A Cura del dott. Luca Fusaro (*) 31 marzo 2022 -
Il monitoraggio, nella settimana 24-30 marzo, rileva un aumento dei nuovi casi (+12,4%) e degli ospedalizzati (+14,2%): +16,9% di pazienti ricoverati in area medica, -33,3% nelle terapie intensive. I posti letto occupati in area medica sono il 12,4%, in terapia intensiva il 4%. Incidenza da 564 a 634 e tasso di positività da 17,6% a 18,9%. Hanno ricevuto almeno una dose di vaccino il 93,1% degli over 12 e il 95,6% degli over 50.
Il trend dei nuovi casi è in salita da 3 settimane: 28.161 i contagi segnalati (+12,4%).
Cresce il numero degli attualmente positivi da 42.654 a 50.535 (+18,5%).
Il 97,7% dei casi attivi è in isolamento domiciliare (n. 49.385), il 2,2% ricoverato con sintomi (n. 1.114), lo 0,1% in terapia intensiva (n. 36).
Si registrano 143 ospedalizzati in più da 1.007 a 1.150 (+14,2%). I posti letto occupati in area medica passano da 953 a 1.114 (+16,9%) e quelli in terapia intensiva da 54 a 36 (-33,3%). Il numero di persone in isolamento domiciliare passa da 41.647 a 49.385 (+18,6%).
I guariti settimanali sono 20.211 su un totale di 1.210.024 da inizio pandemia.
I decessi passano da 67 a 69 (+3%).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
- nuovi casi settimanali: da 25.045 a 28.161 (+12,4%);
- casi attualmente positivi: da 42.654 a 50.535 (+18,5%);
- persone in isolamento domiciliare: da 41.647 a 49.385 (+18,6%);
- decessi: da 67 a 69 (+3%);
- ospedalizzati: da 1.007 a 1.150 (+14,2%);
- ricoveri in terapia intensiva: da 54 a 36 (-33,3%);
- pazienti ricoverati con sintomi: da 953 a 1.114 (+16,9%).
Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti sale da 564 a 634. I posti letto occupati in area medica sono il 12,4% (1.114 su 9.001), in terapia intensiva il 4% (36 su 889).
Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
Testing e tasso di positività
Il numero dei tamponi settimanali passa da 142.346 a 149.030 (+4,7%), in media 21.290 al giorno.
Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
In Emilia-Romagna il tasso di positività, calcolato sui tamponi, cresce da 17,6% a 18,9%.
L’aumento dei casi settimanali da 25.045 a 28.161 (+12,4%) è dovuto in parte alla crescita dell’attività di testing (+4,7% di tamponi) e in parte all’incremento della circolazione del virus come dimostra il tasso di positività che passa da 17,6% a 18,9%.
Vaccini
Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione regionale ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo i dati dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 3.998.681.
Al 30 marzo (aggiornamento ore 04:18) l’1% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 40.215), il 92,1% ha effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen (n. 3.683.937), il 6,9% non ha ricevuto alcuna dose (n. 274.529), il 93,1% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 3.724.152), il 73,8% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 2.950.863).
Gli over 50 che hanno effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen sono 1.970.463 su 2.075.562 (94,9%), 1.984.579 hanno ricevuto almeno una dose (95,6%), 14.116 sono in attesa della 2ᵃ dose (0,7%), 90.983 non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (4,4%), l’85,6% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 1.776.871).
Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.
Sono 2.950.863 (+18.956) le persone che hanno ricevuto la terza dose pari al 73,8% della popolazione over 12 e all’80,1% di coloro che hanno effettuato la 2ᵃ dose o monodose Johnson & Johnson - Jannsen. Sono 1.776.871 su 2.075.562 (85,6%) gli over 50 che hanno ricevuto la dose booster pari al 90,2% di coloro che hanno ricevuto le prime due (n. 1.970.463). Al 1° Gennaio 2021 (Fonte Istat pop. residente) i bambini da 5 a 11 anni sono 276.203, quelli in attesa di seconda dose sono 13.399, con 2ᵃ dose 86.879, senza alcuna dose 175.925 (63,7%).
(*) Autore analisi-