Parma (Italia) e Crystal Lake (Illinois), 18 ottobre 2022 - Il Gruppo Chiesi, gruppo internazionale biofarmaceutico e sanitario orientato alla ricerca, e Aptar Digital Health, parte di Aptar Pharma, leader mondiale nelle soluzioni e nei servizi per la consegna di farmaci e la scienza dei materiali attivi, hanno annunciato oggi una partnership strategica per portare sul mercato una piattaforma di gestione della malattia per l'asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
La partnership sfrutterà la piattaforma di gestione della malattia recentemente presentata da Aptar. Questa piattaforma è stata progettata per mettere i pazienti nella condizione di comprendere meglio la propria malattia e di assumerne il controllo nonché per fornire agli operatori sanitari informazioni basate sui dati per una migliore gestione dei loro pazienti e per l'acquisizione di prove per i nascenti accordi di rimborso nel campo della salute digitale per l'asma e la BPCO. La piattaforma offre una serie completa di servizi e soluzioni che mirano a riunire gli aspetti sia farmacologici che comportamentali della gestione delle malattie respiratorie, tra cui il monitoraggio dell'aderenza, la valutazione della funzionalità polmonare, la segnalazione di sintomi e l'identificazione di fattori scatenanti della malattia nonché la comunicazione con i team di cura e i coach della salute. La partnership sarà indirizzata inizialmente all'Europa, ma si contemplano eventuali espansioni future in altre aree geografiche.
Le patologie respiratorie croniche come l'asma e la BPCO gravano enormemente sui sistemi sanitari europei. Si stima che il 6% dell'attuale popolazione europea[1] conviva con l'asma e che oltre 60 milioni di persone di età compresa tra i 30 e i 79 anni siano affette da BPCO[2]. Tra le malattie respiratorie, i problemi cronici legati alla BPCO e all’asma sono quelli che maggiormente gravano sui sistemi sanitari dell’UE, con un impatto economico di circa 40 miliardi di euro[3],[4].
Un contributo per risolvere questa situazione consiste nel fornire agli operatori sanitari, ai pazienti e ai caregiver gli strumenti idonei a favorire il monitoraggio della malattia, l'aderenza al trattamento, l'accesso a interventi comportamentali non farmacologici e un'assistenza adeguata e sostenibile.
Il valore e i potenziali benefici delle soluzioni per la salute digitale sono stati messi chiaramente in evidenza nel recente rapporto della European Federation of Allergy and Airways Diseases Patients’ Associations (EFA) "The Asthma and COPD digital Journey in Europe Report"[5]. Questo documento, che è il risultato di un'indagine condotta dall’EFA su oltre 900 pazienti (affetti da BPCO e asma), evidenzia come la pandemia da COVID-19 abbia catalizzato la transizione digitale nell’ambito dell’assistenza sanitaria. Un aumento dell’apertura dei pazienti nei confronti di strumenti che li responsabilizzano e che possono contribuire a migliorare gli esiti si è riscontrato in particolare nel campo delle malattie respiratorie croniche.
“Questa collaborazione testimonia il nostro impegno a fornire il miglior livello di assistenza alle persone che convivono con la BPCO e con l'asma, spingendosi oltre le sole terapie e dando particolare attenzione all’esperienza dei pazienti”, ha commentato Alessandro Chiesi, Chief Commercial Officer del Gruppo Chiesi. “Siamo entusiasti di poter sfruttare la profonda esperienza di Aptar Digital Health nella gestione delle malattie nell’intento di migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da patologie respiratorie e mettere a disposizione strumenti che contribuiscano alla sostenibilità dei servizi sanitari per le patologie croniche.”
“Aptar Digital Health, con la sua tecnologia e la sua esperienza nel settore farmaceutico, è l’azienda che più di tutte ha la possibilità di offrire una soluzione così completa, dal software ai dispositivi connessi, al monitoraggio dei pazienti e all'analisi dei dati”, ha dichiarato Gael Touya, Presidente di Aptar Pharma. “Siamo lieti di collaborare con Chiesi e molto felici di poter contribuire attivamente ad ampliare l'accesso dei pazienti a servizi olistici, end-to-end, che miglioreranno in modo duraturo la gestione delle loro malattie respiratorie.”
