A Cura del dott. Luca Fusaro (*) 17 marzo 2022 -
Il monitoraggio, nella settimana 10-16 marzo, rileva un aumento dei nuovi casi (+29%), ma una riduzione degli ospedalizzati (-7,7%): -7,1% di pazienti ricoverati in area medica, -17,2% nelle terapie intensive. I posti letto occupati in area medica sono l’11,3%, in terapia intensiva il 6%. Incidenza da 330 a 425 e tasso di positività da 12,3% a 15%. Hanno ricevuto almeno una dose di vaccino il 93,1% degli over 12 e il 95,6% degli over 50.
Il trend dei nuovi casi è in salita: 18.881 i contagi segnalati (+29%).
Cresce il numero degli attualmente positivi da 28.134 a 32.604 (+15,9%).
Il 96,7% dei casi attivi è in isolamento domiciliare (n. 31.536), il 3,1% ricoverato con sintomi (n. 1.015), lo 0,2% in terapia intensiva (n. 53).
Si registrano 89 ospedalizzati in meno da 1.157 a 1.068 (-7,7%). I posti letto occupati in area medica passano da 1.093 a 1.015 (-7,1%) e quelli in terapia intensiva da 64 a 53 (-17,2%). Il numero di persone in isolamento domiciliare passa da 26.977 a 31.536 (+16,9%).
I guariti settimanali sono 14.332 su un totale di 1.174.885 da inizio pandemia.
I decessi passano da 93 a 79 (-15,1%).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
- nuovi casi settimanali: da 14.635 a 18.881 (+29%);
- casi attualmente positivi: da 28.134 a 32.604 (+15,9%);
- persone in isolamento domiciliare: da 26.977 a 31.536 (+16,9%);
- decessi: da 93 a 79 (-15,1%);
- ospedalizzati: da 1.157 a 1.068 (-7,7%);
- ricoveri in terapia intensiva: da 64 a 53 (-17,2%);
- pazienti ricoverati con sintomi: da 1.093 a 1.015 (-7,1%).
Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti sale da 330 a 425. I posti letto occupati in area medica sono l’11,3% (1.015 su 9.001), in terapia intensiva il 6% (53 su 889).
Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
Testing e tasso di positività
Il numero dei tamponi settimanali passa da 118.911 a 125.942 (+5,9%), in media 17.992 al giorno.
Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
In Emilia-Romagna il tasso di positività, calcolato sui tamponi, cresce da 12,3% a 15%.
La diminuzione dei casi settimanali da 15.444 a 14.635 (-5,2%) è dovuta esclusivamente alla riduzione dell’attività di testing (-7,4% di tamponi). Si riscontra, infatti, un aumento della circolazione del virus come dimostra il tasso di positività che passa da 12% a 12,3%.
Vaccini
Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione regionale ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo i dati dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 3.998.681.
Al 16 marzo (aggiornamento ore 06:19) l’1,1% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 44.466), il 92% ha effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen (n. 3.677.329), il 6,9% non ha ricevuto alcuna dose (n. 276.886), il 93,1% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 3.721.795), il 72,8% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 2.910.030).
Gli over 50 che hanno effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen sono 1.968.038 su 2.075.562 (94,8%), 1.984.085 hanno ricevuto almeno una dose (95,6%), 16.047 sono in attesa della 2ᵃ dose (0,8%), 91.477 non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (4,4%), l’85,1% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 1.767.144).
Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.
Sono 2.910.030 (+25.161) le persone che hanno ricevuto la terza dose pari al 72,8% della popolazione over 12 e al 79,1% di coloro che hanno effettuato la 2ᵃ dose o monodose Johnson & Johnson - Jannsen. Sono 1.767.144 su 2.075.562 (85,1%) gli over 50 che hanno ricevuto la dose booster pari all’89,8% di coloro che hanno ricevuto le prime due (n. 1.968.038). Al 1° Gennaio 2021 (Fonte Istat pop. residente) i bambini da 5 a 11 anni sono 276.203, quelli in attesa di seconda dose sono 14.480, con 2ᵃ dose 85.128, senza alcuna dose 176.595 (63,9%).
(*) Autore analisi-