In occasione del 23° anniversario della morte di don Peppe Diana, si è svolta ieri sera a Parma l'ormai tradizionale fiaccolata in ricordo delle vittime innocenti di mafia. Il corteo, organizzato dal Coordinamento provinciale di Libera insieme ad Agesci, con il Patrocinio del Comune di Parma e la collaborazione di Cgil Parma è partito da Piazza Duomo Domenica alle ore 18:00, attraversando poi via Garibaldi e via Mazzini.
Don Peppe Diana venne assassinato a Casal di Principe dalla camorra il 19 marzo del 1994. Il suo "Per amore del mio popolo", documento rivolto alla cittadinanza per incitarla a non chinare il capo davanti ai Casalesi, la sua esperienza di resistenza e sfida alla criminalità organizzata, sono tra gli esempi più radiosi di impegno civile che il nostro Paese abbia mai conosciuto.
La fiaccolata precede di due giorni quella che, grazie alla recente approvazione da parte del Parlamento, è divenuta la "Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie". Il 21 marzo di quest'anno la manifestazione nazionale voluta da Libera si svolgerà a Locri, mentre quella regionale a Rimini.
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Il Premio Libertà Parmigiana, giunto alla sua ottava edizione, è stato consegnato questa mattina all'eroe di Rigopiano, durante una toccante cerimonia, presso Palazzo Sanvitale.
A due mesi esatti dalla tragedia del 18 gennaio scorso, il Maresciallo Capo della Guardia di Finanza Lorenzo Gagliardi, primo ad arrivare con la sua squadra all'hotel sepolto dalla valanga, ha ritirato il premio.
"Vogliamo premiare un eroe umile e coraggioso e con lui tutti i magnifici operatori dei vari Corpi civili e militari dello Stato che si sono prodigati a Rigopiano. Una pagina già entrata nella memoria del Paese con il suo carico di lutti e di dolore, ma anche di sacrificio e di speranza. Come ci hanno insegnato il Maresciallo Gagliardi e i suoi uomini raggiungendo fra mille rischi il luogo della tragedia e riuscendo così a salvare i primi due superstiti". - ha spiegato il giornalista e scrittore Pino Agnetti presidente dell'associazione promotrice.
Parma, 18 marzo 2019
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Gli episodi in una scuola della Provincia. Vittima una bambina di 8 anni.
Parma 17 marzo 2017
Violenza sessuale nei confronti di una bambina di 8 anni: questa l'accusa nei confronti di un insegnante di educazione fisica 29enne, parmigiano. Ieri i Carabinieri di Parma lo hanno arrestato per violenza sessuale aggravata su minore.
I fatti si sarebbero verificati in una scuola elementare della provincia, dove l'uomo da un paio di mesi lavorava come collaboratore esterno. La bambina sarebbe stata palpeggiata e in un caso l'uomo l'avrebbe fatta spogliare nel bagno della scuola. L'insegnante si trova ora agli arresti domiciliari.
In una nota la Procura di Modena fa chiarezza sul decesso di Richard Anthony Collinssplatt, 77 ex insegnante di inglese dell'Accademia Militare, trovato cadavere nella sua auto parcheggiata in un garage a Pavullo. L'uomo avrebbe respirato monossido di carbonio mentre era ancora in vita e sul suo corpo non ci sono segni di colluttazione.
Di Manuela Fiorini
Modena, 17 marzo 2017
Presenza di monossido di carbonio nel sangue e nessun segno di colluttazione. La Procura di Modena propende per il suicidio e fornisce in una nota alcuni chiarimenti riguardo alla morte di Richard Anthony Collinssplatt, 77 anni, canadese con passaporto britannico ed ex professore di inglese presso l'Accademia Militare. L'uomo è stato trovato morto all'interno del bagagliaio della sua auto, parcheggiata nel garage della sua casa, in via Turati, nella zona industriale di Pavullo, lo scorso venerdì. Le circostanze del ritrovamento del corpo avevano fatto subito pensare a un "giallo", scatenando le ipotesi più fantasiose. Da qui, la decisione della Procura di precisare lo stato delle indagini.
"Pur non essendo ancora disponibili gli esiti dell'autopsia", spiega la Procura, "si rende noto che è stata riscontrata la presenza di monossido di carbonio nel sangue dell'uomo; dunque, il monossido è stato respirato mentre l'uomo era ancora in vita. Inoltre, le ferite da taglio riscontrate sono risultate superficiali e compatibili con l'utilizzo della lametta rinvenuta sul davanzale dell'abitazione del signor Collinssplatt. Infine, l'esame della salma non ha permesso di riscontrare alcun segno di colluttazione o, comunque, alcuna lesione di interesse investigativo, ulteriore rispetto ai tagli sul collo già osservati. Tali circostanze fanno propendere evidentemente per l'ipotesi del suicidio".
Per escludere qualsiasi altra ipotesi, tuttavia, la Procura e la Polizia stanno approfondendo le indagini anche su altri fronti. "In particolare", si legge a conclusione della nota", nella mattinata di oggi personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica ha provveduto ad eseguire approfonditi accertamenti sulla vettura in cui è stato rinvenuto il corpo. Venerdì mattina, la Scientifica effettuerà invece un nuovo sopralluogo all'interno dell'abitazione".
Bus elettrico da 12 metri della Solaris. Il sindaco, Federico Pizzarotti, e l'assessore alla mobilità, Gabriele Folli, hanno preso parte questa mattina al momento di presentazione.
Parma, 16 marzo 2017
In questi giorni, a Parma è in prova a TEP un bus elettrico da 12 metri della Solaris, società polacca che ha già fornito recentemente i bus 18 metri della linea 7. Sono mezzi che hanno un'autonomia di 180 chilometri, più che sufficiente a coprire le distanze giornaliere di una linea urbana.
Nella tappa in piazza Garibaldi, anche sindaco ed assessore hanno potuto apprezzarne le qualità illustrate dal direttore tecnico di TEP, Ing. Luciano Spaggiari, e dai funzionari di Solaris.
"I bus completamente elettrici – hanno detto il sindaco e l'assessore alla mobilità - ci permettono di svincolarci dalle infrastrutture filoviare per loro natura rigide ed onerose in termini di costi di investimento. Nel PUMS abbiamo previsto come prima applicazione l'inserimento di questi mezzi sulla linea 8 dotando uno dei due capolinea di stazione di ricarica ultra-rapida ." L'assessore Folli inoltre specifica che "in qualità di membro e Vice-Presidente di Civitas ho discusso recentemente con il Commissario Violeta Bulc che crede fortemente nello sviluppo di queste tecnologie per convertire la flotta di trasporto pubblico europeo completamente sostenibile con la Commissione Europea impegnata per orientare i finanziamenti in questo ambito".
Schiaffi, calci e strattonamenti sono stati documentati dalle telecamere installate dai Carabinieri nella scuola materna bolognese, dopo la denuncia di genitori.
Bologna, 16 marzo 2017
Condannate per abuso dei mezzi di correzione o disciplina due maestre delle scuole materne comunali 'Manzini' di Bologna.
I fatti risalenti al 2010 erano stati denunciati dai genitori di tre bambini di quattro anni. Prove schiaccianti dei maltrattamenti subiti dai piccoli, le immagini delle telecamere installate dai Carabinieri, coordinati dal Pm Simone Purgato che mostravano schiaffi, calci e strattonamenti.
Le due maestre sono state condannate per gli episodi subiti da un bambino, assolte da quelli che riguardavano gli altri due. Per la famiglia del primo bambino, è stata disposta una provvisionale immediatamente esecutiva di novemila euro. Per il Comune di Bologna invece, costituito parte civile, 65mila euro.
Due arresti all'interno della vasta operazione denominata "Parco sicuro", realizzata per il contrasto al traffico di sostanze stupefacenti all'interno del parco "Ferrari" ed in altre zone della città. 38 gli abituali assuntori di droga tra i quali professionisti, imprenditori ed operai.
Parma, 15 marzo 2017
La Guardia di Finanza di Parma mantiene alta l'attenzione nel contrasto ai principali fenomeni illeciti, tra i quali il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Nei giorni scorsi i militari hanno eseguito una specifica ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale, arrestando due individui, U.S. e A.M., entrambi trentenni di nazionalità nigeriana. Le due misure restrittive si inquadrano in una più vasta operazione, denominata "Parco sicuro", realizzata per il contrasto al traffico di sostanze stupefacenti all'interno del parco "Ferrari" ed in altre zone della città quali, in particolare, via Montanara, via Jacchia e via Paradigna.
Lo sviluppo - su disposizione della locale Procura della Repubblica - degli elementi investigativi acquisiti nel corso della prima fase dell'operazione, conclusasi nel 2016 con l'arresto di sei spacciatori, ha consentito - ai finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia - di individuare due ulteriori responsabili. Determinante, in tal caso, si è rivelata l'analisi forense dei telefoni cellulari sequestrati, da cui i militari sono potuti risalire ai due soggetti tratti in arresto nelle ultime ore. Questi ultimi, risultati essere i principali componenti dell'organizzazione, non solo avevano rifornito di stupefacenti i sei sodali in precedenza arrestati, ma essi stessi erano dediti al minuto spaccio: agivano, acquisendo ordinativi via telefono e rifornendo i clienti tramite una vera e propria "consegna a domicilio", a Parma ma anche in altri comuni limitrofi, tra i quali in particolare Montechiarugolo. Per gli spostamenti, utilizzavano solitamente un'autovettura "Golf" di colore blu.
Nel complesso, l'operazione "Parco Sicuro" ha consentito, ad oggi, l'arresto di otto malviventi; si tratta di quattro nigeriani colti nella flagranza di reato e di quattro ulteriori individui (un tunisino, un italiano residente in città e due nigeriani) destinatari di ordinanze di custodia cautelare. Sono stati inoltre denunciati a piede libero nove individui, tutti di nazionalità nigeriana, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
38 persone, sorprese - per lo più nelle immediate adiacenze del parco "Ferrari" - in possesso di modiche quantità di droga, sono state segnalate alla Prefettura quali abituali assuntori; si tratta di soggetti con età compresa tra 19 e 50 anni, tra i quali professionisti, imprenditori ed operai.
Nel corso delle numerose perquisizioni domiciliari e veicolari eseguite di iniziativa, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 220 ovuli di cocaina, pari a circa 211 grammi, 128 grammi di hashish, 11 grammi di marijuana, 4 grammi di eroina, 4 bilancini di precisione, diversi grammi di polvere utilizzata per il taglio dello stupefacente, 31 telefoni cellulari, 4 personal computer nonché circa 13.000 euro in contanti, presumibile provento dello spaccio.
La donna, quarantottenne di Parma, è rimasta incastrata sotto la vettura. In gravissime condizioni è stata trasportata d'urgenza all'Ospedale Maggiore dove è ricoverata nel reparto di Rianimazione in prognosi riservata. L' incidente si è verificato questa mattina intorno alle 07,45, in viale Basetti all'altezza del Teatro Due.
Parma, 15 marzo 2017
Incidente in viale Basetti all'altezza del Teatro Due. Necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco che hanno estratto la donna, trasportata d'urgenza all'Ospedale Maggiore di Parma.
Parma, 15 marzo 2017
Grave incidente questa mattina intorno alle 07,45, in viale Basetti all'altezza del Teatro Due. Un'autovettura Suzuki Splash, condotta da una quarantatreenne di Parma, è venuta a collisione con una bici condotta da una quarantottenne di Parma. Quest'ultima in seguito all'urto è rimasta incastrata sotto la vettura. Sul posto i Vigili del fuoco per estrarre la donna che è stata successivamente trasportata con urgenza presso il Pronto Soccorso dal personale del 118. La dinamica del sinistro è al vaglio dell'Ufficio Infortunistica della Polizia Municipale.
Soprusi su un bambino di 10 anni. I Carabinieri hanno denunciato due ragazzi di 17 anni residenti in provincia di Reggio Emilia per violenza sessuale in concorso e minacce.
Reggio Emilia, 14 marzo 2017
Ennesima tragica storia di bullismo che vede un bambino di 10 anni vittima di due adolescenti di 17 anni della Bassa reggiana. I due sono stati denunciati dai carabinieri della stazione di Boretto, per violenza sessuale in concorso e minacce. Sono due i gravi episodi. In una occasione la vittima sarebbe stata accerchiata e costretta ad assistere, in un angolo dello spogliatoio di una palestra, alle esibizioni sessuali di uno dei due bulli. In un'altra circostanza, il bambino sarebbe stato minacciato di essere picchiato, chiudendosi impaurito a chiave all'interno di un armadietto per fuggire ai due bulli.
Ad accorgersi dei gravi episodi, la madre della vittima che insospettita dal malessere del figlio, ha sporto denuncia. Sono in corso le indagini dei carabinieri per accertare che i due ragazzi non si siano resi protagonisti di altri atti di bullismo.