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Steatoepatite non alcolica (NASH) In evidenza

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Di Simona Marcassoli (*) Cagliari, 3 agosto 2023 (Quotidianoweb.it) -

La steatoepatite non alcolica (NASH) è una malattia del fegato caratterizzata dall'accumulo di grasso (lipidi) nel fegato, è una patologia sempre più diffusa, è stata riscontrata persino nei bambini.

A differenza della steatosi epatica (il fegato grasso identificato con la sigla NAFLD) è caratterizzata da una condizione più grave in cui il fegato è soggetto a processi infiammatori, di cicatrizzazione e morte dei tessuti (necrosi), che alterano in modo definitivo la funzionalità dell'organo.

È una malattia epatica cronica che può evolvere fino allo stadio di cirrosi epatica e portare ad insufficienza epatica.

Le cause della steatoepatite non sono ancora del tutto chiare.

Questa patologia, solitamente, dipende da un sovraccarico del metabolismo delle cellule del fegato, causato da una quantità maggiore di grassi rispetto a quelli che vengono smaltiti.

Sembra accertato che concorrano più fattori, tra i quali un processo infiammatorio innescato da proteine tossiche che danneggiano le cellule epatiche.

Spesso si associa a colesterolo e trigliceridi alti, al diabete, anche l’insulino-resistenza viene indicata tra le cause di questa patologia. È frequente nei pazienti in sovrappeso o obesi.

 Si ipotizzano ulteriori cause:

Diete troppo ricche di grassi, generalmente associate a sovrappeso o obesità

Elevati livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue (dislipidemia)

Diabete di tipo II

L'uso di alcuni farmaci

Squilibri ormonali

I sintomi sono spesso silenziosi. La malattia progredisce anche per lungo tempo senza manifestare segni. I sintomi della steatoepatite non alcolica includono:

Affaticamento e debolezza

Perdita di peso

Nelle fasi avanzate i sintomi sono più rilevanti:

Febbre

Dolore addominale

Perdita di appetito

Nausea e vomito

Perdita di peso

Stanchezza

Ittero, vale a dire ingiallimento della pelle e della sclera (parte bianca dell'occhio)

Problemi nervosi, confusione, ansia, agitazione

Negli stadi avanzati si collega ad una serie di complicazioni anche gravi, quali:

Ipertensione portale

Insufficienza epatica

Varici, con probabili emorragie interne dei vasi dell'esofago

Ascite, vale a dire la ritenzione di liquidi nella cavità addominale con rischio di infezioni

Encefalopatia epatica, con danni tossici al cervello

La prevenzione per questo tipo di malattia è difficile da pianificare, sicuramente i rischi si riducono mantenendo un peso normale, seguendo un'alimentazione povera di grassi, mangiando più frutta e verdura, pesce più volte alla settimana, seguendo uno stile di vita più sano e attività fisica regolare e moderata.

Ad oggi non esiste un trattamento farmacologico specifico per la NASH, in alcuni casi le terapie per la cura del diabete potrebbero risultare efficaci, sebbene l'unico trattamento disponibile per la cura e la prevenzione della steatoepatite sia l’alimentazione, pertanto si ricorda quanto segue:

Ridurre i grassi, l'alcol e gli zuccheri

Ridurre il consumo di carne rossa e latticini

Fare più attività fisica, moderata e regolare

Perdere peso

Consumare più frutta, verdura e cereali integrali

(*) autrice

Dottoressa Simona Marcassoli Biologa Nutrizionista