Di Andrea Caldart Cagliari, 30 aprile 2023 (Quotidianoweb.it) - Nello sviluppo degli eventi assistiamo con totale incredulità conferire la medaglia d’oro al merito della salute pubblica a soggetti come il presidente del ISS, Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro e ad alcuni ordini professionali.
Forse siamo precipitati in una nuova fase della Costituzione dove, la tecnoscienza, risvegliando il sig. Frankenstein, probabilmente si sta preparando a rimettere un nuovo “ordine”, nella patologia cronica della fanta pandemia.
Non importa che il “vaccino” possa aver provocato in migliaia e migliaia di persone danni fisici irreparabili.
Non importa che l’ondata di mortalità con l’occultamento delle notizie da parte del mainstrem, sia in terribile crescita.
Tutto questo non importa e non ha impedito a Mattarella di conferire a Brusaferro una medaglia d’oro per il suo impegno durante l’era della pandemenza.
Brusaferro colui che avrebbe dovuto agire in coscienza, prendeva ordini da Speranza che gli diceva di: “mettere paura agli italiani” e Brusaferro rispondeva: “allora non mostro i dati che ti ho mandato”.
Queste tra le tante chat intercettate dalla Procura di Bergamo che lo vede indagato assieme a Speranza, dove dovrà difendersi anche dal reato di epidemia colposa.
Difficile capire questo premio a colui che da medico avrebbe dovuto operare secondo il giuramento e invece ha solo dimostrato obbedienza alla politica scientista.
Ha rinnegato i suoi ricercatori come la dottoressa Loredana Frasca e così facendo, ha palesato che la ricerca non è indipendente, ma condizionata dalla politica.
Brusaferro nelle sue funzioni forse ha dimenticato che avrebbe dovuto servire lo Stato e non il governo di turno.
Stesso dicasi per il conferimento della stessa medaglia alle sigle delle federazioni e ordini professionali nazionali le quali hanno dimostrato tutto il loro asservimento alla politica anziché alla scienza.
Qui troviamo la FnomCeo che ha sospeso migliaia di medici impedendo loro di salvare vite umane e violando il codice deontologico.
Sanitari che, riconoscendo l’inganno, hanno giustamente sfidato la politica rischiando sulla propria persona, ripercussioni professionali solo per avere fatto il medico in scienza e coscienza.
Abbiamo sentito il Prof. Dott. Giuseppe Barbaro in merito a un’interessante iniziativa il quale propone: “una contro medaglia al merito della sanità pubblica a favore dei medici che non si sentono rappresentati o si vergognano di essere rappresentati da queste federazioni”.
L’interessante iniziativa sarebbe da realizzare subito con l’organizzazione della contro medaglia alla sanità pubblica in onore del dott. Giuseppe De Donno, che comunque l’avrebbe meriterebbe per primo.
Lo stesso dicasi per tutti quei medici non condizionati dalla politica in palese applicazione del codice deontologico, codice che ricordiamo il presidente della Fnomceo, Anelli, intende modificare per annullare i principi fondanti della professione e cioè la libertà, l’indipendenza e la non condizionabilità.
Le medaglie invece date e Brusaferro & Co, hanno il colore dalla sottomissione delle libertà personali e premiano la parte sbagliata degli “eroi” che hanno scientemente avvelenato la popolazione attraverso un’opera di mistificazione e falsificazione della verità scientifica.