Torna il tradizionale e atteso appuntamento del 1° gennaio con I Filarmonici di Busseto, quest’anno con la partecipazione straordinaria del violista Danilo Rossi. Per brindare al 2022 con le spumeggianti melodie di Strauss, Verdi, Morricone, Gershwin, Ravel e Piazzolla.
Giovedì 2 Dicembre ore 17 :30 - 19 saletta riunioni Via San Felice 5 d Bologna presentazione e dibattito sul libro di Mauro Del Bue
Di Emanuela Rizzo 25 novembre 2021 - “La cosa chiamata poesia. Un poeta parmigiano dal respiro europeo” è il titolo di un incontro di grande interesse culturale, che si terrà sabato 27 alle ore 17 presso il Teatro Virtus, in Via I Maggio n.3 a Sorbolo.
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Palazzo Bossi Bocchi, 28 novembre 2021, ore 16.00
MEZZ’ORA D’ARTE CON… Cecrope Barilli
rassegna di incontri e itinerari di approfondimento
Venerdì 26 novembre alle ore 18 Quadrilegio aprirà i suoi spazi per l’ultimo appuntamento con l’arte contemporanea dell’edizione speciale inserita nel programma istituzionale di Parma Capitale della Cultura 2020/2021
Con 4 spazi per 12 racconti di creatività visionaria si conclude il calendario 2020/21 della rassegna d’arte diffusa nelle vie del centro storico ‘Quadrilegio’ che completa così il ciclo dedicato alla Capitale della Cultura e dà appuntamento all’anno prossimo con nuovi racconti.
Apertura in contemporanea di tutti gli spazi nel pieno rispetto delle norme vigenti, con obbligo di mascherina e green pass.
INAUGURAZIONE VENERDÌ 26 NOVEMBRE DALLE ORE 18.00
SABATO 27 NOVEMBRE APERTI DALLE 10.30 ALLE 13.00 E DALLE 16.30 ALLE 19.30
ALPHACENTAURI di Marina Burani in borgo Felino 46:
GIULIETTA GHELLER
Giulietta Gheller, nata a Parma, vive e lavora a Rimini.
Ha conseguito due lauree quadriennali, la prima in Scultura (accademia Clementina di Belle Arti di Bologna), la seconda in Discipline dell’Arte al D.A.M.S. dell’Università di Bologna.
Si dedica principalmente alla Scultura ma anche alla Pittura e alla Performance. Svolge attività espositiva in mostre collettive e personali e in fiere nazionali indipendenti. Ha contaminato il proprio lavoro con altri linguaggi artistici realizzando due spettacoli teatrali con le sculture in scena in qualità di figure drammaturgiche.
La sua opera è legata al tema della figura umana che è stata progressivamente forzata affrontando il tema delle Metamorfosi. Il nucleo di questi lavori è confluito nel progetto “Metamorfosi”, scelto per le Celebrazioni del bimillenario della morte di Ovidio, nel 2017, da diverse istituzioni pubbliche e private.
La rappresentazione della figura umana è stata ulteriormente sfidata in performance che prevedono la distruzione fisica dell’opera promuovendo una riflessione sull'impermanenza e sul valore simbolico dei materiali e della forma.
VALENTINA BIASETTI
nata a Parma il 21 marzo del 1979.
Diploma in Grafica Pubblicitaria, Parma.
Diploma di Laurea, Accademia di Belle Arti di Bologna nella Scuola di Pittura con votazione finale di 110 e lode.
Dal 2002 ha inizio l’attività espositiva con mostre collettive e personali sul territorio Nazionale.
“Il disegno è il mio desiderio di esistenza, la matita accarezza il foglio guidata da un istinto primordiale e intreccia segni, campiture, lotte, echi di storie che nascono dal profondo fino a prendere forma, corpo e peso”
La Biasetti interpreta Il disegno come desiderio di esistenza, un guardare dentro le cose per poi cercare di attraversarle sovvertendone la sostanza in un viaggio dentro l’assenza.
Allo SPAZIO MANFREDI di borgo Riccio da Parma 19 va in scena
LUCA GIOVAGNOLI
Nato a Rimini nel 1963 dove tuttora vive e lavora
Terminati gli studi il primo approccio con l’arte avviene con la grafica e realizza dipinti per importanti campagne pubblicitarie come Peugeot, Agfa e Citizen.
Leggerezza e profondità
Figurativo, iper figurativo quasi informale. Si diverte con il colore Luca Giovagnoli e con le forme dell’arte in questa nuova raccolta dal titolo ‘Domus’ fino a reinventarne i contorni.
Una serena rappresentazione di racconti intimi che diventano linguaggio universale attraverso la lente dell’ironia.
Apparentemente facili e discorsive le opere dell’artista diventano ‘una più intelligente fiducia nel movimento del mondo’ come ha scritto di lui Davide Rondoni, con una nota di leggera profondità.
Lo SPAZIO BLL di GIULIO BELLETTI in piazzale Borri ospita
MAURIZIO DUSIO
Nato nel 1962 studia Arte a Novara e Filosofia a Milano.
Pittore e scultore, ha esposto mostre personali in molte gallerie italiane, a New York e a Parigi.
La sua opera si spinge verso una ricerca che tende sempre più alla detrazione di tutto ciò che è didascalico, verso esperienze di forme visive, siano paesaggi o corpi, semplici e fortemente evocative.
“Ogni parola è sempre - inesaustiva -.
C’è sempre un vuoto, uno iato tra il pensiero e la parola.
Ancor più nell’arte che, anche quando usa la parola, come nella poesia, ne stravolge la sintassi.
L’arte per me è - fühlen -, sentire, il cui strumento originante è l’intuizione.
La spinta generante è - einfühlung -, partecipazione emotiva.
Qui si innesta il problema filosofico del - Tempo -
La temporalità che mi interessa è quella - sincronica - che i greci chiamavano - Kairos - che è scorrimento della fulmineità.
Tutta la mia estetica si muove in quel territorio.
Oggetto di fascinazione sono paesaggio e femminilità presenti con insistenza in tutta la mia poetica sia come - Mater - traghettatrice di vita, ponte arcano tra le vite, natura rigenerantesi con ciclicità- Proserpina-Demetra -oppure Euridice condannata all’Ade nel processo estetico di Orfeo.
La pittura così come la scultura sono generate incessantemente da un processo di transitorietà. Le donne recano volti che non posano occhi in alcun fuori da sè ma trafitti da nubi e nebbie lontane o strani pesci-uccelli segni archetipici nelle sculture.
Non a caso un titolo ciclico delle mie opere da almeno due decenni è - Ohnezeit -, senza tempo. Così vale il - sentire - dell’osservatore il quale è l’unico giudice interno possibile. Qualora l’opera arrivi ad incantare il fruitore, vorrà dire che si è messo in moto un processo fantastico che solo l’arte può suscitare.
Lascio la parola a Platone: - Lo stupore è all’origine del mondo -” Maurizio Dusio
Sarà lo storico dell’arte Marzio Dall’Acqua a presentare venerdì 26 novembre alle ore 18 l’artista AZEGLIO BERTONI che insieme Claudio Barabaschi, Gaetano Barbone, Brunivo Buttarelli, Danilo Cassani e Stefano Polastri animeranno lo spazio dello STUDIO SCAPINELLI in borgo Felino 31.
Una selezione di artisti, tutti scultori dal plexiglass al tufo bianco, dalla ceramica Raku alla terracotta, dal ferro alla plastica e cartapesta, affiancati dalle opere pittoriche di Giovanna Scapinelli che coniuga il misticismo dei suoi soggetti con la spiritualità di sfondi infiniti diluiti in tratti cromatici dal grande potere espressivo.
AZEGLIO BERTONI
Azeglio Bertoni è nato nel 1939 a Codisotto di Luzzara (RE), dove vive e lavora. Diplomato all’Accademia d’Arte di Parma con i maestri R. Vernizzi, A. Pizzinato, U. Lilloni, completa la sua formazione a Parigi, in Austria e a Roma col maestro Manzù e partecipa a numerosi premi d’arte ottenendo riconoscimenti.
Parallelamente all’attività artistica si dedica alla cattedra di disegno e storia dell’arte. Partecipa a molte mostre personali e collettive e sue opere si trovano in chiese e luoghi pubblici (es. Cimitero Monumentale di Milano, Palazzo Bentivoglio di Gualtieri, Madonna della Porta di Guastalla...)
Hanno scritto di lui: A. Indrigo, A. Gianolio, B. Ferrarini, A. Pasotti, L. Bortolon, F. Ravelli, M. Monteverdi, C. Zavattini, M. Dall’Acqua, G. Cavazzini, M. Carrera, I. Cantoni
“Scultura come privata, pudica emozione, come adesione al quotidiano, accettazione dello scorrere del tempo a levigare forme umane che la luce, proprio nella precarietà, rende eterne.
L’uomo è al centro dell’opera di Azeglio Bertoni, l’uomo nella sua singolarità, unicità, poesia” scrive Marzio Dall’Acqua.
BRUNIVO BUTTARELLI
Nasce a Casalmaggiore(CR) dove vive e lavora. Si diploma nel 1968 all’Istituto”P.Toschi”di Parma dove, dal 1971 al 1990 è chiamato ad occupare la cattedra di Tecniche Pittoriche Murali. In questo periodo lavora anche come restauratore, prevalentemente di pitture murali e impegna molto del suo tempo nello studio e scoperta dell'archeologia, realizzando disegni, planimetrie e stratigrafie in molti scavi in Italia settentrionale.
Nel 1986 cessa l’attività di restauro e inizia quella di pittore e scultore scenografo al Teatro Regio di Parma, incarico che dura sino al 1991.
Subendo il fascino di materie “dell’alba dell’umanità”quali la pietra, il legno, il ferro e più tardi, anche della resina e della carta, nel 1990 interrompe l’attività didattica e in seguito quella col Teatro Regio, per dedicarsi completamente alla propria ricerca scultorea.
Da allora è intenso e continuativo il suo percorso espositivo in diverse sedi nazionali ed estere.
Presentazione all’inaugurazione di Marzio Dall’Acqua.
Per eventuali prenotazioni:
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O al numero: 0521-235152
-Spazio Manfredi-Giardino Manfredi- b.go Riccio da Parma 19
-BLL di Giulio Belletti- Piazzale Borri
-Galleria Alphacentauri di Marina Burani- b.go Felino 46
-Studio di Giovanna Scapinelli- b.go Felino 31
Giovedì 2 Dicembre ore 17 :30 - 19 saletta riunioni Via San Felice 5 d Bologna presentazione e dibattito sul libro di Mauro Del Bue
30esimo appuntamento con "In punta di penna: rubrica di libri". Uno spazio creato per condividere letture e storie, riflessioni e pensieri a voce alta. "In punta di penna": per dare inchiostro e carta alle parole.
Giovedì 25 Novembre, alle ore 20:45, al Cinema Teatro Comunale di Felino si terrà la proiezione del film "La Notte più Lunga". L'appuntamento rientra nel calendario di eventi organizzati in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Il film si occupa del fatto di cronaca noto all’opinione pubblica come “massacro del Circeo”, ovvero quanto avvenne nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975 a San Felice Circeo. Quel luogo fu teatro di uno dei più efferati omicidi della storia della cronaca nera italiana. Da quel momento si inizierà ad utilizzare il termine di femminicidio.
Il cortometraggio è stato girato tra la provincia di Parma e quella di Cremona, precisamente nella bassa parmense e cremonese, nei comuni di Sissa-Trecasali, Roccabianca, San Secondo Parmense e San Daniele Po.
Il progetto artistico è stato ideato da Manuele Carenzi, sceneggiatore e regista di Roccabianca e dal film-maker Mattia Ruggiero che ha sviluppato l’idea di Carenzi dal punto di vista tecnico collaborando anche alla sceneggiatura.
Interprete principale è l’attore Donatello Landi, nativo di Parma, che già da anni lavora nel mondo dello spettacolo a livello nazionale e che ha dimostrato negli anni grande sensibilità rispetto al tema della violenza sulle donne prestando la sua opera artistica professionale a lavori che avessero come obiettivo la sensibilizzazione sul tema.
Manuele Carenzi ha conosciuto per la prima volta Donatello Landi nel 2014 a Parma, sul set del film “Il Vincente”, dell’attore e regista parmigiano Luca Magri. Per la sua opera di esordio ha pensato a lui come protagonista e Landi, pur preso da numerosi impegni professionali, ha preso parte con grandissimo impegno.
La serata di giovedì vedrà la presenza di tutto il cast e di tutta la troupe, i quali racconteranno aneddoti legati al film e risponderanno alle eventuali domande dei presenti.
Per partecipare alla serata è necessario prenotarsi contattando i seguenti numeri di telefono:
339.5794017 - 349.3184056.
Per accedere alla proiezione è obbligatorio esibire il green pass.
L'ingresso è gratuito.