Il Parma Calcio è la squadra che ha fino a questo momento impiegato meno giocatori stranieri da quando è iniziato il campionato di Serie A Tim 2018/19.

Spulciando tra i dati che riguardano tutte le rose delle squadre che partecipano alla massima serie di questa stagione, gli italiani sono stati più di quelli stranieri tra quelli impiegati da Mister Roberto D'Aversa.

Analizzando nel dettaglio* si nota che dei 24 giocatori schierati dal Parma nelle prime 12 giornate di Serie A, 18 sono i giocatori italiani (il 75,9%) e 6 gli stranieri (24,1%). Dando invece un'occhiata al minutaggio, sono 8988 i minuti collezionati dagli italiani in campo, mentre 2861 sono stati i minuti giocati dagli stranieri Bruno Alves (1080 minuti), Stulac (952), Gervinho (573), Da Cruz (142), Biabiany (101) e Sierralta (13).

Al secondo posto in questa particolare classifica troviamo il Frosinone (26 giocatori impiegati, dei quali 18 italiani – 69,6% – e 8 stranieri – 30,4%), mentre al terzo posto c'è il Cagliari (13 gli italiani impiegati finora – 58,8% – e 8 stranieri – 41,2%).

Un dato al momento che può essere paragonato con una delle recenti – e migliori – stagioni del Parma in Serie A: nell'annata 2012/13, conclusa dai Crociati con il decimo posto finale, la nostra rosa alla 12° giornata aveva un punto meno di oggi, cioè 16, in una stagione che vide impiegati in totale su 33 giocatori 13 stranieri (29%) e 20 italiani (71%). La media punti fu di 1,29 punti a gara, contro la media attuale di 1,31 punti a partita.

*Dati Transfermarkt aggiornati al 16 novembre 2018

 

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Prima sconfitta della stagione per i Canarini, che incassano 4 goal dagli ospiti. La partita parte male con una formazione non affiatata e prosegue peggio con una serie di errori.

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi

MODENA -

Il Fiorenzuola arresta la corsa del Modena, che al Braglia incassa quattro reti e subisce la prima sconfitta di campionato. La “tempesta perfetta” che porta all’ 1-4 finale è un mix di disattenzione, atteggiamento in campo, una formazione che parte poco affiatata fin dall’inizio e una serie di errori.

Già dopo 7 minuti dal fischio di inizio Rabiu manda a terra un avversario e l’arbitro assegna un rigore al Fiorenzuola, che va a segno con Bigotto. I piacentini raddoppiano con Anastasia dopo appena 5 minuti. 

Apolloni manda in campo Ferrario al posto di Lauria. I Canarini partono subito in attacco, ma il Fiorenzuola può contare su un Libertazzi particolarmente in forma. Il portiere piacentino para infatti un tiro di Boscolo Papo al 24°. Dopo appena due minuti Ferrario si vede negare un rigore. Insiste ancora il Modena con Baldazzi, ma il suo tiro secco colpisce la traversa. Niente da fare.

L’uomo partita si conferma però il portiere del Fiorenzuola Libertazzi, che al 32° anticipa prima Ferrario e al 40° prima respinge in corner una cannonata di Rabiu, poi vanifica il calcio d’angolo salvando il risultato.

Il Modena insiste prima con pallonetto di Ferrario al 42°, ma l’arbitro fischia il fuori gioco tra le proteste dei tifosi gialloblù e annulla la rete. A pochi secondi dalla fine del primo tempo, il solito Libertazzi para sulla linea di porta la rovesciata di Pettarin. Fischio dell’arbitro sullo 0-2.

La partita riprende ma dopo pochi secondi arriva il terzo goal del Fiorenzuola siglato da Anastasia: 0-3. La distanza si allunga e il portiere canarino Dieye, tra impegno e fortuna, prima para in corner, poi sul conseguente calcio d’angolo il colpo di testa di Bigotto colpisce la traversa. Due tiri sfortunati del piacentino Bouhali evitano per un soffio il quarto goal.

Apolloni si gioca il tutto per tutto e manda in campo Sansovini e Loviso, che prova a sfondare la barriera di Libertazzi, che però para miracolosamente su calcio di punizione. Al 31° del secondo tempo, ancora Libertazzi riesce ad allontanare il pallone dalla linea di porta su una conclusione di testa di Ferrario. I Canarini protestano con il Direttore di Gara sostenendo che il pallone è stato respinto quando già aveva superato la linea di porta, ma il tutto si conclude con un nulla di fatto. Nel frattempo, il portiere piacentino viene colto dai crampi e viene sostituito da Lupescu, che al 41° incassa il primo e unico goal del Modena realizzato da Ferrario su rigore.

I padroni di casa tentano un’estrema rimonta, ma la fortuna non è dalla parte dei Canarini. Al 45° e al 46° prima Sansovini poi Dierna hanno per le mani l’occasione goal, ma non riescono a trovare la via della rete. Ci prova anche Ferrario, con un tiro in porta parato in corner da Lupescu, che si dimostra all’altezza del primo portiere del Fiorenzuola. Niente da fare per il Modena, che a pochi istanti dal triplice fischio finale incassa anche il quarto goal segnato da Marra.

La partita si conclude con la sconfitta dei Canarini per 1-4. Il Modena rimane tuttavia primo in classifica. Gli applausi dei tifosi del Braglia vanno sia alla squadra che agli avversari. In curva, gli striscioni hanno voluto ricordare durante la partita Gino Leone, storico tifoso gialloblu, recentemente scomparso. 

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I crociati tornano da Torino con una vittoria meritata nell’arco dei novanta minuti e si portano a ridosso della zona Europa. Grande prestazione di Gervinho, tornato decisivo e del debuttante dal 1’ Alessandro Bastoni, protagonista di una prova maiuscola.

Di Luca Gabrielli

Dopo alcune partite condite da prestazioni non all’altezza e pochi punti portati in cascina, il Parma ritrova gioco e punti nell’ostica trasferta contro il Torino allenato da Walter Mazzarri, squadra molto in salute nell’ultimo mese.

Pronti via e Gervinho sulla sinistra scappa ai difensori granata e complice un rimpallo favorevole batte Sirigu sul primo palo al 9’. Una doccia fredda per la squadra di casa che accusa il colpo e al 25’ prende il raddoppio firmato Roberto Inglese che sfrutta da bomber consumato un cross dalla sinistrate terzino di giornata Gagliolo e con un esterno-punta trova un bellissimo goal. Un due a zero meritatissimo che però dura poco perché al 37’ Baselli sfrutta un indecisione della difesa crociata e batte Sepe con un tiro potente e preciso dal limite.

Il Parma arretra sensibilmente il baricentro e il Torino, supportato dai tifosi sugli spalti si butta in avanti alla ricerca della rete del pari ma i ragazzi di D’Aversa si dimostrano freddi e compatti soprattutto nel reparto difensivo che oltre alla certezza Bruno Alves, scopre le doti del talentuosissimo Alessandro Bastoni, classe ’99 in prestito dall’Inter. Nulla da fare per Walter Mazzarri che nella ripresa stravolge la squadra e butta dentro i vari Berenguer, Parigini e Zaza ma torna a casa con una sconfitta.  Per il Parma invece i punti sono 17 e in città si vocifera a bassa voce di un posto in Europa.

 

PIEDI PER TERRA PER RAGGIUNGERE LA SALVEZZA, POI SI VEDRÀ…

I giocatori però sanno perfettamente che l’obiettivo primario sono i 40 punti che vorrebbero dire salvezza ma questo inizio di campionato a ridosso delle prime sta portando una ventata di euforia nell’ambiente che non si vedeva dai tempi del primo Parma targato Nevio Scala. Il livello della squadra si sa, non è altissimo ma la voglia vista ieri di rincorrere ogni pallone e poi colpire l’avversario con ripartenze letali ad innescare Gervinho e Inglese, soddisfano in pieno i tifosi. Ci sarà da capire quanto durerà questa condizione fisica e soprattutto la tenuta mentale dei giocatori, non abituati alle zone nobili della Serie A.

La prestazione di sabato comunque conferma la solidità difensiva del Parma che ha scoperto un altro possibile protagonista del proseguo della stagione, quell’Alessandro Bastoni in prestito dall’Inter che non dimostra per nulla i suoi 19 anni al fianco dell’esperto Bruno Alves. Una prestazione da incorniciare senza sbavature ad imbrigliare l’esperto attaccante Belotti, un cliente davvero scomodo. Per D’Aversa una freccia in più nel proprio arco per poter far ruotare ulteriormente tutti gli uomini della rosa. Ora ci sarà la sosta per le nazionali poi verrà al Tardini il frizzante Sassuolo di De Zerbi da prendere con le molle.

Nella quattro giorni della kermesse che "apre le porte" all'inverno, i visitatori hanno potuto rinnovare il guardaroba sportivo, provare nuove discipline, prenotare le vacanze invernali, degustare le specialità di montagna e assistere alla tappa del Campionato Mondiale di Sci freestyle.

Di Manuela Fiorini – Foto di Claudio Vincenzi

MODENA – 90 mila visitatori, 140 atleti internazionali, 2 dirette su Rai Sport e diffusione dell'evento sul trampolino in mondovisione in 24 paesi. Si chiude con un successo, che è anche una conferma di quanto Skipass, il Salone degli Sport invernali appena conclusosi nei padiglioni di Modena Fiere sia sempre più un appuntamento apprezzato e condiviso da tutti gli appassionati di sport invernali e vacanze sulla neve.

Fiore all'occhiello di questa 25° edizione la tappa della Coppa del Mondo di freestyle Big Air che ha visto la vittoria dell'atleta norvegese Birk Ruud nel maschile e dell'elvetica Mathilde Gremaud tra le ragazze. Una gara non priva di colpi di scena, con lo stop di venerdì a causa delle condizioni atmosferiche.

Nel maschile si è deciso tutto all'ultimo salto, quando a spuntarla è stato proprio Ruud, classe 2000, il più giovane nelle finali, che ha scalzato dal podio l'americano Alex Hall. Secondo posto per lo svizzero Andri Ragettli, che perde l'occasione di bissare la vittoria nella prima tappa di Cadrona, in Nuova Zelanda. Niente da fare, invece, per il favorito Fabian Boesch, che aveva ottenuto il miglior punteggio nelle gare di qualifica, ma resta fuori dal podio.

Adrenalina anche nella gara femminili, dove Mathilde Gremaud, vice campionessa olimpica a Peyongchang 2018, si aggiudica il primo posto dopo una prima run spettacolare, seguita da una caduta in seconda run e da un spettacolare salto finale che le vale la vittoria. Secondo posto per l'altra elvetica, Sarah Hoefflin, che in Sud Corea aveva conquistato la medaglia d'oro, terza classificata la tedesca Kea Kuehnel.

Nei padiglioni gremiti, invece, i numerosi visitatori hanno potuto dedicarsi allo shopping, trovando attrezzature sportive e abbigliamento tecnico a prezzi scontati. Tanti i tour operatori e gli enti del turismo presenti, con tante offerte per le prossime vacanze invernali.

Presenti anche gli stand di Carabinieri, Guardia di Finanza, Esercito e Soccorso Alpino, dove i visitatori hanno potuto trovare informazioni sulla loro attività e visionare le attrezzature e i mezzi di cui le Forze dell'Ordine si servono per agire nelle zone di montagna, dall'elicottero alla motoslitta, dai cingolati ai mezzi per il trasporto dei feriti.

Tanti i golosi nel padiglione dedicato a Vette di Gusto, dove si sono concentrati i sapori di montagna, dalle famose tigelle ai liquori, dalle marmellate ai dolci, dai salumi ai formaggi.

Tante anche le novità in tema di sport che i visitatori hanno potuto provare dal vivo. Come le "fettucce" dello slackline e le tavole dell'indoboard, per chi ama mettersi alla prova con il proprio equilibrio. Chi ama il surfing ha potuto provare lo swurfer, una speciale tavola da surf sospesa in aria, oppure il longboard, una tavola che ricorda quelle da snowboard, ma più lunga e più larga.

Persone di tutte le età hanno poi voluto provare la footbike, un monopattino sportivo che si presta sia alla mobilità urbana che al tempo libero. Ai bambini è piaciuta molto, invece sia la parete di arrampicata che la pump track evolve, la pista dedicata alla mountain bike pensata per l'avviamento dei più piccoli alla disciplina delle due ruote.

Sempre frequentatissima la pista di pattinaggio su ghiaccio e l'area dello sci di fondo gestita dalla Polisportiva Frassinoro. Grande successo anche per il simulatore di sci del Trentino, dove grazie a un visore 3D è stato possibile essere catapultati direttamente sulle piste delle Dolomiti.

L'appuntamento è all'anno prossimo.

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Preoccupante involuzione della squadra guidata da D'Aversa che non riesce a battere in casa il modesto Frosinone. Follia di Stulac a metà ripresa che lascia i suoi compagni in dieci costringendoli a una gara difensiva.

Parma, 4 novembre 2018 - di Luca Gabrielli

In questo turno il Parma doveva assolutamente portare a casa tre punti dopo le ultime partite molto deludenti contro Lazio e Atalanta dove a sollevare più di un campanello d'allarme era stata l'assoluta sterilità sotto porta. Una preoccupante involuzione dal punto di vista del gioco visto purtroppo anche nel match del Tardini contro il Frosinone, penultimo in classifica e anche lui bisognoso di punti salvezza. L'aspetto più deludente è stato proprio l'incapacità della squadra di creare occasioni da rete, cercando di sfruttare solo la velocità di Gervinho, brutta copia della freccia nera ammirata nelle prime partite. Il rientro in campo del bomber Roberto Inglese e di Alberto Grassi a centrocampo aiuteranno l'allenatore ad aumentare il tasso tecnico e a ruotare maggiormente i suoi uomini facendo rifiatare elementi che dall'inizio del campionato hanno giocato sempre (vedi Rigoni).

La prossima sarà una trasferta impegnativa contro il Torino, club in grande forma che lotta per un posto in Europa e che davanti ha attaccanti di grandissimo livello come Belotti e Iago Falque. D'Aversa dovrà lavorare molto sulla testa dei giocatori perché la squadra vista nelle ultime uscite sembra troppo attendista e timorosa. Una nota di merito va a Sepe che a parte qualche incertezza con i piedi, dimostra di essere un portiere affidabile tra i pali e giorno dopo giorno convince sempre di più i tifosi. La parata salva risultato dell'ultimo secondo della gara contro il Frosinone rispecchia infatti il buon momento vissuto dall'estremo difensore napoletano.

Stulac ma che combini?!

Se Sepe sta dimostrando un ottimo momento di forma, la stessa cosa non si può dire del regista Stulac che ha lasciato i suoi compagni in dieci uomini a metà ripresa per un fallaccio a centrocampo su Chibsah. Un intervento con il piede a martello che poteva davvero fare molto male all'avversario e che molto probabilmente il giudice sportivo condannerà a più di una giornata di squalifica l'ex Venezia. La squadra per fortuna si è compattata bene e, complice un avversario poco pericoloso, è riuscito a strappare un punto che porta i ducali a +8 dalla zona retrocessione. Guai però a rilassarsi perché è un attimo venire risucchiati nel vortice per la lotta salvezza e poi uscirne incolumi. Qui dovrà essere il mister D'Aversa ad essere bravo a toccare le corde giuste nella testa dei giocatori e ricominciare a macinare gioco e punti

Una partita al cardiopalma con un primo tempo che si chiude in pareggio. Ma nella seconda parte i Canarini passano in vantaggio e mantengono il risultato. La squadra di Apolloni è ora in testa con 3 punti di vantaggio sul Fanfulla, prossimo avversario.

Di Manuela Fiorini – Foto di Claudio Vincenzi

Una sfida, quella contro il Crema, che ha tenuto i tifosi gialloblu con il fiato sospeso. L’inizio non è stato infatti dei migliori, con un autogol di Dierna che maldestramente manda la palla in rete intercettando un tiro del Crema. 

Gli uomini di Apolloni non si perdono d’animo e cercano subito di rimediare portandosi pericolosamente nell’area avversaria. Al 21° Ferrario tenta un tiro in porta recuperando a metà campo un pallone dagli avversari, che tuttavia lo raggiungono e gli impediscono di andare a segno.

Al 33° ci pensa Dierna a rimediare all’autogol, inforcando questa volta la porta del Crema: 1-1.

Gli ospiti tornano però in vantaggio al 39° con Pagano, grazie a un rigore assegnato al Crema per fallo di Perna su Ferrari.

Appena due minuti dopo, Pettarin porta di nuovo il Modena in pareggio piazzando la palla in rete grazie a un assist in rovesciata di Montella. Nel finale del primo tempo il Crema si fa di nuovo pericoloso con Ferrari che arriva però solo al limite dell’area e manca la porta canarina di poco. Pausa sul 2 a 2.

Nella ripresa il Crema parte agguerrito, ma è il Modena ad andare per primo in vantaggio al 69° grazie a un’azione combinata su cross di Sansovini e assist di testa di Ferrario, che consentono a Baldazzi di andare in rete. 

Raddoppio del Modena al 76° sempre grazie a un cross di Sansovini su Ferrario che va in rete: 4 a 2 per il Modena, che nel finale gestisce il risultato senza mai smettere di attaccare. Il fischio dell’arbitro fa portare a casa ai Canarini tre punti preziosi, che portano la squadra al primo posto della classifica, con tre punti di vantaggio sul Fanfulla, prossimo avversario.

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I crociati subiscono una lezione di calcio nel secondo tempo dall'Atalanta perdendo per tre a zero agli Atleti Azzurri d'Italia. Un autogol di Gagliolo spiana la strada ai padroni di casa che chiudono poi i conti con i goal di Palomino e Mancini su calcio d'angolo.

Parma, 28 ottobre 2018 - di Luca Gabrielli - 

C'è veramente poco da salvare della prestazione fornita a Bergamo dagli uomini di D'Aversa che resistono un'ora, imbrigliando il gioco dell'Atalanta ma poi crollano dopo il comico autogoal di Riccardo Gagliolo, spianando la strada agli attacchi della "Dea".

Il copione della gara si vede fin dalle prime battute con i nerazzurri a condurre il gioco e il Parma in attesa nella propria metacampo che cerca di approfittare di un errore dell'avversario per colpire in contropiede. Mossa tattica che sta rappresentando la squadra ducale dall'inizio del campionato con il compito principale di innescare la freccia nera Gervinho e concedere il meno possibile all'avversario di turno.

L'ivoriano torna dopo l'infortunio che l'ha frenato per tre settimane ma gioca forse la più brutta partita da quando è a Parma, non riuscendo a sfruttare la sua velocità nelle ripartenze e sbagliando l'unica occasione ghiotta del match dei crociati nel secondo tempo sullo zero zero a due passi dalla linea di porta. Come già detto i crociati chiudono il primo tempo non subendo più di tanto la manovra avvolgente degli uomini di Gasperini ma nella ripresa cambia l'antifona con i padroni di casa che spingono sull'acceleratore e trovano l'erroraccio di Gagliolo che gli spiana la strada per il vantaggio.

Il difensore sbaglia un facile passaggio al limite dell'area regalando il pallone ad Ilicic che non ci pensa due volte a tirare, Sepe respinge come può ma sul rimpallo sfortunato Gagliolo spedisce la palla nella propria rete. Per il difensore italo-svedese è il secondo errore consecutivo dopo il rigore procurato la scorsa settimana nel finale di partita contro la Lazio. Dovrà ritrovare serenità e concentrazione nei prossimi giorni, aiutato sicuramente dal compagno di reparto Bruno Alves, anche ieri impeccabile come sempre.
L'Atalanta approfitta del regalo e da qui in poi non si ferma più trovando il raddoppio e poi il terzo goal entrambi su calcio d'angolo grazie ai difensori centrali Mancini e Palomino, abili a sfruttare le loro qualità aeree e chiudendo di fatto la gara.

Preoccupante involuzione dei crociati nelle ultime settimane

La pausa per le nazionali non ha per nulla giovato al Parma che ha perso sia contro la Lazio in casa che contro l'Atalanta in trasferta. Per carità, si può perdere contro squadre di caratura assolutamente superiore ai crociati ma a preoccupare sono le prestazioni fornite dagli uomini di D'Aversa, apparsi svogliati e sempre in balia dell'avversario. Non si può giocare per novanta minuti nella propria metacampo e sperare che Gervinho risolva sempre la partita con uno sprint dei suoi.

Serve un cambio di mentalità e di prestazioni perché continuando su questa strada si rischia seriamente di perdere fiducia e venire risucchiati nel vortice delle squadre che lottano per salvarsi. La speranza è che i giocatori non si siano fatti distrarre dalle ultime vicissitudini societarie che hanno visto un capovolgimento inatteso delle quote in favore di Barilla e Pizzarotti a discapito del presidente cinese Lizhang. Un fulmine a ciel sereno che potrebbe aver creato più di un pensiero a D'Aversa & Co.

Il Parma domenica prossima non potrà più sbagliare e vincere al Tardini contro il Frosinone, agli ultimi posti in classifica, per riprendere il cammino verso una salvezza tranquilla.

Ci sono mille modi di amare lo sport e "La Cultura si fa Sport" è uno di questi!
All'Auditorium Paganini, ieri sera, è andato in onda come educazione allo sport insieme ad Arrigo Sacchi, Vincenzo Pincolini e Luca Baraldi. Un talk show di grande interesse perché ha toccato gli aspetti che coinvolgono quotidianamente ogni genitore che intende accompagnare i propri figli nel percorso di crescita in ambito sportivo.

La Cultura si fa sport 2018 ha ospitato per la prima volta la straordinaria compagnia di danza acrobatica Kataklò che incanterà il pubblico con lo spettacolo Play, portato in scena alle Olimpiadi di Pechino 2008.

(Foto e galleria immagini di Francesca Bocchia)

 

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Sabato 27 ottobre alle ore 19.00 all’Auditorium Paganini di Parma si parlerà di educazione allo sport insieme ad Arrigo Sacchi, Vincenzo Pincolini e Luca Baraldi.

Un talk show di grande interesse perché toccherà aspetti che coinvolgono quotidianamente ogni genitore che intende accompagnare i propri figli nel percorso di crescita in ambito sportivo. La Cultura si fa sport 2018 è inoltre entusiasta di ospitare per la prima volta la straordinaria compagnia di danza acrobatica Kataklò che incanterà il pubblico con lo spettacolo Play, portato inscena alle Olimpiadi di Pechino 2008. 

Ma non finisce qui, a partire dalle ore 18.00 tutti i partecipanti potranno partecipare alla degustazione di GrandCru Parmacotto e di vini offerti dalle Cantine Ceci. A ciò si aggiungerà un magico viaggio per adulti e bambini dentro la mostra “Pinocchio all’Opera” by Sinapsi Group alla scoperta di tutti i personaggi e i segreti dell’Opera lirica. La presenza del pubblico sarà preziosa in quanto il ricavato della serata verrà devoluto all’Associazione Giocamico che opera in collaborazione con l’Ospedale dei bambini di Parma.  

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UN GOAL PER GIOCAMICO

E per gli amanti del calcio impossibile perdere “Un Goal per Giocamico”, la partita di calcio benefica a ingresso gratuito in collaborazione con Parma 1913 e Parma Academy. Domenica 28 ottobre, alle ore 14.30, tutti presenti allo stadio Ennio Tardini per una sfida tra le Vecchie Glorie del Parma Calcio e gli Amici di La Cultura si fa Sport. Sono invitati in tribuna appassionati, famiglie e bambini che verranno omaggiati con piccole golosità offerte dai partner della manifestazione. Un’altra giornata all’insegna della solidarietà e del divertimento.

 

LA CULTURA SI FA SPORT 

La Cultura si fa Sport è un progetto ideato, voluto e realizzato dall'agenzia di comunicazione parmigiana Net Project. Giunta alla sua settima edizione, La Cultura si fa Sport è riuscita, anche quest’anno, a organizzare due eventi con personaggi dal prestigio internazionali, capaci, attraverso la loro esperienza, di mandare messaggi positivi a tutti coloro che decideranno di partecipare alla serata dell’Auditorium Paganini e al pomeriggio dello stadio Tardini.

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A Wujiang l'atleta modenese arriva secondo nella specialità scendendo al di sotto dei 6 secondi nelle due ultime due run. Nella Lead Stefano Ghisolfi e Francesco Vettorata chiudono rispettivamente al quinto e sesto posto una gara decisa da condizioni meteo avverse

Wujiang (CHN), 22 ottobre 2018 - Una grande gioia e una piccola amarezza per l'Arrampicata Sportiva italiana, impegnata nella penultima tappa di Coppa del Mondo delle specialità Lead e Speed a Wujiang, in Cina. In una città storicamente favorevole ai colori azzurri è arrivato infatti uno splendente argento con Ludovico Fossali nella gara a tempo, mentre nella Difficoltà sono state le condizioni meteorologiche avverse a decidere una competizione che è stata conclusa con le Semifinali, al termine delle quali Stefano Ghisolfi e Francesco Vettorata si sono piazzati rispettivamente in quinta e sesta posizione.

La bellissima medaglia dell'atleta di Vignola (MO), classe '97 e tesserato ASD Carchidio Strocchi Faenza, ha aperto al meglio il weekend di gare in Oriente: dopo essere entrato in Finale al dodicesimo posto, "Ludo" ha inanellato quattro scalate perfette, scendendo al di sotto dei 6 secondi sia in Semifinale che in Finale, dove però ha dovuto arrendersi all'indonesiano Aspar Jaelolo. Terzo l'iraniano Reza Alipourshenazandifar e quattordicesimo il nostro Gian Luca Zodda, mentre tra le donne il successo è andato all'indonesiana Aries Susanti Rahayu, che ha avuto la meglio sulla francese Anouck Jaubert e sulla russa Iuliia Kaplina.

Anche la Lead aveva visto gli azzurri dar vita ad un inizio incoraggiante: al termine delle Semifinali il torinese Stefano Ghisolfi e il bellunese Francesco Vettorata si erano qualificati per l'ultimo atto con il quinto e sesto posto, con un piccolo rimpianto per Marcello Bombardi al nono posto e fuori dai giochi per un soffio. Un improvviso cambiamento delle condizioni metereologiche, che ha reso impossibile il prosieguo delle gare, ha però costretto gli organizzatori a concludere la competizione confermando i risultati finora registrati ed assegnando la vittoria al francese Romain Desgranges, seguito dall'austriaco Jakob Schubert (che mantiene la leadership del ranking generale) e dal koreano Hyunbin Min. Risultati congelati anche tra le donne, dove ad affermarsi è stata la slovena Janja Garnbret, con la koreana Jain Kim e l'austriaca Jessica Pilz a chiudere il podio.

Adesso occhi puntati alla prossima tappa di Coppa del Mondo Lead e Speed: il 27 e 28 ottobre a Xiamen, sempre in Cina, si assegneranno i punti decisivi ai fini della classifica generale, con i nostri azzurri in prima fila per la conquista di una medaglia importante.

Tutti i risultati, le classifiche e le news sulle gare degli atleti della Nazionale italiana di Arrampicata Sportiva sono disponibili sul sito www.federclimb.it .

Un errore di Gagliolo a dieci minuti dalla fine condanna i crociati che non riescono a reagire al rigore realizzato da Ciro Immobile e subiscono il due a zero finale da Correa. La prestazione non è da buttare contro una Lazio da primi posti in classifica.

Parma, 22 ottobre 2018 - di Luca Gabrielli - 

Ce l'aveva quasi fatta la squadra allenata da D'Aversa a inchiodare la Lazio sullo zero a zero ma all'81' un intervento scomposto in area di rigore del centrale Gagliolo permette al cinico bomber Immobile di battere dal dischetto l'estremo difensore crociato Sepe e di dare una svolta alla gara, fino a quel momento in equilibrio. Certo gli ospiti nella ripresa hanno cambiato ritmo chiudendo nella meta campo gli ordinati giocatori ducali. Ma il calcio è fatto di episodi e l'astuto Berisha, subentrato nella ripresa, ha permesso agli aquilotti di portare a proprio vantaggio il match. Il Parma, a dieci minuti dalla fine, subisce il colpo e prova in modo disordinato a riportare la gara in parità dando alla Lazio l'occasione di colpire in contropiede proprio con l'onnipresente Immobile che al 94' serve un assist al neoentrato Correa che in diagonale trafigge l'incolpevole estremo difensore parmigiano e fissa il risultato sul due a zero finale. Nel primo tempo non ci sono troppe emozioni, con i laziali che sembrano imballati con un un giro palla lento, permettendo al Parma di chiudere bene gli spazi e cercare di colpire in contropiede. Nella ripresa invece la squadra di Inzaghi alza il ritmo e aumenta il pressing rendendosi più pericoloso dalle parti di Sepe.

I cambi di Inzaghi danno una svolta alla gara

Ma sono i cambi effettuati da Simone Inzaghi che regalano i tre punti alla Lazio con Berisha e Correa che prendono il posto rispettivamente di Lucas Leiva e Luis Alberto, fino a quel momento evanescente.
Il Parma gioca una partita con tenacia e concentrazione ma l'assenza pesante di Gervinho e un Roberto Inglese a mezzo servizio alla lunga pesano sull'economia del gioco e del risultato che cambia in favore degli ospiti proprio grazie ai due subentrati. Nulla da rimproverare agli uomini di D'Aversa che contro una Lazio formato Champions non sfigurano per niente. Ora testa alla prossima trasferta di Bergamo contro un'Atalanta vittoriosa ieri per cinque a zero contro un Chievo letteralmente in disarmo. Non sarà facile agli Atleti Azzurri d'Italia ma il Parma visto quest'anno ci ha abituati a imprese fuori dall'ordinario.

Rilanciamo l'invito di ASD San Severina per sostenere Luciano. Luciano è un atleta di tennis da tavolo selezionato per partecipare ai mondiali del 2019 ad Abu Dhabi. Avviata una raccolta fondi.

Buongiorno a tutti!

Luciano, ragazzo con disabilità intellettiva, è stato selezionato per partecipare ai GIOCHI MONDIALI SPECIAL OLYMPICS DI ABU DHABI DEL 2019, per giocare a Tennis tavolo.
Rappresenterà l'Italia e tutti noi, che non avremo probabilmente mai, questa possibilità!
Luciano non deve essere lasciato solo, AIUTACI A FARLO PARTIRE!
Per questo motivo abbiamo deciso di fare una raccolta fondi.

Non fare venire meno il tuo contributo, bastano anche solo 10 euro, ma potrebbero essere quelli che faranno la differenza!

SOSTIENI LUCIANO E FAI IN MODO CHE RAPPRESENTI L'ITALIA E TUTTI I RAGAZZI CON DISABILITA' INTELLETTIVA!

QUESTA E' GIA' UNA VITTORIA! NON FERMIAMOLO!

Ecco il link da cliccare per poter CONTRIBUIRE e vedere chi lo sostiene! https://www.gofundme.com/Luciano-goes-to-Abu-Dabi 

(Video presentazione: https://youtu.be/eVZK-HOYzaM )

Luciano Curziotti è un atleta della nazionale italiana Special Olympics e parteciperà ai Giochi Mondiali Special Olympics, Abu Dhabi 2019 nella disciplina del tennis tavolo.
La raccolta fondi è destinata a contribuire alle spese che Special Olympics Italia sosterrà per portare Luciano e altri 115 atleti ai prossimi Giochi Mondiali.
Al raggiungimento dell'obiettivo i fondi in eccesso saranno utilizzati per favorire la pratica sportiva degli atleti con disabilità intellettiva residenti a Parma, la città dove vive Luciano.
Arrivare al 31 Dicembre 2018 avendo centrato l'obiettivo sarebbe un buon modo per iniziare il 2019.

La presentazione di Luciano secondo il racconto della mammahttps://www.gofundme.com/Luciano-goes-to-Abu-Dabi 

In una gara tranquilla, colpo di scena al 23° con un magistrale gol di testa di Ferrario. I 3 punti assicurano il distacco dai secondi, anche grazie al pareggio tra Fiorenzuola e Reggio Audace.

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi

MODENA –

I Canarini sono ancora primi in classifica e con sempre più distacco dai secondi, grazie ai 3 punti conquistati in casa battendo il Ciliverghe per 1-0.

La partita parte subito un po’ lenta, poi si ferma del tutto a causa dello scontro tra Guerci e il gialloblu Rabiu. Il giocatore del Ciliverghe è costretto ad abbandonare il campo in barella. L’allenatore Carobbio è costretto ad effettuare il primo cambio forzato e far entrare in sul terreno di gioco Dell’Orto.

Il Modena, fino a questo momento con pochi slanci, parte in attacco con Baldazzi. Al 21° Ferrario sfiora il goal su cross di Montella. Ci riprova al 23°, questa volta su cross di Dierna. Il colpo di testa è preciso e potente e porta in vantaggio i Canarini.

Nella ripresa il Modena punta a conservare il risultato. Il Ciliverghe ci prova con Mauri, subito bloccato da Dieye. Si arriva al fischio finale senza altri colpi di scena, ma con in tasca 3 punti preziosi, che allungano la distanza dal Fiorenzuola, seconda in classifica, anche grazie al pareggio con il Reggio Audace (in terza posizione).

Nella sesta giornata di Campionato, il prossimo 21 ottobre, i Canarini dovranno vedersela a Zola Predosa con l’Azys Zola.

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"Il terzo posto finale ci ha dato buone indicazioni sul lavoro svolto negli ultimi tempi, siamo vicini ai piloti più veloci"

Questo il commento di Alex Cremona sul terzo posto ottenuto nel fine settimana a Boretto Po, in provincia di Reggio Emilia, nell'ultima tappa del Campionato Mondiale di Motonautica F250 vinta dal piacentino Claudio Fanzini che si è aggiudicato anche il titolo Mondiale.

"E' un buon risultato - prosegue Alex Cremona - a Boretto Po siamo stati vicini a dei piloti che hanno fatto tutta la stagione, quindi competitivi e a caccia del podio come Fanzini e l'ungherese Bodor, mentre io invece venivo da alcuni mesi di stop per impegni lavorativi. Essere riuscito, in questo contesto, a stare davanti a Andrea Ongari, Matteo Gandolfi e Marco Malaspina che andavano molto forte è stato molto importante. Il risultato ottenuto mi fa ben sperare per la prossima stagione - conclude il campione piacentino - e con il mio team ci metteremo immediatamente all'opera per migliorare e per arrivare il più possibile vicino alle prestazioni di Fanzini che va forte, ma crediamo che con il lavoro si possa raggiungerlo".

 

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Il colorato successo della Parma Marathon messo a fuoco dall'obiettivo di Gianmario Boscolo dal Centro Storico. (Galleria Immagini)

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Domenica, 14 Ottobre 2018 16:10

Successo per la Parma Marathon - le foto

Colori, sorrisi e gesti atletici hanno contribuito al successo della Parma Marathon.  La Parma Marathon è un insieme di competizioni: la Maratona di 42 km, la regina delle corse che si snoda dentro e fuori la città, la Trenta2 di 32 km, oppure alla Vigorosa di 10 km. Ma si poteva prendere parte alla Desmila, una gara non competitiva di 10 km, ideale per le persone che vogliono avvicinarsi alla pratica del running. C'èra poi lo Staffettone, una gara nella gara a squadre di 3 persone, e la camminata all'Ospedale di Corsa, iniziativa a scopo benefico per i pazienti dell'Ospedale dei Bambini di Parma. Tutte le gare hanno preso il via dal Parco della Cittadella alle 9.15, tranne La Trenta2 che è partita dal parcheggio scambiatore sud della città.

Foto e Gallery di Francesca Bocchia

 

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Vittoria sorprendente dei crociati che conquistano tre punti con i goal di Rigoni, Siligardi e Ceravolo nel primo tempo. Una prestazione di carattere che proietta la squadra in zona Europa League.

di Luca Gabrielli Parma 7 ottobre 2018 - Il Parma non smette di stupire e continua a fare punti su punti in questo inizio di campionato. Con quella di ieri sono già quattro le vittorie nelle prime otto giornate condite da prestazioni convincenti sotto il punto di vista del carattere. Ciò che stupisce infatti è la concentrazione e l'approccio con cui i giocatori, di volta in volta, affrontano l'avversario di turno, che sia una big o una diretta concorrente per la salvezza. Contro il Genoa e con le assenze pesanti di Inglese e Gervinho era facile pronosticare i crociati come la vittima sacrificale di turno e invece si torna a casa con tre punti fondamentali prima della sosta nazionali che arriva proprio al momento giusto. D'Aversa in queste due settimane potrà recuperare dall'infermeria tantissimi giocatori indisponibili come i due attaccanti titolari sopracitati, quel Grassi che i tifosi ancora non hanno visto giocare con continuità e i vari Dimarco, Scozzarella e Dezi. Nel frattempo i punti in classifica sono tredici e i ducali sono nella parte sinistra della classifica in piena zona Europa League. Certo gli obiettivi sono ben altri ma nel frattempo non si può non stupirsi di questo Parma che in questo momento è la reale sorpresa della Serie A, dopo il fallimento e le tre promozioni consecutive negli ultimi tre anni. Alla ripresa del campionato arriverà al Tardini una Lazio in ripresa nelle ultime giornate con quel Ciro Immobile che dovrà essere marcato stretto da Bruno Alves e compagni.

L'ex Rigoni suona la carica e trascina la squadra alla vittoria

Pronti via e il capocannoniere polacco Piatek non perde il vizietto e di testa batte un incolpevole Sepe al 6'. Sembra l'inizio di una giornata terribile per i crociati e invece Luca Rigoni, ex di turno, pareggia immediatamente i conti al 16' sugli sviluppi di un calcio d'angolo con un tocco ravvicinato. L'ex centrocampista genoano non esulta dopo i tre anni passati in Liguria ma dà ai compagni la scossa giusta per reagire. Il Genoa sfiora il nuovo vantaggio colpendo un palo sempre con Piatek ma è Siligardi al 24' a inventarsi un tiro a giro di sinistro imparapibile per Radu, gettando nello sconforto i tifosi genoani. Passano altri quattro minuti e i crociati incredibilmente si portano sul tre a uno con un colpo di testa perfetto di Ceravolo imbeccato da un cross dalla sinistra di Barillà. I ducali riescono ad arrivare all'intervallo con un doppio vantaggio sorprendente dopo 45' di grande calcio. Nella ripresa il copione non cambia con i padroni di casa che fanno la partita cercando di recuperare i due goal di svantaggio e il Parma pronto a colpire con delle ripartenze efficaci. I cambi di Ballardini non portano i risultati sperati e i ragazzi di D'Aversa tornano a casa con tre punti d'oro per la salvezza è un ruolino di marci di tutto rispetto.

Tanti tifosi, ieri pomeriggio, presso lo Store ufficiale crociato dello Stadio Tardini di Parma. Foto, autografi e interviste al Capitano del Parma Calcio 1913 Bruno Alves e Alessandro Lucarelli.

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Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia

 

Dopo un primo gol degli avversari, Baldazzi porta i Canarini in pareggio. Nella ripresa Ferrario porta il Modena in vantaggio e la squadra mantiene il risultato fino ai tre fischi finali. 

Di Manuela Fiorini – foto Claudio Vincenzi

 

MODENA –

Seconda vittoria in casa e tre punti preziosi per il Modena, che battendo per 2 a 1 l’Oltrepo Voghera si mantiene in vetta alla classifica, insieme al Fiorenzuola, con un “pieno” di 9 punti.

Al Braglia, la partita parte un po’ lenta per i Canarini, con due buone occasioni di Baldazzi che mancano la porta per un soffio. Al 40’, su punizione di Cornaggia, l’Oltrepo Voghera sblocca il risultato e si porta in vantaggio. 

I Gialloblù pareggiano al 44’ con una cannonata del solito Baldazzi. Il primo tempo si conclude sull’1 a 1.

Nel secondo tempo la squadra di Apolloni parte subito carica e dopo alcune buone occasioni non andate a segno, al 60’arriva il goal del vantaggio di Ferrario, che sfrutta un cross di Baldazzi al centro dell’area e batte Cizza.

Il Modena è bravo a mantenere il risultato fino al triplice fischio dell’arbitro e porta a casa altri 3 punti preziosi. La prossima sfida è domenica a Budrio, dove i canarini se la vedranno con il Mezzolara.

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La tattica del contropiede e la buona sorte sorridono ai crociati che vincono nelle mura di casa del Tardini e si portano in decima posizione. In goal sempre Gervinho, sempre più protagonista della stagione.

Parma, 1 ottobre 2018 - di Luca Gabrielli - I crociati conquistano tre punti fondamentali dopo la disastrosa trasferta infrasettimanale di Napoli.

Il risultato è ingiusto per quanto visto con un Empoli venuto a Parma giocando a viso aperto e colpendo due pali clamorosi nell'arco dei novanta minuti. Uomo decisivo manco a dirlo è il solito Gervinho che decide le sorti del match intorno alla mezz'ora imbeccato perfettamente da Barillà in contropiede. D'Aversa prepara la gara puntando su una difesa arcigna e le ripartenze devastanti dell'ivoriano e alla lunga questa tattica porta i risultati sperati. I toscani giocano bene e mettono sotto i crociati per lunghi tratti ma si dimostrano inconcludenti e imprecisi sotto porta. La Dea bendata ha fatto sicuramente il suo in almeno due occasioni per tempo in cui Zajc prima e Caputo poi colpiscono i legni senza che Sepe possa fare niente. Ma è proprio l'estremo difensore gialloblu a salvare il risultato nel finale con un colpo di reni incredibile sulla conclusione ravvicinata di La Gumina. Paura per Gervinho che ad inizio della ripresa deve abbandonare il campo a causa di un problema fisico ma solamente per non peggiorare la situazione.

Vittoria fondamentale per la salvezza

Per il Parma questa è una vittoria molto importante perché giunge contro una diretta avversaria per la salvezza e conferma la compattezza della squadra di D'Aversa in questo inizio campionato. Domenica prossima si gioca in trasferta contro il Genoa del capocannoniere Piatek, una partita per niente facile visto che il Ferraris è uno stadio da sempre molto caldo per i giocatori che scendono in campo. La classifica in tutti i modi sorride ai crociati posizionati nella parte sinistra, in decima posizione e a cinque punti dalla zona retrocessione. La strada sembra quella giusta e l'atmosfera intorno alla squadra è molto positiva come dimostra il coro tributato ai giocatori nel finale di partita.

Questa volta non riesce l'impresa ai crociati che perdono al San Paolo per tre a zero con il goal di Insigne e la doppietta di Milik. Fondamentale sarà il posticipo di domenica al Tardini contro l'Empoli.

Parma, 27 settembre 2018 - di Luca Gabrielli - Il Napoli la sblocca subito con Insigne e per il Parma sono guai.

Primo tempo solo azzurro con i padroni di casa in vantaggio già al terzo minuto con il capitano di giornata Lorenzo Insigne. Il folletto partenopeo sfrutta un assist di Milik rimpallato goffamente da Iacoponi e insacca facilmente alle spalle di Sepe. La gara si mette subito in discesa per il Napoli che nell'arco del primo tempo sfiora più volte il doppio vantaggio prima con Zielinski che solo all'interno dell'area di rigore manda colpevolmente alto sopra la traversa e nel finale della prima frazione di gara Sepe si supera su un buon diagonale di sinistro del terzino Mario Rui. Il Napoli chiude il primo tempo con il risultato di uno a zero dominando l'avversario che non crea nemmeno un pericolo dalle parti di Karnezis. Insufficiente tutto il Parma che non riesce a reagire allo strapotere fisico e tecnico della squadra di Carletto Ancelotti.

Milik sale in cattedra e la chiude con una doppietta personale

Pronti via e il Napoli si porta immediatamente sul due a zero con il bomber Arek Milik che sugli sviluppi di un contropiede trafigge Sepe con una botta di sinistro da fuori area. I ritmi calano inevitabilmente grazie al doppio vantaggio dei padroni di casa che trovano comunque il tre a zero all'84' sempre con il polacco che da due passi mette in rete un tiro cross del subentrato Verdi. Il finale di gara non regala altre emozioni con un Napoli mostra tutta la sua superiorità nei novanta minuti.

Per quanto riguarda la gara dei crociati tutti bocciati i giocatori in campo che non sono riusciti a creare una sola occasione da goal degna di nota in tutta la partita. Troppo diverso lo spessore dell'avversario che ieri sera ha letteralmente asfaltato la squadra di D'Aversa.

La classifica comunque non ne risente troppo ma domenica sarà vietato sbagliare nello scontro diretto al Tardini contro l'Empoli in cui rientrerà l'ivoriano Gervinho, tenuto a riposo in questo turno.

Lunedì, 24 Settembre 2018 16:49

Il Giro d'Italia 2019 sceglie l'Emilia-Romagna

Sport. Il Giro d'Italia 2019 sceglie l'Emilia-Romagna: la grande partenza da Bologna. Poi le altre tappe sul territorio, con via e arrivo da Riccione, Ravenna, Modena e Carpi. Il presidente Bonaccini: "Una festa per tutta la nostra regione, con la sua gente palcoscenico suggestivo per la corsa più amata nel Paese". Sarà il capoluogo regionale a dare il via sabato 11 maggio alla 102^ edizione della Corsa Rosa. Un via spettacolare e selettivo, con una cronometro individuale di 8,2 km che dal centro porterà gli atleti a San Luca. La seconda tappa, domenica 12, ripartirà da Bologna per dirigersi verso sud. Le altre tappe previste saranno la Riccione-San Marino (RSM) domenica 19 maggio, la Ravenna-Modena martedì 21 e, mercoledì 22, si lascerà l'Emilia-Romagna con partenza da Carpi, direzione Ovest.

Bologna –
 
Il Giro d’Italia 2019 partirà, sabato 11 maggio, dall’Emilia-Romagna e in particolare dal suo capoluogo Bologna dove prese il via esattamente 25 anni fa, nel 1994. Un progetto ad ampio raggio, concordato da RCS Sport con la Regione Emilia-Romagna, che coinvolgerà buona parte del territorio regionale e nello specifico altre città di partenza e arrivo come RiccioneRavennaModena e Carpi. La Corsa Rosa, in programma dall’11 maggio al 2 giugno, organizzata da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport è giunta alla sua 102^ edizione

Il via da Bologna e le altre tappe emiliano-romagnole sono state presentate nel primo pomeriggio di oggi nella sede della Regione Emilia-Romagna, dal presidente Stefano Bonaccini insieme a Paolo Bellino, amministratore delegato e direttore generale di RCS Sport, Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia,e dal direttore della Gazzetta dello Sport, Andrea Monti. Presenti, fra gli altri, i rappresentanti delle città toccate dalla Corsa Rosa 2019: l’assessore Marilena Pillati in rappresentanza del sindaco di Bologna, Virginio Merola, la sindaca di Riccione, Renata Tosi, e quello di Carpi, Alberto Bellelli, gli assessori comunali allo Sport di Ravenna, Roberto Giovanni Fagnani, e Modena, Giulio Guerzoni.  Con loro, per la Repubblica di San Marino, Augusto Michelotti, segretario di Stato con delega al Turismo.

Sarà una festa, per l’intera Emilia-Romagna- afferma il presidente Bonaccini-. Un’emozione e un sogno che s’avvera. Il suggestivo palcoscenico per una regione come la nostra, che custodisce la propria storia e le proprie storie ma che guarda al futuro innovando ogni giorno. Tutto questo è il Giro d’Italia che per la sua grande partenza, dopo gli ultimi via dati all’estero, nel 2019 ha scelto Bologna. Una crono con l’ascesa verso il santuario della Madonna di San Luca, simbolo di una città e simbolo universale, con il suo Portico, il più lungo al mondo. E nei giorni a seguire altre due tappe interamente sul nostro territorio, dalla Romagna all’Emilia, oltre a due partenze da Bologna e Carpi per un itinerario fatto di borghi e città, di arte e cultura”. “Con l’ospitalità e il tifo della nostra gente a far da cornice al passaggio degli atleti. Ci presentiamo a questo straordinario appuntamento- prosegue il presidente della Regione- avendo fatto dello sport una priorità, fattore di coesione sociale, portatore di valori, soprattutto per i più giovani, prima ancora che per il fatto agonistico. Basta pensare al piano per l’impiantistica sportiva per il quale abbiamo stanziato 35 milioni di euro, un investimento che permetterà a 120 Comuni, da Piacenza a Rimini, di ristrutturare o realizzare nuovi campi da gioco, palestre, piscine, spazi per tutte le discipline, compreso il ciclismo, in una terra pazza per le due ruote. E poi l’aver puntato sui grandi eventi sportivi come fattore di sviluppo e attrattività per i nostri territori, in un binomio, col turismo, che ha portato al record di 57 milioni di presenze nel 2017, confermato nei primi sei mesi di quest’anno con un ulteriore aumento del 7%. Scelta che ben si sintetizza nel ruolo di Davide Cassani, campione e Ct della nazionale di ciclismo che abbiamo voluto alla guida dell’Azienda di promozione turistica regionale. Ringrazio quindi l’organizzazione del Giro, RCS e tutti coloro che renderanno possibile l’arrivo della carovana rosa. L’Emilia-Romagna, scelta dalla Lonely Planet come Best in Europe 2018, prima destinazione continentale da visitare, aspetta con entusiasmo il Giro- chiude Bonaccini- la corsa più amata nell’intero Paese”.

 

La partenza da Bologna

Tappa 1, sabato 11 maggio – BOLOGNA-BOLOGNA (San Luca) – 8,2 km. Breve cronometro individuale con i primi 6 km piatti e i successivi 2 km in fortissima ascesa. Si percorrono strade cittadine ampie e prevalentemente rettilinee fino ai piedi della salita di San Luca di 2,1 km al 9.7% di pendenza media e con lunghi tratti oltre il 10/12% fino al picco del 16% in corrispondenza all’ultimo chilometro.


Le altre tappe in Emilia-Romagna

Tappa 2, domenica 12 maggio – Si riparte da BOLOGNA in direzione sud.

Tappa 9, domenica 19 maggio – RICCIONE-SAN MARINO (RSM) (Sangiovese Wine Stage) – 34,7 km.Cronometro individuale suddivisa in due parti: la prima ondulata fino all’ingresso nel territorio della Repubblica di San Marino e la seconda in salita fino all’arrivo. Si procede per strade abbastanza articolare e ondulate fino a Faetano coprendo i primi 22 km. Dopo Faetano la strada impenna fino a pendenze in doppia cifra portando a Fiorentino. Da lì fino all’arrivo l’altimetria presenta tratti in salita alternati a brevi contropendenze. Complessivamente si tratta di una salita per passisti scalatori.

Tappa 10, martedì 21 maggio – RAVENNA-MODENA – 147 km.Tappa completamente piatta attraverso la Pianura Padana ravennate e bolognese. Si attraversano diverse località come LugoMassa LombardaGranarolo nell’Emila e Crevalcore. Segue poi l’avvicinamento veloce e completamente piatto alla città di Modena e fino alla probabilissima volata a gruppo compatto.

Tappa 11, mercoledì 22 maggio – Partenza da CARPI direzione ovest.

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“Una corsa vista in 198 Paesi nei cinque continenti”

“Dopo 25 anni e per seconda volta nella sua storia ultracentenaria il Giro d’Italia partirà da Bologna- ricorda l’Ad di RCS Sport, Bellino-. Questa manifestazione è uno dei fiori all’occhiello di RCS e del nostro Paese. Questa edizione sarà praticamente tutta nei confini nazionali e ci darà ancora una volta la possibilità di mostrare al mondo le bellezze e le eccellenze dell’Italia a cominciare da questa stupenda regione che è l’Emilia-Romagna. Attraverso i mezzi di comunicazione che seguono il nostro evento milioni di persone potranno godersi lo spettacolo non solo sportivo. Le immagini televisive verranno distribuite e viste in 198 Paesi nei cinque continenti. Il Giro è una manifestazione in continuo sviluppo che negli ultimi anni è cresciuto e si sta posizionando tra gli eventi più seguiti nel panorama sportivo internazionale. Siamo certi che anche in questa edizione sapremo insieme ai nostri partner – istituzioni, sponsor, media -, dare lustro a questa corsa e a questa Nazione”. 

Per Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia, “questo progetto con la Regione Emilia-Romagna nasce da un rapporto ormai consolidato da qualche anno e che ha visto molte tappe importanti del Giro, partire, arrivare o transitare. Con il presidente Bonaccini abbiamo convenuto che era giunto il momento di creare qualcosa di indelebile e indimenticabile con la partenza da Bologna e altre tappe che coinvolgeranno buona parte territorio emiliano-romagnolo dalla costa alla montagna passando per la pianura. Un territorio che ha anche una forte connotazione ciclistica, oltre che turistica - e che ha dato grandi campioni al mondo delle due ruote - merita questo riconoscimento. A differenza degli anni scorsi abbiamo pensato, di concerto con la Regione, di non fare tre tappe consecutive in avvio ma di dare una connotazione particolare ad ogni frazione. La partenza da Bologna, con una cronometro, che parte dal centro e finisce sul San Luca dà un’identità forte a questa grande partenza. L’altra prova contro il tempo, da Riccione a San Marino, anch’essa molto impegnativa, sarà invece la tappa del vino e in particolare quest’anno dedicata al Sangiovese. Poi la Ravenna-Modena e la ripartenza da Carpi il giorno seguente mostreranno altri luoghi e territori con le loro eccellenze storiche, culturali e culinarie”.

Il Giro d’Italia che parte da Bologna ha per me un significato particolare- sottolinea il direttore della Gazzetta dello Sport, Monti-. Nel 2015 - insieme al Presidente Bonaccini - abbiamo promosso un’iniziativa chiamata ‘Made in Emilia-Romagna’ dove, attraverso una tavola rotonda e uno speciale dedicato sulla Gazzetta, abbiamo raccontato le eccellenze di un territorio fertile in tutti gli sport: dal calcio al basket fino al ciclismo. Ora i semi hanno dato i loro frutti e nel prossimo maggio, con la partenza del Giro, li potremo cogliere e gustare insieme. La Gazzetta dello Sport seguirà come sempre la sua creatura da vicino, passo dopo passo. Tutta l’Emilia-Romagna sono certo è una terra splendida che saprà ripagare, con il suo calore e la sua ospitalità, la Corsa Rosa. L’Emilia-Romagna è terra che ha dato allo sport e al ciclismo grandissimi uomini e campioni. Adorni, Baldini, Pantani, solo per citarne alcuni legati al Giro, hanno dato lustro con i loro successi a questa magnifica regione facendola diventare un’icona dello sport nazionale”.

 

Fonte: Regione ER

Una coreografia "da grandi occasioni" per il nuovo Modena FC che parte dalla serie D per la scalata ai professionisti. Il gol della vittoria è firmato dal difensore Dierna. E la prossima domenica i Canarini affrontano a Fiorenzuola il Lentigione

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi

MODENA –

All’alba di una nuova era, risplende la città intera”. Questo lo striscione che torreggiava allo stadio Braglia, sotto la Curva Montagnani, cuore pulsante di una tifoseria che merita ben altra categoria, per il debutto in serie D del nuovo Modena FC; che ieri ha affrontato il Vigor Carpaneto nella prima partita di campionato.

L’esordio dei Canarini è stato accompagnato da una vera e propria festa, preparata dai tifosi nei minimi dettagli e con una coreografia maestosa, degna della massima serie.

E la squadra non ha deluso, chiudendo la partita con il risultato di 1-0 e portando a casa i primi tre preziosi punti. 

Primo tempo un po’ in affanno, con un Modena che parte subito in attacco e guadagna dopo pochi minuti un calcio di rigore. Batte Ferretti, ma il tiro è piuttosto debole e Vagge lo devia dalla traiettoria della porta. Seconda occasione gol quando Obeng scatta sulla destra e piazza un pallone in mezzo all’area, dove, anticipando tutti Ferretti interviene di testa. Ma il tiro centra la traversa. I primi 45 minuti si concludono sullo 0 a 0.

Il secondo tempo riprende con più convinzione e lo stallo si sblocca al 51° quando, su calcio d’angolo di Lauria, il difensore Dierna interviene con decisione e piazza la palla in rete da distanza ravvicinata: è l’1 a 0 per il Modena!

Il Braglia irrompe in un unico grande grido di gioia mentre il giocatore corre sotto la tribuna per raccogliere il consenso e gli applausi dei tifosi. Per il resto della partita, il Modena cerca di difendere il risultato, mentre il Vigor Carpaneto si fa più agguerrito e pericoloso in un paio di occasioni, senza riuscire mai a pareggiare. 

5 minuti di recupero il cui il testa a testa continua. Finalmente giunge il triplice fischio dell’arbitro, che sancisce la vittoria del Modena in questa partita di esordio non facile, vista la grande aspettativa sulla squadra e le temperature ancora agostane.

Il prossimo obiettivo è bissare la vittoria la prossima domenica con il Lentigione, nella partita che si giocherà probabilmente a Fiorenzuola. 

 

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I crociati vincono contro l'Inter nel tempio del calcio grazie a un missile dai 30 metri del difensore scuola nerazzurra. Non accadeva dal 1999. Per i ragazzi di D'Aversa sono tre punti fondamentali dopo un inizio di calendario dei non più semplici.

Parma, 16 settembre 2018 - di Luca Gabrielli -  San Siro ammutolito e Parma che realizza una vittoria storica

L'impresa è servita. Il Parma in un sabato pomeriggio settembrino compie il miracolo che non ti aspetti davanti a 60.000 persone e apre ufficialmente la crisi per la squadra guidata da Luciano Spalletti.

I crociati giocano una partita votata al contropiede per cercare di sfruttare l'onda d'urto interista e colpire in quegli spazi che inevitabilmente l'avversario ti lascia. L'estremo difensore Sepe, a parte qualche incertezza, è puntuale ogni volta che viene chiamato in causa dalle bocche di fuoco interiste formate da Perisic, Candreva, Nainggolan e la punta Keita che sostituisce l'acciaccato Icardi.

Nel primo tempo le due squadre giocano a viso aperto con i padroni di casa che cercano di sbloccare la partita con azioni però confuse e prive di mordente mentre il Parma, come già detto, gioca una gara di rimessa con le accelerazioni di Gervinho e soprattutto Di Gaudio che portano più di qualche pensiero ai due colossi centrali De Vrij e Skriniar.

La prima metà si chiude quindi con un meritatissimo pareggio ma è proprio nell'intervallo che avviene la svolta del match. Il terzino sinistro Gobbi non ce la fa a rientrare in campo per un problema muscolare e a sostituirlo ci pensa Federico Dimarco, ventunenne pari ruolo in prestito secco proprio dalla società nerazzurra. Pronti via e l'Inter cambia passo mettendo alle corde il Parma che in un modo o nell'altro riesce a salvare il risultato con gli interventi precisi di Gagliolo prima e Dimarco poi. Ed è proprio il terzino neo entrato che alla metà della ripresa è protagonista di un mani sulla linea giudicato dall'arbitro e pure dal "silent check" non degno di un calcio di rigore. L'Inter incomincia a innervosirsi non riuscendo a trovare il goal del vantaggio ma all'81' capita l'inimmaginabile.

Dimarco sulla sinistra raccoglie un pallone innocuo, se lo mette sul sinistro, salta un uomo, guarda la porta, prende la mira e scocca una fucilata dai 30 metri che non lascia scampo un incolpevole Handanovic che può solo guardare il pallone infilarsi all'incrocio dei pali.

Il terzino crociato impazzisce dalla gioia come tutti i suoi compagni che corrono ad abbracciarlo increduli del capolavoro. Una rete che ricorda per bellezza e difficoltà del gesto tecnico il terzino sinistro brasiliano Roberto Carlos, anche lui con un passato interista ma rinnegato inspiegabilmente dall'allora allenatore inglese Roy Hodgson. Uno dei terzini più forti della storia che non era nuovo a goal splendidi dalla distanza con le famose "tre dita" le quali davano un effetto particolare al pallone rendendo quasi imparabili le sue traiettorie.

Dimarco ha sempre detto che ha come idolo proprio Roberto Carlos e ieri sicuramente si può dire di averlo fatto ricordare per un momento. Dopo questa magia l'Inter non riesce più a riprendersi e il Parma esce da San Siro con tre punti sudati e meritati.

L'ultima vittoria crociata qui a Milano risaliva al 1999 con una squadra composta, giusto per fare qualche nome, dai vari Buffon, Thuram, Cannavaro, Veron, Chiesa e Crespo: campioni di un' altra epoca transitati dalla via Emilia. Nella squadra di oggi non ci sono giocatori di questo calibro ma un gruppo che in questo inizio di campionato sembra veramente unito e compatto verso l'obiettivo salvezza.

Ora avanti con il Cagliari in casa per dare un seguito a questi tre punti e continuare a fornire prestazioni degne di nota come le ultime contro big del calibro di Juventus e Inter.

Come ormai consuetudine la Cariparma Running è un appuntamento podistico per sportivi e famiglie che si rinnova da ben 21 edizioni. Tutti a correre per sè stessi e per gli altri, con felicità e allegria.

Per la cronaca strettamente sportiva, nella 10 km la vittoria è andata a Italo Quazzola e Isabella Morlini, Domenico Ricatti e Marleen Renders si sono imposti nella 21 km, Roberto Bianchi e Monica Pilla nella 30 km.

Hanno preso parte alla gara anche il sindaco Federico Pizzarotti, il vice sindaco Marco Bosi e gli assessore Casa, Alinovi e Benassi.

(Foto e galleria di Francesca Bocchia)

 

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Ai crociati non basta un primo tempo giocato con grinta e cuore per fermare la corazzata bianconera che non accenna a lasciare nulla alle avversarie. Un grande Gervinho illude i tifosi mentre Cristiano Ronaldo continua il digiuno di goal.

Parma, 2 settembre 2018 - di Luca Gabrielli - Il Tardini visto ieri sera decreta il ritorno ufficiale del Parma nel calcio che conta con uno stadio finalmente esaurito e novanta minuti di sana tensione vissuta sugli spalti dai tifosi parmigiani. Il risultato non è stato quello che i supporter crociati si auguravano alla vigilia ma la prestazione della squadra e l'atmosfera che si è respirata contro i sette volte campioni d' Italia sono di buon auspicio per i ragazzi di D'Aversa per il proseguo del campionato.

I tanti infortunati hanno costretto il mister ducale a fare scelte obbligate per formare il suo consolidato 4-3-3 con la sorpresa Gervinho in avanti in dubbio fino all'ultimo. E proprio l'africano è stata la spina nel fianco dei bianconeri fino a quando è rimasto in campo con le sue accelerazioni devastanti e la rete del momentaneo pareggio crociato allo scadere del primo tempo. Una gara che si era messa subito male dopo neanche 2' dall'inizio del match per colpa di una palla vagante nell'area piccola sulla quale è piombato il croato Mandzukic, bomber di razza che non sbaglia mai simili occasioni. I tifosi sugli spalti erano convinti di prendere la classica goleada sotto la pioggia e invece ad uscire è stato il carattere combattivo dei crociati che hanno tenuto botta a C.Ronaldo e compagni e anzi sono stati loro da quel momento in avanti a fare la partita con Stulac che ha colto la traversa su calcio piazzato e più tardi ha impegnato l'estremo difensore bianconero a un intervento non semplicissimo. La partita era apertissima e poco dopo la mezz'ora il Parma è riuscito a cogliere un meritatissimo pareggio con Gervinho che si è fiondato su una palla spizzata di testa da Inglese e da due passi ha battto Szczesny.
Il primo tempo si è chiuso sul punteggio di uno a uno dopo 45' in cui il Parma ha mostrato di avere tutte le carte in regola per portare a casa un risultato positivo.

Matuidi condanna i crociati che però escono dallo stadio a testa alta

La ripresa ha visto una Juventus rabbiosa che ha alzato vistosamente il baricentro e un Parma che ha faticato a mantenere i ritmi del primo tempo. Allegri dalla panchina ha potuto permettersi di fare entrare giocatori del calibro di Douglas Costa e Dybala, così la rete del definitivo due a uno non ha tardato ad arrivare con Matuidi che, imbeccato dall'onnipresente Mandzukic (migliore in campo ieri sera), ha battuto con una cannonata l'incolpevole Sepe. I crociati non sono più riusciti a reagire con la benzina finita nelle gambe ma sono usciti dal Tardini tra gli applausi, consapevoli di potersela giocare con tutti. Anche con giocatori del calibro del tanto celebrato Cristiano Ronaldo che dopo tre giornate fin qui giocate è ancora a zero goal. Ieri sera i nostalgici di un calcio che non c'è più hanno potuto vedere il campionissimo pluri Pallone d'Oro Cristiano Ronaldo ma di Ronaldo che faceva davvero la differenza c'è n'è stato solo uno: Luiz Nazario da Lima detto "Il Fenomeno".
Adesso ci saranno due settimane di pausa per poter lavorare con serenità, poi si tornerà a giocare a San Siro nella difficilissima partita contro l'Inter dove il Parma dovrà mostrare la stessa tenacia e voglia di vincere che si sono viste contro la Juventus.

 

Erano in tanti gli amici che si sono dati appuntamento al Centro Congressi Carlo Gabbi – Credit Agricole Geer Life a Parma, per festeggiare Vittorio Adorni e il 50esimo anniversario di quel fantastico 1° settembre 1968, che gli valse il titolo mondiale. (Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia)

L'amico e ciclista Romano Prodi, che ha raccontato del debutto nel 1955 con Adorni alla Reggio Emilia - Casina, vinta proprio dal "parmigiano", anch'egli ha dichiarato la felicità di partecipare a questa straordinaria ricorrenza. Oltre ai suoi splendidi familiari, non hanno mancato l'appuntamento  Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, il presidente della Federciclismo Renato Di Rocco, accompagnato dal vice-vicario Daniela Isetti. Presenti, ovviamente anche Alessandro Freschi e Paolo Gandolfi, i curatori della mostra e ancora  gli sportivi Gianni Bugno, Gianni Motta, Claudio Torelli, Ercole Gualazzini, Emilio Casalini e Luciano Armani, quindi l'ex arbitro di calcio, il mitico Alberto Michelotti e gli amici imprenditori tra i quali Renzo Salvarani e Tarcisio Persegona. 

Auguri Vittorio Adorni!

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Un ko che fa male in vista dei prossimi impegni proibitivi per la compagine crociata. Il gioco ancora non è fluido e i singoli faticano a trovare giocate decisive. Si deve assolutamente incominciare a fare punti a partire dal big match di sabato sera contro la Juventus.

Parma, 27 agosto 2018 - di Luca Gabrielli 

La prima sconfitta stagionale del Parma in Serie A arriva nella trasferta del Dall'Ara di Bologna contro la Spal, diretta concorrente per la salvezza. Un ko che fa male soprattutto considerando le prossime gare che attendono i crociati contro squadre blasonate che lottano per il campionato. Il prossimo match vedrà infatti la Juventus calcare il campo del Tardini con Cristiano Ronaldo alla ricerca del primo goal in maglia bianconera. Un incontro dal livello di difficoltà massimo che aumenta i rimpianti per la partita di ieri contro la Spal dove una magnifica rete del capitano spallino Antenucci ha decretato la prima sconfitta del Parma.

La partita non ha regalato forti emozioni per tutti i novanta minuti in cui le due squadre hanno faticato a creare azioni pericolose dalle parti dei portieri.

Solo una prodezza poteva sbloccare il match e a pensarci è stato il bomber di razza Antenucci che con una splendida girata di prima intenzione su un cross perfetto di Lazzari, non ha lasciato scampo all'estremo difensore crociato Sepe. Una botta tremenda per gli uomini di D'Aversa che nel primo tempo non aveva demeritato il pareggio, incominciando con un buon piglio la gara condita da buone trame di gioco.

Il secondo tempo ha visto invece la squadra di casa passare subito in vantaggio costringendo i crociati a sbilanciarsi in avanti alla disperata ricerca del pareggio e dando così la possibilità alla Spal di giocare in contropiede come piace al mister Semplici. Nel finale D'Aversa ha deciso di giocarsi la carta Gervinho, punta di diamante del mercato estivo di Faggiano e il cambio di marcia si è visto ma troppo tardi. L'ivoriano nei pochi scampoli giocati ha mostrato tutte le sue doti di imprevedibilità e velocità regalando a Ceravolo un assist al bacio da spingere solo in rete. La "belva" non è però riuscito a trovare l'impatto con il pallone mandando nella disperazione compagni e tifosi. I crociati sono così tornati a casa a mani vuote mentre la Spal si ritrova in vetta alla classifica con sei punti in due gare.

SABATO PROSSIMO LA "MISSION IMPOSSIBLE" CONTRO I SETTE VOLTE CAMPIONI D'ITALIA

Come già detto ci aspettano una serie di partite alquanto proibitive a partire da sabato sera che vedrà arrivare a Parma la tanto odiata rivale della Juventus. Il Tardini è già da qualche giorno tutto esaurito e i ragazzi di D'Aversa dovranno davvero sfoderare la classica prestazione perfetta in cui non si dovrà sbagliare nulla. In più ci sarà il pericolo Cristiano Ronaldo, a secco nelle prime due giornate e voglioso di regalare le prime gioie ai tifosi bianconeri. Saranno novanta minuti durissimi dove la concentrazione dovrà sempre essere massima perché quando giochi contro queste squadre al primo errore si viene puniti. Dopo la Juve, il Parma dovrà affrontare Inter, Cagliari e Napoli, praticamente le squadre top in Italia a parte i sardi. Per il mister un inizio di torneo non dei più agevoli, a maggior ragione dopo i primi mugugni sentiti ieri in città dopo la sconfitta contro la Spal.

Alla fine il tanto atteso ritorno in Serie A è finalmente giunto. Dopo tre anni di sofferenza, rinascita e gioie vissute in campi da gioco di paesini sperduti e categorie di basso livello. La partita giocata ieri al Tardini sancisce la permanenza della squadra crociata nel calcio che conta, abbandonato per colpa di Gherardi e Leonardi che in pochi anni sono riusciti a infangare il nome della società e a farla sparire dai palcoscenici dell'élite calcistico.

Hanno provato a scalfire il Parma anche quest'estate per il caso sms in cui erano coinvolti Calaiò e Ceravolo ma in appello la Cassazione si è espressa in favore della società non penalizzando nemmeno di un punto la squadra. Questa situazione di stallo ha creato una certa difficoltà all'amministratore delegato Faggiano che è riuscito a concludere dei colpi importanti a fine mercato. Ciliegine sulla torta del suo operato sono i vari Bruno Alves, Grassi e soprattutto Inglese, il bomber da 15 goal che i tifosi aspettano con trepidazione.

Il Parma butta via la vittoria in pochi minuti

L'Udinese è la prima squadra a dare il benvenuto in Serie A ai crociati e il sogno di bagnare l'esordio con i tre punti dura solo 60' per i ducali. Un'ora in cui il Parma va prima in vantaggio con lo splendido goal segnato dal neo bomber Roberto Inglese che si libera al 43' del suo marcatore Nuytinc con un doppio dribbling e poi insacca alle spalle del portiere Scuffet. Poi nella ripresa ci pensa Barillà a raddoppiare ribattendo di destro un intervento gobbo dell'estremo difensore friulano. Ma è solo un fuoco di paglia perché cinque minuti dopo De Paul accorcia le distanze su un calcio di rigore procurato per un intervento di mano di Grassi. I crociati vanno nel pallone e al 69' Fofana pareggia con un destro di prima intenzione all'interno dell'area di rigore. La beffa è dietro l'angolo con Gagliolo che salva la partita con doppio intervento su Fofana a portiere battuto e la partita termina senza sconfitti.

Un esordio confortante in vista dei prossimi impegni

Prestazione tutto sommato positiva per i crociati che non si fanno cogliere dall'emozione per il ritorno in A dopo tre anni. Da elogiare sicuramente l'approccio mentale alla partita appena usciti dagli spogliatoi e alcune ottime trame di gioco. Il neo acquisto Inglese sicuramente il più positivo, non solo per il bellissimo goal ma soprattuto per il peso importante che dà all'interno dell'area di rigore. Da rivedere invece la reazione dopo la prima rete subita con la squadra che si è fatta prendere dal panico e si è lasciata sopraffare dall'impeto degli avversari.
In generale un buon esordio per la squadra e pure per il mister D'Aversa, anche lui alla prima in A. Ora sotto con il lavoro per cercare di amalgamare al più presto i nuovi acquisti nei meccanismi della squadra.

di LGC Parma 19 agosto 2018 - Non a caso le è stato assegnato il titolo di "Atleta dell'Anno" e lei, la solare e splendida Giulia Ghiretti, ha regalato all'Italia, e a Parma, l'ennesimo oro europeo.

E' lei infatti a tagliare per prima la linea del traguardo nei 50 metri a farfalla ai Campionati Europei Paralimpici di Nuoto appena conclusi a Dublino.

"Cucù, scrive Giulia sul suo profilo facebook, ORO europeo nei 50 farfalla!!! Non potevo chiedere di più #Dublin2018 #Italy #Farfallagiulia"

Giulia Ghiretti ha contribuito a comporre un medagliere da record per questa spedizione. I 4 ori (compreso quello di Giulia), 2 argenti e 2 bronzi della giornata di chiusura, vanno ad aggiungersi alle altre medaglie conquistate dalla spedizione italiana che può vantare un totale di 27 ori, 24 argenti e 21 bronzi (72 medaglie ed il secondo posto nel medagliere alle spalle dell'Ucraina).

Complimenti Italia e complimenti Giulia!

 

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Giulia Ghiretti - Atleta dell'anno - 6 febbraio 2018