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Mercoledì, 12 Marzo 2014 16:15

Novellara - Progetto Giovani cerca gruppi musicali

Il Progetto Giovani di Novellara ha avviato una mappatura dei gruppi musicali presenti sul a Novellara e dintorni al fine di conoscere le realtà musicali presenti sul territorio e promuovere la partecipazione dei gruppi agli eventi a carattere musicale che si svolgono sul territorio.

Novellara (RE) 12 marzo 2014 –

Da qualche settimana è a disposizione dei gruppi musicali e compagnie teatrali locali la sala prove realizzata dall'amministrazione comunale attraverso il recupero del fabbricato in disuso, retrostante la scuola di Musica locale "Lo Schiaccianoci" (via Provinciale Nord 129).
La sala prove, che verrà gestita dall'associazione culturale "Lo Schiaccianoci" e da Progetto Giovani è stata realizzata grazie al contributo di 21.000 euro ottenuto dalla Legge regionale 14/2008 "Norme in materia di politiche per le giovani generazioni" a cui si sono aggiunte risorse comunali pari a 24.843 euro. In totale, i lavori realizzati, per un importo di quasi 46.000 euro hanno permesso il rifacimento di tutte le lattoniere, il consolidamento della fondazione, il ripristino dell'intonaco ed il rifacimento completo degli impianti sanitari nonché delle pareti con un nuovo controsoffitto acustico fondamentale e ulteriori migliorie sono in programma nelle prossime settimane.
Nel contempo il Progetto Giovani di Novellara ha avviato una mappatura dei gruppi musicali presenti sul a Novellara e dintorni al fine di conoscere le realtà musicali presenti sul territorio e promuovere la partecipazione dei gruppi agli eventi a carattere musicale che si svolgono sul territorio.
Ogni gruppo o musicista può segnalare la propria attività musicale scaricando l'apposita scheda sul sito www.comunedinovellara.gov.it, consegnandola a mano al Centro Giovani (in via Gonzaga, 9 tutti i pomeriggi di martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 16.00 alle 19.00) o inviandola all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

 

 

 

Domenica 2 marzo al Peri si esibirà la giovane pianista Margherita Capalbo. La pluripremiata pianista cosentina arriva a Reggio Emilia per la rassegna L’Ora della Musica, dopo l’ennesima vittoria in un concorso internazionale.

Reggio Emilia 01 Marzo 2014 ----

“L’interpretazione che Margherita Capalbo ha dato della Sonata op. 1 di Alban Berg mi ha molto impressionato per la cura musicale e per il senso della forma correttamente reso, in definitiva una delle migliori interpretazioni di questa opera che abbia sentito”. Quale miglior presentazione per la giovane artista che si esibirà domenica 2 marzo nel prossimo concerto della rassegna L’Ora della Musica, se non quella di un grande interprete italiano del pianoforte come Aldo Ciccolini? 

La rassegna musicale è aperta non solo agli apporti dell’Istituto Peri-Merulo - che la organizza insieme al Comune di Reggio Emilia - ma anche di giovani promesse del concertismo provenienti da altre realtà della formazione musicale. Margherita Capalbo, 25enne cosentina, arriva a Reggio Emilia grazie alla collaborazione fra L’Ora della Musica e il Concorso internazionale di esecuzione pianistica Città di San Donà di Piave, del quale la giovane è stata di recente vincitrice. Intenso e variegato il programma del concerto: F. Liszt (Ballata n. 2); C. Franck (Preludio, Corale e Fuga); A. Berg (Sonata op 1); S. Prokofiev (Sonata n. 2 op. 14); A. Ginastera (Danzas Argentinas).

Bio - Fin da giovane Margherita Capalbo ha intrapreso l’attività concertistica sia in veste di solista che in formazione cameristica. Ha ottenuto premi e riconoscimenti in più di 40 concorsi nazionali ed internazionali. Si è esibita in importanti sale da concerto e per importanti festival. Nel 2008, grazie al progetto Erasmus, studia al Conservatoire Royal de Bruxelles, dove frequenta il corso di pianoforte. Alla sua formazione musicale e pianistica hanno contribuito incontri con diversi pianisti di fama: particolarmente significativi quelli con C. Burato e G. Maiorca, con i quali attualmente approfondisce lo studio del repertorio pianistico. Nel 2009 si diploma al Conservatorio di Cosenza col massimo dei voti e la lode sotto la guida del maestro Antonella Calvelli, mentre nel 2012 consegue la Laurea di II livello in Pianoforte con indirizzo concertistico, sempre con il massimo dei voti e la lode. Attualmente frequenta il II anno del Biennio di didattica per lo strumento musicale. 

L’Ora della Musica prevede, come sempre, l’inizio dei concerti alle ore 11 e si svolge nell’auditorium intitolato al direttore d’orchestra concittadino Gianfranco Masini, presso l’Istituto Peri, sede reggiana della scuola in via Dante Alighieri 11. L’ingresso è gratuito. Il progetto è sostenuto da Casa Musicale Del Rio e Pianeta Musica. 

Ivan Rocchi

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Questa sera il "Giovedì Grasso" al Campus Industry Music di Parma con una grande festa in maschera a ingresso gratuito -

Parma, 27 febbraio 2014 -

Giovedì 27 febbraio
CARNIVAL PARTY
DJs Resident: Paolo Baldes,
Maurizio Montanari, Ciccio Fiume
Giovedì Non Solo Universitario XXL
Ingresso Gratuito

Il Giovedì Non Solo Universitario XXL questa settimana presenta un lussureggiante Carnival Party in compagnia dei grandi djs resident: Paolo Baldes, Maurizio Montanari, Ciccio Fiume. Si festeggia il "Giovedì Grasso" al Campus Industry Music di Parma con una grande festa in maschera a ingresso gratuito. Da sempre, il Carnevale è la festa più spregiudicata, eccessiva, azzardata e dionisiaca: ognuno può dismettere i panni di tutti i giorni per diventare per una sera un eroe romantico, una catwoman o anche solo un selvaggio pronto a tutto! L'unico limite è la fantasia.

DJs Resident
Paolo Baldes
Maurizio Montanari
Ciccio Fiume

Apertura ore 22:00

SERVIZIO DI NAVETTA
Nuovo servizio al costo di 2 €. Consigliata la prenotazione al 340-7925300.
-1° viaggio andata. Ore 23.00 Piazzale Santa Croce. 23.10 Piazza Garibaldi. 23.20 Barilla Center. 23.40 Campus Industry
-2° viaggio andata. Ore 00.00 Piazzale Santa Croce. 00.10 Piazza Garibaldi. 00.20 Barilla Center. 00.40 Campus Industry
-3° viaggio andata. Ore 1.00 Piazzale Santa Croce. 1.10 Piazza Garibaldi. 1.20 Barilla Center. 1.40 Campus Industry
-1° viaggio ritorno. 1.45
-2° viaggio ritorno. 2.45
-3° viaggio ritorno. 3.45

Ingresso Gratuito

TUTTI I COCKTAIL A 5 €
CHUPITI 2 €
CARAFFE 15/30 €

www.campusindustrymusic.com

(Fonte: ufficio stampa Rizoma)

 

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Il pianista jazz Andrea Pozza, domani, giovedì 27 febbraio, presenterà il suo ultimo album "A Jellyfish from the Bosphorus" (Abeat Records) realizzato in trio sul palco del Baluardo della Cittadella di Modena -

Modena, 26 febbraio 2014 -

Piazza Giovani di Tien An Men, 5 – Modena Ore 20.00 aperitivo buffet - Ore 21.30 Concerto Ingresso Gratuito – Prenotazioni Tel. 059 244309 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il pianista jazz Andrea Pozza, giovedì 27 febbraio, presenterà il suo ultimo album "A Jellyfish from the Bosphorus" (Abeat Records) realizzato in trio sul palco del Baluardo della Cittadella di Modena (Piazza Giovani di Tien An Men, 5). Il pianista genovese sarà supportato da una ritmica di prestigio, formata da Aldo Zunino al contrabbasso e Fabio Grandi alla batteria.
Il cd che segna il grande ritorno del pianista jazz Andrea Pozza sulla scena discografica nazionale ed internazionale, ha un titolo volutamente metaforico, "A Jellyfish From The Bosphorus" ("Una medusa proveniente dal Bosforo"): così come le meduse che seguendo correnti misteriose si spostano di mare in mare, così le influenze di altre culture musicali arrivano fino a noi insinuandosi silenziosamente nel nostro bagaglio linguistico musicale.
"A Jellyfish From The Bosphorus" è la testimonianza di uno stile elegante, costruito su un pianismo attento ai colori, alle sfumature, in perfetto equilibrio fra la solidità di un impianto formale di stampo europeo e l'inventiva fresca e ammaliante di un sound oltre oceanico. Il trio regala atmosfere intimistiche e calde, oscillando fra omaggi al passato come "In a sentimental mood" di Duke Ellington o "Blue room" e "Where or When" di Rodgers & Hart e "Get Happy" di Harold Arlen e creazioni contemporanee nelle quali prevale un gusto "classico" di estrema compostezza: si pensi a "Love is the way" o "As Usual" dello stesso Pozza.
Andrea Pozza si considera "madrelingua jazz". Pianista eclettico capace di affrontare con grande disinvoltura qualsiasi repertorio, è attivo sulla scena jazzistica nazionale ed internazionale da circa 30 anni ed è riconosciuto dalla critica e dal pubblico come una delle personalità più rappresentative in ambito jazz attualmente in circolazione. Ha debuttato a soli 13 anni e ad oggi vanta collaborazioni importanti con quelli che sono da considerarsi i "mostri sacri" del jazz: Harry "Sweet" Edison, Bobby Durham, Chet Baker, Al Grey, Scott Hamilton, Steve Grossman, George Coleman, Charlie Mariano, Lee Konitz, Sal Nistico, Massimo Urbani, Luciano Milanese e molti altri ancora.
Il contrabbassista Aldo Zunino intraprende la carriera professionale a 18 anni esibendosi in tutto il Nord Italia con i musicisti più rappresentativi del territorio. Vince nel 1992 il premio "AICS JAZZ" ed inizia la sua attività didattica. La sua attività concertistica si estende rapidamente in vari paesi: Francia, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Slovenia, Croazia, Spagna. Ha fatto parte del trio/quartetto di Steve Grossman, nel trio di Bobby Durham ed negli ultimi anni nel quartetto di Francesco Cafiso. Si è esibito in festival nazionali, internazionali e prestigiosi club in tutto il mondo. Lunghissimo è l'elenco delle sue collaborazioni: G. Basso, F. D'Andrea, E. Rava, P. Tonolo, Benny Golson, Art Farmer, Jimmy Cobb, Tommy Flanagan, Joe Chambers, Harry Sweets Edison, Clark Terry, BenRiley, Albert Heath, Cedar Walton, Nat Adderley, Clifford Jordan, Horace Parlan, Shirley Scott, Conte Candoli, Joe Newman ,Lew Tabakin e molti altri.
Fabio Grandi è un batterista che nasce nel rock e si avvicina al jazz sul finire degli anni 80, il suo incontro con il sassofonista Steve Grossman è folgorante per Grandi e lo impegna nello studio dei classici del jazz, un percorso che lo vede a fianco di Piero Odorici, Carlo Atti, Renato D'Aiello, Giorgio Baiocco, Slide Hampton, Sal Nastico, Eddie Gomez e Bobby Watson. Fabio Grandi è un batterista con grande swing e nonostante il suo attaccamento ai classici jazz è in grado di esprimersi con altrettanta modernità in una interpretazione jazzistica originale.

Sito ufficiale di Andrea Pozza: www.andreapozza.it

(Fonte: Ufficio Stampa Andrea Pozza: Top1 Communication Press Office)

 

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Sabato 22 febbraio torna "M.O.O.N. Museum Ordinary Open Night": performance e spettacoli di musica, danza e arte dedicate al tema "Un viaggio inesistente" -

Reggio Emilia, 21 febbraio 2014 - Ivan Rocchi

Il viaggio è contaminazione, dell'arte e tramite l'arte. Dopo il successo del 25 gennaio che ha visto più di 1.200 ingressi in cinque ore, domani, sabato 22 febbraio torna ai Musei civici di Reggio Emilia la serata "M.O.O.N. - Museum Ordinary Open Night". Ancora una volta M.O.O.N. presenterà ai visitatori le collezioni dell'intero piano terra di palazzo San Francesco sotto una nuova e inconsueta luce: grazie all'interazione con il pubblico, saranno proposte performance e spettacoli di musica, danza e arte dedicate al tema "Un viaggio inesistente". L'iniziativa è promossa dai Musei e organizzata dall'associazione culturale M.O.O.N. in collaborazione con la cooperativa bolognese Macchine Celibi e verrà ripetuta ogni ultimo sabato del mese.
Già dalla mattinata di sabato sarà esposta l'installazione dell'artista Daniele Lunghini davanti all'ingresso dei Musei: un dirigibile che sembra caduto dal cielo. Alle ore 16 poi, aggirandosi fra le collezioni museali, sarà possibile imbattersi in un live painting dell'artista Emanuele Sferruzza Moszkowicz, che continuerà fino a tarda serata. Dalle 19 alle 24 i Musei apriranno gratuitamente le porte al pubblico, accogliendolo in uno spazio arricchito e rivisitato attraverso le installazioni di Daniele Lunghini, che traccerà fra le sale un percorso ricco di sorprese, realizzando anche un live painting insieme agli spettatori.
La serata musicale si svolgerà nel Portico dei Marmi, e sarà aperta dal Dj-set di TMN, con musiche realizzate appositamente per la location. A seguire un live concert degli W.A.V.E. in versione unplugged. L'audio-visual live set di Nepovero accompagnerà i visitatori fino a fine serata in un viaggio fra musica sperimentale e video art. Sempre nel Portico dei Marmi saranno proiettate l'opera "Migrations" del video artist Luca Cervini ed i video di Daniele Lunghini. Nel frattempo Federico Buffagni, Silvia Zanasi, Davide Delaiti e Enrico Galli guideranno fra le collezioni dei musei gli astanti sulle note di Claude Debussy e Philip Glass, dando vita a straordinari happening musicali. I ballerini di Atelier Coreografico si esibiranno, durante tutta la serata, in perfomance di danza sul tema del viaggio (inteso in senso proprio ma anche in senso figurato) fra i locali del museo.

 

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Venerdì 21 Febbraio al Campus Industry Music Mothership, Led Zeppelin tribute band + Masso Prince Dj Show | Ingresso libero - 

Parma, 20 febbraio 2014 -

Se ci sono delle band che hanno scolpito la storia della musica, lasciandola irrimediabilmente diversa dopo essere passate, i Led Zeppelin sono sicuramente una di quelle band. La voce di Robert Plant, le chitarre di Jimmy Page, le sezioni ritmiche di Jones e Bonham ci hanno regalato alcuni dei brani più potenti della musica rock - citiamo Whole Lotta Love, Rock and Roll e Immigrant Song ma sarebbero tantissime le composizioni da nominare - come le ballate più struggenti di sempre, Starway to Heaven su tutte (se ballata la si può chiamare dato il suo incredibile crescendo). A questi mostri sacri è dedicato il tributo dei Mothership, una band che sa bene guardare quando deve scegliere l'articolo più rappresentativo nel campionario del rock.

AFTERSHOW Con dj set di Masso Prince

Ingresso gratuito

Info e prenotazioni
0521 645146 - 370 3046420

Apertura ore 22:00

SERVIZIO DI NAVETTA
Ricordiamo che è attivo il servizio di navetta PRONTOBUS

Campus Industry Music
Via Monte Sporno, 1/A, Parma
Ingresso dal Parcheggio Scambiatore Sud
www.campusindustrymusic.com

(Fonte: Rizoma Comunicazione)

 

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Il concerto domenica 23 febbraio, alle 11, vedrà l'ensemble di fiati del Conservatorio di Piacenza protagonista sul palcoscenico dell'Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino, a Cremona -

Piacenza, 19 febbraio 2014 -

Anno 1781: il più grande genio della storia della musica – che dall'età di 5 anni girava l'Europa ricevuto, vezzeggiato e ammirato dalle case reali e dai più reputati compositori dell'epoca – il venticinquenne Wolfgang Amadeus Mozart viene licenziato dalla corte della natia Salisburgo con una pedata nel sedere destinata a passare alla storia. Seconda metà del XIX secolo: il re di Baviera – lo sfortunato Ludwig II – scrive al suo protetto Wagner: "Non sono le prove della fedeltà e dell'amore del mio popolo che mi rendono felice, meno ancora le feste brillanti e i continui omaggi... ma il pensiero unico di servire la Sua opera". In meno di cent'anni il ruolo del musicista e della sua arte nella società sono mutati in misura inimmaginabile.
Il mondo aristocratico e razionalista di fine Settecento e le atmosfere ora decadenti, ora enfaticamente eroiche del tardo Romanticismo sono al centro del concerto che domenica 23 febbraio, alle 11, vedrà l'ensemble di fiati del Conservatorio di Piacenza protagonista sul palcoscenico dell'Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino, a Cremona.
A 150 anni dalla nascita di Richard Strauss, i docenti ed i migliori allievi del Conservatorio "Nicolini" mettono a confronto due tra i massimi capolavori della letteratura cameristica per grandi ensembles di fiati. Appartiene alla Serenata K.361 il celeberrimo l'Adagio: nel film "Amadeus" il geloso Salieri ascoltando questo brano ha la rivelazione della divina superiorità di Mozart. Tutto il brano è al tempo stesso punto d'arrivo della grande tradizione delle "Harmonie" e pietra miliare cui hanno fatto riferimento i compositori nelle epoche successive. Tra questi, spicca Richard Strauss: un secolo dopo la Gran Partita, la venerazione per Mozart e la passione per Wagner danno vita nella Suite Op.4 ad un miracoloso equilibrio tra rigore formale quasi neoclassico e genuino pathos tardo-romantico.
Al di là della evidente parentela, l'esecuzione dell'Ensemble vuole evidenziare le discontinuità tra i due universi espressivi: differenze formali e interpretative, ma anche nella presentazione. Una formula originale che vede i componenti del gruppo affrontare l'esecuzione della Serenata di Mozart quasi come 13 solisti, in piedi e senza direttore. Per il brano di Strauss i musicisti diventano una "sezione" orchestrale, condotta in un percorso più introspettivo dalla esperta bacchetta del maestro Fabrizio Dorsi, docente di Esercitazioni Orchestrali.

L'Ensemble di Fiati nasce da un'idea di Guido Campana nel dipartimento di Musica da Camera del Conservatorio di Piacenza. È una specie di laboratorio, una "bottega" dove hanno modo di incontrarsi e collaborare il mondo accademico e quello professionale. Gli allievi più giovani vengono integrati con quelli più esperti. Sono invitati a collaborare ai progetti dell'Ensemble anche studenti di altri Conservatori, e giovani talenti attivi in realtà quali l'Orchestra Giovanile Italiana e l'orchestra Verdi di Milano. Alle produzioni collaborano docenti ed ex allievi già attivi in alcune delle maggiori realtà musicali italiane ed europee: Teatro alla Scala, Pomeriggi Musicali, Münchner Philharmoniker, Staatskapelle di Dresda, Concerto Copenhagen, Europa Galante, Teatro Reale di Stoccolma.

(Fonte: ufficio stampa Fondazione Museo del Violino)

 

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50 serate e una ventina di località coinvolte. Oggi la presentazione nella sede della Regione Emilia-Romagna. L'assessore alla Cultura Massimo Mezzetti: "Produrre festival di tale portata e qualità è ancora più importante in un momento difficile come quello attuale" -

Bologna, 18 febbraio 2014 -

Un festival dai numeri colossali. L'edizione 2014 di Crossroads si prepara a surclassare le altisonanti cifre della sua precedente annata: circa 400 musicisti chiamati a esibirsi, circa 50 sere di spettacolo nell'arco di tre mesi, una ventina di città coinvolte sull'intero territorio della regione Emilia Romagna, una percorrenza stradale di oltre 2000 km, a voler peregrinare dalla prima all'ultima tappa di questo mastodontico festival itinerante. Crossroads giunge così alla sua quindicesima edizione, che si svilupperà dal 28 febbraio al 24 maggio: quindici anni di viaggi lungo le traiettorie sempre sorprendenti del jazz e delle musiche a esso più affini. Grandi maestri, star affermate e star emergenti, artisti che hanno segnato un'epoca del jazz e altri che si apprestano a fare lo stesso nel futuro della musica improvvisata, giovani talenti e nomi ancora di nicchia ma dalla personalità musicale di forte impatto: il cartellone di Crossroads 2014 fornirà una visione a 360° sugli stili del jazz moderno.

Crossroads 2014, organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e numerose altre istituzioni, è stato presentato questa mattina a Bologna nella sede della Giunta regionale, presenti tra gli altri l'assessore alla Cultura Massimo Mezzetti, il presidente del Jazz Network Antonio Gioiellieri e la direttrice artistica Sandra Costantini.
"E' ancora più virtuoso – ha commentato Mezzetti – che si producano festival di questa portata e qualità in un momento buio come quello attuale. Vedo – ha aggiunto l'assessore – profilarsi una profonda crisi per il settore dello spettacolo, col previsto azzeramento delle Province che non comporta un trasferimento di risorse conseguente a quello delle deleghe: quasi 5 milioni di euro destinati da questi enti alle produzioni culturali andranno semplicemente a mancare, risorse pubbliche destinate a sparire dai bilanci della cultura in Emilia Romagna".

 

Crossroads, il programma


L'apertura di Crossroads 2014 avverrà, come ormai da molti anni, al Teatro De André di Casalgrande: qui il 28 febbraio si esibiranno i Cordoba Reunion, formazione tutta argentina raccolta attorno al sassofonista Javier Girotto, da anni sulla cresta dell'onda del latin jazz.
La selezione artistica di Crossroads avrà un'ampia visuale geografica, con artisti italiani, europei, statunitensi, sudamericani, asiatici. Dal fronte statunitense arriveranno nomi di primo piano come Kurt Elling, il cantante jazz più acclamato tra quelli in attività, voce e personalità interpretativa davvero debordanti (Rimini, 5 marzo, Teatro degli Atti); il chitarrista Bill Frisell, emblema del jazz postmoderno prima e poi di una conturbante rivisitazione jazzistica delle radici folk americane (Piacenza, 2 aprile, Teatro President); il pianista Uri Caine eseguirà in prima italiana il suo nuovo progetto "Rhapsody in Blue" dedicato alle musiche di Gershwin a capo di un ensemble di otto elementi ricco dei suoi più prestigiosi collaboratori: Theo Bleckmann, Ralph Alessi, Chris Speed, Mark Helias e Jim Black tra gli altri (Imola, 12 aprile, Teatro Ebe Stignani).

Tra i numerosi esponenti del jazz italiano, spiccano i più celebri trombettisti nazionali. Enrico Rava sarà il 20 maggio al Teatro Asioli di Correggio con il suo New Quartet. A Fabrizio Bosso, stella ormai di prima grandezza, sarà dedicato uno spazio particolare. Lo si potrà infatti ascoltare in ben quattro occasioni, con formazioni e programmi musicali sempre diversi: in duo col pianista Julian Oliver Mazzariello (Solarolo, 27 marzo, Oratorio dell'Annunziata), assieme al sassofonista argentino Javier Girotto alla guida del loro sestetto Latin Mood (Russi, 24 aprile, Teatro Comunale), a capo del suo Spiritual Trio (Imola, 2 maggio, Teatro dell'Osservanza) e poi anche come special guest del quartetto del sassofonista Alessandro Scala (Massa Lombarda, 19 marzo, Sala del Carmine).

Anche quest'anno Crossroads ospiterà all'interno della sua programmazione uno dei festival italiani dalla più lunga storia: Ravenna Jazz. La quarantunesima edizione del festival ravennate si svolgerà dal 3 al 13 maggio e avrà una forma estesa: undici giorni ricchi di concerti dalle collocazioni assai varie, dai grandi nomi attesi nei teatri alle più accattivanti proposte concertistiche da club, oltre alla lunga serie dei concerti 'Aperitifs', gli appuntamenti pomeridiani in numerosi locali del centro cittadino.

L'apertura di Ravenna Jazz 2014, il 3 maggio al Teatro Alighieri, sarà affidata alla superstar delle percussioni indiane Trilok Gurtu, che accoglierà come ospite del suo gruppo Enrico Rava in una produzione originale, incontro dal quale si aspettano scintille musicali visto che Gurtu presenterà uno dei suoi progetti dalla più spiccata componente jazzistica: "Spellbound - World of Trumpets", focalizzato sulle vampate dello strumento d'ottone. Un altro mito degli incroci tra jazz e world music è il chitarrista Al Di Meola, che arriverà a Ravenna il 4 maggio per eseguire col suo quartetto un sentito e ammaliante omaggio alle musiche dei Beatles. Il Teatro Alighieri ospiterà le altre star di prima grandezza del festival: il pianista Stefano Bollani, in un duo con il fisarmonicista Antonello Salis che si preannuncia come uno scintillante incontro tra personalità dall'incontenibile estro musicale (il 10), e il grande progetto orchestrale che riunisce la tromba di Paolo Fresu, il pianoforte di Uri Caine a la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra impegnati in "Reflections on Sketches of Spain",rilettura filologica del capolavoro di Miles Davis e Gil Evans con aggiunta di libere interpretazioni (il 13).

Ancora più sviluppata che nella precedente edizione del festival sarà poi l'attività musicale nei club, che coinvolgerà vari locali tra Ravenna (Mama's Club), Lido Adriano (Cisim) e Piangipane (Teatro Socjale). Si inizia con una serie di duetti di grande fascino, che coinvolgono nomi assai noti del jazz ma anche della scena rock alternativa: da Raiz e Fausto Mesolella (il 6) a Luca Aquino e Carmine Ioanna (il 7), Vincent Peirani con Ulf Wakenius (l'8) e Luigi Tessarollo con Roberto Taufic (il 9). Formazioni più ampie l'11 coi funambolici Iswhat?! di Napoleon Maddox (impegnato anche in un workshop di beatbox il 10 e l'11) e il 12 con il trio formato da Raffaele Casarano, Marco Bardoscia e Boris Savoldelli e la loro rivisitazione di The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd.

Appuntamento fuori misura sarà poi quello gratuito in Piazza del Popolo con i duecento giovanissimi musicisti, tra orchestra, percussioni e coro, che daranno vita a "Pazzi di Jazz" Young Project, sotto la direzione di Tommaso Vittorini e Ambrogio Sparagna e con la presenza solistica di Paolo Fresu (il 5).

Il mese di marzo prevede una ininterrotta sequenza di artisti di notevole interesse, a partire dal quartetto del batterista per eccellenza del jazz italiano: Roberto Gatto (Ferrara, 1 marzo, Jazz Club Torrione San Giovanni). L'8 a Massa Lombarda si ascolterà un duo che affianca altre due glorie del jazz nostrano, la cantante Maria Pia De Vito e il bassista Ares Tavolazzi, mentre un'altra cantante di fama planetaria, l'inglese Sarah Jane Morris, sarà il 9 a Gambettola (Teatro Comunale), anche lei in duo, col chitarrista Antonio Forcione. Ancora a Massa Lombarda, due giorni di "Massa Sonora", contenitore per le istanze più innovatrici del jazz italiano: il 14 il gruppo Luminal del pianista Dimitri Sillato, un solo del chitarrista Simone Massaron e il quintetto Rollerball; il 15 l'esaltante e ampia orchestra del Collettivo El Gallo Rojo. Il coinvolgente cantautore statunitense a cavallo tra jazz e soul Raul Midón sarà il 20 a Modena (La Tenda). Jazz singer e chitarrista con la grinta di una vera rocker è la canadese Terez Montcalm, che sarà il 21 a Rimini. Uno spaccato di contemporaneità statunitense risplenderà il 22 a Ferrara con il Baida Quartet del trombettista Ralph Alessi e il 26 a Parma (Casa della Musica) con il trio del pianista Joey Calderazzo. Il jazz più sofisticato e flirtante con l'avanguardia si ascolterà il 28 a Cesenatico (Teatro Comunale), con il quartetto "Special Dish" della cantante Cristina Zavalloni. Il mese si concluderà con gli appuntamenti di "Cassero Jazz" a Castel San Pietro Terme ("Cassero" Teatro Comunale): il 29 con il reading musicale ideato da Paolo Caruso e Franco Costantini, seguito dal duo che vede affiancati improvvisatori di incontenibile esuberanza come Antonello Salis (pianoforte, fisarmonica) e Hamid Drake (batteria e percussioni); il 30 con il quartetto della cantante Ada Montellanico, che affronterà il repertorio di Abbey Lincoln.

Nel mese di aprile si preannunciano momenti di grande espressività musicale: il 3 a Modena col suadente Brasile cantato da Paula Morelenbaum con il suo Bossarenova Trio; il 10 a Fusignano (Auditorium Corelli) con il racconto per voce e strumenti "Musica Semplice" eseguito dall'ottetto del chitarrista Stefano Savini; il 13 al Teatro Rossini di Lugo con le musiche e arie operistiche reinterpretate dal brillante duo che unisce il pianoforte di Danilo Rea e la tromba di Flavio Boltro; il 17 a Modena si esibirà il trio della giovanissima sassofonista cilena Melissa Aldana, che nel giro di pochi anni si è fatta largo sulla scena newyorkese, dove ora viene considerata una delle più sorprendenti rising stars. Un'altra formazione di culto è il Tinissima Quartet del sassofonista Francesco Bearzatti che proporrà il suo rivoluzionario "Monk'n'roll" (Russi, il 30, in occasione della Giornata Internazionale Unesco del Jazz).

Sempre in aprile, ben tre giornate di libera ricerca musicale a Dozza (Teatro Comunale) per "Dozza Jazz": il 4 con il trio formato da Roberto Bartoli, Pasquale Mirra e Danilo Mineo; il 5 con un doppio omaggio al sassofonista sudafricano Sean Bergin che avrà per protagonisti il duo di Daniele D'Agaro e Saverio Tasca e il Re-Union Trio (Roberto Bellatalla, Sandro Satta e Fabrizio Spera); il 6 con Youlook, ovvero Luisa Cottifogli, Aldo Mella e Gigi Biolcati.

Nel mese di maggio, oltre alla maratona di Ravenna Jazz, Crossroads farà una lunga tappa a Correggio di ben undici giorni, dal 14 al 24, per Correggio Jazz, un altro festival nel festival, quest'anno assai internazionale nei contenuti e come sempre aggiornatissimo sulle tendenze jazzistiche più attuali. Oltre al concerto di Enrico Rava il 20, il Teatro Asioli di Correggio ospiterà il trio del chitarrista Federico Casagrande (il 14; la serata sarà aperta dal quartetto della cantante Valentina Preda, classificatasi tra i vincitori del concorso "La musica Libera. Libera la musica" organizzato dalla Regione Emilia-Romagna); un appuntamento in crescendo con Dino Rubino in piano solo, seguito dal duo voce-pianoforte di Barbara Casini e Alessandro Lanzoni, per finire con un inedito trio che riunisce tutti i protagonisti della serata, con Rubino al flicorno (il 15); il pianista Fabrizio Puglisi in solo nella stessa serata con il duo "Soupstar" di Gianluca Petrella al trombone e Giovanni Guidi al pianoforte (il 16); ancora Giovanni Guidi, ma in piano solo, seguito dal duo che affianca Fabrizio Puglisi alla voce di John De Leo (il 17); il quintetto internazionale On Dog, che comprende tra gli altri il chitarrista Mark Solborg e il sassofonista Francesco Bigoni (il 21); il quintetto Overseas del contrabbassista norvegese (ma ormai newyorkesizzato) Eivind Opsvik (il 22); il trio dell'originale chitarrista danese Jakob Bro (il 23); l'omaggio a Charlie Parker in trio del multistrumentista inglese Django Bates, che in questa occasione siederà al pianoforte (il 24).

Sempre in maggio è prevista una produzione originale sulle musiche di Frank Zappa, Charles Mingus e Jimi Hendrix che vedrà coinvolti i Quintorigo assieme all'Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti e con la partecipazione straordinaria di Roberto Gatto alla batteria (Forlì, 1 maggio, Teatro Diego Fabbri).

Informazioni
Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656,
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., website: www.crossroads-it.org www.erjn.it

(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

In primo piano le eccellenze emiliano romagnole: ospite d'onore Laura Pausini, ambasciatrice dell'Emilia Romagna nel mondo...

Reggio Emilia, 11 febbraio 2014 -

La cantautrice reggiana Alice Pigozzi, in arte "Ally", rappresenterà l'Italia al Festival Internazionale della Canzone di Vina del Mar (Cile), in programma dal 23 al 28 febbraio. Presente all'evento in qualità di ospite d'onore Laura Pausini, ambasciatrice dell'Emilia Romagna nel mondo. Le eccellenze regionali saranno promosse durante una serata di presentazione dell'artista emiliana all'ambasciata italiana. Accompagnerà la delegazione italiana Pierluigi Saccardi, vicepresidente con delega al turismo della Provincia di Reggio Emilia e presidente Unione di Prodotto regionale Appennino e Verde. "È un grande orgoglio – spiega Saccardi – poter condividere con Alice questa esperienza in Sud America. E' un'occasione per far conoscere Reggio Emilia e l'Emilia Romagna, i valori che questa terra rappresenta in termini di cultura, di musica e tradizioni, senza dimenticare le eccellenze enogastronomiche".

Sarà la cantautrice reggiana, di Bagnolo in Piano, Alice Pigozzi, in arte Ally, a rappresentare l'Italia al Festival Internazionale della Canzone di Vina del Mar, in programma dal 23 al 28 febbraio nella località turistica cilena, sulla costa dell'Oceano Pacifico. Alla kermesse hanno partecipato in passato Bruce Springsteen, Elton John, Raffaella Carrà, Jovanotti. Presente, per questa edizione, in qualità di ospite d'onore, anche Laura Pausini, ambasciatrice dell'Emilia Romagna nel mondo.
Alice, durante la sua permanenza a Vina del Mar parteciperà con una delegazione italiana ad una serata conviviale organizzata all'Ambasciata italiana in cui saranno presentate le eccellenze del nostro territorio. Ad accompagnare la delegazione italiana Pierluigi Saccardi, vicepresidente con delega al turismo della Provincia di Reggio Emilia e presidente Appennino e Verde Emilia Romagna.
L'Emilia Romagna è una terra con una ricca tradizione gastronomica. Grazie alle sue 39 "stelle" è tra le regioni leader in Europa per marchi di qualità. Può vantare 19 marchi Dop (prodotti per i quali tutto il processo produttivo, compreso l'approvvigionamento della materia prima, avviene in un'area geografica delimitata) e 20 prodotti IGP (beni per i quali il legame tra area geografica e standard di produzione può limitarsi ad una sola fase del processo produttivo). Sono eccellenze apprezzate in tutto il mondo: dal Prosciutto di Parma al Parmigiano Reggiano, dall'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e di Reggio Emilia al Culatello, dall'olio di Brisighella al Formaggio di Fossa di Sogliano.
Il modo migliore per scoprire queste meraviglie è percorrere le Strade dei Vini e del Sapori. Duemila chilometri d'itinerari gustosi e tappe per scoprire cantine e aziende vitivinicole, caseifici, prosciuttifici, frantoi, bed&breakfast, agriturismi, ristoranti tipici.
Oggi il turismo enogastronomico appassiona tanti viaggiatori italiani e stranieri, alla ricerca d'unicità e tipicità anche per ciò che concerne il palato. L'Emilia Romagna è una delle regioni italiane più attrezzate e apprezzate per questo tipo di turismo, anche grazie alla capacità di abbinare alle eccellenze enogastronomiche invitanti proposte di vacanza, attraverso pacchetti turistici creati ad hoc.
"È un grande orgoglio – spiega Saccardi – poter condividere con Alice questa esperienza in Sud America. E' un'occasione per far conoscere Reggio Emilia e l'Emilia Romagna, i valori che questa terra rappresenta in termini di cultura, di musica e tradizioni, senza dimenticare le eccellenze enogastronomiche".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Pubblicato in Cultura Emilia
Sabato, 08 Febbraio 2014 11:16

Voi mangiate...al resto ci pensa la Musica

 Di Chiara Marando – Parma 08 Febbraio 2014

La cornice è quella del Castello di Torrechiara, in provincia di Parma, con la sua atmosfera dal fascino immortale, le sue colline silenziose e rasserenanti, un angolo da fiaba fermo nel tempo. La storia è quella della famiglia Vicari, una storia semplice, fatta di legami forti e tanta passione per il proprio territorio. Era il 1981 quando Gianquinto sostenuto dal fratello Maurizio, propone ai genitori Maria e Mario di rendere viva la loro abitazione, farne un ristorante che potesse essere un punto di riferimento dove incontrarsi, mangiare e sentirsi come a casa. Da questa semplice idea è nato il Ristorante “Al Mulino”, piccola oasi all’ombra del castello, luogo che conserva ancora oggi un’anima genuina, avulsa dalla modernità dirompente. Un’attività tutta in famiglia, Maurizio in  cucina dove mette in pratica i preziosi insegnamenti di mamma Maria, e “Quinto” in sala, perfetto oste ed intrattenitore dalla vitalità spiccata.

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L’immagine è quella di una costruzione deliziosamente rustica, alle cui spalle si estende la storica vigna, piacevole location estiva per spettacoli ed eventi a tema. L’interno è arredato con accogliente semplicità:  tavoli in legno, luci calde ed avvolgenti, quadri e foto alle pareti ed un continuo via vai di affezionati clienti che non perdono mai una serata in compagnia, magari allietata da contributi musicali. Già, perché non è raro sentire le dolci note di una chitarra accompagnate dalla morbida voce di Gianquinto, oppure dei tanti artisti che improvvisano coinvolgenti concerti, un mix capace di rendere una cena speciale. La musica è da sempre parte integrante del “Mulino”, non a caso Quinto ha seguito questa sua vocazione fondando , insieme al figlio Emilio, le “Anime Salve”, una realtà composta da musicisti che insieme danno vita ad un vero e proprio tributo in memoria del  grande poeta Fabrizio De Andrè. Ormai da quindici anni si esibiscono in tutta Italia, trascinando il pubblico e dando corpo a quelle emozioni che solo la musica sa creare.

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Un luogo dove poter lasciare da parte la stressante quotidianità e salutare per qualche ora pensieri e problemi facendosi coccolare da un ambiente rassicurante, un concetto che De Andrè esprimeva al meglio nella sua meravigliosa canzone “Amico Fragile”:  “…Potevo attraversare litri e litri di coralloper raggiungere un posto che si chiamasse arrivederci…” 

E dato che anche il cibo concilia il buonumore ecco che potrete scegliere tra i piatti della cucina parmigiana per completare al meglio il quadro di una serata da ricordare. Il mio consiglio è quello di provare i profumati salumi misti accompagnati dall’intramontabile Torta Fritta e dalla specialità della casa, la sfiziosa Salsa Egisto, a base di cipolle rosse di Tropea, un vero e proprio must del locale. Poi potrete continuare con i classici tortelli di zucca, erbetta e patate con la gustosa variante al sugo di funghi oppure speck, e ancora la Bomba di riso ripiena di carne di vitello e maiale oppure la pasta del giorno condita con sugo di soffritto e salamino. Se passiamo ai secondi allora largo alla carne con le grigliate oppure il saporito Filetto “Rosa di Parma” magari servito con patate arrosto. Come sempre questi sono solo alcuni esempi per stuzzicare l’appetito. Ma non dimentichiamoci dei dolci: Semifreddo del Mulino, da scoprire, e Torte della casa come quella di mele, limone e la classica crostata con marmellata di prugne.

Qui la tradizione si sposa con l’evoluzione dei tempi che cambiano conservando quel tocco di romanticismo che non guasta mai. A pensarci bene si sta avvicinando San Valentino…provate a cliccare qui.

 

Bar Ristorante Al Mulino

Strada Mulino, 12, 43010 Torrechiara Parma

Tel. 0521 355122

www.mulinoditorrechiara.it

www.animesalve.it

 

 

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
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