Mercoledì, 12 Giugno 2024 08:21

Rigenerazione urbana attraverso lo sport In evidenza

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Il progetto UISP Sport Civico presenta a Roma i risultati nazionali. Tra le esperienze più significative c’è anche Reggio Emilia.

Si chiama Sport Civico e si legge rigenerazione urbana attraverso lo sport, ovvero utilizzare lo sportpertutti come punto di vista a misura di ciascuno per migliorare e trasformare la propria città, renderla più vivibile ed accogliente per tutti, dai bambini agli anziani.

Il progetto nazionale Uisp, sostenuto dal Dipartimento per lo Sport, è intervenuto in sette aree di altrettante città italiane e in quattordici mesi di lavoro le ha rigenerate e restituite all’uso sociale per attività di benessere, gioco sportivo e attività fisica.

I risultati del progetto sono stati presentati da UISP nazionale martedì 11 giugno a Roma presso le Industrie Fluviali dove urbanisti, architetti e ospiti nazionali e internazionali hanno commentato le azioni pilota.

Sport Civico a Reggio Emilia

Tra le esperienze più significative c’è anche Reggio Emilia dove il Comitato UISP locale in collaborazione con il Comune, la Fondazione per lo Sport, il centro sociale Rosta Nuova, le scuole del quartiere e le associazioni sportive del territorio è intervenuto all’interno del Parco del Noce Nero realizzando una nuova area attrezzata dedicata al calisthenics inaugurata a fine marzo. Le attività del progetto, a carattere intergenerazionale, sono state molte e hanno coinvolto in particolare gli Istituti Comprensivi Pertini 1 e 2, dove oltre 500 studenti e studentesse hanno esplorato insieme a un operatore UISP, il legame tra riqualificazione urbana e sport, immaginando azioni ed eventi da realizzare dentro e fuori dalla scuola che nell’arco dei mesi si sono tradotti in realtà portando a scuola laboratori sui sani stili di vita, attività sportive insolite come il Taekwoondo, eventi finalizzati alla scoperta della tradizione popolare dei giochi tradizionali e molte occasioni di scambio e riflessione sui temi dell’urbanistica, del benessere e dell’educazione civica in chiave di partecipazione.

È stata un’esperienza molto stimolante per tutti – racconta la direttrice del Comitato Annamaria Crisalli -. La co-creazione e la co-progettazione sono la chiave per le comunità del futuro dove ognuno si assume la responsabilità di partecipare attivamente alla trasformazione delle città in luoghi a misura delle persone e dei loro bisogni. Siamo felici di aver portato questa consapevolezza ai ragazzi e di essere riusciti a regalare a un quartiere della nostra città una nuova occasione di sport accessibile a tutti”.

Le esperienze nazionali

Oltre a Reggio Emilia, Sport Civico è arrivato a Matera, dove Piazza degli Olmi è stata riqualificata attraverso attività sportive e di piantumazione, al Parco Jannelli di Taranto, al Parco Ex Fontana di Veggiano (Padova), nella Valle dell’Aniene a Roma, nel Parco delle Fontanelle a Prato e nell'ex Fabbrica Cumiana 15 a Torino con esperienze simili a quella reggiana.

Gli interventi hanno coinvolto l’associazionismo sportivo e i residenti, le scuole e le istituzioni locali in un progetto collettivo di ispirazione europea che nasce dal basso”, commenta Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp. "Sport Civico è stato lanciato con l'obiettivo di promuovere un modello di intervento che integri lo sport nei processi di sviluppo e rigenerazione urbana. Questo approccio, noto come mainstreaming, mira a fare dello sport uno strumento per raggiungere obiettivi sociali e di benessere all’interno delle città”.

Alla presentazione sono intervenuti Mogens Kirkeby, vicepresidente del Comitato consultivo sullo Sport del Consiglio d’Europa e presidente Isca, associazione internazionale di sportpertutti; Astrid Marie Astrupgaard, sociologa urbana e project manager presso lo studio Gehl di Copenhagen; Flavio Siniscalchi, capo del Dipartimento per lo Sport, Presidenza del Consiglio dei Ministri; Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp; Francesca Nicotera, coordinatrice Sport e Salute dell’Area Istruttoria per gli interventi del Secondo Piano Pluriennale di Sport e Periferie; Elena Dorato, docente di Urbanistica del Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Ferrara; Giorgio Chiaranda, direttore Unità Operativa Medicina dello Sport e Promozione Salute AUSL Piacenza; Luciano Gallo, referente contratti pubblici e innovazione sociale, ANCI Emilia-Romagna; Pasquale Bonasora, presidente Labsus.