A differenza della steatosi epatica (il fegato grasso identificato con la sigla NAFLD) è caratterizzata da una condizione più grave in cui il fegato è soggetto a processi infiammatori, di cicatrizzazione e morte dei tessuti (necrosi), che alterano in modo definitivo la funzionalità dell'organo.
È una malattia epatica cronica che può evolvere fino allo stadio di cirrosi epatica e portare ad insufficienza epatica.
Le cause della steatoepatite non sono ancora del tutto chiare.
Questa patologia, solitamente, dipende da un sovraccarico del metabolismo delle cellule del fegato, causato da una quantità maggiore di grassi rispetto a quelli che vengono smaltiti.
Sembra accertato che concorrano più fattori, tra i quali un processo infiammatorio innescato da proteine tossiche che danneggiano le cellule epatiche.
Spesso si associa a colesterolo e trigliceridi alti, al diabete, anche l’insulino-resistenza viene indicata tra le cause di questa patologia. È frequente nei pazienti in sovrappeso o obesi.
Si ipotizzano ulteriori cause:
Diete troppo ricche di grassi, generalmente associate a sovrappeso o obesità
Elevati livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue (dislipidemia)
L'uso di alcuni farmaci
Squilibri ormonali
I sintomi sono spesso silenziosi. La malattia progredisce anche per lungo tempo senza manifestare segni. I sintomi della steatoepatite non alcolica includono:
Affaticamento e debolezza
Perdita di peso
Nelle fasi avanzate i sintomi sono più rilevanti:
Febbre
Dolore addominale
Perdita di appetito
Nausea e vomito
Perdita di peso
Stanchezza
Ittero, vale a dire ingiallimento della pelle e della sclera (parte bianca dell'occhio)
Problemi nervosi, confusione, ansia, agitazione
Negli stadi avanzati si collega ad una serie di complicazioni anche gravi, quali:
Ipertensione portale
Insufficienza epatica
Varici, con probabili emorragie interne dei vasi dell'esofago
Ascite, vale a dire la ritenzione di liquidi nella cavità addominale con rischio di infezioni
Encefalopatia epatica, con danni tossici al cervello
La prevenzione per questo tipo di malattia è difficile da pianificare, sicuramente i rischi si riducono mantenendo un peso normale, seguendo un'alimentazione povera di grassi, mangiando più frutta e verdura, pesce più volte alla settimana, seguendo uno stile di vita più sano e attività fisica regolare e moderata.
Ad oggi non esiste un trattamento farmacologico specifico per la NASH, in alcuni casi le terapie per la cura del diabete potrebbero risultare efficaci, sebbene l'unico trattamento disponibile per la cura e la prevenzione della steatoepatite sia l’alimentazione, pertanto si ricorda quanto segue:
Ridurre i grassi, l'alcol e gli zuccheri
Ridurre il consumo di carne rossa e latticini
Fare più attività fisica, moderata e regolare
Perdere peso
Consumare più frutta, verdura e cereali integrali
(*) autrice
Dottoressa Simona Marcassoli Biologa Nutrizionista