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Editoriale: - I Bravi che poi così "Bravi" non sono stati, o forse sì? - Crescono Parmigiano Reggiano e Grana Padano - Cereali e dintorni. Mercati stabili e mais in calo. - Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia II° quadrimestre 2017 -"illegali ma ancora in commercio cibi brucia-grassi killer a base di dinitrofenolo" -

SOMMARIO Anno 17 - n° 39 30 settembre 2018

1.1 editoriale
I Bravi che poi così "Bravi" non sono stati, o forse sì?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Crescono Parmigiano Reggiano e Grana Padano
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stabili e mais in calo.
4.1 bonifica Bonifica Parmense, Nuove Regole Operative Per Migliorare La Propria Azione Sul Territorio
4.2 bonifica Urne aperte fino a Domenica per le elezioni al Consorzio di Bonifica Emilia Centrale
5.1 sicurezza alimentare "illegali ma ancora in commercio cibi brucia-grassi killer a base di dinitrofenolo".
6.1 parmigiano reggiano Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia II° quadrimestre 2017
7.1 cereali e dintorni Poche variazioni e sull'onda dei cambi.
8.1 eventi Torino Salone del Gusto - Città Slow
8.1 eventi pubblici Sabato 29 e domenica 30 settembre torna Caseifici Aperti
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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Garantire un alto livello di controllo, definire le competenze, tutelare maggiormente operatori e consorziati per una migliore gestione delle attività consortili

Parma, 26 Settembre 2018 – Durante l'ultima seduta del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica Parmense è stato approvato all'unanimità il nuovo Sistema di Gestione della sicurezza sul lavoro volto a migliorare ulteriormente la propria azione operativa sul territorio gestito sul piano idraulico.

La definitiva approvazione rappresenta infatti l'ultimo atto di un lungo percorso di un nuovo modello di gestione organizzativa dell'ente (Modello Organizzativo e di gestione del D.Lgs. 231) che ha come obiettivo la certificazione del Consorzio per tutto ciò che attiene al tema sicurezza e la salute di tutti coloro che operano per la Bonifica Parmense e di coloro, (cittadini, consorziati o visitatori esterni), ne usufruiscano dei servizi.

Il "Modello Organizzativo rappresenta lo strumento fondamentale per la trasparenza, nell'ottica di stabilire con assoluta precisione il confine in cui operare secondo le norme più aggiornate, vigenti e codificate E questo grazie alla capillare opera di sensibilizzazione programmata con vere e proprie full immersion formative e informative dedicate allo staff, ai collaboratori e ai portatori d'interesse", afferma il Direttore Ing. Fabrizio Useri.

"Le procedure approvate con il Sistema di Gestione della sicurezza sul lavoro rappresentano oggi un elemento irrinunciabile delle organizzazioni per una corretta gestione delle attività - soprattutto per quelle a rischio - come quelle effettuate dal Consorzio", sottolinea il Presidente Luigi Spinazzi.

Le nuove regole hanno diversi scopi:
1) favoriscono l'omogeneizzazione dei comportamenti nei diversi operatori, riducendone così l'arbitrarietà e la possibilità di errori;
2) definiscono le responsabilità e competenze a diversi livelli
3) tutelano gli operatori, ma anche i clienti/utenti;
4) favoriscono l'inserimento e l'apprendimento di nuovi lavoratori;
5) garantiscono un alto livello di controllo delle fasi a rischio per un'attività.

Le procedure approvate riguardano: Accessi in Consorzio, Sorveglianza Sanitaria, Formazione, Informazione e Addestramento, Mezzi e Attrezzature, Campionamento Acque, Campionamento Terre. Ulteriori settori sottoposti a regolamentazione al vaglio della governance consortile riguardano: Controllo dei Cantieri e standard tecnico-strutturali dei luoghi di lavoro.

Impianto idrovoro foce abbeveratoia, intervento della bonifica per la sicurezza dell'area a nord-ovest della città. In strada Baganzola il Consorzio della Bonifica Parmense ha rapidamente risistemato l'impianto che regola uno degli snodi idraulici più importanti del comprensorio incrementando i livelli di sicurezza dell'estesa area Nord-Ovest del capoluogo e Area Fiere prima della stagione delle precipitazioni

Parma, 17 Settembre 2018 – L'impianto idrovoro di Foce Abbeveratoia – attivo dai primi Anni 2000 – progettato e gestito dal Consorzio della Bonifica Parmense, si è dimostrato nel tempo straordinariamente rilevante nella gestione e per lo smaltimento delle acque in eccesso anche nei casi più recenti di piena o sovrabbondanza di flussi.

L'area urbana a Nord-Ovest del perimetro cittadino del capoluogo sottesa all'influenza dell'impianto è infatti molto ampia, oltre 10mila ettari e comprende anche la zona Fiere di Parma; un'area che ha beneficiato progressivamente della messa in funzione del manufatto idraulico incrementando i livelli di sicurezza nella fascia di territorio dove le prime campagne (ma ancora in aree densamente abitate e con numerosi insediamenti aziendali) accolgono gran parte della risorsa idrica nell'estesa rete di canalizzazione della bonifica.

Nei mesi scorsi, parte dell'impianto consortile, a causa di un movimento franoso con successivo cedimento di una delle pareti che circondano l'edificio, aveva subito un danno che ne aveva minato la funzionalità. Così, soprattutto in previsione della stagione più piovosa nei prossimi mesi, il Consorzio della Bonifica Parmense è intervenuto con un piano complessivo e durevole di miglioramento del Foce Abbeveratoia e dell'intera zona in cui è situato con le sue capillari derivazioni volte a regolare e ottimizzare le portate dei canali Abbeveratoia, Galasso e il torrente Parma.

Un'azione di generale sistemazione e messa in sicurezza (che evita i rigurgiti stessi del Parma in caso di piena) è stata eseguita con l'impiego di massi posizionati sulla scarpata di destra del Canale Abbeveratoia, in prossimità delle pompe idrovore che consentono il sollevamento regolato delle acque.

Al termine dell'intervento di sistemazione il presidente del Consorzio della Bonifica Parmense Luigi Spinazzi ha commentato: "L'impianto Foce Abbeveratoia mantiene costantemente un'influenza assai rilevante sul governo delle acque in questa ampia fetta di territorio tra città e campagna e un'azione immediata e mirata per la sistemazione del nodo idraulico è stata assolutamente prioritaria per la messa in sicurezza complessiva di questa zona strategica per la nostra città".

Il Direttore generale – l'ingegner Fabrizio Useri – ha rimarcato che "questo intervento fa parte di una lunga serie di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria che la Bonifica Parmense sta realizzando con i propri operai e attraverso affidamenti a seguito di gara di appalto, in tutto il territorio provinciale a beneficio della difesa idraulica e contro il progressivo aumento del fenomeno del dissesto idrogeologico".

SVERSAMENTO DI LIQUIDI NEL CANALE MILANINO A COLTARO: LA CONDANNA DEL CONSORZIO DI BONIFICA - Spinazzi (Bonifica Parmense): "Atto riprovevole e incivile da approfondire e condannare duramente che tocca colture e biodiversità"

Coltaro (Sissa-Trecasali, PR), 9 Agosto 2018 – Il Consorzio della Bonifica Parmense, attraverso il costante monitoraggio del reticolo di canalizzazioni che si estendono in tutto il comprensorio idraulico locale gestito, ha rilevato, di concerto con il Comune di Sissa Trecasali, Arpaer e Carabinieri Forestali – a partire dalla serata di ieri (Mercoledì 8 Agosto 2018) – uno sversamento di alcuni liquidi (che presentavano evidenti chiazze oleose) che ha causato – tra gli effetti più evidenti – una morìa di pesci in un tratto del Canale Milanino nei pressi dell'abitato di Coltaro.

La Bonifica Parmense, per quanto di competenza, ha immediatamente attivato tutte le possibili azioni per mitigare le ripercussioni più negative: consentendo un deflusso progressivo delle acque a valle e rimpinguando l'invaso del canale a monte attraverso la apertura delle paratoie.

"Un fatto incivile e riprovevole da approfondire ulteriormente e condannare – ha commentato il presidente del Consorzio di Bonifica Parmense Luigi Spinazzi –. Le ripercussioni negative possono intaccare l'irrigazione gestita dall'ente – che è tutt'ora in corso ed è vitale per le colture e l'economia del territorio – e la biodiversità che la Bonifica crea come elemento positivo dell'ambiente in cui opera".

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Pubblicato in Cronaca Parma

Grazie ad una gestione oculata e all'efficienza organizzativa il Consorzio destinerà ulteriori 400 mila euro alla difesa idraulica del nostro territorio e alla mitigazione del dissesto idrogeologico montano

Parma – Il Consorzio della Bonifica Parmense ha approvato unanimemente nei giorni scorsi il bilancio consuntivo di esercizio 2017 consegnando al comprensorio governato sotto il profilo idraulico la proiezione di un ente in salute, in grado di operare con continuità ed in modo capillare nelle diverse aree del nostra provincia per le sue competenze specifiche.

Le azioni di riorganizzazione operate dalla governance consortile hanno consentito di poter contare su un bilancio in linea con i precedenti per quanto concerne l'ammontare dei contributi dei consorziati, circa 12 milioni euro e con una nota positiva finale per il nostro territorio. Infatti, al netto dei finanziamenti destinati ad investimenti in manutenzioni ordinarie e straordinarie programmate o di emergenza, progettazioni dirette o svolte per conto di altri enti con competenza territoriale e dei relativi costi di esercizio per la realizzazione degli interventi di quotidiana operatività, la Bonifica ha generato un avanzo virtuoso di esercizio di oltre 400 mila euro che il Consorzio di Bonifica Parmense stesso destinerà per interventi in pianura e Appennino in egual misura.

Nell'occasione, davanti ai consiglieri dell'ente, il Presidente Luigi Spinazzi ed il Direttore Generale Fabrizio Useri hanno rimarcato il proficuo rapporto con le amministrazioni locali del territorio: elementi sinergici essenziali che rappresentano il denominatore comune per ottenere risultati apprezzabili a tutela delle comunità. Tra i diversi lavori ultimati quest'anno portati ad esempio positivo: la riqualificazione urbana mediante tombamento del Canale Vecchio e raccordo tra lo stesso canale ed il Rio Scagno a Fontevivo, la progettazione esecutiva per il miglioramento e l'adeguamento dei sistemi di adduzione e delle reti di distribuzione nel comparto irriguo del Canale Naviglio (in attesa di finanziamento ministeriale), i lavori di prevenzione di fenomeni di allagamento sul Rio Mendolla in Comune di Collecchio.

All'approvazione del bilancio consortile è seguita quella del sistema di gestione della sicurezza sul lavoro (ultimo atto del lungo percorso del Modello Organizzativo e di gestione del D.Lgs. 231 che ha come obiettivo la certificazione dell'Ente riguardante la sicurezza e la salute di dipendenti, collaboratori, terzi che operano per il Consorzio e di coloro a vario titolo usufruiscono dei molteplici servizi del Consorzio stesso

Presenti i rappresentanti dei Consorzi di tutta Italia. Attenzione particolare alle infrastrutture, al problema delle discariche abusive e al caso DMV.

Roma – La delegazione parmigiana del Consorzio di Bonifica Parmense  ha preso parte alla seconda giornata di Assemblea nazionale dell'ANBI che si è tenuta a Roma per approfondire le tematiche legate alla gestione della risorsa idrica e al contributo garantito dall'irrigazione per la competitività delle imprese agricole nel contesto della PAC 2014-2020.

Particolare attenzione è stata dedicata alle infrastrutture, non ancora realizzate, e proposte da ANBI attraverso la redazione di un corposo Piano Invasi in grado di assicurare l'acqua alle esigenze concrete di un agricoltura mediterranea e soprattutto italiana che ha esigenze spesso molto differenti dai paesi del nord Europa.

Al dibattito sotto forma di talk show – moderato dal giornalista Andrea Gavazzoli – hanno preso parte il neo Ministro dell'Agricoltura e Turismo Gianmarco Centinaio, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Filippo Gallinella, il Capo dipartimento del MIPAAF Giuseppe Blasi, il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo e il Segretario della Autorità di Bacino distrettuale dell'Appennino Centrale e naturalmente i padroni di casa presidente di ANBI Francesco Vincenzi e il direttore generale Massimo Gargano.

Nella prima giornata di lavori interventi e firma congiunta di ANBI e Arma dei Carabinieri di un protocollo operativo contro le discariche abusive con Generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà.

Intervento sul deflusso ecologico e direttiva europea quadro Acque del segretario generale dell'Autorità di Bacino del fiume Po Meuccio Berselli e sulle infrastrutture motore mancante dell'economia o suo volano da parte del presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e di Maurizio di Zio, vice presidente nazionale della CIA, unitamente ad altri ospiti ed esperti.

(FOTO da sinistra: il direttore Fabrizio Useri, il presidente Luigi Spinazzi insieme al Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Gianmarco Centinaio al centro, il vice presidente Marco Tamani e Giovanni Grasselli)

Senso unico alternato con semaforo sulla SP 73 a Casaltone - Dal 27 al 29 giugno, per lavori di ripristino della scarpata in corrispondenza del Cavo Botte.

Parma, 27 giugno 2018 – La Provincia di Parma – Servizio Viabilità comunica che viene istituito il senso unico alternato regolamentato da impianto semaforico sulla strada provinciale 73 di Casaltone al km.2+900 a parte dalle 7 del 27 giugno fino alle 18 del 29 giugno 2018, e comunque fino a fine lavori.

La misura si è resa necessaria per permettere di eseguire il ripristino della scarpata a lato della SP.73 di Casaltone al km.2+900 lato sinistro, in corrispondenza dell'immissione del Cavo Botte di Casaltone nel Cavo Gambalone Diversivo in Comune di Sorbolo.
Il cedimento della scarpata era infatti in progressivo peggioramento.

L'intervento verrà eseguito dal Consorzio di Bonifica con propri mezzi.

L'esecuzione di tali lavori rende necessario l'istituzione di senso unico alternato per la sicurezza degli utenti della strada

L'ordinanza avrà validità dall'installazione in loco dei segnali.

Presenti tutti i rappresentanti tecnici delle istituzioni firmatarie del Protocollo d'Intesa del marzo scorso. Monitoraggio e soluzioni al centro dell'incontro operativo
Parma, 12 Giugno 2018 – Nuovo incontro presso la sede del Consorzio della Bonifica Parmense dei rappresentanti tecnici di istituzioni ed enti, ideatori e firmatari nel marzo scorso del Protocollo d'Intesa sulle Crisi Idriche volto a individuare i nuovi e mutati fabbisogni del territorio in materia di approvvigionamento di acqua e le possibili e praticabili soluzioni strategiche per contrastare la siccità.

Anche se il 2018 è iniziato meglio, sotto questo profilo, viste le precipitazioni anche nevose dell'inverno scorso, non bisogna abbassare la guardia soprattutto alla luce delle gravi crisi che si sono manifestate negli ultimi anni in particolare quella storica del 2017 che ha dimostrato quanto sia necessaria un'azione concertata da parte di chi svolge gestione e governo dei flussi. Occorre promuovere un utilizzo consapevole e virtuoso a 360° della risorsa disponibile.

Il fabbisogno idrico, anche nella nostra provincia infatti è mutato. Le criticità dovute al fenomeno della siccità si fanno pressanti a tal punto che nell'estate 2017 anche la Provincia di Parma è stata tra le prime in Italia a dichiarare lo stato straordinario di emergenza. Le precipitazioni cadute in modo violento e in tempi molto ristretti, a testimonianza di una variabilità idrologica quasi endemica, rischiano di non essere più sufficienti per soddisfare a pieno il fabbisogno idrico complessivo. Partendo da questi dati di fatto, si sono valutate le carenze manifestatesi soprattutto circa l'approvvigionamento idrico dal punto di vista agricolo, civile e industriale. Nell'occasione sono state presentate dal Consorzio della Bonifica Parmense le progettualità ideate: quattro bacini in zona Medesano, due in fase di progettazione e due in fase di realizzazione, candidati a finanziamenti regionali le condotte di alimentazione e scarico di uno dei bacini di valle, la condotta di distribuzione dei restanti bacini partecipa al bando di finanziamento PSR 2014-2020. Tre bacini zona Noceto, di cui uno in fase di progettazione e due in fase di realizzazione, le condotte di adduzione e distribuzione partecipano al bando di finanziamento PSR.

Per quanto concerne l'utilizzo irriguo dell'acqua a sostegno indispensabile delle produzioni tipiche del nostro territorio, si è fatta l'analisi delle disponibilità idriche attuali e si sono individuati i criteri per una valutazione più approfondita dei fabbisogni idrici futuri. Uno degli strumenti valutati nell'incontro è il SICC-Idrometro che è la base conoscitiva necessaria alla scelta delle misure di mitigazione. In un unico ambiente sono visualizzati gli impatti sul territorio della riduzione della disponibilità idrica, le possibili misure di mitigazione e i relativi effetti.
Ai primi di luglio si terrà il prossimo incontro tecnico-operativo con la presentazione di ulteriori e approfondite analisi di monitoraggio idrico frutto della ricerca interna del Consorzio e in forza delle collaborazioni con le istituzioni coinvolte, tra queste per esempio verrà illustrata una innovativa soluzione progettuale sulla Ricarica Artificiale in Falda.

Il Direttore Generale della Bonifica Parmense Fabrizio Useri ha coordinato il tavolo rappresentato insieme ad esperti e tecnici consortili: Davide Malvisi e Daniele Scaffi, Paolo Mignosa dell'Università degli Studi di Parma, Claudia Vezzani dell'Autorità di Bacino distrettuale del Fiume Po, Giovanni De Leo del Comune di Parma, Marco Tamani di Coldiretti Parma, Nicola Bassi di Emiliambiente, Valentino Piramide di Ireti, Maria Chiara Albertini dell'Unione Parmense degli Industriali e da Davide Graziani dell'Ordine degli Ingegneri di Parma.

 

Pubblicato in Ambiente Parma
Venerdì, 18 Maggio 2018 09:44

Maggio con la Bonifica: lotta al dissesto

Maggio con la Bonifica 2018: presentate a Parma le attività più avanzate per la lotta al dissesto idrogeologico. Provenienti da tre regioni e numerose province vicine i tecnici dei Consorzi di Bonifica hanno condiviso tecnologia, progettazione ed esempi concreti di mitigazione del fenomeno a basso impatto ambientale.

Parma, 17 Maggio 2018 – Le soluzioni ingegneristiche-geologiche, tecniche e tecnologiche, più avanzate e meno impattanti sull'ambiente a beneficio del territorio di monte e di valle nella lotta quotidiana al fenomeno del dissesto idrogeologico sono state presentate a Parma nella sede del Consorzio della Bonifica Parmense nell'ambito del calendario di eventi del Maggio con la Bonifica 2018 in collaborazione con ANBI.

Esempi virtuosi di azione diretta sulle criticità che si manifestano sempre con maggior frequenza laddove il cedimento dei terreni mette a repentaglio costantemente la stabilità delle strade, degli argini e spesso di interi versanti montani con conseguente pericolosità per gli insediamenti abitativi, per il traffico veicolare, l'agricoltura e l'industria.

In un comprensorio come quello locale che lotta strenuamente contro il dissesto con opere di manutenzione – in un periodo in cui non è sempre facile intercettare finanziamenti adeguati alle necessità anche più impellenti – era importante condividere le pratiche operative più efficaci, meno costose e a basso impatto con l'ambiente in cui sono inserite.

Ed è in questo contesto che ingegneri, geologi, geometri e tecnici specializzati di bonifica provenienti da Emilia Romagna, Lombardia e Liguria si sono dati appuntamento – in occasione del workshop organizzato dalla Bonifica Parmense – per approfondire e condividere le esperienze avanzate più replicabili ed esportabili.

Alla presenza del Vice Presidente consortile Giovanni Grasselli il convegno è stato introdotto dal direttore generale del Consorzio della Bonifica Parmense Fabrizio Useri e moderato dal giornalista Andrea Gavazzoli.

Al microfono si sono alternati i relatori: Manuel Cortesi – Consorzio Bonifica Parmense (Consolidamento del movimento gravitativo interferente con la viabilità comunale in località "Case Schianchi" in Comune di Langhirano). Oliviero Zucchini – Consorzio Bonifica Territori del Mincio (Lavori di ripresa di sponda nel Canale Molinelle in comune di Roverbella mediante la posa di reti antinutria ed antigambero e difesa dall'erosione di sponda nel canale Parcarello; Fabrizio Gozzi – Terre di Gonzaga in destra Po (Interventi di compensazione e mitigazione nuovo impianto idrovoro di Mondine); Italo Iotti – Consorzio di Bonifica Emilia Centrale (Mitigazione spondale sul canale di Rio in comune di Rio Saliceto). Massimo Borghi e Daniele De Togni (Primo intervento: Linee guida per la redazione di capitolati per l'impiego di rete metallica a doppia torsione e recepimento all'interno delle NTC. Secondo intervento:
La riduzione del rischio idrogeologico mediante la realizzazione di trincee drenanti prefabbricate: considerazioni tecniche, casi applicativi e risultati del monitoraggio cantieri-studio Regione Emilia-Romagna ed Università di Bologna; Consumo del suolo e produzione di CO2 sulla base del concetto Carbon Footprint in diverse tecniche applicative, esempi di opere idrauliche a basso impatto. Opere stutturali in gabbioni chiodati (Nail Gabions) ed assimilabili: casi applicativi).


All'incontro, tra gli altri, hanno preso parte il Presidente di ANBI Liguria Massimo Morachioli e il direttore Corrado Cozzani.
Maggio con la Bonifica Parmense 2018 proseguirà il 24 Maggio prossimo dalle 10 alle 12 presso l'Istituto Magnaghi-Solari di Fidenza con il convegno "Valore e Tutela dell'Acqua: il caso DMV" organizzato dal Consorzio della Bonifica Parmense in sinergia con numerosi portatori di interesse del territorio e in collaborazione con le Università di Parma, Torino, Piacenza e Alessandria.

La Bonifica Parmense consolida le sponde, ma i problemi causati da animali infestanti restano su gran parte della rete.

Parma, 19 Aprile 2018 – Una frana arginale dal movimento progressivo del Canale Naviglio Navigabile in località Pizzolese (tra via Traversante Ravadese e Strada Viazza di Paradigna, nel comprensorio del Comune cittadino) ha interessato in maniera evidente e con possibili e pericolose ripercussioni di cedimento del corpo stradale della stessa Via Canale Naviglio due tratti di una ventina di metri ciascuno che, in mancanza di un intervento immediato di ripristino, avrebbero pregiudicato il flusso veicolare dei numerosi automezzi in transito verso le aree artigianali della zona.

In quest'occasione la segnalazione è arrivata da parte degli agenti della Polizia Municipale di Parma al Consorzio della Bonifica Parmense che ha incaricato il personale specializzato di effettuare un immediato monitoraggio della criticità e la successiva realizzazione dell'opera di difesa idraulica. Il Consorzio è quindi intervenuto con un'operazione di consolidamento della sponda del Canale Naviglio Navigabile. L'intervento tecnico ha visto il posizionamento di massi trachitici che svolgono l'importante funzione di sostenere il lato stradale evitando un ulteriore ampliamento del movimento franoso.

Va rimarcato che la sponda arginale in oggetto, così come altri numerosi tratti del medesimo canale, al momento del rilievo del cedimento presentava segni evidenti della presenza di cunicoli e tane anche profonde di animali infestanti che con ogni probabilità hanno minato la stabilità arginale.

Questo fenomeno non è certamente limitato all'area indicata, ma purtroppo, alla luce dei più aggiornati monitoraggi consortili, riguarda una larga parte della rete artificiale dei 1500 km di canali (e dei 3000 km di sponde arginali) gestiti dal Consorzio di Bonifica Parmense in provincia.

Un dato che riporta al centro del dibattito l'emergenza dell'attività costante di erosione ad opera di animali come nutrie e tassi sulla quale sarebbe importante intervenire con risposte istituzionali adeguate.

 

 

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