Sassuolo, 20 agosto 2016 - di Luca Gabrielli - Alla fine il "colpaccio" di fine mercato, il presidente Squinzi l'ha portato a segno. Alessandro Matri si presenta bello carico, deciso a mettersi al centro del tridente della squadra allenata da Di Francesco. Un bomber di razza che durante la sua lunga carriera ha trovato il suo momento migliore nell'esperienza a Cagliari ma ha vinto scudetti con la maglia della Juventus.
L'attaccante porta sicuramente tecnica ma soprattutto esperienza ai neroverdi che si accingono ad affrontare la loro prima esperienza in Europa.
Subito parole al miele per il quasi neo papà: "L'altra sera - commenta l' ultimo arrivato alla corte di Di Francesco - ho visto una grande squadra, con i miei compagni che hanno giocato la gara perfetta e so che dovrò sudarmi il posto".
È modesto il bomber proveniente a titolo definitivo da Milan. A 32 anni compiuti giusto ieri ed uno score di tutto rispetto in Serie A - 265 presenze e 70 gol - si appresta ad indossare la sua decima maglia in carriera con l'entusiasmo di un ragazzino : "Avevo voglia, dopo quattro anni da vagabondo, di trovare una dimensione e credo che il Sassuolo possa essere una bella chance. Volevo una squadra che puntasse su di me - ha aggiunto Matri - e penso di averla trovata in questa realtà davvero importante."
Le responsabilità non lo preoccupano, dimostra anzi di voler diventare al più presto un punto fermo della squadra con la scelta della prestigiosa maglia numero 10, non certo una qualsiasi: "Questo gruppo ha giocatori molto validi. Ho già visto lo spirito con il quale ci si allena e mi piace l'idea di questa nuova avventura".
La condizione ancora non è al 100% ma promette già gol a grappoli per i suoi nuovi tifosi: "Come tutti i centravanti, spero di raggiungere la doppia cifra nel campionato che sta per cominciare. Gli attaccanti sono fatti per segnare!"
Dispensa complimenti ai suoi neo compagni ma rimarca deciso che negli ultimi anni a fare la differenza nel Sassuolo è stata la forza del gruppo:
"Berardi, Politano, Defrel: sono tutti ottimi giocatori. Domenico, in particolare, mi ha impressionato, è il suo anno. E poi Magnanelli: quanto è cresciuto in questi anni di serie A, lui è la vera sorpresa. Tuttavia voglio rimarcare che è il gruppo ad essere speciale in questo caso. È la vera forza di una squadra come il Sassuolo. Sono appena arrivato ma già mi hanno fatto sentire al centro del progetto".