità per la sostituzione di varie componenti della power unit, ha limitato i danni con un terzo posto finale che gli ha permesso di lasciare il Belgio con il sorriso: 15 punti preziosi conquistati e nuove componenti della power unit ora a disposizione fino al termine della stagione. Così tante che avrebbe dovuto scontare ben 55 posizioni di penalità in griglia, ma non essendo la pena cumulabile l'inglese si è accomodato in ultima fila consapevole della velocità del mezzo che ha a disposizione e della rassicurante situazione di poter disporre di power unit fresche per finire il campionato.
Hamilton: penalizzato e felice
Quando la Federazione Internazionale modificò il regolamento per venire incontro a Honda e Renault, afflitte costantemente da problemi di affidabilità ai loro motori, non avevano evidentemente considerato che qualche furbo avrebbe potuto sfruttare a suo favore tale modifica. Per Hamilton si è trattata tuttavia di una gara più facile del previsto visto che dopo pochi giri si trovava già in quinta posizione. Di questo deve ringraziare Vettel e Magnussen.
Vettel: errore imperdonabile. Harakiri Ferrari
Il tedesco, dopo essersi mosso bene dalla quarta posizione in griglia, alla prima curva ha commesso un terribile errore di valutazione andando a colpire Raikkonen che a sua volta è carambolato contro Verstappen: gara compromessa per tutti e tre con il finlandese costretto addirittura all'ultima posizione dopo aver percorso un giro con la vettura danneggiata prima della doverosa sosta ai box, mentre Vettel e Verstappen sono comunque sprofondati nella pancia del gruppo. Raikkonen ormai doppiato non avrebbe avuto possibilità di rimonta se Magnussen non avesse perso la sua Renault finendo rovinosamente contro le barriere al Radillon. Nessuna conseguenza per il pilota ma la gara è stata interrotta dai commissari per permettere il ripristino degli standard di sicurezza necessari per correre. Per i ferraristi è stata una gara di rimonta terminata con Vettel sesto e Raikkonen nono ma avrebbero potuto concludere in una posizione migliore se non avessero incontrato l'ostinazione ma soprattutto la scorrettezza di Verstappen.
Verstappen: o si calma o qualcuno deve fermarlo
In Formula 1 si corre ormai con due regolamenti diversi: uno riguarda 21 piloti, l'altro lo deve osservare il giovane olandese ed è composto da molte meno pagine. Consapevole di questo Verstappen ha pensato bene di spingere fuori pista Perez e Raikkonen, rei di aver tentato di superarlo. Inoltre ha cambiato pericolosamente traiettoria davanti a Raikkonen quando quest'ultimo aveva già iniziato la sua manovra di sorpasso. Il tutto a più di 300 km/h. La Formula 1 con l'olandese ha trovato la nuova star, ma proteggerlo oltre modo come sta accadendo potrebbe rivelarsi deleterio per l'immagine della categoria oltre che pericoloso per l'incolumità degli altri piloti. A fine gara, dopo essere giunto 11esimo, Verstappen non solo non si è scusato con gli avversari ma ha dichiarato di aver agito volontariamente in maniera "dura" contro i piloti Ferrari, colpevoli di avergli rovinato la gara con l'incidente alla prima curva. Il responsabile di quest'ultimo scontro è sicuramente Vettel, ma le parole del giovane olandese dovrebbero far riflettere i piani alti della Formula 1.
Ferrari, tempi duri. Red Bull: Ricciardo fa il caposquadra.
Riflessione, ma di diverso stampo, che invece è già iniziata in casa Ferrari: stavolta a Maranello disponevano di una vettura potenzialmente performante, come dimostrano i tempi ottenuti in qualifica. Peccato che il potenziale ancora una volta sia rimasto inespresso in gara. La causa è da ricercarsi stavolta nell'errore di Vettel, il quale effettivamente non sta rendendo come nella sua stagione di debutto in Rosso, quando le sue prestazioni riportavano alla mente addirittura quelle di un altro tedesco nel 1996 debuttante con la stessa squadra, Michael Schumacher. Lo scorso anno la Ferrari aveva in Vettel il faro che gli illuminava la strada verso la vittoria, capace di sfruttare al massimo il rendimento della sua vettura e talvolta di andare oltre.
Quella che stiamo vedendo in questo 2016 non sembra essere la migliore versione dello stesso pilota, ma si spera che già dal prossimo Gran Premio, a Monza, ci possa far ricredere. Meno scalpore ma di sostanza è stata la gara di Ricciardo: l'australiano ha raggiunto il traguardo in seconda posizione, l'unico in grado di non sfigurare nei confronti del vincitore Rosberg e di resistere alla rimonta di Hamilton. Con questo risultato rafforza la terza posizione nel mondiale. Non male per chi sembrava destinato a subire irrimediabilmente l'arrivo in squadra di Verstappen.
Uno splendido esemplare di Lancia Lambda del 1928, di proprietà del Museo Nicolis di Verona e prima vettura al mondo di serie realizzata con telaio a struttura portante.
È una delle 107 "signore a quattro ruote" partita ieri mattina da piazza della Pilotta, a Parma, per la sesta edizione del "Terre di Canossa International Classic Car Challenge", gara di regolarità promossa da Scuderia Tricolore ed inserita nell'ambito delle iniziative di "Aspettando Mille Miglia", messe a punto da Comune e Fiere di Parma sempre più in sinergia con il territorio con l'obiettivo di esaltarne le eccellenze che sa esprimere.
16 le nazioni in gara con 29 case automobilistiche presenti, per una competizione che percorre le incantevoli strade di Emilia, Liguria e Toscana: 605 km di tracciato, alla scoperta di quei luoghi cari a Matilde di Canossa e con arrivo finale previsto per domani pomeriggio a Reggio Emilia.
Tra quelle partecipanti, alcune guidate da veri e propri top driver, sono tre le auto più antiche: una Bentley 3 Litre, una Amilcar CGSS ed una Lancia Lambda, tutte immatricolate fra il 1925 ed il 1927. Da segnalare pure la nuovissima Ferrari F12 TDF realizzata in serie limitata.
Partita per la prima volta da Parma, il "Terre di Canossa International Classic Car Challenge" abbina passione, competizione, turismo e piacere della buona tavola, con incontri conviviali.
(a seguire la GALLERIA IMMAGINI completa)
Ennesimo dominio delle due Mercedes. Vettel perfetto, Raikkonen e la Ferrari no. Troppi errori per puntare in alto.
di Matteo Landi Parma, 22 giugno 2015 -
Dopo i progressi dimostrati dalla Ferrari nella prima parte di stagione, 6 podii su 7 gare ed il ritorno alla vittoria dopo un 2014 a bocca asciutta, l'obiettivo della squadra di Maranello era quello di avvicinarsi alle prestazioni Mercedes approfittando di loro eventuali errori per poter vincere ancora.
Invece, arrivati ad un passo dal bottino grosso la Ferrari si scopre col fiatone. In Canada Kimi Raikkonen commette lo stesso errore dell'anno precedente e perde un podio ampiamente alla portata. In Austria il finlandese si qualifica 18esimo, partendo 14esimo grazie a penalità altrui, ed al primo giro, vittima di un terribile incidente con Fernando Alonso, termina il suo weekend nero. Per entrambi l'unica gioia della domenica è quella di esserne usciti senza un graffio.
E' facile additare tutte le disgrazie Ferrari al pilota che nel 2007 ha portato la squadra italiana al suo ultimo mondiale. Andando ad analizzare meglio le circostanze si evince che la pessima qualifica deriva da una mancata comunicazione fra il box ed il pilota finlandese, convinto di avere ancora tempo sufficiente per un altro giro veloce. In merito all'incidente, invece, non è ancora chiaro se Alonso abbia colpito la Ferrari di Raikkonen, facendolo sbandare, prima di franargli addosso o se l'incidente derivi da un altro errore del finlandese: le immagini della camera car del ferrarista e l'assenza totale di quelle della vettura dell'asturiano non chiariscono le idee.
Vettel, l'unico a non sbagliare
Tuttavia il fine settimana degli "orrori" Ferrari non si esaurisce con il ritiro di Raikkonen. Vettel dopo aver conquistato un'ottima terza posizione in qualifica, nonostante un venerdì passato per lo più come spettatore ai box a causa di problemi tecnici alla sua vettura, era riuscito nella prima parte di gara a non perdere troppo terreno dalle due Mercedes consapevole che con le gomme meno soffici nella seconda parte di gara avrebbe potuto dire la sua. Peccato che, al cambio gomme, si sia conclusa la serie di errori del box Ferrari: problema nel fissaggio della posteriore destra e più di dieci secondi gettati al vento. Il tedesco, perfetto alla guida della sua auto, ha visto così mutare il suo obiettivo dalla caccia alle Mercedes alla rincorsa del podio senza riuscire a centrarlo, finendo quarto dietro la Williams di Felipe Massa, velocissima e inattaccabile in rettilineo.
Massa torna sul podio, ma quanti dubbi sulla power unit Mercedes!
Il brasiliano, al primo podio stagionale, è stato autore di un'ottima gara, ma restano dei dubbi sulle recenti modifiche apportate alle power unit Mercedes: se gli aggiornamenti erano necessari ai fini dell'affidabilità, come dichiarato dalla casa tedesca, senza intaccare i "gettoni" di modifiche consentite dalla Federazione a fini prestazionali, come si spiega il ritorno alle posizioni che contano di Williams, Force India e Lotus, guarda caso tutte motorizzate Mercedes? Le difficoltà di Vettel nell'avvicinare in rettilineo la vettura di Massa, nonostante l'ala posteriore "aperta", non fanno che aumentare i dubbi.
Mercedes ancora imprendibile
Le certezze arrivano invece dalla squadra Mercedes: un'altra sonante doppietta con Rosberg vincitore pronto ad approfittare della domenica no del compagno di squadra. Hamilton non è riuscito a sfruttare al meglio la pole position, venendo subito sopravanzato da Rosberg e perdendo progressivamente terreno durante i 71 giri di gara, con l'aggravante della penalità di 5 secondi sul tempo finale per avere oltrepassato la linea bianca in uscita dal pit stop. Una distrazione che riporta Hamilton sulla terra e tiene vive le speranze mondiali di Rosberg.
McLaren-Honda: il dramma non ha fine
E' senza speranza invece la McLaren Honda: partiti in fondo allo schieramento Alonso e Button hanno compiuto entrambi pochi km. Alonso, franato addosso a Raikkonen, è parso rassegnato all'attuale situazione McLaren, Button, ritiratosi al decimo giro, trova conforto nel duello velocistico (per modo di dire) con lo spagnolo in cui, contro tutti i pronostici, non sta affatto sfigurando. Nella sua lunga carriera l'inglese ha saputo spesso far ricredere molti giornalisti ed addetti ai lavori dando del filo da torcere a compagni esperti come Barrichello e particolarmente veloci come Hamilton ed adesso Alonso.
Hulkenberg, Maldonado e Verstappen: punti che valgono oro
Carriera ancora breve ma con un successo in più quella di Nico Hulkenberg. Il pilota della Force India, fresco vincitore della 24 ore di Le Mans, sulla spinta emotiva del prestigioso successo, ha raccolto un sesto posto e otto punti importantissimi per la sua squadra. Ottima anche la prova di Maldonado: con la sua Lotus è giunto settimo al traguardo dopo una bella lotta con Verstappen, Toro Rosso, al limite della correttezza nella sua difesa ma buon ottavo all'arrivo.
Red Bull: poca gloria sulla pista di casa, dietro anche a Toro Rosso
La piccola scuderia faentina sta spesso battendo la sorella maggiore Red Bull: nobile decaduta, sulla pista di casa e di sua proprietà ha colto solamente la decima piazza con Ricciardo. Sul risultato finale hanno inciso le dieci posizioni di penalità in griglia per entrambe le vetture austriache a causa dell'utilizzo del quinto motore Renault della stagione a fronte dei quattro permessi dal regolamento. Ancora problemi di affidabilità alla power unit francese che si vanno a sommare alle scarse prestazioni. Fra due settimane a Silverstone, circuito forse più congeniale alle caratteristiche della loro vettura, la Red Bull avrà l'occasione per dimostrare se vi è una totale responsabilità Renault per gli scarsi risultati ottenuti o se, oltre a prendersela con la casa francese, dovrà fare una profonda riflessione. Così come, già da adesso, dovranno fare in Ferrari: ora la vettura è abbastanza veloce da poter i più occasioni impensierire la dominatrice Mercedes, quel che manca è il sangue freddo. Gli errori ed i problemi di affidabilità avuti negli ultimi due appuntamenti del mondiale non dovranno più ripetersi altrimenti, invece di puntare al successo, dovranno guardarsi le spalle.
Un appuntamento importantissimo a livello mondiale per automobilismo e motociclette d'epoca. -
Parma, 21 maggio 2015 -
Il Concorso d'eleganza Villa d'Este, è un appuntamento importantissimo a livello mondiale per automobilismo e motociclette d'epoca. Nella splendida cornice sul Lago di Como, crescono i pezzi in mostra e questa edizione si sofferma sulle moltissime innovazioni degli anni '70. Il concorso è nato 1929 ma ha uno sguardo ad futuro con cui è capace di rinnovarsi di anno in anno.
- Scopri di più nel video in fondo alla pagina -
(in collaborazione con www.videomotori.eu)
Quattro ore di Imola: vincono gli appassionati. Presso l'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari dai prototipi alle vetture Granturismo, per il secondo appuntamento dellla European Le Mans Series. Ferrari prima fra le Gran Turismo. -
Parma, 20 maggio 2015 - di Matteo Landi -
Trenta vetture, ognuna condotta da 2 o 3 piloti che si alternano alla guida durante le 4 ore di gara e 4 categorie di auto insieme in pista, dai prototipi alle vetture Granturismo, per la European Le Mans Series accolta ad Imola lo scorso weekend. Accesso gratuito in tribuna e con 15 euro la possibilità di poter visitare il paddock, incontrare tutti i piloti prima della gara per la sessione autografi e godersi eventualmente lo spettacolo dalle terrazze sovrastanti ai box, sono la formula che ha portato migliaia di tifosi e curiosi sul circuito ad assistere all'antipasto in terra italiana di quella che sarà la maratona francese nel mese di giugno.
Imola, un asfalto che non viene messo a dura prova dalla forza motrice delle Formula 1 dal lontano 2006, una pista che ha saputo sopravvivere ad un addio importante proponendo sempre appuntamenti di alto livello, come la seconda tappa del campionato di supporto alla storica 24 ore di Le Mans. Enzo Ferrari, grande sostenitore delle gare di durata, riteneva la gara francese una tappa fondamentale nelle attività sportive della sua azienda ed è infatti durante la vita del suo fondatore che la casa di Maranello ha raccolto le sue nove vittorie nella classica francese. Fa piacere e sensazione che sia stato proprio il circuito intitolato a lui ed a suo figlio Dino ad avvicinare domenica scorsa tante persone alle gare di durata ed a regalare a tanti appassionati una corsa entusiasmante e combattuta fra piloti professionisti di altissimo livello. Berthon, pilota che milita anche in GP2, Gommendy, ex Champ Car, il campione del mondo turismo Priaulx e fra gli altri, i velocissimi italiani Giammaria, Cressoni e Pierguidi. E' stato proprio quest'ultimo, al volante di una bellissima Ferrari 458 Italia, a vincere fra le GT dopo un'appassionante lotta con le altre Ferrari e la Porsche 997 condotta da Lietz, Mapelli e Ried. Pierguidi ha trascinato verso la vittoria Talkanitsa Sr. e Talkanitsa Jr., la famiglia bielorussa più veloce della terra.
Una storia nelle storie che il circuito sulle rive del Santerno ha saputo regalare ai tanti spettatori accorsi. Come quella della vittoria nella classe LMP3, della Ginetta-Nissan della University of Bolton, sviluppata in collaborazione con l'università della città inglese. La vittoria assoluta invece è stata appannaggio della Oreca-Nissan condotta da Thiriet, Badey e Gommendy, vincitori quindi anche di categoria fra i potenti prototipi LMP2. Sul podio, dietro di loro, sono giunti i Murphy's boys Berthon, Lyons ed il simpaticissimo 63enne Mark Patterson. Ai piedi del podio centinaia di spettatori, che hanno potuto godersi la premiazione fra meccanici, ingegneri e le mogli dei festeggiati. Per quanto le corse siano qualcosa di terribilmente serio e professionale come ci ricorda la Formula 1, possono essere anche una festa che coinvolge i tifosi, pur mantenendo un'altissima professionalità, come ci ricorda la Le Mans Series.
La storia dell'auto, un pizzico di mondanità e tantissima passione.
di Lamberto Colla - Parma 17 maggio 2015 - -
Questa mattina la carovana della Mille Miglia ha lasciato Parma alla volta di Brescia dove stasera verrà incoronato il vincitore entrando a far parte della storia della "corsa più bella del mondo".
Ma una vittoria va assegnata anche a Parma per l'accoglienza che è riuscita a organizzare, assistita dal calore della cittadinanza.
E la soddisfazione la si leggeva sui volti degli organizzatori, le donne e gli uomini di Fiere di Parma e del Comune che, come sottolineato da Attilio Facconi esperto conoscitore e voce narrante della manifestazione, "hanno lavorato sodo nel silenzio" per portare a termine questo impegnativo compito organizzativo.
Un successo anche in termini di presenze che, come confermato dal Sindaco Federico Pizzarotti, hanno fatto il tutto esaurito negli alberghi cittadini.
La "Mille Miglia" è, senza ombra di dubbio, un evento che tira e farsi strada tra la nutrita schiera di candidati non è stato semplice. Un'opera di convincimento iniziato "il 10 giugno dello scorso anno e difficile da ottenere per la forte determinazione di tutte le città candidate. Un risultato - sottolinea l'Assessore Cristiano Casa - conseguito anche grazie al contributo del nostro "infiltrato" Attilio Facconi".
Un'evento di prim'ordine che si porta in dote un marchio di prestigio e entra a diretto contatto con la città coinvolgendola totalmente.
Un evento sportivo, culturale che si trascina una certa dose di mondanità ottimamente portato a conclusione dal team di Fiere di Parma che cura il Mercante in Fiera" e il "Mercante in Auto".
Come è tradizione le arzille vecchiette a quattro ruote hanno accompagnato in giro per Parma molti personaggi legati allo showbiz nazionale e internazionale, capitani d'industria, grandi dell'automobilismo e tantissimi appassionati venuti da tutto il mondo per gustarsi "la più bella corsa del mondo".
Quest'anno da Parma sono transitati, alla guida delle affascinanti sportive che hanno fatto la storia dell'automobilismo, Sir Stirling Moss - vincitore della 1000 miglia 60 anni fa, lo chef statunitense Joe Bastianich , il modello David Gandy, le attrici Martina Stella e Kasja Smutiak, il designer di moda Maxwell Osborne, gli industriali Karl-Fiederich e Cristine Scheufele (Chopard), Stefano e Sebastiano Marzotto, Albert Carreras figlio del famoso tenore, e gli eredi del fondatore della Porsche Wolfgang e Ferdinand Porsche. Ma ancora il Campione automobilistico Jochen Mass che tra l'altro si è intrattenuto a salutare il campione e industriale nostrano Paolo Barilla, la filantropa statunitense Sylvia Oberti, il pilota di F1 e attuale pilota della safety car Bernd Maylander e infine il grande pilota e ex manager di scuderia Cesare Fiorio. Da segnalare anche la presenza del Generale capo della squadra aerea italiana, Enzo Ludovici ai comandi di una "topolino" con al seguito le auto da ricognizione militare Fiat Campagnola e Alfa Matta.
A questi visi noti facevano da corollario altre centinaia di concorrenti, forse meno noti o forse solo più discreti, felici e altrettanto importanti, venuti da ogni parte del mondo (circa 40 le nazioni rappresentate) per celebrare e condividere le emozioni che solo questa competizione può regalare.
(Galleria immagine in allegato)
Mille Miglia, non solo arzille vecchiette. A Parma è andato in onda lo spettacolare tributo di Mercedes e Ferrari alla 4 giorni evocativa della mitica corsa Brescia Roma e ritorno.
di LGC Parma 17 maggio 2015 --
Come ogni anno, alla gara a tappe evocativa della mitica Mille Miglia, la Ferrari rende omaggio schierando decine di vetture che si confrontano in una gara di regolarità che anticipa l'arrivo di ogni tappa.
All'icona del Made in Italy e dell'automobilismo sportivo mondiale quest'anno si è affiancata anche Mercedes cogliendo l'occasione di celebrare il 60esimo anniversario della vittoria di Stirling Moss che concluse il percorso con il tempo record, tutt'ora imbattuto, di 10 ore, 7 minuti e 48 secondi, alla velocità media di 157.65 km/h.
"La corsa più bella del mondo", come la definì Enzo Ferrari, quest'anno si è avvantaggiata della presenza dello stesso Sir Stirling Moss nuovamente al volante della sua Mercedes-Benz 300 SLR (W 196 S) con il leggendario numero di partenza 722, affiancato da molti altri gioielli Mercedes McLaren tutte con il "722" stampato sul cofano.
Ma ieri sera c'erano anche le Mercedes con il numero "417" a memoria dell'impresa del 1955 che permise a John Fitch e al suo copilota Kurt Gessl, di conquistare la quinta posizione nella classifica generale e il gradino più alto del podio tra le sportive di serie, seguiti da altre due 300 SL, lasciandosi alle spalle numerosi prototipi da corsa.
Al traguardo di Parma è arrivata anche la vettura con il Telaio numero ZERO della Mercedes McLaren con firma autografata di Stirling Moss sul fianco della portiera (vedi foto in galleria immagini).
Tra le Ferrari invece da segnalare la presenza di ben due vetture della serie limitata (499 pezzi) del modello "LaFerrari" dal prezzo anch'esso esclusivo, di 1,3 milioni.
(In allegato la galleria immagini)
Il mito dell'automobilismo si è fermato a Parma e la città ducale ha risposto con un calore, cuore e entusiasmo come i parmigiani sanno fare quando sono ben stimolati. E la 1000 Miglia è veramente un evento unico, stimolante e capace di solleticare tutti i sensi.
di Lamberto Colla - Parma 17 maggio 2015 - -
Parma è impazzita per la 1000 Miglia che, per la prima volta, ha fatto tappa in città. In molte altre occasioni le rombanti signore, immatricolate entro il 1957 e che avevano avuto l'onore e il coraggio di percorrere i circa 1.600 chilometri della corsa su strada Brescia - Roma - Brescia nelle 24 edizioni competitive, avevano attraversato il parmense e il capoluogo ma mai, prima di ieri, avevano tagliato il traguardo di tappa.
Nella splendida e suggestiva cornice di Piazza Duomo hanno sfilato, sin quasi a mezzanotte, le oltre 400 reduci della corsa competitiva che dal 1927 al 1957 si correva in un'unica tappa.
Difficile accettare l'idea che la 1000 Miglia attuale sia solo un "Museo Viaggiante" dell'automobilismo.
Ad ascoltare il rombo "rotondo" dei motori e vedere le carrozzerie danzare, ancora silenziose e morbide, sul "ciottolato" antistante il Battistero, verrebbe da pensare che siano auto replica e non solo delle arzille e temerarie vecchiette ancora eccitate dall'idea di essere ammirate.
Un rapporto diretto e immediato si è infatti instaurato tra le scalmanate vetture e il pubblico che incitava alla "gasata" per assaporare i profumi degli oli incombusti e il rumore dei 4, 8 o 12 cilindri delle Alfa, Bugatti, Ferrari, Fiat, Mercedes, Om e così via sino a arrivare ai prototipi o pezzi unici, costruiti al solo scopo di tagliare per primi il traguardo della mitica Mille Miglia.
E la risposta è stata immediata, una gasata con derapata controllata per salutare i tantissimi assiepati dietro le transenne.
Pubblico e equipaggi in perfetta sintonia empatica si scambiavano saluti, sorrisi e foto. Già, perché il vezzo del selfie ha pervaso anche le signore dell'automobilismo.
Telecamerine fissate agli specchietti o ai miseri parabrezza delle decappottabili hanno immortalato il loro avventuroso viaggio in questo pezzo d'Italia che, da domani, gli equipaggi condivideranno con i loro amici e familiari al rientro nel loro Paese.
Circa 40 erano i Paesi rappresentati, dall'estremo oriente all'estremo occidente, tutti catapultati in questo piccolissimo angolo della Terra, patria mondiale dei sapori, dei motori e culla della civiltà, per gustare le emozioni "retrò" di della mitica 1000 Miglia.
A anticipare l'arrivo delle concorrenti (438 auto da sogno), hanno sfilato sul palco le Ferrari e le Mercedes costruite dopo il 1957.
Uno spettacolo nello spettacolo e un tributo a queste due straordinarie e leggendarie Case Automobilistiche che incarnano il significato autentico di ricerca, innovazione e nobile competizione agonistica.
Per l'occasione le Mercedes facevano bella mostra del numero 722 in onore di Sterling Moss che proprio sessant'anni fa vinse la Mille Miglia al tempo record, ancora oggi imbattuto, di 10 ore, 7 minuti e 48 secondi.
Grazie "Mille Miglia" e un bravo collettivo agli organizzatori dell'evento, Fiere Parma e Comune di Parma. Un'emozione pura che sarebbe piacevole rinnovare anche l'anno prossimo.
(galleria Immagini allegata)
La prima volta di Parma. La città Ducale farà da cornice alla "corsa più bella del mondo" secondo l'opinione di uno che di auto e di corse se ne intendeva: Enzo Ferrari.
di Lamberto Colla Parma 15 maggio 2015 -
Farà tappa a Parma, domani 16 maggio, la mitica "Mille Miglia", la "corsa più bella del mondo" come la definì Enzo Ferrari. Nata da un'idea "strampalata" di due ventenni bresciani nel 1926 (Franco Mazzotti 22enne figlio di un importante azionista della Isotta Fraschini e il Conte Aymo Maggi di 23 anni) che mai avrebbero immaginato di dare vita a un "mito" dell'automobilismo che tante leggende avrebbe fatto nascere, infiammando i cuori di tutti gli appassionati di motori.
Per la cronaca la prima corsa, 26 marzo 1927, fu vinta dall'equipaggio Giuseppe Morandi e Ferdinando Minoja i quali, a differenza degli altri concorrenti, si fermarono solo per fare rifornimento consentendo loro così di tagliare per primi il traguardo, a bordo di una Om spyder, alla media strabiliante di 77 km orari impiegando solo 21 ore e 4 minuti.
Il Corriere della Sera del giorno seguente scrisse che era nata una nuova epoca e che l'automobile si era rivelata «un grande strumento di libertà».
La Mille Miglia competitiva si corse per 24 volte dal 1927 al 1957 (interrotta per le ovvie ragioni belliche) e poi, a causa dei gravi incidenti che funestarono diverse edizioni compresa l'ultima del 1957 venne definitivamente sospesa per essere, nel 1977, ripristinata come gara di regolarità destinata a sole vetture che parteciparono alla corsa competitiva originale.
L'ultimo incidente vide coinvolto Alfonso De Portago, cugino del re di Spagna, a Guidizzolo (Mantova) che, in seguito allo scoppio di una gomma della sua auto, investì la folla a bordo strada facendo perdere la vita, oltre all'equipaggio, anche a nove persone tra il pubblico.
Brescia - Roma - Brescia è il percorso di circa 1.600 chilometri (circa 1000 miglia) che ricalca, pur nelle sue varianti, quello della gara originale mantenendo costante il punto di partenza/arrivo in Viale Venezia (all'altezza dei giardini del Rebuffone). In origine fu ideata come "corsa unica", quindi senza tappe, in risposta alla mancata assegnazione a Brescia del Gran Premio d'Italia.
Un tracciato che, nel corso delle 24 edizioni competitive, venne modificato 13 volte segnato da gravi incidenti al punto che nel 1938, a seguito dell'uscita di strada di una Lancia Aprilia che nei pressi di Bologna falcidiò 10 spettatori di cui 7 bambini, Benito Mussolini non autorizzò più la gara su percorsi pubblici.
Ma la leggenda continua tra mito e mondanità.
Le tappe del 2015
Come sempre, la Mille Miglia 2015 ha sviluppato il suo percorso nel magico scenario del territorio Italiano, da Brescia a Roma e poi di nuovo a Brescia, coniugando sport ed ambiente, storia, natura, arte del Bel Paese.
Il Percorso cittadino
Il percorso della Tappa Mille Miglia a Parma toccherà i luoghi più rappresentativi della città Ducale:
Via Emilia Est / Arco San Lazzaro / Viale Partigiani d'Italia / Piazzale Risorgimento (Petitot) /Viale Martiri della Libertà / Viale Basetti / Viale Toscanini / Via Mazzini (controllo Orario) / Strada Garibaldi / Piazza Duomo / Strada Repubblica /Piazzale Vittorio Emanuele / Viale Tanara /Viale Fratti / Viale Bottego / Viale Toschi / Ponte Verdi / Parco Ducale (parcheggio)
Gli eventi collaterali a Parma
Per preparare l'atmosfera ed accogliere al meglio l'arrivo dei piloti, la città si prepara ad ospitare una serie di eventi suggestivi, legati al mondo di Mille Miglia: le iniziative non sono pensate solo per gli adulti ma anche per un pubblico più giovane e saranno un'occasione per approfondire la tradizione e scoprire nuove prospettive.
Incontri, raduni, mostre: momenti a misura del cittadino e dell'appassionato.
15 maggio: Peonie a Palazzo
Nelle giornate del 15 e 16 Maggio, Palazzo Manfredi (B.go Riccio da Parma, 19) verrà popolato da migliaia di meravigliose peonie accompagnate da esposizioni di opere d'arte, proposte dal mondo dei profumi ed essenze, testi e pubblicazioni a tema nonché sofisticate degustazioni. Aperto dalle ore 10.00 alle 22.00 - entrata libera.
16 Maggio: "Campari Challenge"
Gara di auto a pedali fornite dalla prestigiosa Scuderia Campari e riservata ai più piccini (di età compresa fra i 3 ed i 6 anni) nella meravigliosa cornice di Piazza Garibaldi, in attesa dell'arrivo della Mille Miglia a Parma.
L'inizio della gara è previsto per le ore 16.30 e sarà possibile iscrivere i piccoli piloti direttamente in loco. Evento organizzato da Scuderie Campari
Per ulteriori info: www.scuderiecampari.com
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(In allegato la Galleria Immagini tratte dall'archivio storico dell'ACI di Parma e dall'edizione 2014 a Modena)
Foto 6
Parma, 13 aprile 1929. Giulio Foresti – Vincenzo Coffani, OM tipo 665 SMM
Foto 7
Parma, 13 aprile 1929. Francesco Pirola – Giovanni Battista Guidotti, Alfa Romeo 6C 1500 siluro Ghia e Ermenegildo "Gildo" Strazza – Attilio Varallo, Lancia Lambda spider Casaro
Foto 8
Parma, 13 aprile 1929. Umberto Klinger – C. Guglielmini, OM tipo 665 S
Foto 9
Parma, 13 aprile 1929. Cesare Pastore – Italo Ghizzi, Lancia Lambda
Foto 10
Parma, 13 aprile 1929. Alfredo Bornigia – Carlo Pintacuda, Alfa Romeo 6C 1750 SS spider Zagato
L'importante gara di auto storiche, giunta alla quinta edizione, prenderà il via venerdì 17 aprile con un viaggio tra l'Emilia e la Toscana, partendo da Salsomaggiore Terme e arrivo a Reggio Emilia. Un percorso di circa 600 km che prevede ben 80 prove a cronometro e due prove di media -
Parma, 14 marzo 2015 -
Quest'anno il Gran Premio Terre di Canossa partirà da Salsomaggiore Terme con una serata di gala in cui le pietanze saranno preparate dallo chef Massimo Spigaroli, prima della cena di gala si terrà un concerto lirico realizzato in esclusiva per i partecipanti.
La gara di auto storiche giunta alla quinta edizione prenderà il via venerdì 17 aprile: dopo un viaggio tra i castelli del parmense le auto giungeranno a Borgotaro, capitale mondiale del fungo porcino, poi attraverso il Passo di Cento Croci la corsa giungerà in riva al mare delle Cinque Terre e della Versilia. La seconda serata, dedicata alla Versilia si svolgerà a Villa Ariston, nota anche con il nome di "Castello Regina": una tenuta del XIX secolo che si affaccia sul mare di Lido di Camaiore. Il sabato sarà dedicato alla Toscana, con gli spettacolari passaggi sotto la "Torre Pendente" di Pisa, la sfilata nel centro storico e sulle antiche mura di Lucca e la sfilata davanti alla Certosa di Calci. La serata avrà come sempre il suo culmine con un party sulla spiaggia del Bambaissa. Domenica 19 infine, dopo il passaggio davanti alle cave di marmo di Michelangelo e dopo aver affrontato i tornanti del passo di Pradarena, l'arrivo sarà come da tradizione in Piazza Duomo a Reggio Emilia, dove si svolgeranno le premiazioni nella Sala del Tricolore.
Tra le novità invece dell'edizione 2015, l'introduzione del Trofeo Tricolore, riservato ai piloti non prioritari, che sono sempre i benvenuti a questa splendida gara; un gruppo di prove in pista all'Autodromo di Varano de' Melegari; un passaggio nella Tenuta Presidenziale di San Rossore e un percorso panoramico a picco sul mare delle Cinque Terre. La gara si svolgerà su un percorso di circa 600 km e prevede ben 80 prove a cronometro e due prove di media, che formeranno un premio speciale, separato dalla classifica principale. L'edizione di quest'anno del Terre di Canossa è in particolare dedicata al 9° Centenario della morte di Matilde di Canossa.