"Operazione GRANDE FIUME" dei carabinieri. Eseguite 9 ordinanze di custodia per spaccio di stupefacenti nella bassa parmense. Gli incontri avvenivano anche sotto i palazzi municipali.
Di Alexa Kuhne
Ci sono voluti quasi due anni di indagini per tagliare la testa ad una organizzazione italo-albanese che spacciava nella bassa parmense.
Alle prime ore di questa mattina l'"Operazione grande fiume" ha avuto il suo epilogo.
I Carabinieri della Compagnia di Fidenza hanno eseguito 9 ordinanze cautelari emesse nei confronti del gruppo italo-albanese ritenuto responsabile di una consistente attività di spaccio di cocaina nella Provincia di Parma e, in particolare, nella zona compresa fra Busseto e Polesine Zibello.
L'attività d'indagine, eseguita dalla Stazione di Polesine Zibello in collaborazione con la Stazione di Busseto ed il Nucleo Operativo della Compagnia di Fidenza, è iniziata nei primi mesi del 2014 a seguito di una serie di notizie che facevano pensare all'esistenza di un'attività strutturata e costante di spaccio nel Comune di Polesine Parmense da parte di alcuni cittadini di origine albanese residenti in quel centro.
Le indagini si sono immediatamente indirizzate verso alcuni sospettati, già noti ai carabinieri della stazione di Zibello, che spesso stazionavano in prossimità di esercizi pubblici frequentati, in concomitanza, da altri soggetti conosciuti come assuntori di droga.
Spesso gli incontri con gli acquirenti avvenivano in posti più insospettabili, come i palazzi municipali di Polesine e di Zibello.
A gestire il ricco traffico di stupefacenti c'era un'intera famiglia di cittadini albanesi che riusciva ad approvvigionarsi di discreti quantitativi di cocaina da diversi canali grazie alla collaborazione di altre persone, italiane e straniere, che svolgevano il ruolo di autisti.
La droga veniva 'lavorata' nell'abitazione della famiglia albanese dove veniva preparata per la vendita al dettaglio in locali pubblici del paese o direttamente a casa degli spacciatori.
Le stesse indagini hanno consentito anche di individuare l'attività illecita dello spaccio di stupefacenti di due fratelli, anch'essi di origine albanese, residenti nel Comune di Busseto, dediti allo spaccio al minuto di cocaina, nei Comuni di Busseto e Fidenza.
Alla famiglia degli spacciatori albanesi erano collegati diversi spacciatori al minuto che costituivano tutti i canali di rifornimento collegati all'organizzazione.
Ricostruendo il commercio illegale è stato possibile trarre in arresto, in flagranza di reato, 3 personee sequestrare 300 grammi di cocaina e 70 grammi di hashish, un piccolo quantitativo di sostanze da taglio e materiale per il confezionamento dello stupefacente lavorato. Il gip, su richiesta del pubblico ministero, ha emesso le ordinanze di custodia cautelare a carico di 9 albanesi, di età compresa fra i 57 e i 25 anni.
Inoltre durante le varie fasi delle indagini sono stati tratti in arresto, di flagranza di reato, per spaccio di stupefacenti anche due italiani, di 26 e 36 anni e un altro albanese di 30.
Un corso di approfondimento sui salumi, dedicato a bottegai, salumieri, banconisti o semplici appassionati all'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR) -
Parma, 18 dicembre 2013 -
Se Giuseppe Verdi era un grande appassionato degli insaccati, un po' lo si deve anche alla famiglia Spigaroli che, nella persona del bisnonno Carlo, già alla fine del 1800 produceva i salumi che non mancavano mai sulla tavola del Maestro. Uno dei segreti è senza dubbio la passione. Ma ce ne sono tanti altri che, generazione dopo generazione, sono rimasti patrimonio dei familiari e oggi rappresentano uno dei motivi per i quali l'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR), regno di Luciano e Massimo Spigaroli, è un faro nella lavorazione del maiale secondo le antiche tradizioni.
Ora, da gennaio a febbraio 2014, la famiglia Spigaroli ha deciso di svelarne alcuni, attraverso Pig Full Immersion, un corso di 6 giorni, dedicato a professionisti e curiosi, che intende approfondire alcuni aspetti relativi alla salumeria, senza trascurare l'importanza della conoscenza di molte altre variabili, tra le quali la storia dell'agricoltura, con un focus particolare sulla zootecnica suina, le diverse razze e il comportamento delle loro carni una volta macellate, la produzione dei salumi, la loro conservazione e le tecniche di servizio. Una visione olistica e integrata per una maggiore consapevolezza di gestione del prodotto.
Le attività della settimana prevedono la visita completa all'azienda agricola dell'Antica Corte Pallavicina, la lavorazione delle carni di maiale (sezionamento e salatura), la preparazione di salami, cotechini, ciccioli, cicciolata e mariole, la legatura dei culatelli, delle coppe, dei preti, delle spalle, dei lombi, dei fiocchetti e delle pancette e un corso di cucina a tema. Alla fine della settimana, sarà consegnato il diploma "Masalen dal Po".
Il programma del corso – proposto a partire dal prezzo di 2.200 euro a persona per 6 giorni e 5 notti, comprensivo di pernottamento e colazione, e visite, corsi, cene, pranzi e pranzi leggeri – è consultabile sul sito www.anticacortepallavicinarelais.it, e comprende – tra le altre cose – un excursus sulla storia dei salumi e lezioni sulle razze suini, visita completa dell'azienda agricola, seminario su microbiologia e igiene, momenti di pratica nella preparazione del maiale, visita al Caseificio Parmigiano Reggiano, cene tipiche e, naturalmente il "Gran Galà del maiale" con consegna del diploma "Masalen dal Po" con musica contadina e tanta allegria.
(Fonte: Ufficio stampa: Ella Studio di Carla Soffritti e C.)
Giovedì 12 dicembre 2013 i piatti dello chef Massimo Spigaroli sono deliziati dai vini dell’azienda Rabajà di Bruno Rocca -
Nel 1964 il padre di Bruno Rocca piantò le prime viti della vigna Rabajà. Oggi l’azienda agricola può contare su 15 ettari di vigne che si estendono dal cuore del Barbaresco, sulle colline nella langa albese fino all’astigiano, dando vita a preziosi vini, anima della terra da cui nascono le uve. Corpo, eleganza ed equilibrio sono gli ingredienti che fanno delle bottiglie dell’azienda Rabajà di Bruno Rocca calici di qualità, il cui gusto non si dimentica, soprattutto se ad esaltarlo sono i piatti abilmente preparati da uno chef che sa il fatto suo. All’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR) - di Luciano e Massimo Spigaroli – giovedì 12 dicembre 2013 si celebra in tavola l’ultimo appuntamento della rassegna “La Cucina di Corte incontra i vini dei Grandi Produttori” con “Un barbaresco da favola”. Lo chef Massimo Spigaroli con il suo staff daranno il via alla cena con tartare di bue bianco intramezzata con una brunoise di verdure agrodolci e tartufo, per seguire con il Culatello “Oro” degli Spigaroli, piatti accompagnati dal rosso cupo al profumo di fruttato del Barbera d’Asti del 2011. Il risotto con ragout di fagiano, porcini secchi di Berceto e cimette di rapa sarà servito con il Barbera d’Alba (2011), dal colore rosso brillante, armonico al gusto. “I due modi dell’anatra germana” saranno avvolti dal sapore del Barbaresco “Coparossa” del 2009 color rubino, caldo. A chiudere la cena, il Barbaresco “Rabajà” (2006) che delizia lo stravecchio di montagna con il mosto ardente di cotogne. Segue grano cotto, nocino e arancia, per addolcire il palato di piccola pasticceria, caffè, tisane e frutta sotto spirito. Ma prima di accomodarsi a tavola, gli ospiti possono visitare (alle ore 20.00) le antiche cantine di stagionatura, accolti da un aperitivo di benvenuto a base di piccole stuzzicherie e Fior Fiore di Fortana. Alla serata parteciperà la produttrice Lucia Rocca. È necessaria la prenotazione. Il costo è di 82 euro a persona.
Per informazioni: Relais Antica Corte Pallavicina
Strada del Palazzo Due Torri 3
43010 Polesine Parmense (PR)
Tel. 0524.936539
(Fonte: Ufficio stampa Ella Studio di Carla Soffritti e C.)