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Commercio. Ristori della Regione per bar e ristoranti, quasi 11mila le domande presentate alle Camere di Commercio provinciali. L'assessore Corsini: "Un buon risultato ottenuto grazie al lavoro di squadra con Unioncamere e le Camere di commercio. Già a partire da Pasqua inizieranno ad arrivare i primi fondi direttamente sui conti correnti dei gestori"

Circa la metà delle imprese attive in Emilia-Romagna ha risposto al bando, i dati per provincia. Prossimi passaggi, a cura della Camere di commercio, le verifiche per il possesso dei requisiti di ammissibilità

In molti hanno risposto all'appello dei titolari del "Barino" di venire a riempire il locale per sostenere la protesta contro la chiusura di Bar e Ristoranti.

Pubblicato in Cronaca Parma

Ringraziamento da parte del personale e dei direttori dei reparti Covid, commossi da tanto sostegno in un momento di difficoltà che accomuna tutti.

Abbiamo passato momenti di grande tensione e fatica e pensavo proprio di perdere peso – dice un medico del Maggiore mentre si tocca il giro vita - invece qui si mangia da gran ristorante!”.

Una battuta per alleggerire la stanchezza alla fine del turno che racconta la solidarietà manifestata al personale dell’Ospedale Maggiore dai tanti che hanno voluto far sentire la loro vicinanza attraverso il cibo.

Accomunati da un ingrediente prezioso: la generosità.

Un dolce grazie! I produttori del territorio vi sono vicini” è il bigliettino con cui Podere Stuard insieme a Impasto Zero, Caseificio Battistero, Associazione Apicoltori di Parma e Reggio Emilia, Az. Agr. Larovere Cosimo ha accompagnato ognuno dei tanti muffin consegnato al personale del Barbieri, mentre altri ottimi muffin sono stati donati personalmente dalla dottoressa Francesca Arcuri.

Ognuno di noi, con il suo piccolo o grande aiuto, può contribuire alla lotta contro il Covid-19” dice Angelo Mazzieri proprietario della pasticceria Bombé che ha offerto un momento di dolcezza.

Vassoi carichi di torte e tortelli sono invece arrivati da Le Ghiottenerie, mentre la colazione in reparto accompagnata da un cartello manoscritto “Buona colazione e Grazie di tutto” firmato I Ragazzi di via Mordacci” è stata servita dal bar latteria Da Beccio a cui si sono aggiunte torte e brioche dal laboratorio pasticceria “Duprè” di piazzale Lubiana.

Appetitosi piatti caldi sono arrivati e continuano ad arrivare ai reparti Covid dal ristorante “Cocchi”, servizio in corsia anche per l’Osteria “Il Bersò” di Sorbolo che ha “messo a tavola” 50 persone mentre Camst, fornitrice abituale dei pasti al Maggiore e gestore delle mense aziendali, ogni giorno distribuisce gratuitamente bibite e panini al personale impegnato a curare i pazienti affetti da Covid.

Tra i primi ad organizzare un “servizio di catering dedicato” gli chef di Parma Quality Restaurants, l'associazione presieduta dallo chef Andrea Nizzi che riunisce una trentina di ristoratori del territorio. Pasti caldi in contenitori monouso e riscaldabili al microonde, per poter essere consumati durante tutta la giornata. "Il cibo è piacere di stare insieme e abbiamo deciso di mettere il nostro tempo e il nostro talento in cucina a disposizione di chi è in prima linea al fianco dei cittadini nella lotta a un nemico tanto invisibile quanto pericoloso” spiega Nizzi.

Vaschette monoporzione anche da parte del mondo sportivo, come il Club Rugby House di Colorno che a cadenza regolare consegna 60 pasti caldi per il personale mentre bibite e leccornie varie sono arrivati dall'associazione calcistica ASD Lemignano 1988, tramite il professore Vincenzo Vincenti otorinolaringoiatra dell’Azienda ospedaliero-universitaria.

Hanno voluto far sentire il proprio sostegno gastronomico anche il Servizio Veterinario di Langhirano e l’Associazione Futura Parma che ha unito una lettera di ringraziamento “Nel senso di impotenza che sperimentiamo in tanti in questo periodo e con il desiderio di poter fare qualcosa per chi si adopera nel quotidiano anche a rischio della propria salute abbiamo deciso di prenderci cura di voi, per quel poco che possiamo fare”.

E quel poco lo hanno le pizzerie Al Faro di Baccanelli, Laguna Blu di via Gramsci, Pizzeria da Luca di viale Fratti e la Duchessa di piazza Garibaldi.

Allo stesso tempo, alcune aziende alimentari parmensi hanno deciso di donare cibo come atto simbolico di gratitudine e riconoscenza nei confronti di medici, infermieri e volontari.

È il caso di Barilla, Centro Agroalimentare, Prosciuttificio Fratelli Galloni e Parmalat, che si sono attivate per recapitare all'Ospedale Maggiore di Parma una fornitura di frutta e verdura, pasta, snack dolci e salati, succhi di frutta e prosciutto crudo a basso contenuto di sodio pre-affettato.

Affettati e salumi anche da parte del Prosciuttificio Leporati e dell’azienda Parmacotto, forniture di tramezzi da Parma Is e altrettante consegne quotidiane di panini e affettati da Terre ducali e altre delicatezze da L’Officina Alimentare Dedicata.

L’azienda modenese Madonna Industrial Bakery non ha mai fatto mancare pane fresco, pizza e focacce al personale del Maggiore e per alleggerire la fatica una generosa fornitura dei vini dell’Azienda agricola Lamoretti di Casatico; MSL group per conto di Nespresso ha consegnato 4 macchine per caffè con 4mila cialde mentre Buon Ristoro ha regalo snack e 30 chiavette precaricate da utilizzare nei distributori automatici presenti all’interno dell’Ospedale.

La Corte di Giarola ha consegnato pasti alla Terapia intensiva di Parma nel momento di maggior intensità di ricoveri. Al pranzo domenicale sta invece contribuendo Esselunga con vaschette preparate dal reparto gastronomia che saranno integrate, la domenica di Pasqua, con spumante, cioccolatini e colomba per celebrare la giornata di Resurrezione con chi la sta vivendo in corsia.

Uova di Pasqua anche da parte del bar Tolasuldosa, un nome che potrebbe diventare un invito a tutti coloro che devono restare in casa, mentre è concentrato in un mega uovo di cioccolato il regalo del circolo Arci “Il ciclone” di Panocchia.

Cento uova di Pasqua sono state invece consegnati questa mattina dal Parma Calcio 1913 nei piani del padiglione Barbieri. Mentre hanno pensato ai bambini, i volontari di Noi per Loro l’associazione da sempre impegnata al fianco dell’Oncoematologia pediatrica di Parma.

Abbiamo deciso di trasformare la nostra tradizionale campagna pasquale – spiega la presidente Nella Capretti - in una consegna di uova di cioccolato ai bambini che vivono isolati, prima di tutto in Ospedale ed in luoghi individuati in collaborazione con CSV Emilia (ex Forum Solidarietà) e con la Protezione civile”.

Vorremmo ringraziarVi uno ad uno perché ogni vostro gesto ha un significato importante per noi – ha affermato il direttore del dipartimento geriatrico Tiziana Meschi oggi responsabile del Covid hospital del Barbieri a nome del personale e dei colleghi del Maggiore – La nostra gratitudine è davvero tanta. Proprio perché il cibo è un momento conviviale per eccellenza ci avete dimostrato e ci state dimostrando un affetto e un’attenzione pluristellata, se vogliamo misurarle con simboli della migliore gastronomia di un territorio”.

La solidarietà è arrivata davvero in tutti i reparti e in tutti i padiglioni Covid dell’Ospedale Maggiore, tanto che nessuno è rimasto escluso … né a stomaco vuoto.

Di Nicola Comparato - Quando il fascino dell'oriente e la magia dell'Italia si incontrano, ecco che nasce il Bar Cafè 521. Il locale gestito da Alex Ye e Ely Dong si trova a Cascinapiano, frazione di Langhirano in provincia di Parma. Bar tabaccheria, ricevitoria, slots. Aperto tutti i giorni a partire dalle 5 del mattino. Cafè 521 è il posto ideale per cominciare bene la giornata con una bella colazione.

La fantastica accoglienza e gli ottimi caffè e cappuccini, rendono questo bar unico nel suo genere. La struttura dispone di un'area fumatori esterna al coperto.
Ampio parcheggio e interno spazioso sono altri validi motivi per fermarsi al Cafè 521. Per informazioni ecco il link della pagina Facebook https://www.facebook.com/pages/category/Bar/Caf%C3%A9-521-618675951822522/ 

Pubblicato in Ristorazione

Vincitrice la società Bar Sport di Giuseppe Michele Iori. Fra i criteri di scelta ci sono la qualità del servizio e l'utilizzo di prodotti locali. Apertura entro 90 giorni. Il nuovo gestore garantirà entro l'inizio di agosto un punto di ristorazione provvisorio.

Reggio Emilia, 19 luglio 2014 – di Ivan Rocchi

La stazione dell'Alta Velocità di Reggio Emilia avrà presto un bar. Ieri la società Bar Sport di Giuseppe Iori con sede a Vezzano sul Crostolo (RE) ha vinto la gara per la locazione di uno spazio commerciale all'interno della stazione Mediopadana. Era ora, sarebbe il caso di dire. Infatti, nonostante sia stata inaugurata più di un anno fa e la frequentino mediamente 1.500 passeggeri al giorno, fino ad ora c'era solo un distributore di merendine e bevande a disposizione dei viaggiatori. E continuano a mancare, speriamo ancora per poco, l'edicola e il tabaccaio.

Il bando, predisposto da Rete Ferroviaria Italiana con il Comune di Reggio Emilia, attribuiva particolare valore all'utilizzo di prodotti di eccellenza del territorio, oltre che alla qualità complessiva dell'attività. "L'assegnazione del bando – ha detto il sindaco reggiano Luca Vecchi - per l'apertura di un servizio essenziale come il bar nella stazione Medipadana, con l'offerta di un'adeguata ospitalità e la proposta di prodotti tipici, è un segno tangibile di come le sinergie tra enti possano produrre buoni risultati. Adesso resta da affrontare la sfida per la destinazione degli altri spazi".

Il locale sarà consegnato ai nuovi gestori il 21 luglio. Da quel momento partiranno i 90 giorni di tempo previsti dal bando per l'allestimento del bar e l'avvio del servizio, che sarà garantito 7 giorni su 7, con apertura 30 minuti prima del passaggio del primo treno del mattino e chiusura 30 minuti dopo la fermata dell'ultimo.

Entro l'inizio di agosto, sarà già operativo un punto di ristorazione provvisorio, allestito negli spazi messi a disposizione da RFI, per garantire quanto prima un servizio ai viaggiatori che transitano nella stazione Alta Velocità di Reggio.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia
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