L'estate 2019, poi, ha segnato un cambiamento importante nella vita recente della “Vecchia Signora”. Nonostante i tanti successi, c’è stato un cambio di panchina col chiaro scopo di modificare l’anima del gioco di squadra. Maurizio Sarri è arrivato a Torino per consegnare un po’ di quel “sarrismo” che aveva fatto innamorare tutti al Napoli e in parte al Chelsea, ma alla fine del campionato il tecnico ha raccolto probabilmente molto meno di quanto si aspettasse. Dopo la sconfitta nella Supercoppa Italiana di Riad e la delusione ai rigori nella finale di Coppa Italia, il mister ha portato a casa lo scudetto con un solo punto di vantaggio sull’Inter, arrivata seconda dopo aver scavalcato la Lazio.
Si è trattato comunque del primo trofeo in patria per il tecnico toscano, che però è stato scelto principalmente per fare la differenza anche in campo internazionale. La Juventus ha perso la gara d’andata degli ottavi di finale contro il Lione e deve assolutamente riscattarsi. La “Vecchia Signora” dovrà disputare la gara di ritorno degli ottavi il 7 agosto, in casa. Cristiano Ronaldo, secondo nella classifica dei marcatori della Serie A con 31 goal, dovrà sfoggiare la forma migliore e ripetere la performance che l’anno scorso permise la rimonta della Juve ai danni dell’Atletico Madrid, sempre agli ottavi.
La panchina di Maurizio Sarri dipenderà chiaramente dai risultati europei. Le quote delle scommesse sul calcio sono già molto interessanti e tengono in buona considerazione la Juventus anche se la squadra non è certo al meglio, ma il Lione ha praticamente smesso di giocare mesi fa, dopo l’interruzione della Ligue 1, tornando a disputare una gara ufficiale solo negli ultimi giorni con la finale di Coppa di Lega, tra l’altro persa ai rigori. Di conseguenza, i francesi dovrebbero risultare svantaggiati sul piano fisico, ma lo stesso Sarri non esclude che invece gli avversari possano rivelarsi più freschi nei 90 minuti.
La stagione che sta per volgere al termine ha lasciato comunque in archivio qualche record ancora prima dei verdetti finali. Il 2 febbraio 2020, grazie al successo in casa per 3-0 ai danni della Fiorentina, la Juventus è diventata la prima squadra a raggiungere le 1 600 vittorie in Serie A. In occasione del derby contro il Torino del 4 luglio, invece, Gigi Buffon ha stabilito il record assoluto di presenze nel campionato italiano, superando Paolo Maldini. In casa Juve, però, le gioie personali hanno senso solo quando accompagnate da quelle collettive. Nella lunga serie di partite ravvicinate che ha portato alla conclusione di questa edizione della Serie A sono stati diversi i momenti in cui la “Vecchia Signora” è inciampata e il timore è che queste pecche possano vedersi anche in Champions.
Nelle ultime 5 giornate di Serie A la Juventus ha ottenuto ben 3 sconfitte, perdendo tra l’altro l’imbattibilità casalinga proprio all’ultima giornata, contro la Roma. La squadra di Sarri ha chiuso il campionato con la terza miglior difesa alle spalle di Inter e Lazio e addirittura con il quinto miglior attacco, dietro anche alla stessa Roma. Iniziano ad essere troppi i dati negativi: anche per questo motivo Maurizio Sarri è costretto ad approfittare della formula ridotta della “Final Eight” per raggiungere un risultato di tutto rispetto in Champions League. In caso contrario, l’esonero sarà estremamente probabile.