La vice presidente Priolo ha parlato di un evento di portata straordinaria e ha richiamato alla coesione: "Per la ricostruzione dobbiamo lavorare insieme". Bulbi (Pd): promuovo la Regione, è stata vicino a sindaci e cittadini. Pompignoli (Lega): individuare i responsabili, ci potrebbero dover essere dimissioni di massa
I due animali, un maschio e una femmina, arrivano da un’azienda agricola di Castrocaro Terme (FC) e saranno ospitati dal Parco del Mauriziano
Editoriale: — "Il diavolo fa le pentole … e anche i coperchi" - E.R. Submarine - Lattiero Caseario: “Latte in risalita” - Cereali e dintorni. Leggera flessione dei prezzi. - AGRICOLTURA: le nuove sfide per il mercato delle macchine agricole in dibattito a Veronafiere - Albo dei mangimi sti - nuova campagna pubblicitaria sulle riviste zootecniche specializzate - Allarme Listeria e Salmonella rispettivamente in due diversi salami - Maltempo. In Emilia-Romagna salgono a 23 i fiumi e corsi d’acqua esondati e sono 41 i Comuni coinvolti. - Parmigiano Reggiano e Grana Padano insieme contro le pratiche ingannevoli -
La Regione è in ginocchio a causa di un’alluvione generata da un pericoloso mix di cicloni insolitamente intenso e dall’esasperazione delle piogge indotta dal cosiddetto “effetto stau”. E i disagi non sono finiti, visto che in Italia è prevista pioggia per tutto il weekend. Edoardo Ferrara, meteorologo di 3B Meteo, ha spiegato le eccezionali condizioni atmosferiche che hanno causato la grave situazione. In 36 ore è stata doppiata la quantità di pioggia che solitamente cade nell’intero mese di maggio
Alluvioni e disastri in Emilia Romagna, una catastrofe immane. Morti annegati tantissimi animali rinchiusi negli allevamenti e nelle stalle. Gli animalisti lanciano l'allarme: l'emergenza climatica non si può più negare, bisogna correre ai ripari, non c'è più tempo da perdere.
Moratoria sui mutui e finanziamenti a tasso agevolato per famiglie e imprese che hanno subìto danni in conseguenza delle forti piogge e dell’esondazione dei fiumi e dei corsi d’acqua dell’area
Maltempo. Rotta del Panaro, già partiti i lavori della commissione di esperti per analizzare le cause della rottura dell'argine che il 6 dicembre scorso provocò allagamenti nel modenese
Intanto la Giunta regionale stanzia subito 2 milioni di euro per i ristori economici a pubblici esercizi, bar e ristoranti, partendo da quelli penalizzati dalle misure anti-Covid: "Persone, famiglie e attività colpite sappiano che la Regione è al loro fianco, da subito"
Quando ai tempi di Maria Luigia costruirono la Reggia sul torrente Parma, le acque che scorrevano avevano poca escursione di portata tra l'estate e l'inverno. Le piene di allora non arrivavano mai a sfiorare il cortile della Reggia ed anzi, attraverso opportune traverse a valle, anche nei periodi di magra riuscivano a mantenere un livello di acqua tale da consentire l'utilizzo di barche. Tant'è che Maria Luigia da lì, via acqua arrivava al Po e poi a Venezia.
Poi costruzioni selvagge nei secoli successivi restrinsero l'alveo di monte e le portate aumentarono a dismisura, così che sotto le arcate della Reggia si costruirono muri a difesa dalle piene. Un obbrobrio architettonico di quelli che non vorresti mai vedere su un manufatto storico di inestimabile bellezza, non a caso soprannominato "la piccola Versailles". Un modus operandi che ha deturpato uno dei più importanti monumenti d'Italia. Riportare lo stato della Reggia ai tempi che furono, è da considerare assoluta priorità. Per farlo occorre mettere in sicurezza Colorno dalle piene, realizzano esondazioni controllate a monte, nell'ottica di un Federalismo Fluviale che obblighi i territori a trattenere le proprie preziosissime acque piovane il più possibile, rilasciando a valle solo la portata minima vitale o la massima ammissibile nei periodi più piovosi. Il concetto del federalismo fluviale è strettamente propedeutico allo sviluppo di un serio progetto di scolmatura delle acque, in aree non o poco antropizzate, al fine di ridurre le portate di acqua, e di consentire anche a mezzo di laghetti la possibilità di fare scorta d'acqua per i periodi siccitosi e ad uso irriguo per i campi.
Occorre ricordare che le aree controllate esondabili, non saranno mai sminuite nel loro valore. Non si andranno mai a creare territori di serie "A" o serie "B", anzi i luoghi scelti, grazie alla copiosa fornitura idrica saranno sempre più appetibili per uso agricolo. Non è possibile cementificare dappertutto. Occorre un rispetto doveroso di normative vigenti che prevedono aree verdi e/o "selvagge" per ogni tot. di mq di cemento gettato. L'uomo si sta continuando ad impossessare di aree naturali, privando di habitat le varie specie animali, e continuando a edificare senza nessuno scrupolo.
In pratica grazie alle esondazioni controllate, si riporterà il torrente vicino al corso che natura gli diede. Oggi purtroppo sempre più ingegneri si disinteressano del mondo in cui viviamo e della vera sicurezza dei territori, impegnandosi solo a realizzare opere idrauliche insufficienti, a volte poco sicure, ma di sicuro e forte nocivo imbatto ambientale. In molti ad esempio, dopo aver incanalato l'alveo, credono di porvi rimedio con immense casse di espansione. Casse che furono inventate, giustamente, per impianti fognari con acque bianche. Il nome "cassa" deriva dalla forma a parallelepipedo delle vasche in cemento armato a supporto delle fogne.
Casse di espansione che fermano solo temporaneamente il picco di piena, facendolo poi disperdere in mare, senza alcuna possibilità di conservazione o di rimpinguamento concreto delle falde. L'acqua, bene prezioso e sempre più raro. Basti pensare che la carenza idrica colpisce più di 4 miliardi di persone in tutto il mondo. E' si giusto impegnarsi ad educare la collettività sul "risparmio idrico", in special modo nei luoghi dove il consumo di acqua è nettamente superiore al fabbisogno effettivamente richiesto, ma altresì non ci si può più permettere di sprecarla.
Occorre quindi l'impegno da parte di tutti gli enti che si occupano di idrogeologia, a trovare il giusto compromesso tra salvaguardia dei territori e conservazione delle acque. Il tutto è possibile, ma solamente iniziando a lavorare davvero sul concetto di esondazioni controllate e di federalismo fluviale. Se ogni territorio riuscisse a trattenere il proprio "oro trasparente", non si vivrebbe più di emergenza e di paura delle alluvioni e nemmeno di siccità.
Il coordinamento del gruppo
AMO - COLORNO