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Domenica, 30 Aprile 2017 18:48

F1, Russia: Ferrari a podio ma Bottas è lo Zar

Bottas nega la doppietta alla Ferrari che si conferma al vertice. Prima vittoria del finlandese che umilia Hamilton. Vettel e Raikkonen bravi ma non basta.

di Matteo Landi

Un sabato da leoni, di quelli che alla Ferrari non capitavano da tempo, dal Gran Premio di Francia del 2008 per l'esattezza. Vettel non conquistava una pole position dal Settembre del 2015 e Raikkonen staccato di pochi millesimi dal compagno di squadra era finalmente tornato ai livelli che gli competono. Due piloti gasati da una vettura finalmente velocissima anche sul giro secco, dopo che Vettel aveva già dimostrato quanto lo fosse sulla distanza con due vittorie su tre gran premi disputati. Ma Vettel e Raikkonen non avevano ancora fatto i conti con Bottas. Il finlandese dopo un inizio di stagione in cui ha mostrato solo a tratti di valere il sedile che occupa, condito da una bella pole position ma anche da un imbarazzante testacoda in Cina, aveva l'occasione di prendersi la rivincita su una pista in cui ha sempre ben figurato nei suoi anni in Williams. E così dopo la terza posizione conquistata in qualifica, ben mezzo secondo più veloce del compagno Hamilton, Bottas ha rotto i sogni ferraristi quando allo spegnersi dei semafori è balzato addirittura in testa alla gara, beffando i piloti della squadra di Maranello. Con la Ferrari nei panni della....Mercedes 2017 vista nelle prime tre gare: veloce in qualifica ma meno incisiva in gara. Vettel ha poi compiuto un'esaltante rimonta nell'ultima parte di gara, arrivando a lottare per la vittoria, finita però nelle mani di Bottas.

Bottas, un'attesa quasi infinita

81 Gran Premi dopo il suo debutto nella massima formula il finlandese corona finalmente il suo sogno ed ora che ha la chance di correre con una vettura da vertice punta direttamente al bottino grosso, il titolo mondiale. In barba a chi lo vedeva come destinato al ruolo di gregario di Hamilton. E' ancora presto per dire se la carriera di Bottas prenderà le sembianze di quella di Rosberg, di certo il tre volte campione del mondo Hamilton inizierà a vedere il compagno di squadra sotto un altro aspetto. I 40 secondi di distacco rimediati dal vincitore bruciano ad Hamilton più del podio lasciato ai due piloti Ferrari Vettel e Raikkonen, rispettivamente secondo e terzo al traguardo. E sono forse più difficili da digerire dei 13 punti di distacco che adesso separano l'inglese dal leader del mondiale Vettel.

Hamilton, e quel Bottas che sa di Rosberg

Una rondine non fa primavera e sicuramente fra due settimane in Spagna Hamilton tornerà fra i protagonisti ma il weekend russo ha messo in evidenza tutte le crepe caratteriali del forte pilota inglese, incapace di accettare la superiorità mostrata una tantum dal compagno Bottas. Continui team radio hanno animato la gara di Hamilton, parzialmente rallentato da temperature della power unit ai limiti della norma, innervosito dal distacco che progressivamente lo allontanava dai primi tre. Imparare a perdere lo consacrerà definitivamente fra i grandi di questo sport, non solo a livello statistico e prestazionale ma anche umano.

Raikkonen di nuovo sul podio. Vettel quasi perfetto

In alto è tornato Kimi Raikkonen. In gara, dopo la pole position sfiorata, ha persino conquistato il giro più veloce, vera specialità della casa se si pensa che nella classifica di tutti i tempi è secondo solo a Michael Schumacher. Gli è mancata tuttavia la costanza del compagno di squadra Vettel il quale è stato quasi perfetto per tutto il weekend. Il tedesco avrebbe probabilmente vinto se in partenza non si fosse rivelato meno incisivo di Bottas, ma forse questa domenica niente avrebbe potuto ostacolare la prima vittoria di quest'ultimo, un vero maestro del circuito di Sochi. Per la Ferrari il bicchiere è quindi mezzo pieno: la velocità mostrata in prova ed in gara è sicuramente più positiva rispetto alla sconfitta rimediata più dal pilota Bottas che dalla Mercedes.

McLaren-Honda, la crisi infinita

Chi ha veramente deluso, ancora una volta, è la McLaren. Neanche partita con Alonso, 14esima con Vandoorne. Ormai letteralmente fagocitata dalla grave crisi Honda, incapace di puntare alla zona punti, relegata a quelle posizioni che generalmente occupano team con un budget infinitamente inferiore a quello del binomio anglo-nipponico. Alonso, a secco di titoli mondiali dopo i due conquistati nel 2005 e 2006, sta bruciando gli ultimi anni di una carriera che avrebbe potuto essere più gloriosa se il suo limpido talento fosse stato accompagnato da più saggezza. Fra due domeniche i tifosi spagnoli saranno in grado di addolcirgli l'amarezza della lotta di centro classifica. Su una pista, quella di Barcellona, che siamo certi regalerà ancora spettacolo nella lotta al vertice fra Ferrari e Mercedes. 

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Lunedì, 05 Settembre 2016 08:32

F1, Gp d'Italia: Ferrari sul podio!

Vettel torna sul podio, Raikkonen quarto. Monza in festa. E' grande Ferrari ma non abbastanza per battere le Mercedes. Vince Rosberg ed Hamilton è secondo.

di Matteo Landi 4 settembre 2016 - Fare meglio era difficile, anzi impossibile. La Ferrari torna sul podio dopo quattro gare a secco. A fine corsa una marea rossa festeggia il terzo posto di Vettel come fosse una vittoria ed applaude il vincitore Rosberg, che si improvvisa vocalist intonando il famoso motivetto che festeggiò la nazionale italiana di calcio campione del mondo nel 2006. Una gran festa. Grazie Monza e grazie ai tifosi Ferrari, sportivi come non mai.

Per l'Autodromo non ci poteva essere modo migliore per festeggiare il raggiunto accordo fra Ecclestone e le istituzioni che dà a Monza il privilegio di ospitare nei prossimi tre anni il Gp d'Italia. Grazie alla Ferrari, che ritrova la forza per tornare seconda forza del mondiale, stavolta la Red Bull non è mai stata una seria minaccia.

Vettel: stavolta non sbaglia e torna a sorridere
Vettel, dopo l'errore commesso a Spa, torna il pilota consistente e veloce che conosciamo, ma Raikkonen, giunto ottimo quarto, quando è sembrato nelle condizioni di poter attaccare il compagno ha desistito privilegiando l'interesse della squadra al suo, ancora una volta. La gara del finlandese assume ancor più valore se si considera che già dopo pochi km aveva ricevuto dal suo box l'ordine di prendere margine da Vettel, in quanto la temperatura funzionale del suo motore era già prossima ai limiti di guardia. La squadra di Maranello dimostra che se ha un weekend "lineare", senza incidenti, può recitare stabilmente il ruolo di seconda forza del mondiale. A più non può aspirare. Non con questa Mercedes, capace di un'altra doppietta. Rosberg ed Hamilton pur correndo con gomme più dure rispetto ai ferraristi, in virtù di una strategia basata su una sola sosta a differenza delle due di Vettel e Raikkonen, non hanno di fatto mai avuto rivali. Solo nel finale le due rosse si sono dimostrate più veloci delle rivali ma il distacco accumulato nei primi due terzi di gara era troppo importante. Gli obiettivi della squadra di Maranello sono ormai falliti, come dichiarato dallo stesso Marchionne, ma resta da raggiungere e superare la Red Bull, seconda nel mondiale costruttori. Per farlo i due ferraristi dovranno accumulare nelle ultime sette gare 12 punti più di Riccardo e Verstappen, traguardo non impossibile.

Red Bull dietro le Ferrari
A Monza Ricciardo ha conquistato la quinta posizione finale, ottima se si considera il deficit di potenza che la power unit paga nei confronti dei rivali. L'altro alfiere della Red Bull, Verstappen, dopo i disastri del Belgio è sembrato solo una copia sbiadita del vincitore del Gp di Spagna. Tanto fumo e niente arrosto per il giovane pilota ultimamente al centro delle critiche per il suo atteggiamento spregiudicato in pista e per il comportamento arrogante tenuto fuori dall'abitacolo. Serve un bagno d'umiltà perchè il talento c'è, eccome.

Hamilton, troppi errori. Ne approfitta Rosberg. Mondiale vivo
Se da una parte il mondiale vede la lotta Ferrari-Red Bull, dall'altra quella dei due piloti Mercedes, ora divisi da due punti in classifica, unici in grado di competere per il bottino grosso. Dopo la superiorità mostrata sabato da Hamilton, il pilota inglese sembrava avere già in pugno la terza vittoria consecutiva a Monza. Così sarebbe stato se non avesse avuto una terribile indecisione in partenza che lo ha addirittura relegato quinto al termine del primo giro. Grazie ad un mezzo veloce in tutte le condizioni ha approfittato della strategia su una sosta ai box per risalire la china, ma varie sbavature non gli hanno permesso di ricucire il divario che ormai si era creato con il compagno di squadra. Rosberg ha così potuto festeggiare la seconda vittoria consecutiva ed adesso la lotta per il mondiale è più viva che mai.

Massa e Button: la vecchia guardia che se ne va
Non è riuscito a ripetere il podio dello scorso anno Felipe Massa. Il brasiliano ha annunciato il ritiro dalla Formula 1 al termine della stagione. Per farlo ha scelto lo stesso luogo in cui Michael Schumacher annunciò il suo (primo) ritiro nel 2006 lasciando proprio a Massa la possibilità di correre ancora con la Ferrari che già aveva ingaggiato Raikkonen per la stagione successiva. Dà così l'addio alla Formula 1 uno dei piloti più "fedeli" al marchio Ferrari, secondo solo a Schumacher come numero di gare disputate al volante della Rossa. Sempre nella cornice brianzola Button ha rivelato che dal prossimo anno non sarà più pilota titolare McLaren a vantaggio del promettente belga Vandoorne, già a punti quest'anno nella sua unica partecipazione. Un altro della vecchia guardia che dice addio alle corse. A meno di ripensamenti, la storia insegna.

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Sabato, 03 Settembre 2016 10:54

Corso di Race Engineering.

Se l'autunno equivale, nel motorsport europeo, al termine della stagione agonistica, per Hexathron Racing Systems i mesi di ottobre e novembre saranno incentrati sul fiore all'occhiello della proposta formativa della realtà diretta da Marco Calovolo.

Scatterà infatti martedì 18 ottobre il nuovo corso Race Engineering, che nelle passate edizioni ha riscosso un importante successo, ed ora arricchito da nuove lezioni e attività che ampliano e innalzano la qualità delle oltre 56 ore di lezione (previste sempre in due giorni consecutivi, martedì e mercoledì).

Confermata l'esperienza in pista sulle Lotus Elise Cup PB-R che danno vita alla Lotus Cup Italia, così come la lezione insieme ad un pilota professionista (nell'ultima edizione con un Marco Bonanomi letteralmente subissato di domande) e quella presso Autotecnica Motori e al volante del simulatore targato ARC-Team Engineering, in questa edizione i partecipanti avranno altresì l'opportunità di toccare con mano cos'è un team e come lavora, grazie alla collaborazione con Ebimotors, che permetterà agli allievi di vivere prima la realtà dell'officina per poi spostarsi in pista durante una vera giornata dei test.

Confermata la squadra di docenti che, oltre al già citato Marco Calovolo, annovera tra le proprie fila gli ing. Turrata, Soro, Curti e Stanzani (Delegato Tecnico ACI Sport), Stefano d'Aste (pilota professionista e promotore Lotus Cup Italia) e Fabio Magnani (voce di Eurosport Italia).

Marco Calovolo (CEO Hexathron Racing Systems): "Come di consueto la parte centrale dell'anno ci ha assorbito al 110% con il lavoro in pista, che quest'anno ci ha visti impegnati su diversi fronti tra i quali WTCC, BTCC, China Touring Car Championship, Lotus Cup Italia e Mondiale Rallycross, solo per citarne alcuni, ma questo non ci ha assolutamente distolto dalla volontà di continuare a condividere il nostro knowledge e la nostra esperienza diretta attraverso il Corso Race Engineering, decidendo così di collocarlo in un periodo dell'anno più idoneo. Dopo le novità introdotte nella scorsa edizione, anche in questa abbiamo deciso di offrire ancora qualcosa in più con nuove importanti collaborazioni che permetteranno ai partecipanti di avere un bagaglio di insegnamenti ed esperienze di primo livello per poter poi proseguire la propria carriera lavorativa nel motorsport con una formazione che va ben oltre la teoria e i semplici numeri con cui di solito ha a che fare un ingegnere di pista."

Ulteriori dettagli e modulo di iscrizione sono disponibili nella pagina dedicata sul sito www.hexathron.com 

Marco Calovolo

(Marco Calovolo)

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Vittoria della Mercedes. Vettel si scontra con Raikkonen: sesto e nono all'arrivo. Verstappen è ormai un pericolo: qualcuno lo fermi.

di Matteo Landi - Dopo quasi un mese di pausa torna il mondiale di Formula 1. Torna soprattutto alla vittoria Rosberg che si porta a soli nove punti dal capoclassifica Hamilton. La scossa di cui aveva bisogno il campionato per restare vivo. L'inglese, dopo essere scattato in ultima fila causa penalità per la sostituzione di varie componenti della power unit, ha limitato i danni con un terzo posto finale che gli ha permesso di lasciare il Belgio con il sorriso: 15 punti preziosi conquistati e nuove componenti della power unit ora a disposizione fino al termine della stagione. Così tante che avrebbe dovuto scontare ben 55 posizioni di penalità in griglia, ma non essendo la pena cumulabile l'inglese si è accomodato in ultima fila consapevole della velocità del mezzo che ha a disposizione e della rassicurante situazione di poter disporre di power unit fresche per finire il campionato.

Hamilton: penalizzato e felice
Quando la Federazione Internazionale modificò il regolamento per venire incontro a Honda e Renault, afflitte costantemente da problemi di affidabilità ai loro motori, non avevano evidentemente considerato che qualche furbo avrebbe potuto sfruttare a suo favore tale modifica. Per Hamilton si è trattata tuttavia di una gara più facile del previsto visto che dopo pochi giri si trovava già in quinta posizione. Di questo deve ringraziare Vettel e Magnussen.

Vettel: errore imperdonabile. Harakiri Ferrari
Il tedesco, dopo essersi mosso bene dalla quarta posizione in griglia, alla prima curva ha commesso un terribile errore di valutazione andando a colpire Raikkonen che a sua volta è carambolato contro Verstappen: gara compromessa per tutti e tre con il finlandese costretto addirittura all'ultima posizione dopo aver percorso un giro con la vettura danneggiata prima della doverosa sosta ai box, mentre Vettel e Verstappen sono comunque sprofondati nella pancia del gruppo. Raikkonen ormai doppiato non avrebbe avuto possibilità di rimonta se Magnussen non avesse perso la sua Renault finendo rovinosamente contro le barriere al Radillon. Nessuna conseguenza per il pilota ma la gara è stata interrotta dai commissari per permettere il ripristino degli standard di sicurezza necessari per correre. Per i ferraristi è stata una gara di rimonta terminata con Vettel sesto e Raikkonen nono ma avrebbero potuto concludere in una posizione migliore se non avessero incontrato l'ostinazione ma soprattutto la scorrettezza di Verstappen.

Verstappen: o si calma o qualcuno deve fermarlo
In Formula 1 si corre ormai con due regolamenti diversi: uno riguarda 21 piloti, l'altro lo deve osservare il giovane olandese ed è composto da molte meno pagine. Consapevole di questo Verstappen ha pensato bene di spingere fuori pista Perez e Raikkonen, rei di aver tentato di superarlo. Inoltre ha cambiato pericolosamente traiettoria davanti a Raikkonen quando quest'ultimo aveva già iniziato la sua manovra di sorpasso. Il tutto a più di 300 km/h. La Formula 1 con l'olandese ha trovato la nuova star, ma proteggerlo oltre modo come sta accadendo potrebbe rivelarsi deleterio per l'immagine della categoria oltre che pericoloso per l'incolumità degli altri piloti. A fine gara, dopo essere giunto 11esimo, Verstappen non solo non si è scusato con gli avversari ma ha dichiarato di aver agito volontariamente in maniera "dura" contro i piloti Ferrari, colpevoli di avergli rovinato la gara con l'incidente alla prima curva. Il responsabile di quest'ultimo scontro è sicuramente Vettel, ma le parole del giovane olandese dovrebbero far riflettere i piani alti della Formula 1.

Ferrari, tempi duri. Red Bull: Ricciardo fa il caposquadra.
Riflessione, ma di diverso stampo, che invece è già iniziata in casa Ferrari: stavolta a Maranello disponevano di una vettura potenzialmente performante, come dimostrano i tempi ottenuti in qualifica. Peccato che il potenziale ancora una volta sia rimasto inespresso in gara. La causa è da ricercarsi stavolta nell'errore di Vettel, il quale effettivamente non sta rendendo come nella sua stagione di debutto in Rosso, quando le sue prestazioni riportavano alla mente addirittura quelle di un altro tedesco nel 1996 debuttante con la stessa squadra, Michael Schumacher. Lo scorso anno la Ferrari aveva in Vettel il faro che gli illuminava la strada verso la vittoria, capace di sfruttare al massimo il rendimento della sua vettura e talvolta di andare oltre.

Quella che stiamo vedendo in questo 2016 non sembra essere la migliore versione dello stesso pilota, ma si spera che già dal prossimo Gran Premio, a Monza, ci possa far ricredere. Meno scalpore ma di sostanza è stata la gara di Ricciardo: l'australiano ha raggiunto il traguardo in seconda posizione, l'unico in grado di non sfigurare nei confronti del vincitore Rosberg e di resistere alla rimonta di Hamilton. Con questo risultato rafforza la terza posizione nel mondiale. Non male per chi sembrava destinato a subire irrimediabilmente l'arrivo in squadra di Verstappen.

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Uno splendido esemplare di Lancia Lambda del 1928, di proprietà del Museo Nicolis di Verona e prima vettura al mondo di serie realizzata con telaio a struttura portante.

È una delle 107 "signore a quattro ruote" partita ieri mattina da piazza della Pilotta, a Parma, per la sesta edizione del "Terre di Canossa International Classic Car Challenge", gara di regolarità promossa da Scuderia Tricolore ed inserita nell'ambito delle iniziative di "Aspettando Mille Miglia", messe a punto da Comune e Fiere di Parma sempre più in sinergia con il territorio con l'obiettivo di esaltarne le eccellenze che sa esprimere.

16 le nazioni in gara con 29 case automobilistiche presenti, per una competizione che percorre le incantevoli strade di Emilia, Liguria e Toscana: 605 km di tracciato, alla scoperta di quei luoghi cari a Matilde di Canossa e con arrivo finale previsto per domani pomeriggio a Reggio Emilia.

Tra quelle partecipanti, alcune guidate da veri e propri top driver, sono tre le auto più antiche: una Bentley 3 Litre, una Amilcar CGSS ed una Lancia Lambda, tutte immatricolate fra il 1925 ed il 1927. Da segnalare pure la nuovissima Ferrari F12 TDF realizzata in serie limitata.

Partita per la prima volta da Parma, il "Terre di Canossa International Classic Car Challenge" abbina passione, competizione, turismo e piacere della buona tavola, con incontri conviviali.

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(a seguire la GALLERIA IMMAGINI completa)

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Ennesimo dominio delle due Mercedes. Vettel perfetto, Raikkonen e la Ferrari no. Troppi errori per puntare in alto.

di Matteo Landi Parma, 22 giugno 2015 -

Dopo i progressi dimostrati dalla Ferrari nella prima parte di stagione, 6 podii su 7 gare ed il ritorno alla vittoria dopo un 2014 a bocca asciutta, l'obiettivo della squadra di Maranello era quello di avvicinarsi alle prestazioni Mercedes approfittando di loro eventuali errori per poter vincere ancora.

Invece, arrivati ad un passo dal bottino grosso la Ferrari si scopre col fiatone. In Canada Kimi Raikkonen commette lo stesso errore dell'anno precedente e perde un podio ampiamente alla portata. In Austria il finlandese si qualifica 18esimo, partendo 14esimo grazie a penalità altrui, ed al primo giro, vittima di un terribile incidente con Fernando Alonso, termina il suo weekend nero. Per entrambi l'unica gioia della domenica è quella di esserne usciti senza un graffio.

E' facile additare tutte le disgrazie Ferrari al pilota che nel 2007 ha portato la squadra italiana al suo ultimo mondiale. Andando ad analizzare meglio le circostanze si evince che la pessima qualifica deriva da una mancata comunicazione fra il box ed il pilota finlandese, convinto di avere ancora tempo sufficiente per un altro giro veloce. In merito all'incidente, invece, non è ancora chiaro se Alonso abbia colpito la Ferrari di Raikkonen, facendolo sbandare, prima di franargli addosso o se l'incidente derivi da un altro errore del finlandese: le immagini della camera car del ferrarista e l'assenza totale di quelle della vettura dell'asturiano non chiariscono le idee.

Vettel, l'unico a non sbagliare

Tuttavia il fine settimana degli "orrori" Ferrari non si esaurisce con il ritiro di Raikkonen. Vettel dopo aver conquistato un'ottima terza posizione in qualifica, nonostante un venerdì passato per lo più come spettatore ai box a causa di problemi tecnici alla sua vettura, era riuscito nella prima parte di gara a non perdere troppo terreno dalle due Mercedes consapevole che con le gomme meno soffici nella seconda parte di gara avrebbe potuto dire la sua. Peccato che, al cambio gomme, si sia conclusa la serie di errori del box Ferrari: problema nel fissaggio della posteriore destra e più di dieci secondi gettati al vento. Il tedesco, perfetto alla guida della sua auto, ha visto così mutare il suo obiettivo dalla caccia alle Mercedes alla rincorsa del podio senza riuscire a centrarlo, finendo quarto dietro la Williams di Felipe Massa, velocissima e inattaccabile in rettilineo.

Massa torna sul podio, ma quanti dubbi sulla power unit Mercedes!
Il brasiliano, al primo podio stagionale, è stato autore di un'ottima gara, ma restano dei dubbi sulle recenti modifiche apportate alle power unit Mercedes: se gli aggiornamenti erano necessari ai fini dell'affidabilità, come dichiarato dalla casa tedesca, senza intaccare i "gettoni" di modifiche consentite dalla Federazione a fini prestazionali, come si spiega il ritorno alle posizioni che contano di Williams, Force India e Lotus, guarda caso tutte motorizzate Mercedes? Le difficoltà di Vettel nell'avvicinare in rettilineo la vettura di Massa, nonostante l'ala posteriore "aperta", non fanno che aumentare i dubbi.

Mercedes ancora imprendibile
Le certezze arrivano invece dalla squadra Mercedes: un'altra sonante doppietta con Rosberg vincitore pronto ad approfittare della domenica no del compagno di squadra. Hamilton non è riuscito a sfruttare al meglio la pole position, venendo subito sopravanzato da Rosberg e perdendo progressivamente terreno durante i 71 giri di gara, con l'aggravante della penalità di 5 secondi sul tempo finale per avere oltrepassato la linea bianca in uscita dal pit stop. Una distrazione che riporta Hamilton sulla terra e tiene vive le speranze mondiali di Rosberg.

McLaren-Honda: il dramma non ha fine
E' senza speranza invece la McLaren Honda: partiti in fondo allo schieramento Alonso e Button hanno compiuto entrambi pochi km. Alonso, franato addosso a Raikkonen, è parso rassegnato all'attuale situazione McLaren, Button, ritiratosi al decimo giro, trova conforto nel duello velocistico (per modo di dire) con lo spagnolo in cui, contro tutti i pronostici, non sta affatto sfigurando. Nella sua lunga carriera l'inglese ha saputo spesso far ricredere molti giornalisti ed addetti ai lavori dando del filo da torcere a compagni esperti come Barrichello e particolarmente veloci come Hamilton ed adesso Alonso.

Hulkenberg, Maldonado e Verstappen: punti che valgono oro
Carriera ancora breve ma con un successo in più quella di Nico Hulkenberg. Il pilota della Force India, fresco vincitore della 24 ore di Le Mans, sulla spinta emotiva del prestigioso successo, ha raccolto un sesto posto e otto punti importantissimi per la sua squadra. Ottima anche la prova di Maldonado: con la sua Lotus è giunto settimo al traguardo dopo una bella lotta con Verstappen, Toro Rosso, al limite della correttezza nella sua difesa ma buon ottavo all'arrivo.

Red Bull: poca gloria sulla pista di casa, dietro anche a Toro Rosso
La piccola scuderia faentina sta spesso battendo la sorella maggiore Red Bull: nobile decaduta, sulla pista di casa e di sua proprietà ha colto solamente la decima piazza con Ricciardo. Sul risultato finale hanno inciso le dieci posizioni di penalità in griglia per entrambe le vetture austriache a causa dell'utilizzo del quinto motore Renault della stagione a fronte dei quattro permessi dal regolamento. Ancora problemi di affidabilità alla power unit francese che si vanno a sommare alle scarse prestazioni. Fra due settimane a Silverstone, circuito forse più congeniale alle caratteristiche della loro vettura, la Red Bull avrà l'occasione per dimostrare se vi è una totale responsabilità Renault per gli scarsi risultati ottenuti o se, oltre a prendersela con la casa francese, dovrà fare una profonda riflessione. Così come, già da adesso, dovranno fare in Ferrari: ora la vettura è abbastanza veloce da poter i più occasioni impensierire la dominatrice Mercedes, quel che manca è il sangue freddo. Gli errori ed i problemi di affidabilità avuti negli ultimi due appuntamenti del mondiale non dovranno più ripetersi altrimenti, invece di puntare al successo, dovranno guardarsi le spalle.

 

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Giovedì, 21 Maggio 2015 14:05

Concorso d'eleganza Villa d'Este 2015

Un appuntamento importantissimo a livello mondiale per automobilismo e motociclette d'epoca. -

Parma, 21 maggio 2015 -

Il Concorso d'eleganza Villa d'Este, è un appuntamento importantissimo a livello mondiale per automobilismo e motociclette d'epoca. Nella splendida cornice sul Lago di Como, crescono i pezzi in mostra e questa edizione si sofferma sulle moltissime innovazioni degli anni '70. Il concorso è nato 1929 ma ha uno sguardo ad futuro con cui è capace di rinnovarsi di anno in anno.

- Scopri di più nel video in fondo alla pagina -

(in collaborazione con www.videomotori.eu)

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Mercoledì, 20 Maggio 2015 09:25

Ad Imola un assaggio di Le Mans

Quattro ore di Imola: vincono gli appassionati. Presso l'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari dai prototipi alle vetture Granturismo, per il secondo appuntamento dellla European Le Mans Series. Ferrari prima fra le Gran Turismo. -

Parma, 20 maggio 2015 - di Matteo Landi -

Trenta vetture, ognuna condotta da 2 o 3 piloti che si alternano alla guida durante le 4 ore di gara e 4 categorie di auto insieme in pista, dai prototipi alle vetture Granturismo, per la European Le Mans Series accolta ad Imola lo scorso weekend. Accesso gratuito in tribuna e con 15 euro la possibilità di poter visitare il paddock, incontrare tutti i piloti prima della gara per la sessione autografi e godersi eventualmente lo spettacolo dalle terrazze sovrastanti ai box, sono la formula che ha portato migliaia di tifosi e curiosi sul circuito ad assistere all'antipasto in terra italiana di quella che sarà la maratona francese nel mese di giugno.

Imola, un asfalto che non viene messo a dura prova dalla forza motrice delle Formula 1 dal lontano 2006, una pista che ha saputo sopravvivere ad un addio importante proponendo sempre appuntamenti di alto livello, come la seconda tappa del campionato di supporto alla storica 24 ore di Le Mans. Enzo Ferrari, grande sostenitore delle gare di durata, riteneva la gara francese una tappa fondamentale nelle attività sportive della sua azienda ed è infatti durante la vita del suo fondatore che la casa di Maranello ha raccolto le sue nove vittorie nella classica francese. Fa piacere e sensazione che sia stato proprio il circuito intitolato a lui ed a suo figlio Dino ad avvicinare domenica scorsa tante persone alle gare di durata ed a regalare a tanti appassionati una corsa entusiasmante e combattuta fra piloti professionisti di altissimo livello. Berthon, pilota che milita anche in GP2, Gommendy, ex Champ Car, il campione del mondo turismo Priaulx e fra gli altri, i velocissimi italiani Giammaria, Cressoni e Pierguidi. E' stato proprio quest'ultimo, al volante di una bellissima Ferrari 458 Italia, a vincere fra le GT dopo un'appassionante lotta con le altre Ferrari e la Porsche 997 condotta da Lietz, Mapelli e Ried. Pierguidi ha trascinato verso la vittoria Talkanitsa Sr. e Talkanitsa Jr., la famiglia bielorussa più veloce della terra.

Una storia nelle storie che il circuito sulle rive del Santerno ha saputo regalare ai tanti spettatori accorsi. Come quella della vittoria nella classe LMP3, della Ginetta-Nissan della University of Bolton, sviluppata in collaborazione con l'università della città inglese. La vittoria assoluta invece è stata appannaggio della Oreca-Nissan condotta da Thiriet, Badey e Gommendy, vincitori quindi anche di categoria fra i potenti prototipi LMP2. Sul podio, dietro di loro, sono giunti i Murphy's boys Berthon, Lyons ed il simpaticissimo 63enne Mark Patterson. Ai piedi del podio centinaia di spettatori, che hanno potuto godersi la premiazione fra meccanici, ingegneri e le mogli dei festeggiati. Per quanto le corse siano qualcosa di terribilmente serio e professionale come ci ricorda la Formula 1, possono essere anche una festa che coinvolge i tifosi, pur mantenendo un'altissima professionalità, come ci ricorda la Le Mans Series.

 

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Domenica, 17 Maggio 2015 20:30

1000 Miglia. Personaggi e dintorni

La storia dell'auto, un pizzico di mondanità e tantissima passione.

di Lamberto Colla - Parma 17 maggio 2015 - -
Questa mattina la carovana della Mille Miglia ha lasciato Parma alla volta di Brescia dove stasera verrà incoronato il vincitore entrando a far parte della storia della "corsa più bella del mondo".

Ma una vittoria va assegnata anche a Parma per l'accoglienza che è riuscita a organizzare, assistita dal calore della cittadinanza.
E la soddisfazione la si leggeva sui volti degli organizzatori, le donne e gli uomini di Fiere di Parma e del Comune che, come sottolineato da Attilio Facconi esperto conoscitore e voce narrante della manifestazione, "hanno lavorato sodo nel silenzio" per portare a termine questo impegnativo compito organizzativo.

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Un successo anche in termini di presenze che, come confermato dal Sindaco Federico Pizzarotti, hanno fatto il tutto esaurito negli alberghi cittadini.
La "Mille Miglia" è, senza ombra di dubbio, un evento che tira e farsi strada tra la nutrita schiera di candidati non è stato semplice. Un'opera di convincimento iniziato "il 10 giugno dello scorso anno e difficile da ottenere per la forte determinazione di tutte le città candidate. Un risultato - sottolinea l'Assessore Cristiano Casa - conseguito anche grazie al contributo del nostro "infiltrato" Attilio Facconi".

Un'evento di prim'ordine che si porta in dote un marchio di prestigio e entra a diretto contatto con la città coinvolgendola totalmente.

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Un evento sportivo, culturale che si trascina una certa dose di mondanità ottimamente portato a conclusione dal team di Fiere di Parma che cura il Mercante in Fiera" e il "Mercante in Auto".

Come è tradizione le arzille vecchiette a quattro ruote hanno accompagnato in giro per Parma molti personaggi legati allo showbiz nazionale e internazionale, capitani d'industria, grandi dell'automobilismo e tantissimi appassionati venuti da tutto il mondo per gustarsi "la più bella corsa del mondo".

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Quest'anno da Parma sono transitati, alla guida delle affascinanti sportive che hanno fatto la storia dell'automobilismo, Sir Stirling Moss - vincitore della 1000 miglia 60 anni fa, lo chef statunitense Joe Bastianich , il modello David Gandy, le attrici Martina Stella e Kasja Smutiak, il designer di moda Maxwell Osborne, gli industriali Karl-Fiederich e Cristine Scheufele (Chopard), Stefano e Sebastiano Marzotto, Albert Carreras figlio del famoso tenore, e gli eredi del fondatore della Porsche Wolfgang e Ferdinand Porsche. Ma ancora il Campione automobilistico Jochen Mass che tra l'altro si è intrattenuto a salutare il campione e industriale nostrano Paolo Barilla, la filantropa statunitense Sylvia Oberti, il pilota di F1 e attuale pilota della safety car Bernd Maylander e infine il grande pilota e ex manager di scuderia Cesare Fiorio. Da segnalare anche la presenza del Generale capo della squadra aerea italiana, Enzo Ludovici ai comandi di una "topolino" con al seguito le auto da ricognizione militare Fiat Campagnola e Alfa Matta.

A questi visi noti facevano da corollario altre centinaia di concorrenti, forse meno noti o forse solo più discreti, felici e altrettanto importanti, venuti da ogni parte del mondo (circa 40 le nazioni rappresentate) per celebrare e condividere le emozioni che solo questa competizione può regalare.

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(Galleria immagine in allegato)

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Domenica, 17 Maggio 2015 17:15

1000 Miglia, il tributo di Mercedes e Ferrari.

Mille Miglia, non solo arzille vecchiette. A Parma è andato in onda lo spettacolare tributo di Mercedes e Ferrari alla 4 giorni evocativa della mitica corsa Brescia Roma e ritorno.

di LGC Parma 17 maggio 2015 --
Come ogni anno, alla gara a tappe evocativa della mitica Mille Miglia, la Ferrari rende omaggio schierando decine di vetture che si confrontano in una gara di regolarità che anticipa l'arrivo di ogni tappa.

All'icona del Made in Italy e  dell'automobilismo sportivo mondiale quest'anno si è affiancata anche Mercedes cogliendo l'occasione di celebrare il 60esimo anniversario della vittoria di Stirling Moss che concluse il percorso con il tempo record, tutt'ora imbattuto, di 10 ore, 7 minuti e 48 secondi, alla velocità media di 157.65 km/h.

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"La corsa più bella del mondo", come la definì Enzo Ferrari, quest'anno si è avvantaggiata della presenza dello stesso Sir Stirling Moss nuovamente al volante della sua Mercedes-Benz 300 SLR (W 196 S) con il leggendario numero di partenza 722, affiancato da molti altri gioielli Mercedes McLaren tutte con il "722" stampato sul cofano.

Ma ieri sera c'erano anche le Mercedes con il numero "417" a memoria dell'impresa del 1955 che permise a John Fitch e al suo copilota Kurt Gessl, di conquistare la quinta posizione nella classifica generale e il gradino più alto del podio tra le sportive di serie, seguiti da altre due 300 SL, lasciandosi alle spalle numerosi prototipi da corsa.

Al traguardo di Parma è arrivata anche la vettura con il Telaio numero ZERO della Mercedes McLaren con firma autografata di Stirling Moss sul fianco della portiera (vedi foto in galleria immagini).

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Tra le Ferrari invece da segnalare la presenza di ben due vetture della serie limitata (499 pezzi) del modello "LaFerrari" dal prezzo anch'esso esclusivo, di 1,3 milioni.

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(In allegato la galleria immagini)

Pubblicato in Cronaca Emilia
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